Che cos'è il pregrafismo e perché può essere utile per i bambini che frequentano la scuola dell'infanzia? In cosa consistono gli esercizi di prescrittura? Andiamo alla scoperta di tutto ciò che occorre sapere su questo tema.
Cos'è il pregrafismo e perché è importante
Con il termine pregrafismo si intendono tutta quella serie di attività grafiche che precedono il momento nel quale il bambino inizia a scrivere. Si tratta di esercizi specifici che hanno come obiettivo quello di preparare i bimbi al gesto della scrittura e vengono proposti generalmente verso l'ultimo anno della scuola materna. Affinché a sei anni il piccolo sia in grado di tenere la penna in mano e di impugnarla in modo corretto, è necessario che negli anni precedenti egli abbia sviluppato tutta una serie di abilità neuro-motorie.
Quando si impara a scrivere, infatti, le aree del cervello e del corpo coinvolte in questa attività sono numerose e comprendono:
- la memoria. Il bambino deve essere in grado di memorizzare i passaggi necessari affinché le lettere prendano forma;
- l'abilità motoria;
- la capacità di riconoscere gli stimoli (forme, colori, dimensione) e di rielaborarli in modo autonomo;
- l'abilità nel padroneggiare gli elementi del linguaggio;
- la capacità di mantenere viva l'attenzione per un periodo prolungato di tempo;
- l'abilità di compiere dei gesti motori precisi e accurati;
- la capacità di padroneggiare le cosiddette "Funzioni Educative". Con questa definizione si intende l'insieme delle abilità cognitive che consente di iniziare un'attività intellettuale, di portarla avanti per un periodo prolungato di tempo, di acquisire man mano le informazioni necessarie per migliorarsi ricavandole dagli stimoli esterne e di riuscire a svolgere questi compiti in parziale autonomia.
Per stimolare tutte queste aree dello sviluppo infantile, spesso vengono proposti ai bambini della scuola materna degli esercizi specifici, chiamati pregrafismi che hanno il compito di prepararlo all'esecuzione dei primi gesti grafici coinvolgendolo in un momento ludico.
Come strutturare un'attività di pregrafismo
Quando si vogliono introdurre degli esercizi di pregrafismo per bambini, è importante ricordare sempre di modulare queste attività sotto forma di gioco. Il piccolo non deve in nessun modo associare lo svolgimento di tali compiti ad un obbligo da portare a termine, ma divertirsi a elaborare graficamente un insieme di gesti grafici all'interno di un contesto ludico.
In commercio esistono diverse schede di attività pregrafica che consistono in esercizi volti a migliorare l'abilità cognitiva:
- unire i puntini;
- tratteggiare delle linee;
- disegnare i contorni;
- scrivere le prime lettere dell'alfabeto.
In realtà questi strumenti, che possono essere utili soprattutto in seguito, ovvero quando il bambino entra nella fase della scolarizzazione primaria, possono essere sostituiti da attività di tipo più ludico. Alcuni esempi di sviluppo della capacità di coordinazione motoria, ad esempio, comprendono imparare a completare dei percorsi di equilibrio, arrampicarsi sugli alberi, eseguire degli slalom. Esistono, quindi, diverse tipologie di pregrafismi per bambini, che non si limitano solamente alle classiche schede grafiche da completare.
Per quanto riguarda l'età di inizio, si può cominciare a proporre gli esercizi di pregrafismo intorno ai 4- 5 anni di età, ovvero quando il bambino comincia a manifestare un marcato interesse verso le lettere dell'alfabeto. Già verso i tre anni, infatti, molti piccoli iniziano ad essere affascinati dalla scrittura e manifestano una forte attrazione verso questa attività; poi, verso i quattro anni, essi si lanciano in qualche tentativo, simulando le parole attraverso linee orizzontali e verticali. Una volta entrati in questa fase, quindi, si può pensare di introdurre brevi esercitazioni grafiche, utili anche per verificare che il bambino sia caratterizzato da uno sviluppo cognitivo adeguato alla sua età.
Pregrafismo: le attività da svolgere a casa
Ecco un elenco di attività pregrafiche da poter svolgere anche a casa con l'aiuto dei genitori:
- creare degli origami di carta. Insegnare al bambino a piegare un foglio di carta in pezzi più piccoli allena le sue capacità di motricità fine;
- imparare a ritagliare con le forbici. Questo esercizio è molto utile per allenare la motricità fine e per stimolare la coordinazione tra occhio e mano;
- giocare con la manipolazione sensoriale. I giochi con la sabbia o con la pasta di sale aiutano i bimbi a esercitare la propria forza;
- giocare a giochi di abilità come Shanghai e Tangram, molto utili anche per imparare a riconoscere le forme geometriche;
- allenare la propria motricità fine eseguendo attività di tipo montessoriano. Infilare delle perline in un filo, svitare e avvitare dei coperchi, prestando attenzione alle diverse caratteristiche fisiche e sensoriali degli oggetti;
- utilizzare molti strumenti diversi per colorare, come ad esempio i gessetti, i pastelli, i colori a cera;
- disegnare, sia a mano libera che cercando di copiare un'immagine;
- sperimentare la varietà dei segni grafici, i quali comprendono le forme geometriche, le linee rette di diversa dimensione e inclinazione, le macchie, i puntini;
- non trascurare il gioco libero, soprattutto se praticato in contesti naturali;
- se il bambino dimostra già un interesse sviluppato nei confronti di lettere e segni grafici, si può provare a fargli completare delle apposite schede, pensate proprio per stimolare le sue abilità. In genere questi esercizi prevedono unire dei puntini con un pennarello, colorare senza uscire dai bordi, disegnare delle forme geometriche, completare una figura.
È importante ricordare che, mentre alcuni bambini sono naturalmente propensi a elaborare segni grafici simili alle lettere e, quindi, incontreranno poche difficoltà nell'imparare a scrivere, per altri invece ciò potrebbe richiedere un po' più di tempo.
Pretendere che un bambino della scuola dell'infanzia porti a termine delle schede di esercizi pregrafici potrebbe quindi risultare inutile per lui, se non addirittura controproducente in quanto eserciterebbe su di esso una pressione eccessiva e potrebbe stimolare la nascita di un sentimento di ansia legato al timore di deludere le aspettative dei genitori.
È preferibile, quindi, alternare momenti di gioco libero con l'esecuzione di attività montessoriane o con il disegno, avendo cura di far sperimentare al bambino diversi strumenti e vari tipi di supporto.
Inoltre, è fondamentale non sgridare il bimbo se non riesce a portare a termine le attività in quanto questo comportamento potrebbe poi condurre allo sviluppo di una sorta di rifiuto nei confronti di tutto ciò che ruota alla scrittura. È importante instaurare un clima sereno e tranquillo nel quale egli si senta libero di sperimentare graficamente senza avere l'obbligo di eseguire un esercizio in un determinato modo.