Test di Guthrie: che cos'è e a cosa serve

Emanuela Spotorno | Editor

Ultimo aggiornamento – 18 Ottobre, 2024

Neonato avvolto

Il test di Guthrie, noto anche come test neonatale, rappresenta una delle prime analisi effettuate sui neonati per individuare patologie metaboliche congenite.

L'obiettivo del test di Guthrie è appunto quello di identificare tempestivamente condizioni come la fenilchetonuria, la fibrosi cistica e altre malattie metaboliche rare.

Ma come viene eseguito il test e qual è l’importanza di una diagnosi così precoce? Scopriamolo insieme.

Come si svolge il Guthrie test

Il test di Guthrie viene eseguito tramite un semplice e rapido prelievo di sangue dal tallone del neonato, solitamente entro le prime 48-72 ore dalla nascita

Questo periodo è fondamentale poiché, in tale fase, molte malattie metaboliche non presentano ancora sintomi visibili, ma possono essere individuate attraverso l'analisi del sangue.

Il processo prevede che il tallone del bambino venga disinfettato, dopodiché si pratica una piccola puntura per raccogliere alcune gocce di sangue su una speciale carta assorbente, chiamata "carta Guthrie". 

Una volta raccolto, il campione di sangue viene inviato a un laboratorio specializzato, dove viene sottoposto a test per rilevare la presenza di sostanze o metaboliti anomali che potrebbero indicare una malattia metabolica o genetica.

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Il prelievo può causare un leggero fastidio o pianto momentaneo nel neonato, ma la procedura è sicura e ben tollerata, infatti dopo il prelievo, il bambino può essere accudito normalmente senza necessità di cure particolari. 

I risultati di questo esame vengono generalmente restituiti dopo alcuni giorni. In caso di esito positivo, i genitori vengono contattati per avviare ulteriori accertamenti diagnostici e predisporre il trattamento più adatto.

Eseguire il test con tempestività risulta essenziale poiché molte delle malattie metaboliche rilevabili possono avere conseguenze gravi, ma trattabili efficacemente se diagnosticate precocemente. Pertanto, l'importanza di questa analisi neonatale risiede nella prevenzione di danni irreversibili alla salute del bambino.

Test di Guthrie: quali malattie possono essere rilevate

Il test di Guthrie permette di rilevare numerose malattie metaboliche, genetiche e congenite che, se non trattate in tempo, possono causare gravi danni alla salute del neonato. 

Inizialmente sviluppato per diagnosticare la fenilchetonuria (PKU), una malattia metabolica ereditaria che impedisce al corpo di metabolizzare correttamente l'aminoacido fenilalanina, il test è stato successivamente esteso per individuare molte altre patologie.

Tra le principali malattie rilevate dal test di Guthrie si trovano:

  • fenilchetonuria: se non trattata, questa condizione provoca un accumulo di fenilalanina nel sangue, portando a ritardo mentale, crisi epilettiche e problemi comportamentali. La diagnosi precoce permette di adottare una dieta specifica che evita queste conseguenze;
  • fibrosi cistica: malattia genetica che colpisce principalmente i polmoni e l'apparato digerente, causando infezioni polmonari croniche e problemi di assorbimento dei nutrienti. La diagnosi tempestiva consente di iniziare terapie che migliorano la qualità e l'aspettativa di vita;
  • ipotiroidismo congenito: condizione in cui la ghiandola tiroidea non produce abbastanza ormoni tiroidei, fondamentali per lo sviluppo cerebrale e la crescita. Senza un trattamento precoce con ormoni sostitutivi, il bambino può sviluppare gravi ritardi nello sviluppo fisico e cognitivo;

