State cercando di rimanere incinta?
A volte, vi sono dei segni indicatori che possono svelarci, in anticipo, se il concepimento è andato a buon fine.
Come saperlo e quando fare il test di gravidanza?
Scopriamone di più!
Concepimento: i sintomi
É possibile riuscire ad identificare una gravidanza anche prima di effettuare il test.
L’organismo della donna, infatti, emette dei segnali rivelatori, che potrebbero svelarne in anticipo la condizione: non sempre è facile riconoscerli e interpretarli, perché ognuna reagisce alla gravidanza in modo diverso.
Alcune donne, ad esempio, non avvertono alcun sintomo, per altre, invece, questi coincidono spesso con la sintomatologia del ciclo mestruale.
La prima cosa che si nota è l’amenorrea, ossia la mancanza di mestruazioni (se il ciclo non arriva e siete in ottime condizioni di salute, è molto probabile che siate incinta).
Tuttavia, alcune donne hanno un ciclo irregolare, e la mancanza di mestruazioni, o un ritardo, potrebbe non essere significativo, in questo senso. Infatti, le mestruazioni potrebbero tardare per le più svariate ragioni
Queste motivazioni possono essere:
- stress;
- sbalzi ormonali.
Se, però, vi trovate alla quinta o sesta settimana e il ciclo non arriva, potrebbero presentarsi anche:
- nausee mattutine;
- perdite vaginali (perdite di sangue: spotting da impianto);
- cambiamenti nel senso del gusto e dell'olfatto (provare disgusto per odori e sapori che magari prima invece piacevano);
- minzione frequente (ossia urgenza di urinare molte più volte al giorno);
- tensione e gonfiore al seno;
- cefalee e mal di testa;
- sonnolenza;
- sbalzi d'umore;
- crampi mestruali.
Come ti accorgi di essere incinta i primi giorni?
Dunque, nei primissimi giorni di concepimento, è difficile che si verifichino cambiamenti.
Col passare delle settimane, potrebbero però verificarsi i sintomi sopra elencati, di cui alcuni molto simili al periodo premestruale.
In aggiunta a quanto detto sopra, potrebbero verificarsi altri sintomi tipici della gravidanza:
- aumento della fame: nonostante non sia vero che in gravidanza bisogna mangiare “per due”, si possono verificare attacchi di fame;
- capezzoli più scuri: tale effetto si verifica per via dell’aumentata pressione sanguigna. Anche i tubercoli di Montgomery diventano più sporgenti e con un colore più intenso;
- pancia dura e gonfia: ciò accade per via dell’aumentata produzione di progesterone, tipica della gravidanza. Tuttavia, ricordiamo che stitichezza e gonfiore possono verificarsi a prescindere dalla gravidanza;
- stanchezza: durante il primo periodo di gravidanza, la pressione potrebbe abbassarsi, causando vertigini e stanchezza. La stanchezza, però, da sola non basta a determinare una gravidanza: è, infatti, un sintomo comune a molte altre patologie e condizioni, tra cui l’anemia.
Quindi, per avere la certezza di essere rimaste incinta, occorre sottoporsi al test di gravidanza.
Il test misura la presenza dell’ormone HCG (Gonadotropina Corionica) presente nelle urine. Tale ormone glicoproteico viene prodotto dalle cellule della placenta e può palesarsi solo in caso di concepimento. Tale ormone viene prodotto circa otto giorni dopo la fecondazione.
Pertanto, è inutile sottoporsi ad un test immediatamente dopo un rapporto. Occorre aspettare la comparsa di alcuni dei segnali riportati, oltre che l’assenza della comparsa di mestruazioni.
Cosa da fare e da non fare
Durante le prime settimane di gravidanza, è opportuno seguire qualche precauzione in più, non stancarsi eccessivamente e prestare ascolto ai segnali del proprio corpo.
Per prima cosa, è necessario effettuare una visita ginecologica e fissare le prime analisi da fare.
Vediamo, nel dettaglio, cosa altro fare.
Scegliere lo specialista
L’importante è trovare quanto prima lo specialista di riferimento, che potrà essere di supporto durante tutta la gravidanza.
Assumere acido folico
Serve a prevenire malattie congenite, tra cui la spina bifida. La dose ideale è di 400 microgrammi al giorno.
