Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comuni sono astenia/affaticamento, vampate di calore, fratture e ipertensione. Le altre reazioni avverse importanti comprendono cadute, disturbi cognitivi e neutropenia. Nello 0,4% dei pazienti trattati con enzalutamide, nello 0,1% dei pazienti trattati con placebo, e nello 0,3% dei pazienti trattati con bicalutamide si sono verificate convulsioni. Sono stati riportati rari casi di sindrome da encefalopatia posteriore reversibile nei pazienti trattati con enzalutamide (vedere paragrafo 4.4).
Elenco tabellare delle reazioni avverse Le reazioni avverse osservate negli studi clinici sono elencate di seguito, in base alla categoria di frequenza. Le categorie di frequenza sono definite secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1: Reazioni avverse identificate in studi clinici controllati e post-marketing Classificazione per sistemi e organi MEDRA | Reazione avversa e frequenza |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Non comune: leucopenia, neutropenia |
Non nota*: trombocitopenia |
Patologie del sistema immunitario | Non nota*: edema facciale, edema della lingua, edema delle labbra, edema faringeo |
Disturbi psichiatrici | Comune: ansia |
Non comune: allucinazioni visive |
Patologie del sistema nervoso | Comune: cefalea, compromissione della memoria, amnesia, disturbi dell’attenzione, sindrome delle gambe senza riposo |
Non comune: disturbi cognitivi, convulsioni¥ |
Non nota*: sindrome da encefalopatia posteriore reversibile |
Patologie cardiache | Comune: cardiopatia ischemica† |
Non nota*: prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) |
Patologie vascolari | Molto comune: vampate di calore, ipertensione |
Patologie gastrointestinali | Non nota*: nausea, vomito, diarrea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Comune: secchezza della cute, prurito |
Non nota*: eruzione cutanea |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune: fratture†** |
Non nota*: mialgia, spasmi muscolari, debolezza muscolare, dolore dorsale |
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella | Comune: ginecomastia |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune: astenia/affaticamento |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Comune: cadute |
*Segnalazioni spontanee dall’esperienza post-marketing
¥ come valutato da ristrette SMQ (Standardised MedDRA Queries) di "Convulsioni" incluse convulsioni, convulsioni del grande male, crisi parziali complesse, crisi parziali e stato epilettico. Ciò include rari casi di convulsioni con complicanze che portano alla morte.
†Come valutato da ristrette SMQs di ”infarto del miocardio” e “altre malattie cardiache ischemiche” inclusi i seguenti termini preferenziali osservati in almeno due pazienti in studi di fase 3 randomizzati, controllati verso placebo: angina pectoris, coronaropatia, infarto miocardico, infarto miocardico acuto, sindrome coronarica acuta, angina instabile, ischemia miocardica e arteriosclerosi dell'arteria coronaria.
†**Comprendono tutti i termini preferenziali con la parola “frattura” nelle ossa.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Convulsioni In studi clinici controllati, 13 pazienti (0,4%) su 3179 pazienti trattati con una dose giornaliera di 160 mg di enzalutamide hanno presentato convulsioni, mentre un paziente (0,1%) che ha ricevuto il placebo e un paziente (0,3%) che ha ricevuto bicalutamide hanno presentato convulsioni. La dose sembra essere un importante fattore predittivo del rischio di convulsioni, come evidenziato dai dati preclinici e dai dati ottenuti in uno studio con aumento progressivo della dose. Negli studi clinici controllati, i pazienti con pregresse convulsioni o fattori di rischio per le convulsioni sono stati esclusi. Nello studio 9785-CL-0403 (UPWARD) a braccio singolo condotto per valutare l’incidenza delle convulsioni in pazienti con fattori predisponenti le convulsioni (l’ 1,6% dei quali aveva avuto una storia di convulsioni), 8 dei 366 (2.2%) pazienti trattati con enzalutamide hanno avuto esperienza di convulsioni. La durata mediana del trattamento era stata di 9,3 mesi. Il meccanismo attraverso il quale enzalutamide può ridurre la soglia delle convulsioni non è noto, ma potrebbe essere correlato a dati di studi
in vitro che dimostrano come enzalutamide e il suo metabolita attivo si legano e possono inibire l’attività del canale del cloruro controllato dall'Acido Gamma Ammino Butirrico (GABA).
Malattia ischemica cardiaca In studi clinici randomizzati, controllati verso placebo, la malattia ischemica cardiaca si è verificata nel 2,5% dei pazienti trattati con enzalutamide e ADT, confrontata con l’1,3% dei pazienti trattati con placebo e ADT.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi sospetta reazione avversa tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sosp etta-reazione-avversa.