Niente telefonino prima dei 18 mesi e massimo un’ora al giorno prima dei 6 anni di età. Sono queste le nuove linee guida contenute nel “Decalogo per la salute digitale di bambini e ragazzi” dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, in collaborazione con AlmaViva.
La proposta è arrivata in un momento cruciale per la sfera tecnologica, con la grande espansione di strumenti di intelligenza artificiale come ChatgpT e il Metaverso, protagonisti assoluti degli anni a venire e sempre più diffusi, soprattutto tra i giovani.
Obiettivi del progetto nel contesto tecnologico
Sensibilizzare le famiglie ad un utilizzo corretto degli strumenti digitali, trovando il giusto equilibrio e funzionamento e comprendere le conseguenze di un’esposizione prolungata agli schermi e i rischi correlati sono gli scopi primari del progetto redatto dagli specialisti del Bambino Gesù.
«I device hanno assunto un ruolo sempre più centrale nella vita di genitori e figli. È molto importante fornire strumenti necessari per sviluppare una consapevolezza su questo, a maggior ragione in estate, periodo in cui i giovanissimi hanno tanto tempo libero» afferma Alberto Villani, responsabile di Pediatria Generale dell’Ospedale romano.
Le 10 regole per la salute digitale delle famiglie
Arriva il decalogo per la consapevolezza e l’utilizzo parsimonioso dei devices digitali e i social network.
Ecco le linee guida degli specialisti:
- Niente schermi sotto i 18 mesi: per i bambini al di sotto dei 18 mesi è importante evitare gli schermi e incoraggiare al gioco fisico e l'esplorazione del mondo reale;
- Tra i 2 e i 6 anni: si può concedere un'ora al giorno, preferibilmente frazionata in 2 o più periodi di 20-30 minuti, per esplorare in modo creativo ed educativo le risorse digitali;
- Dai 6 anni in su: limitare ma non vietare, va stabilito un limite massimo di 2 ore al giorno di utilizzo, in modo da bilanciare il tempo online con lo sport, la lettura o lo studio;
- Una notte di sonno: va scoraggiato l'uso dei dispositivi digitali un'ora prima di andare a letto, per garantire un riposo sereno e di qualità;
- Lo smartphone non è un calmante: i dispositivi sono spesso utilizzati per tranquillizzare capricci o nervosismo; bisogna invece preferire alternative per gestire le emozioni, come gioco all'aperto o il disegno;
- Momenti preziosi in famiglia: dedicare i pasti e i momenti trascorsi in famiglia a conversazioni e attività condivise, evitando l'uso di smartphone e tablet;
- La gestione del tempo digitale: utilizzare le funzioni di gestione del tempo fornite dai produttori di smartphone per aiutare i ragazzi a regolare il tempo trascorso sui dispositivi;
- Protetti online: insegnare l'importanza di password sicure e di proteggere la loro privacy, ad esempio impostando i profili social in modalità privata e valutando chi li segue online;
- Educare alla sicurezza online: i genitori sono modelli per i figli, devono quindi fare attenzione ai dati e ai contenuti condivisi online, mostrando rispetto per la privacy anche dei bambini stessi;
- Una comunicazione aperta: mantenere un dialogo costruttivo, a partire da uno sforzo di conoscenza del mondo digitale, educando a un uso critico dei dispositivi.
Il decalogo fa parte del progetto più ampio “A scuola di….digitale” con 18 videolezioni registrate per le famiglie desiderose di acquisire competenze e consigli nel merito dell’uso del digitale.
"Il digitale, come sostiene Michele Svidercoschi, direttore Comunicazione e Relazioni Istituzionali di Almaviva - è al contempo strumento prezioso di inclusione e formazione, semplifica la vita e apre importanti opportunità, dal campo dell'istruzione a quello della salute".
Divulgare la consapevolezza di appartenere ad un mondo sempre più iperconnesso e digitalizzato, che può offrire esperienze suggestive in tanti contesti, sembra essere diventato imprescindibile. Informarsi sui rischi della tecnologia in famiglia risulta però necessario a garantire il benessere ed un futuro sano ai propri figli, controllando le distrazioni causate dai progressi in campo tecnologico.