Si può assumere nelle prime settimane di gravidanza oppure, se si sta cercando una gravidanza, o almeno 3 mesi prima del concepimento.
Controllare i farmaci abituali
Consultate il proprio medico per valutare l'eventuale sospensione di alcuni farmaci in gravidanza.
Evitare la toxoplasmosi
Una delle patologie più rischiose per il feto è la toxoplasmosi.
Dunque, è opportuno:
- consumare solo carni cotte;
- lavare con cura le verdure;
- evitare il contatto con le feci di animali, in particolare quelle del gatto.
Idratarsi
Durante la gravidanza, il corpo ha un particolare bisogno di idratazione.
L’ideale è assumere 7/8 bicchieri di acqua in più rispetto al solito, cosa che serve anche a mantenere ottimale il volume plasmatico all’interno dei vasi sanguigni, evitando cali di pressione.
Proteggere la pelle dal sole
In estate, è meglio non esporsi al sole nelle ore più calde e indossare una protezione solare elevata, soprattutto sul viso.
Infatti, per ragioni ormonali, potrebbero comparire macchie scure con il sole (cloasma gravidico).
Controllare il calendario vaccinale
In gravidanza, è possibile vaccinarsi.
Sarebbe, infatti, opportuno effettuare:
vaccino antinfluenzale;
quello contro la pertosse.
Tali vaccinazioni sono da effettuare nel secondo trimestre.
Le altre vaccinazioni, di norma, andrebbero invece evitate, ma è sempre necessario il consulto del medico.
Ora vediamo le cose da evitare durante la gravidanza.
Fumo e alcol
Il fumo è davvero nocivo per il feto, così come l’alcool.
Queste due abitudini, se perpetrate durante la gravidanza, potrebbero causare:
- aborto;
- parto prematuro;
- basso peso alla nascita;
- sindrome fetale alcolica.
Sport intensi
Andrebbero sospesi alcuni sport come:
- sci;
- equitazione;
- fit boxe;
- jogging;
- tutte le attività agonistiche.
Attenzione, però: questo non significa evitare l’attività fisica, che invece fa bene in gravidanza.
Nuoto e ginnastica dolce sono tra quelle consigliate.
Sauna
La sauna fa aumentare la temperatura corporea e di conseguenza la sudorazione, facendo abbassare la pressione arteriosa.
Questo trattamento espone la mamma a vari rischi, come:
- surriscaldamento;
- disidratazione;
- svenimento.
Dunque meglio evitare.
Salumi
La carne fresca e gli insaccati poco stagionati (con meno di trenta giorni) possono rappresentare un rischio di contrarre:
- toxoplasma;
- listeria monocytogenes;
- salmonella;
- campylobacter;
- escherichia coli.
Per questo motivo è opportuno scegliere prodotti di carne cotti o salumi cotti (per esempio, mortadella, prosciutto cotto, fesa di tacchino).
Attenzione a frutta e verdura
La frutta e la verdura vanno lavate molto bene prima di essere consumate.
In quanto crude, esse possono portare con sé:
- germi;
- batteri;
- pesticidi.
Lavare accuratamente la frutta e la verdura con un disinfettante specifico (risciacquando poi ancora molto bene) può essere la soluzione giusta per continuare a consumarle senza rischi.
Dunque, questi suggerimenti, insieme sempre alla valutazione specialistica in base al proprio stato di salute, potrebbero essere utili per la gravidanza.
Test di gravidanza: quando farlo
Senza dubbio, il metodo più sicuro per sapere se si è incinta è il famoso test di gravidanza.
Questo strumento, infatti, segnala la gravidanza con una linea colorata, un sorriso o un “+” a seconda del tipo e del marchio di test scelto.
Nonostante a volte possa capitare un falso negativo, il test ha una buona affidabilità (tra il 90 e il 99%); se dunque dopo 3-4 minuti dall’effettuazione del test lo stick fa apparire la lineetta, il più o il sorriso, vorrà dire che c'è stato il concepimento.
Il test è efficace a partire dal primo giorno di ritardo (al 90%) e la sua sensibilità aumenta dopo due-tre giorni dalla mancata mestruazione. Per una risposta più affidabile, dunque, è consigliabile attendere 48-72 ore in più rispetto al primo giorno di ritardo.
In ogni caso, per tutte le informazioni sulla gravidanza è opportuno il parere del proprio medico.