L'incapacità di concepire nonostante l'ovulazione può essere un'esperienza frustrante per molte coppie che cercano di avere un bambino.
Capire le possibili cause di questo problema è fondamentale tanto quanto analizzare le variabili che possono influenzare il successo del concepimento.
Di seguito, andremo ad esplorare le ragioni scientifiche e fisiologiche dietro alla domanda "perché non resto incinta", scopriremo come fattori fisici, ormonali e di stile di vita possono giocare un ruolo significativo nella difficoltà a rimanere incinta e quali misure preventive e soluzioni possono essere considerate per affrontare questa sfida.
Quali esami fare se ho ciclo perfetto ma non rimango incinta
Esistono una serie di esami che possono essere utili per identificare e affrontare le possibili cause dell'infertilità.
I test cui è possibile sottoporsi riguardano tre situazioni differenti:
- presenza dello spermatozoo: è necessario raccogliere il seme e analizzarlo tramite uno spermiogramma – un esame che valuta il numero, la mobilità e la salute degli spermatozoi. Se si riscontrano anomalie in questi tre parametri, è consigliabile consultare un andrologo, poiché esistono farmaci in grado di migliorare la situazione. In rari casi, potrebbe essere necessaria una correzione chirurgica del varicocele, una condizione caratterizzata dalla dilatazione delle vene del testicolo, se considerata una possibile causa;
- presenza dell'uovo: è necessario effettuare un monitoraggio ormonale attraverso il prelievo di sangue in diverse fasi del ciclo mestruale, insieme al monitoraggio follicolare (un'ecografia transvaginale che consente di monitorare la maturazione dei follicoli ovarici e la preparazione dell'endometrio per l'impianto). Inoltre, la donna può valutare la sua "riserva ovarica", ossia la qualità delle uova disponibili, attraverso un'ecografia transvaginale e il dosaggio dell'ormone Amh.
- presenza della tuba aperta: si tratta della valutazione della pervietà delle tube, che consente di esaminare il luogo dell'incontro tra l'ovulo e lo spermatozoo (fecondazione) e, allo stesso tempo, la morfologia della cavità uterina, dove avverrà l'impianto dell'embrione. Gli esami utilizzati per questo scopo sono l'isterosalpingografia e la sonoisterosalpingografia.
Dopo aver completato questi accertamenti, è possibile consultare il proprio ginecologo specializzato in infertilità per determinare se esiste una causa sottostante e discutere le opzioni di trattamento.
Le cause più comuni di infertilità sono spesso associate a problemi legati all'ovulazione, a disfunzioni ormonali, o problematiche legate agli spermatozoi – l’infertilità legata alle tube, invece, è meno comune.
In circa la metà dei casi, tuttavia, non è possibile individuare una causa specifica, e ciò viene definito infertilità idiopatica o "sine causa".
Esistono vari farmaci che possono essere utilizzati per stimolare un'ovulazione leggermente deficitaria o per supportare un ciclo mestruale irregolare, quando l'infertilità è di natura ormonale e trattabile, non impedendo la ricerca di una gravidanza naturale.
Nonostante le possibilità di concepimento mensile non siano particolarmente elevate, la maggioranza delle donne riesce a rimanere incinta entro un periodo di 6-12 mesi di tentativi mirati.
Di conseguenza, gli esperti consigliano di consultare uno specialista in fertilità dopo 1 anno di tentativi infruttuosi, oppure dopo soli 6 mesi se la donna ha un'età superiore ai 35 anni.
È fondamentale sottolineare che il passo successivo potrebbe non necessariamente comportare la procreazione assistita: in alcuni casi, l'infertilità potrebbe essere risolta semplicemente migliorando lo stile di vita.
In altre situazioni, il medico potrebbe suggerire un trattamento basato su integratori o farmaci, e solo in presenza di chiari segni di necessità verrà considerata l'opzione della procreazione assistita (PMA).
Perché non si rimane incinta subito: le cause
Esistono diversi motivi per cui non si riesce a rimanere incinta: tra questi, l'età è un fattore cruciale da considerare; la fertilità femminile inizia a diminuire significativamente dopo i 35 anni, con un declino ancora più pronunciato oltre i 40.
Da non trascurare è anche l'effetto dell'età del partner maschile sulle possibilità di gravidanza, sebbene in misura minore. Pertanto, se una coppia ha superato i 35 anni e non riesce a concepire dopo 6 mesi di tentativi mirati, è consigliabile consultare uno specialista in fertilità.
Il peso corporeo rappresenta un altro elemento cruciale: essere sovrappeso o sottopeso può ostacolare la fertilità; mantenere un indice di massa corporea (BMI) compreso tra 18 e 25 è l'obiettivo ideale per favorire il concepimento.
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Anche lo stile di vita e l’alimentazione giocano un ruolo rilevante; ecco alcuni aspetti che possono impattare negativamente sulla possibilità di concepire:
- abitudine al fumo;
- consumo eccessivo di alcool;
- stress cronico;
- uso di droghe;
- mancanza di sonno;
- eccesso o mancanza di esercizio fisico;
- dieta ricca di calorie, ma carente di frutta e verdura.
Anche le condizioni mediche possono influenzare la fertilità: le donne possono essere affette da disturbi dell'ovulazione come:
- sindrome dell'ovaio policistico (PCOS);
- anomalie uterine;
- tube chiuse o danneggiate;
- endometriosi;
- insufficienza ovarica primaria;
- tessuto cicatriziale nella zona pelvica.
Negli uomini, invece, possono insorgere:
- problemi nella produzione o nella funzionalità degli spermatozoi;
- difficoltà nell'emissione degli spermatozoi;
- alcuni tipi di cancro.
