Sintesi del profilo di sicurezza Le reazioni avverse (ADR, adverse drug reaction) di qualsiasi grado che si sono verificate in ≥ 10% delle 851 pazienti trattate con Zejula in monoterapia negli studi PRIMA (con dose iniziale sia 200 mg che 300 mg) e NOVA, sono state nausea, anemia, trombocitopenia, stanchezza, stipsi, vomito, cefalea, insonnia, riduzione della conta piastrinica, neutropenia, dolore addominale, appetito ridotto, diarrea, dispnea, ipertensione, astenia, capogiri, riduzione della conta dei neutrofili, tosse, artralgia, dolore dorsale, riduzione della conta dei leucociti e vampate di calore. Le ADR gravi più comuni > 1% (frequenze emergenti dal trattamento) sono state trombocitopenia e anemia.
Classificazione delle reazioni avverse Le seguenti ADR sono state identificate sulla base dei dati aggregati generati dagli studi clinici PRIMA e NOVA in pazienti che assumevano Zejula in monoterapia (vedere la Tabella 4). Le frequenze con cui si sono verificati gli effetti indesiderati sono definite: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 4:
Reazioni avverse da farmaco segnalate in pazienti trattate con una dose iniziale fissa di 300 mg/die di Zejula (negli studi PRIMA e NOVA) Classificazione per sistemi e organi | Frequenza di tutti i gradi CTCAE* | Frequenza dei gradi CTCAE* 3 o 4 |
Infezioni ed infestazioni | Molto comune | Non comune |
Infezione delle vie urinarie | Infezione delle vie urinarie, bronchite |
Comune |
Bronchite, congiuntivite |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune | Molto comune |
Trombocitopenia, anemia, neutropenia, leucopenia | Trombocitopenia, anemia, neutropenia |
Non comune | Comune |
Pancitopenia, neutropenia febbrile | Leucopenia |
Non comune |
Pancitopenia, neutropenia febbrile |
Disturbi del sistema immunitario | Comune | Non comune |
Ipersensibilità† | Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Comune |
Appetito ridotto | Ipokaliemia |
Comune | Non comune |
Ipokaliemia | Appetito ridotto |
Disturbi psichiatrici | Molto comune | Non comune |
Insonnia | Insonnia, ansia, depressione, stato confusionale |
Comune |
Ansia, depressione |
Non comune |
Stato confusionale |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Non comune |
Cefalea, capogiro | Cefalea |
Comune |
Disgeusia |
Raro |
Sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES)** |
Patologie cardiache | Molto comune | |
Palpitazioni |
Comune |
Tachicardia |
Patologie vascolari | Molto comune | Comune |
Ipertensione | Ipertensione |
Raro |
Crisi ipertensive |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto comune | Non comune |
Dispnea, tosse, nasofaringite | Dispnea, epistassi, polmonite |
Comune |
Epistassi |
Non comune |
Polmonite |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Comune |
Nausea, stipsi, vomito, dolore addominale, diarrea, dispepsia | Nausea, vomito, dolore addominale |
Comune | Non comune |
Bocca secca, distensione addominale, infiammazione delle mucose, stomatite | Diarrea, stipsi, infiammazione delle mucose, stomatite, bocca secca |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune | Non comune |
Fotosensibilità, eruzione cutanea | Fotosensibilità, eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune | Non comune |
Dolore dorsale, artralgia | Dolore dorsale, artralgia, mialgia |
Comune |
Mialgia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Comune |
Stanchezza, astenia | Stanchezza, astenia |
Comune |
Edema periferico |
Esami diagnostici | Comune | Comune |
Gamma-glutamiltransferasi aumentata, AST aumentata, creatinina ematica aumentata, ALT aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, peso diminuito | Gamma-glutamiltransferasi aumentata, ALT aumentata |
Non comune |
AST aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata |
* CTCAE =
Common Terminology Criteria for Adverse Events versione 4.02 ** Sulla base dei dati degli studi clinici su niraparib. Essi non sono limitati allo studio registrativo in monoterapia ENGOT-OV16. † Include ipersensibilità, ipersensibilità al farmaco, reazione anafilattoide, eruzione cutanea da farmaco, angioedema e orticaria Le reazioni avverse osservate nel gruppo di pazienti alle quali è stata somministrata una dose iniziale di Zejula di 200 mg, sulla base del peso o delle conta piastrinica al basale, sono state di frequenza simile o inferiore rispetto al gruppo a cui è stata somministrata una dose iniziale fissa di 300 mg (Tabella 4). Per informazioni specifiche riguardanti la frequenza di trombocitopenia, anemia e neutropenia, vedere di seguito.
