Lo ziprasidone orale è stato somministrato negli studi clinici (vedere paragrafo 5.1) a circa 6.500 soggetti adulti. Le reazioni avverse più comuni negli studi clinici sulla schizofrenia sono state sedazione e acatisia. Negli studi clinici sulla mania bipolare le reazioni avverse più comuni sono state sedazione, acatisia, disturbi extrapiramidali e capogiri. Nella tabella sottostante sono riportati gli eventi avversi che si sono verificati negli studi a breve termine sulla schizofrenia (4–6 settimane) condotti con dose fissa e negli studi a breve termine sulla mania bipolare (3 settimane) condotti con dose flessibile e per i quali è stata stabilita una correlazione probabile o possibile con ziprasidone e che si sono verificati con un’incidenza superiore al placebo. Ulteriori effetti indesiderati riportati nella fase di commercializzazione del prodotto sono riportati in corsivo nella lista seguente come frequenza "non nota". Tutte le reazioni avverse sono classificate per classe e frequenza, come definito di seguito: molto comune (≥ 1/10) comune (≥1/100 < 1/10) non comune (≥1/1.000 < 1/100) raro (≥ 1/10.000 < 1/1.000) molto raro (< 1/10.000) non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Le reazioni avverse elencate di seguito possono anche essere associate alla malattia di base e/o all’impiego di farmaci concomitanti.
Classificazione per sistemi e organi Frequenza | Reazioni avverse |
Infezioni e infestazioni | |
Raro | Rinite |
Patologie del sistema emolinfopoietico | |
Raro | Linfopenia, aumento della conta degli eosinofili |
Disturbi del sistema immunitario | |
Non nota | Reazioni anafilattiche |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | |
Non comune | Aumento dell’appetito |
Raro | Ipocalcemia |
Disturbi psichiatrici | |
Comune | Irrequietezza |
Non comune | Agitazione, ansia, senso di soffocamento, incubi |
Raro | Attacchi di panico, sintomi depressivi, bradifrenia, appiattimento dell’affettività, anorgasmia |
Non nota | Insonnia; mania/ipomania |
Patologie del sistema nervoso | |
Comune | Distonia, acatisia, disturbi extrapiramidali, parkinsonismo (inclusi rigidità a ruota dentata, bradicinesia, ipocinesia), tremori, capogiri, sedazione, sonnolenza, cefalea |
Non comune | Convulsioni tonico–cloniche generalizzate, discinesia tardiva, discinesia, scialorrea, atassia, disartria, crisi oculogire, disturbi dell’attenzione, ipersonnia, ipoestesia, parestesia, letargia |
Raro | Torcicollo, paresi, acinesia, ipertonia, sindrome delle gambe senza riposo |
Non nota | Sindrome neurolettica maligna; sindrome da serotonina (vedere paragrafo 4.5); caduta muscolare del viso |
Patologie dell’occhio | |
Comune Non comune | Offuscamento della vista Fotofobia |
Raro | Ambliopia, disturbi della vista, prurito agli occhi, secchezza oculare |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | |
Non comune | Vertigini, tinnito |
Raro | Dolore alle orecchie |
Patologie cardiache | |
Non comune | Palpitazioni, tachicardia |
Raro | Prolungamento dell’intervallo QT corretto rilevato all’elettrocardiogramma |
Non nota | Torsione di punta (vedere paragrafo 4.4) |
Patologie vascolari | |
Non comune | Crisi ipertensive, ipertensione, ipotensione ortostatica, ipotensione |
Raro | Ipertensione sistolica, ipertensione diastolica, pressione arteriosa instabile |
Non nota | Sincope, tromboembolismo venoso (inclusa embolia polmonare e trombosi venosa profonda) |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | |
Non comune | Dispnea, mal di gola |
Raro | Singhiozzo |
Patologie gastrointestinali | |
Comune | Nausea, vomito, stipsi, dispepsia, secchezza delle fauci, ipersecrezione salivare |
Non comune | Diarrea, disfagia, gastrite, disturbi gastrointestinali, edema della lingua, lingua spessa, flatulenza |
Raro | Reflusso gastroesofageo, feci molli |
Patologie epatobiliari | |
Non comune | Aumento degli enzimi epatici |
