Alito cattivo in gravidanza: come rimediare

Elena Turrini

Ultimo aggiornamento – 09 Agosto, 2023

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Tra i fastidi che accompagnano la donna durante la gravidanza c'è spesso l'alitosi, un problema che colpisce molte donne in dolce attesa, anche quelle che non ne hanno mai sofferto prima. Ma a cosa è dovuto l'alito cattivo in gravidanza? L’alito cattivo può essere un sintomo di gravidanza? In questo articolo vedremo come contrastare l'alitosi durante la gravidanza e quali sono le cause più frequenti di questo fastidioso problema.

Cause dell’alitosi in gravidanza

Come descritto sopra, l’alito in gravidanza può assumere dei connotati sgradevoli, a tal punto da essere esso stesso uno dei sintomi della gravidanza stessa. Ecco le cause che possono portare all’alitosi in gravidanza.

Cambiamenti ormonali

La gravidanza è un periodo in cui il corpo femminile subisce notevoli variazioni ormonali, specialmente nelle prime settimane e nei primi mesi. In particolare, l'incremento dei livelli di estrogeni e progesterone favorisce la formazione di placca, predisponendo le mucose gengivali all’infiammazione e a una maggiore suscettibilità ai batteri che, una volta insediati, colonizzano le tasche gengivali e gli spazi interdentali liberando composti volatili dall'odore intenso e sgradevole. Per questo motivo, è di fondamentale importanza che la donna in gestazione non trascuri la propria igiene orale e si sottoponga regolarmente a sedute di igiene orale professionale per prevenire eventuali infiammazioni e ridurre il rischio di alitosi in gravidanza.

Poca idratazione

Durante la gravidanza, il corpo femminile subisce numerosi cambiamenti, tra cui un aumento dell'appetito e in conseguenza il fabbisogno di acqua. Tuttavia, se la quantità di acqua che si assume non è sufficiente, può verificarsi l'insorgenza di alitosi legata alla secchezza della bocca, nota anche come xerostomia.

Questo sintomo è spesso trascurato ma può essere un segnale di allarme della carenza di liquidi nel corpo. Pertanto è importante prestare attenzione alla propria idratazione, in modo da mantenere il giusto equilibrio di liquidi nel corpo e prevenire sia l’alito pesante in gravidanza, ma anche eventuali problemi di salute più seri.

Carenza di calcio

Tra le carenze di minerali che si possono riscontrare in gravidanza, una delle più frequenti è quella che riguarda il Calcio.

Una diminuzione delle riserve di calcio può portare al deterioramento dei denti e, di conseguenza, ad un alito cattivo, durante la gravidanza.

Difficoltà digestive

Quando il feto raggiunge dimensioni maggiori, l’utero può comprimere lo stomaco della donna incinta, causando difficoltà digestive e alterazioni del pH gastrico. Questo può rallentare la normale funzione digestiva e portare i cibi ad uno stato putrefattivo, producendo composti volatili dall’odore sgradevole. Queste sostanze possono risalire ed essere espulsi attraverso la respirazione polmonare, causando il fastidioso problema dell’alitosi. È quindi essenziale mantenere una dieta sana e bilanciata durante la gravidanza, in modo da evitare la formazione di gas nell'apparato digerente e prevenire problemi di alito cattivo.

Disbiosi intestinali

La disbiosi intestinale è un disequilibrio del microbiota presente nel tratto gastrointestinale e può verificarsi con più frequenza nelle donne in gravidanza. I motivi sono molti, a partire dagli sgarri alimentari, fino al cambiamento ormonale. Le conseguenze di una disbiosi intestinale possono essere difficoltà digestive, reflusso, stitichezza o diarrea, alvo irregolare. Inoltre, nei casi in cui la flora batterica intestinale si trova in disarmonia c’è una prevalenza di quelle categorie di batteri chiamati “putrefattivi” che incrementano la formazione di gas e di tossine dall'odore sgradevole. È quindi importante mantenere una dieta equilibrata e sana, integrando ove possibile una buona dose di fermenti lattici e probiotici, in modo da favorire il benessere dell'intestino ed evitare che la gravidanza diventi sinonimo di alitosi.