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  • anemia falciforme: malattia ereditaria che altera la forma dei globuli rossi, causando episodi di dolore, anemia cronica e danni agli organi. La diagnosi precoce permette di monitorare e trattare i sintomi, riducendo complicanze come infezioni e problemi respiratori;
  • galattosemia: malattia metabolica che impedisce al corpo di metabolizzare correttamente il galattosio, uno zucchero presente nel latte. Se non trattata, può causare danni al fegato, ritardi nello sviluppo, problemi renali e, nei casi più gravi, la morte. La diagnosi precoce permette di adottare una dieta priva di galattosio, prevenendo complicanze;
  • adrenoleucodistrofia: malattia genetica rara che colpisce il sistema nervoso e le ghiandole surrenali. La diagnosi precoce può consentire trattamenti che rallentano la progressione della malattia.

Oltre a queste, il test di Guthrie può individuare un numero crescente di malattie metaboliche e genetiche, grazie ai continui progressi della medicina. La lista delle patologie rilevate varia a seconda dei protocolli regionali e nazionali, ma in molte aree il numero delle malattie testate è in costante aumento.

La tempestività della diagnosi attraverso lo screening neonatale è fondamentale, poiché molte di queste malattie non presentano sintomi evidenti nei primi giorni di vita. Solo attraverso il test è possibile rilevarle e intervenire precocemente, migliorando significativamente la prognosi e la qualità della vita del bambino.

In Italia, il test di Guthrie è obbligatorio per legge e fa parte del programma di screening neonatale, il sistema sanitario nazionale, infatti prevede l’esecuzione gratuita del test.

Diagnosi precoce: il perché dell’importanza

La diagnosi precoce rappresenta uno degli aspetti fondamentali dello screening neonatale: infatti, molte delle patologie metaboliche e genetiche rilevate dal test di Guthrie non presentano sintomi evidenti nei primi giorni di vita, ma se non identificate tempestivamente, tali malattie possono progredire rapidamente, causando danni irreversibili alla salute del bambino. 

La tempestività dell'intervento, quindi, è fondamentale per prevenire complicazioni gravi e migliorare la vita del bambino.

In molte delle malattie rilevate dal test di Guthrie, il tempo è un fattore decisivo, ad esempio, nel caso della fenilchetonuria, se non si interviene con una dieta specifica già nelle prime settimane di vita, i livelli di fenilalanina nel sangue possono raggiungere concentrazioni tossiche, danneggiando il cervello in modo permanente.

Allo stesso modo, nelle condizioni come l'ipotiroidismo congenito, l'assenza di ormoni tiroidei può portare a un ritardo nello sviluppo cerebrale e fisico che diventa irreversibile se non trattato entro poche settimane dalla nascita.


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La diagnosi precoce non solo permette di evitare danni irreparabili, ma consente anche di adottare piani di trattamento personalizzati che migliorano la qualità della vita. 

Nelle patologie come la fibrosi cistica o l'anemia falciforme, iniziare il monitoraggio medico e le terapie fin dalle prime fasi consente di ridurre il numero di infezioni, prevenire complicanze e garantire una crescita più sana e controllata.

Infine, la diagnosi precoce ha anche un impatto psicologico: sapere, infatti, che una malattia potenzialmente grave è stata identificata e può essere trattata efficacemente allevia lo stress e l'ansia dei genitori. 

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Inoltre, fornisce loro gli strumenti necessari per affrontare la condizione del bambino, potendo accedere tempestivamente a cure specialistiche, supporto psicologico e informazioni utili per gestire al meglio la situazione familiare.

Pertanto la diagnosi precoce effettuata attraverso il test di Guthrie non solo salva vite, ma permette di migliorare significativamente la qualità della vita dei bambini affetti da malattie metaboliche e genetiche.

Emanuela Spotorno | Editor
Scritto da Emanuela Spotorno | Editor

Amo da sempre i libri e la lettura e negli ultimi anni mi sono appassionata a tematiche legate al benessere, all'alimentazione e al mondo Pet. Finalmente su Pazienti.it posso scrivere di argomenti che mi coinvolgono ed appassionano.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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