Vitalipid è indicato in corso di nutrizione parenterale, in pazienti che necessitano di un apporto esogeno delle vitamine liposolubili A, D2, E, K1. In particolare Vitalipid Adulti è adatto per adulti e bambini di età pari o superiore ad 11 anni, mentre Vitalipid Bambini è raccomandato per età inferiori.
Posologia Adulti e bambini di età pari o superiore ad 11 anni: 1 fiala (10 ml) di VITALIPID Adulti al giorno, aggiunta a 500 ml di INTRALIPID. Bambini di età inferiore ad 11 anni: 4 ml/kg di peso corporeo e per giorno di VITALIPID Bambini per bambini nati prima del termine e sotto peso alla nascita fino a 2,5 kg di peso corporeo; 10 ml al giorno per tutti i bambini di peso superiore ai 2,5 kg e fino a 11 anni di età. Modo di somministrazione Aggiungere VITALIPID, in condizioni asettiche, ad INTRALIPID 10% o 20%, non oltre un'ora prima dell'inizio dell'infusione. Agitare leggermente per favorire la miscelazione e somministrare entro le 24 ore, secondo le modalità già note per INTRALIPID.
Il prodotto deve essere diluito prima dell'uso (vedere sez. 4.2). La compatibilità con Intralipid 10% e 20% è stata verificata. VITALIPID non deve essere mescolato a soluzioni di elettroliti né ad alcun farmaco iniettabile in quanto esiste il rischio di destabilizzare l'emulsione. In seguito ad infusione prolungata di dosi eccessive di vitamina D possono riscontrarsi concentrazioni sieriche elevate di metaboliti della stessa vitamina che possono causare osteopenia. Questo prodotto medicinale contiene olio di semi di soia e fosfolipidi d’uovo, che in rari casi possono causare reazioni allergiche. Allergie crociate sono state osservate tra soia e arachidi.
Qualora la specialità venga somministrata a pazienti in terapia con anticoagulanti cumarinici, occorrerà tener conto della già nota interazione della vitamina K1 con tali farmaci.
Non sono stati effettuati studi sulla funzione riproduttiva; ciò non di meno, l'efficacia e la tollerabilità della somministrazione di VITALIPID durante la gravidanza è ampiamente documentata in letteratura.
In seguito ad infusione prolungata di dosi eccessive di vitamina D possono riscontrarsi concentrazioni sieriche elevate di metaboliti della stessa vitamina che possono causare osteopenia.
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