Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse al medicinale (ADRs) descritte di seguito riflettono l’esposizione a Zykadia 750 mg una volta al giorno a digiuno di 925 pazienti con NSCLC ALK positivo in stadio avanzato raccolti da sette studi clinici compresi due studi di fase 3 (studi A2301 e A2303) randomizzati, con controllo attivo. La durata mediana dell’esposizione a Zykadia 750 mg a digiuno è stata di 44,9 settimane (range: da 0,1 a 200,1 settimane). Le ADRs con un’incidenza ≥10% in pazienti trattati con Zykadia 750 mg a digiuno sono state diarrea, nausea, vomito, stanchezza, alterazione dei test epatici di laboratorio, dolore addominale, diminuzione dell’appetito, diminuzione di peso, stipsi, aumento della creatinina nel sangue, eruzione cutanea, anemia e patologia dell’esofago. Le ADRs di grado 3-4 con un’incidenza ≥5% in pazienti trattati con Zykadia 750 mg a digiuno sono state alterazione dei test epatici di laboratorio, stanchezza, vomito, ipercalcemia, nausea e diarrea. Nello studio di ottimizzazione della dose A2112 (ASCEND-8) in pazienti affetti da NSCLC ALK positivo in stadio avanzato sia precedentemente trattati sia non trattati, il profilo di sicurezza complessivo di Zykadia alla dose raccomandata di 450 mg con cibo (N=89) era coerente con Zykadia 750 mg a digiuno (N=90), fatta eccezione per una riduzione delle reazioni avverse al farmaco gastrointestinali, mentre si è ottenuta un'esposizione comparabile allo steady-state (vedere paragrafo 5.1 e sottoparagrafo “Reazioni avverse gastrointestinali” sotto).
Tabella delle ADRs La Tabella 2 mostra la categoria di frequenza delle ADRs riportate per Zykadia in pazienti trattati alla dose di 750 mg a digiuno (N=925) in sette studi clinici. La frequenza delle ADR gastrointestinali selezionate (diarrea, nausea e vomito) si basa su pazienti trattati con una dose di 450 mg una volta al giorno con il cibo (N=89). Le ADRs sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA. All’interno di ciascuna classe di frequenza, le ADRs sono classificate per frequenza, quelle più frequenti per prime. In aggiunta, la corrispondente categoria di frequenza sono definite utilizzando la seguente convenzione (CIOMS III) è prevista anche per ciascuna ADR: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 2 ADRs in pazienti trattati con Zykadia Classificazione per organi e sistemi Termine preferito | Zykadia | Categoria di frequenza |
N=925 |
% |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Anemia | 15,2 | Molto comune |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Diminuzione dell’appetito | 39,5 | Molto comune |
Iperglicemia | 9,4 | Comune |
Ipofosfatemia | 5,3 | Comune |
Patologie dell’occhio |
Disturbi della visionea | 7,0 | Comune |
Patologie cardiache |
Pericarditeb | 5,8 | Comune |
Bradicardiac | 2,3 | Comune |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Polmonited | 2,1 | Comune |
Patologie gastrointestinali |
Diarreae | 56,2 | Molto comune |
Nauseae | 44,9 | Molto comune |
Vomitoe | 34,8 | Molto comune |
Dolore addominalef | 46,1 | Molto comune |
Stipsi | 24,0 | Molto comune |
Patologia dell’esofagog | 14,1 | Molto comune |
Pancreatite | 0,5 | Non comune |
Patologie epatobiliari |
Alterazione dei test epatici di laboratorioh | 2,2 | Comune |
Epatotossicitài | 1,1 | Comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Eruzione cutaneaj | 19,6 | Molto comune |
Patologie renali e urinarie |
Insufficienza renalek | 1,8 | Comune |
