Zindaclin 1% gel 30 g in tubo laminato
Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Zindaclin (Clindamicina) è un medicinale in gel con concentrazione all'1%, impiegato nel trattamento dell'acne di lieve e modesta gravità (brufoli).
A cosa serve
Zindaclin è un medicinale utile al trattamento dell'acne comune (principalmente nell'adolescenza, ma non solo). Zindaclin può anche aiutare a ridurre il rossore dei brufoli già esistenti.
Acne
L'acne è una condizione cutanea estremamente comune, principalmente nell'adolescenza. Le ghiandole della pelle producono grasso in eccesso in risposta alla quantità di ormoni sessuali nel corpo e ciò determina l'occlusione dei pori, che porta alla formazione di punti neri. Quando succede, i pori sono invasi dai batteri che, penetrando negli strati più profondi della cute, producono brufoli pieni di pus. Zindaclin contrasta questo tipo di formazioni purulente.
Dopo quanto fa effetto
Per vedere un miglioramento effettivo nell'uso di Zindaclin potrebbero essere necessari molti mesi. Potrebbero non vedersi risultati concreti per molte settimane. Comunque Zindaclin dovrebbe essere usato per un periodo massimo di 12 settimane.
Prescrivibile
Zindaclin può essere prescritto con ricetta RR (ricetta medica ripetibile).
Prezzo
Il costo di una confezione di Zindaclin gel da 30 grammi con concentrazione all'1% è di circa 20,00 euro.
Per ogni altra informazione si fa riferimento al bugiardino di Zindaclin.
2. Posologia
Adulti e adolescenti Applicare un sottile strato di ZINDACLIN una volta al giorno sulla zona interessata. È buona norma controllare la risposta del paziente dopo 6-8 settimane di trattamento. La durata del trattamento non deve comunque superare le 12 settimane. Bambini ZINDACLIN non è indicato nei bambini al di sotto di 12 anni. Uso cutaneo.
3. Controindicazioni
ZINDACLIN è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al principio attivo clindamicina o ad un qualsiasi eccipiente contenuto nel medicinale. Sebbene non sia stata dimostrata una sensibilità crociata con la lincomicina, si raccomanda di non somministrare ZINDACLIN a pazienti che abbiano manifestato un’ipersensibilità verso la lincomicina.
4. Avvertenze
La somministrazione orale e parenterale di clindamicina, come della maggior parte degli antibiotici, è stata associata all’insorgenza di colite pseudomembranosa grave. L’uso topico di clindamicina è stato invece associato solo in casi rarissimi a colite pseudomembranosa; tuttavia, qualora compaia diarrea, il prodotto deve essere immediatamente sospeso. Dagli studi è emerso che la causa primaria delle coliti antibiotico-dipendenti è rappresentata da una tossina prodotta dal Clostridium difficile. La colite è di solito caratterizzata da grave e persistente diarrea e da crampi addominali. Nel caso in cui si manifesti una colite associata all’antibiotico deve immediatamente provvedere all’esecuzione di accertamenti diagnostici e all’istituzione di una terapia idonea (ad es. interruzione di ZINDACLIN e, se necessario, trattamento antibiotico con vancomicina o metronidazolo). La risposta può manifestarsi dopo 4-6 settimane. Sebbene il rischio di assorbimento sistemico in seguito a somministrazione di ZINDACLIN sia basso, il possibile manifestarsi di effetti avversi a carico dell’apparato gastrointestinale deve essere comunque valutato nell’indicazione del trattamento a pazienti con anamnesi positiva per colite antibiotico-dipendente, enterite, colite ulcerosa o morbo di Crohn. L’uso prolungato di clindamicina può determinare lo sviluppo di resistenza e/o provocare la crescita di batteri o funghi non sensibili, sebbene si tratti di un’evenienza rara. È possibile la comparsa di una resistenza crociata con altri antibiotici come la lincomicina e l’eritromicina. Vedere paragrafo 4.5. Evitare il contatto con gli occhi o con le mucose del naso e della bocca. In caso di contatto accidentale con gli occhi o con le mucose sciacquare l’area interessata con abbondante acqua fresca. ZINDACLIN 1% Gel contiene propilenglicole. Può provocare irritazione della cute. L’uso di bendaggio occlusivo può aumentare il potenziale irritativo di ZINDACLIN.