Descrizione di una selezione delle reazioni avverse Le ADR ematologiche (trombocitopenia, anemia, neutropenia), incluse le diagnosi cliniche e/o i risultati di laboratorio, si sono verificate di solito precocemente durante il trattamento con niraparib e l’incidenza si è ridotta nel tempo. Negli studi NOVA e PRIMA, le pazienti eleggibili alla terapia con Zejula avevano al basale i seguenti parametri ematologici: conta assoluta dei neutrofili (ANC,
absolute neutrophil count) ≥ 1.500 cellule/mcL; piastrine ≥ 100.000 cellule/mcL ed emoglobila ≥ 9 g/dL (NOVA) o ≥ 10 g/dL (PRIMA). Nel programma di studi clinici, le reazioni avverse ematologiche sono state gestite mediante monitoraggio di laboratorio e modifiche posologiche (vedere paragrafo 4.2). Nello studio PRIMA, nelle pazienti a cui è stata somministrata una dose iniziale di Zejula sulla base del peso o della conta piastrinica al basale, trombocitopenia, anemia e neutropenia di grado ≥3 sono risultate ridotte dal 48% al 21%, dal 36% al 23% e dal 24% al 15%, rispettivamente, rispetto al gruppo a cui è stata somministrata una dose iniziale fissa di 300 mg. La sospensione a causa di trombocitopenia, anemia e neutropenia si è verificata rispettivamente nel 3%, 3% e 2% delle pazienti.
Trombocitopenia Nello studio PRIMA, il 39% delle pazienti trattate con Zejula ha manifestato trombocitopenia di grado 3-4 rispetto allo 0,4% delle pazienti trattate con placebo con un tempo mediano di insorgenza iniziale dalla prima dose di 22 giorni (intervallo: da 15 a 335 giorni) e con una durata mediana di 6 giorni (intervallo: da 1 a 374 giorni). La sospensione a causa di trombocitopenia si è verificata nel 4% delle pazienti in trattamento con niraparib. Nello studio NOVA, circa il 60% delle pazienti che assumevano Zejula ha sviluppato trombocitopenia di qualsiasi grado e il 34% delle pazienti ha sviluppato trombocitopenia di grado 3/4. Nelle pazienti con conta piastrinica al basale inferiore a 180 x 10
9/L, la trombocitopenia di qualsiasi grado e di grado 3/4 si è verificata rispettivamente nel 76% e nel 45% delle pazienti. Il tempo mediano alla comparsa della trombocitopenia indipendentemente dal grado e della trombocitopenia di grado 3/4 è stato rispettivamente di 22 e 23 giorni. In seguito a modifiche intensive della dose effettuate nei primi due mesi di trattamento a partire dal ciclo 4, il tasso di nuove incidenze di trombocitopenia è stato dell’1,2%. La durata mediana degli eventi di trombocitopenia di qualsiasi grado è stata di 23 giorni e quella della trombocitopenia di grado 3/4 è stata di 10 giorni. Le pazienti trattate con Zejula che hanno sviluppato trombocitopenia potrebbero avere un rischio aumentato di emorragia. Nel programma clinico, la trombocitopenia è stata gestita con il monitoraggio di laboratorio, la modificazione della dose e la trasfusione di piastrine ove appropriato (vedere paragrafo 4.2). La sospensione a causa degli eventi trombocitopenici (trombocitopenia e conta delle piastrine diminuita) si è verificata nel 3% circa delle pazienti. Nello studio NOVA, 48 su 367 (13%) pazienti hanno manifestato sanguinamento con trombocitopenia concomitante; tutti gli eventi di sanguinamento concomitante a trombocitopenia sono stati di severità di grado 1 o 2, tranne un evento di grado 3 di petecchie ed ematomi osservato concomitantemente ad un evento avverso grave di pancitopenia. La trombocitopenia si è verificata più comunemente nelle pazienti con conta piastrinica al basale minore di 180 x 10
9/L. Circa il 76% delle pazienti con valori basali di piastrine più bassi (< 180 x 10
9/L) che hanno ricevuto Zejula, ha manifestato trombocitopenia di un qualsiasi grado e il 45% delle pazienti ha manifestato trombocitopenia di grado 3/4. È stata osservata pancitopenia in < 1% delle pazienti che ricevevano niraparib.