Compromissione renalel | 1,0 | Comune |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Stanchezzam | 48,4 | Molto comune |
Esami diagnostici |
Alterazione dei test epatici di laboratorion | 60,5 | Molto comune |
Diminuzione del peso | 27,6 | Molto comune |
Aumento della creatininemia | 22,1 | Molto comune |
Prolungamento dell’intervallo QT | 9,7 | Comune |
Aumento della lipasi | 4,8 | Comune |
Aumento della amilasi | 7,0 | Comune |
Inclusi casi riportati e raggruppati sotto i seguenti temini: |
a Disturbi della visione (compromissione della visione, visione offuscata, fotopsia, corpi mobili vitreali, riduzione dell’acuità visiva, disturbi dell’accomodazione, presbiopia) |
b Pericardite (versamento pericardico, pericardite) |
c Bradicardia (bradicardia, bradicardia sinusale) |
d Polmonite (malattia polmonare interstiziale, polmonite) |
e La frequenza di queste ADR gastrointestinali selezionate (diarrea, nausea e vomito) si basa su pazienti trattati con una dose raccomandata di ceritinib di 450 mg con il cibo (N=89) nello studio A2112 (ASCEND-8) (vedere sottoparagrafo “Reazioni avverse gastrointestinali” sotto) |
f Dolore addominale (dolore addominale, dolore addominale superiore, disagio addominale, disagio epigastrico) |
g Patologia dell’esofago (dispepsia, malattia da reflusso gastro-esofageo, disfagia) |
h Alterazioni dei test epatici di laboratorio (funzione epatica anormale, iperbilirubinemia) |
i Epatotossicità (danno epatico farmaco indotto, epatite colestatica, danno epatocellulare, epatotossicità) |
j Eruzione cutanea (eruzione cutanea, dermatite acneiforme, esantema maculo-papulare) |
k Insufficienza renale (danno renale acuto, insufficienza renale) |
l Compromissione renale (azotemia, compromissione renale) |
m Stanchezza (stanchezza, astenia) |
n Alterazioni dei test epatici di laboratorio (aumento dell’alanina aminotransferasi, aumento aspartato aminotransferasi, aumento della gamma-glutamiltransferasi, aumento della bilirubinemia, aumento delle transaminasi, aumento degli enzimi epatici, test della funzione epatica anormali, aumento dei valori dei test della funzione epatica, aumento della fosfatasi alcalina ematica) |
Anziani (≥65 anni) In sette studi clinici, 168 pazienti su 925 (18,2%) trattati con Zykadia avevano 65 anni o oltre. Il profilo di sicurezza nei pazienti di 65 anni o oltre è stato simile a quello dei pazienti con meno di 65 anni (vedere paragrafo 4.2). Non sono disponibili dati di sicurezza in pazienti di età superiore agli 85 anni.
Epatotossicità Aumenti concomitanti di ALT o AST superiore a 3 x ULN e bilirubina totale superiore a 2 x ULN senza elevata fosfatasi alcalina sono stati osservati in meno dell’1% dei pazienti negli studi clinici con ceritinib. Sono stati osservati aumenti di ALT di grado 3 o 4 nel 25% dei pazienti trattati con ceritinib. Eventi di epatotossicità sono stati gestiti con sospensioni temporanee del trattamento o riduzioni della dose nel 40,6% dei pazienti. L’1% dei pazienti ha richiesto l’interruzione permanente del trattamento in studi clinici con ceritinib (vedere paragrafi 4.2 e 4.4). Devono essere eseguiti test di laboratorio della funzionalità epatica, tra cui ALT, AST e bilirubina totale prima dell’inizio del trattamento, ogni 2 settimane durante i primi tre mesi di trattamento ed in seguito mensilmente, con test più frequenti per gli aumenti al grado 2, 3 o 4. I pazienti devono essere monitorati per anomalie dei test di laboratorio della funzionalità epatica e gestiti come raccomandato nei paragrafi 4.2 e 4.4.