Ulteriori fattori che possono concorrere a rendere complessa la ricerca di una gravidanza sono:
- esposizione a inquinanti ambientali;
- stress prolungato;
- professioni a rischio per esposizione a sostanze tossiche o radiazioni.
In queste circostanze, è essenziale consultare uno specialista per individuare la causa delle difficoltà nella concezione e ricevere indicazioni personalizzate.
In molti casi, apportare piccole modifiche nello stile di vita e nelle abitudini può favorire il concepimento; tuttavia, in altre situazioni, potrebbe essere necessario ricorrere a trattamenti specifici o a procedure di fecondazione assistita.
È importante non cedere al panico, ma piuttosto cercare assistenza da professionisti esperti per affrontare queste sfide e aumentare le probabilità di concepire con successo.
Ovulo ma non resto mai incinta: cosa posso fare?
Ecco i primissimi passi da seguire quando non si riesce a rimanere incinta:
- calcolare il periodo fertile: imparare a conoscere il ciclo mestruale e il periodo di ovulazione è importantissimo per monitorare la propria fertilità;
- aumenta la frequenza dei rapporti sessuali: avere rapporti sessuali regolari durante il periodo fertile può incidere sulla possibilità di concepimento;
- ridurre lo stress: lo stress può influire negativamente sulla fertilità. Bisogna sempre cerca di trovare modi per ridurre lo stress quotidiano, come yoga, meditazione o attività rilassanti;
- fare controlli medici: occorre sempre accertarsi che non ci siano problemi di salute che possano influire sulla fertilità.
- cercare aiuto se necessario: se si hanno difficoltà a concepire dopo un anno di rapporti sessuali regolari, occorre sempre consultare un medico specialista in fertilità per valutare le tue opzioni.
Inoltre, è importante sfatare alcune credenze comuni, come l'idea che posizioni sessuali particolari possano influire sulla riuscita del concepimento: dopo un rapporto sessuale, gli spermatozoi possono raggiungere la tuba in pochi minuti, indipendentemente dalla posizione assunta dalla donna.
Ciò che conta davvero è la quantità e la qualità degli spermatozoi, che devono essere in grado di muoversi in modo efficiente e avere una forma normale per fecondare con successo l'ovulo.
Inoltre, l'adozione di uno stile di vita sano, la riduzione dello stress e un aumento del numero dei rapporti sessuali a giorni alterni possono contribuire positivamente alla ricerca di una gravidanza.
Se le tube sono chiuse, gli spermatozoi sono gravemente compromessi o non si è riusciti a identificare una causa specifica, si può ricorrere alle tecniche di procreazione medicalmente assistita (PMA) per aumentare le possibilità di concepimento.
Queste tecniche variano in base alla causa sottostante dell'infertilità, e il tuo ginecologo di fiducia ti indirizzerà verso i centri specializzati per ulteriori valutazioni e trattamenti.
Ho rapporti mirati ma non rimango incinta: cosa non fare
Esistono alcuni errori comuni che possono ridurre notevolmente le probabilità di concepire durante i giorni fertili.
Vediamo quali possono essere:
Non sottoporsi a una visita preconcezionale
Prima di iniziare a cercare una gravidanza, sarebbe consigliabile che la coppia si sottoponga a una consultazione medica per discutere eventuali problemi che potrebbero influenzare la loro fertilità.
Durante questa visita, uno specialista può fornire consigli utili per massimizzare le possibilità di concepimento e proteggere la salute futura della madre e del bambino.
Utilizzo di lubrificanti inappropriati
Alcuni lubrificanti vaginali possono influire negativamente sulla motilità degli spermatozoi, rendendo più difficile il loro viaggio verso l'ovulo da fecondare.
Errore nel calcolo dei giorni fertili
In assenza di problemi specifici, avere rapporti sessuali ogni 2-3 giorni durante tutto il mese è una strategia raccomandata per aumentare le probabilità di gravidanza. Questa frequenza consente di coprire efficacemente il periodo fertile senza la necessità di monitorare attentamente il ciclo mestruale.
Tuttavia, è importante conoscere i giorni fertili del ciclo, poiché non avere rapporti durante questo periodo può rappresentare una delle cause principali di difficoltà nel concepimento.
Negligenza nei confronti della salute generale
Molte coppie si concentrano esclusivamente sulla loro salute riproduttiva trascurando la salute generale.
Tuttavia, aspetti come il peso corporeo, il fumo, lo stress e alcuni farmaci possono influenzare significativamente la fertilità.
Frequenza dei rapporti sessuali
Avere rapporti solo nei giorni fertili o nel giorno dell'ovulazione potrebbe non essere la strategia più efficace per cercare una gravidanza.
Gli studi suggeriscono che la migliore qualità degli spermatozoi si ottiene dopo 3\5 giorni dall'ultimo rapporto – infatti, attendere più di 5 giorni tra può ridurre le probabilità di concepimento.
Inoltre, avere rapporti solo il giorno dell'ovulazione potrebbe non bastare: l'ovulo può essere fecondato entro 12-24 ore dalla sua liberazione, mentre gli spermatozoi possono rimanere attivi per 3-5 giorni nel corpo femminile. Pertanto, avere rapporti nei giorni precedenti all'ovulazione aumenta le probabilità di concepire.
D'altra parte, avere rapporti troppo frequentemente in un solo giorno o ogni giorno potrebbe non essere ottimale e potrebbe portare a stanchezza o disinteresse nella coppia. L'ideale sarebbe avere rapporti 3-4 volte a settimana durante tutto il ciclo mestruale o a giorni alterni durante il periodo fertile.