5. Interazioni
Studi in vitro hanno dimostrato antagonismo tra l’eritromicina e la clindamicina, sinergia con il metronidazolo ed effetti sia antagonistici che sinergici con gli aminoglicosidi.
6. Effetti indesiderati
Circa il 10% dei pazienti potrebbe manifestare una reazione avversa. Queste reazioni sono quelle caratteristiche della dermatite irritante. L’incidenza può aumentare se si utilizza una quantità eccessiva di gel. In caso di irritazione, può essere utile l’impiego di un prodotto idratante. La tabella qui sotto riporta tutte le reazioni avverse osservate con ZINDACLIN negli studi clinici. Esse sono elencate in base alla frequenza, in ordine decrescente.
Organo Sistema | Comuni (> 1/100, < 1/10) | Non Comuni (> 1/1000, < 1/100) |
Disturbi del tessuto cutaneo e sottocutaneo | Cute secca, eritema, bruciore della cute, irritazione perioculare, esacerbazione dell’acne, prurito | Dolore cutaneo, rash desquamante |
Anche se durante gli studi clinici con ZINDACLIN non è stato segnalato alcun caso di grave diarrea o colite pseudomembranosa e la quantità di clindamicina assorbita attraverso la cute è minima, sono stati riportati casi rarissimi di colite pseudomembranosa associati all’impiego di altri prodotti topici a base di clindamicina. Sussiste pertanto un rischio teorico di sviluppare una colite pseudomembranosa in seguito ad impiego di ZINDACLIN (vedere paragrafo 4.4).
7. Gravidanza e allattamento
Non esistono dati clinici sull’applicazione cutanea di clindamicina in gravidanza. Alcuni dati relativi ad un numero limitato di casi di impiego di clindamicina in gravidanza somministrata per altre vie non evidenziano effetti avversi sulla gravidanza o sulla salute del feto/neonato. Dagli studi condotti sugli animali non emergono effetti nocivi diretti o indiretti sulla gravidanza, sullo sviluppo dell’embrione/feto, sul parto o sullo sviluppo postnatale. Il medicinale deve essere comunque prescritto con cautela alle donne in gravidanza. È stata riportata la presenza di clindamicina nel latte materno dopo somministrazione orale o parenterale. Non è noto se la clindamicina venga escreta nel latte materno dopo l’assunzione di ZINDACLIN. In generale, è buona norma sospendere l’allattamento durante l’assunzione di un qualsiasi medicinale dal momento che molti di essi vengono escreti nel latte umano. È opportuno pertanto valutare accuratamente il rapporto beneficio/rischio in caso di somministrazione durante la gravidanza o l’allattamento. Non sono da escludersi fenomeni di sensibilizzazione e diarrea nei bambini allattati
9. Principio attivo
1 g di gel contiene 10 mg di clindamicina (1% w/w) pari a 11,88 mg di clindamicina fosfato. ZINDACLIN 1% GEL contiene glicole propilenico (40% w/w). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Glicole propilenico Acqua depurata Etanolo 96% Zinco acetato diidrato Idrossietilcellulosa Sodio idrossido 30% (w/w)
11. Sovradosaggio
Non ci si aspetta che si verifichi sovradosaggio con l’uso normale. L’incidenza di reazioni avverse tipiche delle dermatiti irritanti è aumentata quando erano applicate quantità eccessive di ZINDACLIN. In questi casi può essere utile l’impiego di un idratante adeguato. Nelle applicazioni successive si deve applicare un film sottile di ZINDACLIN a seconda delle istruzioni posologiche (vedere paragrafo 4.2).
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