Raro | Alterazione dei test di funzionalità epatica |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | |
Non comune | Orticaria, eruzione cutanea, eruzione maculo–papulare, acne |
Raro | Psoriasi, dermatite allergica, alopecia, edema del viso, eritema, eruzione papulare, irritazione cutanea |
Non nota | Ipersensibilità, angioedema, reazione al farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici (DRESS) |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | |
Comune | Rigidità muscoloscheletrica |
Non comune | Disturbi muscoloscheletrici, crampi muscolari, dolore delle estremità, rigidità delle articolazioni |
Raro | Trisma |
Patologie renali e urinarie | |
Raro | Incontinenza urinaria, disuria |
Non nota | Enuresi |
Gravidanza, puerperio e condizioni prenatali | |
Non nota | Sindrome da astinenza neonatale (vedere paragrafo 4.6) |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | |
Raro | Disfunzione erettile, aumento dell’erezione, galattorrea, ginecomastia |
Non nota | Priapismo |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | |
Comune | Astenia, stanchezza |
Non comune | Disturbi al torace, andatura alterata, dolore, sete |
Raro | Piressia, sensazione di caldo |
Esami diagnostici | |
Raro | Aumento della lattato deidrogenasi nel sangue |
Negli studi clinici a breve termine e a lungo termine con ziprasidone sulla schizofrenia e la mania bipolare, l’incidenza dei casi di convulsioni tonico–cloniche e di ipotensione è stata non comune, e questi eventi si sono verificati in meno del 1% dei pazienti trattati con ziprasidone. Ziprasidone causa un prolungamento da lieve a moderato e dose–correlato dell’intervallo QT (vedere paragrafo 5.1). Negli studi clinici sulla schizofrenia è stato osservato un incremento di 30–60 msec nel 12,3% (976/7941) dei tracciati ECG dei pazienti trattati con ziprasidone e nel 7,5% (73/975) dei tracciati ECG dei pazienti in trattamento con placebo. Un prolungamento >60 msec è stato osservato nell’1,6% (128/7941) e nell’1,2% (12/975) dei tracciati dei pazienti trattati rispettivamente con ziprasidone e placebo. L’incidenza del prolungamento dell’intervallo QTc al di sopra di 500 msec è stato rilevato in 3 pazienti su un totale di 3266 pazienti (0,1%) trattati con ziprasidone ed in 1 paziente su un totale di 538 pazienti (0,2%) in trattamento con placebo. Dati sovrapponibili sono stati osservati negli studi clinici sulla mania bipolare. Nel corso degli studi clinici sulla schizofrenia sulla terapia di mantenimento a lungo termine, i livelli di prolattina nei pazienti in trattamento con ziprasidone sono talvolta aumentati, ma nella maggior parte dei casi si sono normalizzati senza interrompere il trattamento. Inoltre, le possibili manifestazioni cliniche (per es. ginecomastia e ingrossamento del seno) si sono verificate solo raramente.
In uno studio sul disturbo bipolare controllato con placebo (età 10–17 anni), le reazioni avverse più frequenti (segnalate con una frequenza> 10%) sono state sedazione, sonnolenza, mal di testa, stanchezza, nausea e vertigini. In uno studio sulla schizofrenia controllato con placebo (età 13–17 anni), le reazioni avverse più frequenti (segnalate con una frequenza> 10%) sono state sonnolenza e disturbi extrapiramidali. La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse in questi soggetti erano generalmente simili a quelli negli adulti con disturbo bipolare o schizofrenia che erano stati trattati con ziprasidone. Negli studi clinici sul disturbo bipolare e schizofrenia condotti in pazienti pediatrici, ziprasidone è stato associato ad un prolungamento dell’intervallo QT da lieve a moderato, correlato alla dose, simile a quello osservato nella popolazione adulta. Convulsioni tonico–cloniche e ipotensione non sono state riportate negli studi clinici sui pazienti pediatrici con disturbo bipolare trattati con placebo.
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni–reazioni–avverse.