Reazioni avverse gastrointestinali Nausea, diarrea e vomito sono stati tra gli eventi gastrointestinali segnalati con maggiore frequenza. Nello studio di ottimizzazione della dose A2112 (ASCEND-8) in pazienti affetti da NSCLC ALKpositivo in stadio avanzato sia precedentemente trattati sia non trattati con la dose raccomandata di ceritinib 450 mg assunto con il cibo (N=89), sono stati osservati eventi avversi di diarrea, nausea e vomito principalmente di grado 1 (49,4%). Un evento di diarrea di grado 3 è stato riportato in un paziente (1,1%). Gli eventi gastrointestinali sono stati gestiti principalmente con trattamenti concomitanti con medicinali come anti emetici/anti-diarroici. Sette pazienti (7,9%) hanno richiesto la sospensione temporanea del farmaco in studio a causa di diarrea o nausea. Nessun paziente ha avuto diarrea, nausea o vomito che ha richiesto una riduzione della dose o l’interruzione definitiva del farmaco in studio. L'incidenza e la gravità delle reazioni avverse al farmaco gastrointestinali sono state ridotte per i pazienti trattati con Zykadia 450 mg con cibo (diarrea 56%, nausea 45%, vomito 35%, un evento di grado 3/4 riportato nell’1,1%) rispetto a 750 mg a digiuno (diarrea 76%, nausea 50%, vomito 56%, un evento di grado 3/4 riportato nel 12%). I pazienti devono essere gestiti come raccomandato nei paragrafi 4.2 e 4.4.
Prolungamento dell’intervallo QT Nei pazienti trattati con ceritinib è stato osservato un prolungamento dell’intervallo QTc. Nei sette studi clinici, il 9,7% dei pazienti trattati con ceritinib ha avuto eventi di prolungamento del QT (qualsiasi grado), compresi eventi di grado 3 o 4 nel 2,1% dei pazienti. Questi eventi hanno richiesto la riduzione della dose o la sospensione temporanea del trattamento nel 2,1% dei pazienti e hanno comportato l’interruzione definitiva del trattamento nello 0,2% dei pazienti. Il trattamento con ceritinib non è raccomandato nei pazienti con sindrome del QT lungo congenito o che stanno assumendo medicinali noti per prolungare l’intervallo QTc (vedere paragrafi 4.4 e 4.5). Deve essere usata un’attenzione particolare quando si somministra ceritinib a pazienti con un aumentato rischio di torsione di punta durante il trattamento con un medicinale che prolunga il QTc. I pazienti devono essere monitorati per il prolungamento del QT e gestiti come raccomandato nei paragrafi 4.2 e 4.4.
Bradicardia Nei sette studi clinici, sono stati riportati eventi di bradicardia (frequenza cardiaca inferiore a 60 bpm) e/o di bradicardia sinusale (tutti di grado 1) nell’2,3% dei pazienti. Questi eventi hanno richiesto una riduzione o sospensione temporanea della dose nello 0,2% dei pazienti. Nessuno di questi eventi ha determinato l’interruzione definitiva del trattamento con ceritinib. Deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di medicinali associati a bradicardia. I pazienti che sviluppano bradicardia sintomatica devono essere gestiti come raccomandato nei paragrafi 4.2 e 4.4.
Malattia polmonare interstiziale/Polmonite In pazienti trattati con ceritinib sono state osservate malattia polmonare interstiziale (ILD)/polmonite gravi, pericolose per la vita o fatali. Nei sette studi clinici, ILD/polmonite di qualsiasi grado è stata riportata nel 2,1% dei pazienti trattati con ceritinib e eventi di grado 3 o 4 sono stati riportati nell’1,2% dei pazienti. Questi eventi hanno richiesto riduzione della dose o sospensione temporanea del trattamento nell’1,1% dei pazienti e hanno portato ad una interruzione definitiva del trattamento nello 0,9% dei pazienti. I pazienti devono essere monitorati per i sintomi polmonari indicativi di ILD/polmonite. Devono essere escluse altre cause potenziali di ILD/polmonite (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Iperglicemia È stata riportata iperglicemia (tutti i gradi) nel 9,4% dei pazienti trattati con ceritinib nei sette studi clinici; sono stati riportati eventi di grado 3 o 4 nel 5,4% dei pazienti. Questi eventi hanno richiesto riduzione della dose o sospensione temporane del trattamento nell’1,4% dei pazienti e hanno comportato l’interruzione definitiva del trattamento nello 0,1% dei pazienti. Il rischio di iperglicemia è stato più alto nei pazienti con diabete mellito e/o uso concomitante di steroidi. È richiesto il monitoraggio della glicemia a digiuno prima dell’inizio del trattamento con ceritinib e periodicamente come clinicamente indicato. La somministrazione di farmaci anti-iperglicemici deve essere iniziata o ottimizzata come indicato (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette il monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V.