Sgarri alimentari

Durante la gravidanza, è comune sperimentare un aumento dell'appetito, il che può portare a consumare pasti ad orari inconsueti, talvolta con l’assunzione di cibi dolci o eccessivamente grassi. Queste categorie di alimenti, possono rappresentare un fattore di rischio per lo sviluppo di placca batterica e alitosi, poiché lo zucchero è un alleato pericoloso per la salute dentale e per l’alito pesante durante la gravidanza.

Reflusso e rigurgiti acidi

Il reflusso gastroesofageo e l’acidità di stomaco sono disturbi piuttosto comuni durante la gravidanza e possono essere facilmente associati a fenomeni di alitosi. Il reflusso si manifesta a partire dai primi mesi, complici i cambiamenti ormonali che possono provocare una riduzione della pressione nello sfintere esofageo inferiore, con la risalita degli acidi gastrici attraverso l’esofago. L’alitosi in questo caso, oltre ad essere riconducibile al reflusso stesso, può anche essere dovuta ad un accumulo batterico nel cavo orale derivante dalla risalita acida.

Alitosi in gravidanza: i rimedi

Ecco alcuni consigli pratici da seguire ogni giorno per contrastare il fastidioso alito cattivo in gravidanza:

  • Correggere la dieta: evitare i cibi pesanti, ricchi di zuccheri e grassi saturi, alimenti piccanti e sostanze eccitanti come la caffeina. Optare invece per una dieta sana e bilanciata, ricca di fibre derivanti da frutta e verdura cotte, legumi e cereali integrali. Inoltre è bene cercare di ridurre il consumo di carne rossa e cibi eccessivamente manipolati.
  • Optare per una corretta integrazione a base di fermenti lattici e, ove possibile consumare cibi prebiotici.
  • Consumare pasti ridotti e frequenti, masticando lentamente per favorire il processo digestivo.
  • Idratarsi molto, bevendo almeno un litro e mezzo di acqua al giorno per aiutare a prevenire la xerostomia e per rendere le feci più morbide.
  • Sottoporsi ad una corretta igiene orale quotidiana, utilizzando sempre collutorio, filo interdentale (o scovolino) e nettalingua. Inoltre sarebbe preferibile sostituire lo spazzolino tradizionale con uno elettrico.
  • Fare esercizio fisico regolare ma moderato, per favorire la peristalsi intestinale ed evitare la stipsi.

Sapore metallico in bocca durante la gravidanza

Una situazione che spesso è associata a gravidanza e alito pesante, è la comparsa di un particolare sapore metallico in bocca. Questo fenomeno, noto come disgeusia può manifestarsi come il classico gusto di metallo in bocca, oppure semplicemente come un gusto acido dal leggero retrogusto metallico in grado di alterare la percezione dei sapori. La disgeusia solitamente si presenta durante il primo trimestre di gravidanza, in concomitanza con l’arrivo delle nausee e tende a scomparire nel corso delle settimane successive. È frequente che, assieme alla disgeusia, la donna in gravidanza possa sperimentare alito cattivo, contro il quale difficilmente troverà rimedi utili a farlo scomparire, se non la pazienza.

La disgeusia in gravidanza deriva principalmente da fattori ormonali, in particolare gli estrogeni che tra le tante funzioni, rivestono un ruolo importante nella percezione del gusto, nelle preferenze alimentari e nella soddisfazione legata al cibo. Durante la gravidanza, il livello di estrogeni può variare significativamente, provocando alterazioni nella percezione del gusto degli alimenti. Questo spiega perché alcune donne incinte cominciano ad apprezzare cibi che una volta disgustavano, e viceversa.  

Un’altra causa dell’alito cattivo associato al sapore metallico potrebbe essere l’assunzione di alcuni integratori, come ad esempio quelli contenenti zinco o vitamine del gruppo B, prescritti frequentemente durante la gravidanza.  

Elena Turrini
Scritto da Elena Turrini

Web Content Editor e SEO Copywriter, laureata in Economia e specializzata in Neurocopywriting e Storytelling aziendale. Negli anni ha coltivato la sua passione nei confronti della salute e della scienza frequentando vari corsi.

a cura di Dr. Marcello Sergio
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