Anemia Nello studio PRIMA, il 31% delle pazienti trattate con Zejula ha manifestato anemia di grado 3-4 rispetto al 2% delle pazienti trattate con placebo, con un tempo mediano dalla prima dose alla prima insorgenza di 80 giorni (intervallo: da 15 a 533 giorni) e con una durata mediana di 7 giorni (intervallo: da 1 a 119 giorni). La sospensione a causa di anemia si è verificata nel 2% delle pazienti in trattamento con niraparib. Nello studio NOVA, il 50% circa delle pazienti ha sviluppato anemia di qualsiasi grado e il 25% delle pazienti ha sviluppato anemia di grado 3/4. Il tempo mediano alla comparsa dell’anemia di qualsiasi grado è stato di 42 giorni, e di 85 giorni per gli eventi di grado 3/4. La durata mediana dell’anemia di qualsiasi grado è stata di 63 giorni, e di 8 giorni per gli eventi di grado 3/4. L’anemia di qualsiasi grado potrebbe persistere durante il trattamento con Zejula. Nel programma clinico, l’anemia è stata gestita con il monitoraggio di laboratorio, la modificazione della dose (vedere paragrafo 4.2) e, dove appropriato, con trasfusioni di globuli rossi. La sospensione a causa dell’anemia si è verificata nell’1% delle pazienti.
Neutropenia Nello studio PRIMA, il 21% delle pazienti trattate con Zejula ha manifestato neutropenia di grado 3-4 rispetto all’1% delle pazienti trattate con placebo, con un tempo mediano di iniziale insorgenza dalla prima dose di 29 giorni (intervallo: da 15 a 421 giorni) e con una durata mediana di 8 giorni (intervallo: da 1 a 42 giorni). La sospensione a causa di neutropenia si è verificata nel 2% delle pazienti in trattamento con niraparib. Nello studio NOVA, il 30% circa delle pazienti che assumevano Zejula ha sviluppato neutropenia di qualsiasi grado e il 20% delle pazienti ha sviluppato neutropenia di grado 3/4. Il tempo mediano alla comparsa della neutropenia di qualsiasi grado è stato di 27 giorni, e di 29 giorni per gli eventi di grado 3/4. La durata mediana della neutropenia di qualsiasi grado è stata di 26 giorni, e di 13 giorni per gli eventi di grado 3/4. Inoltre, al 6% circa delle pazienti trattate con niraparib è stato somministrato il fattore stimolante le colonie granulocitarie (G-CSF, Granulocyte-Colony Stimulating Factor) come terapia concomitante per la neutropenia. La sospensione a causa di eventi di neutropenia si è verificata nel 2% delle pazienti.
Ipertensione Nello studio PRIMA, si è verificata ipertensione di grado 3-4 nel 6% delle pazienti trattate con Zejula rispetto all’1% delle pazienti trattate con placebo, con un tempo mediano di iniziale insorgenza dalla prima dose di 50 giorni (intervallo: da 1 a 589 giorni) e con una durata mediana di 12 giorni (intervallo: da 1 a 61 giorni). La sospensione a causa di ipertensione si è verificata nello 0% delle pazienti. Nello studio NOVA, l’ipertensione di qualsiasi grado si è verificata nel 19,3% delle pazienti trattate con Zejula. L’ipertensione di grado 3/4 si è verificata nell’8,2% delle pazienti. L’ipertensione è stata gestita prontamente con medicinali antipertensivi. La sospensione a causa dell’ipertensione si è verificata in < 1% delle pazienti.
Popolazione pediatrica Non sono stati condotti studi nelle pazienti pediatriche.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web dell’Agenzia Italiana del Farmaco: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.