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Vesomni 6 mg/0,4 mg compresse a rilascio modificato 30 compresse in blister al/al

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento dei sintomi da riempimento (urgenza, aumentata frequenza della minzione) da moderati a gravi e sintomi di svuotamento associati a iperplasia prostatica benigna (IPB) negli uomini che non rispondono adeguatamente al trattamento in monoterapia.
2. Posologia
Uomini adulti, inclusi gli anziani Una compressa di Vesomni (6 mg/0.4 mg) da assumere una volta al giorno per via orale con o senza cibo. La dose massima giornaliera è una compressa di Vesomni (6 mg/0.4 mg). La compressa deve essere deglutita intera, senza morderla o masticarla. La compressa non deve essere frantumata. Pazienti con compromissione renale L’effetto della compromissione renale sulla farmacocinetica di Vesomni non è stato studiato. Tuttavia, l’effetto sulla farmacocinetica dei singoli principi attivi è ben noto (vedere paragrafo 5.2). Vesomni può essere usato in pazienti con compromissione renale da lieve a moderata (clearance della creatinina > 30 mL/min). I pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina ≤ 30 mL/min) devono essere trattati con cautela e la dose giornaliera massima in questi pazienti è una compressa di Vesomni (6 mg/0,4 mg) (vedere paragrafo 4.4). Pazienti con compromissione epatica L’effetto della compromissione epatica sulla farmacocinetica di Vesomni non è stato studiato. Tuttavia, l’effetto sulla farmacocinetica dei singoli principi attivi è ben noto (vedere paragrafo 5.2). Vesomni può essere utilizzato nei pazienti con lieve compromissione epatica (Child–Pugh con valori ≤ 7). I pazienti con compromissione epatica moderata (valori di Child–Pugh da 7 a 9) devono essere trattati con cautela e la dose giornaliera massima in questi pazienti è una compressa di Vesomni (6 mg/0,4 mg). Nei pazienti con compromissione epatica grave (Child–Pugh con valori > 9), l’uso di Vesomni è controindicato (vedere paragrafo 4.3). Inibitori moderati e potenti del citocromo P450 3A4 La dose massima giornaliera di Vesomni deve essere limitata a una compressa (6 mg/0,4 mg). Vesomni deve essere usato con cautela in pazienti trattati contemporaneamente con inbitori moderati o forti del citocromo CYP3A4, come verapamil, ketoconazolo, ritonavir, nelfinavir, itraconazolo (vedere paragrafo 4.5). Popolazione pediatrica Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di Vesomni nei bambini e negli adolescenti.
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità al(ai) principio(i) attivo(i) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1, • pazienti in emodialisi (vedere paragrafo 5.2), • pazienti con compromissione epatica grave (vedere paragrafo 5.2), • pazienti con grave compromissione renale in trattamento concomitante con un inibitore potente del citocromo P450 (CYP) 3A4 per esempio il ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5), • pazienti con compromissione epatica moderata in trattamento concomitante con un inibitore potente del CYP3A4, per esempio il ketoconazolo (vedere paragrafo 4.5), • pazienti con gravi disturbi gastrointestinali (incluso megacolon tossico), con miastenia grave o glaucoma ad angolo stretto e pazienti a rischio per tali condizioni, • pazienti con precedenti episodi di ipotensione ortostatica.
4. Avvertenze
Vesomni deve essere usato con cautela nei pazienti con: • grave compromissione renale, • rischio di ritenzione urinaria, • disturbi ostruttivi gastrointestinali, • rischio di ridotta motilità gastrointestinale, • ernia iatale/ reflusso gastroesofageo e/o nel soggetto che assume correntemente farmaci (come I bifosfonati) che possono essere la causa o possono aggravare una esofagite, • neuropatia su base autonomica. Il paziente deve essere valutato per escludere la presenza di altre condizioni, che possano causare gli stessi sintomi dell’iperplasia prostatica benigna. Cause diverse di minzione frequente (scompenso cardiaco o malattia renale) devono essere accertate prima di iniziare il trattamento con Vesomni. In presenza di infezione delle vie urinarie, deve essere attivata una appropriata terapia antibatterica. Prolungamento dell’intervallo QT e Torsade de Pointes sono stati osservati in pazienti con fattori di rischio, quali una pre–esistente sindrome del QT lungo e ipokaliemia, che sono trattati con solifenacina succinato. In alcuni pazienti in terapia con solifenacina succinato e tamsulosina è stata segnalato angioedema con ostruzione delle vie respiratorie. Se l’angioedema si manifesta, la terapia con Vesomni deve essere interrotta e non più reintrodotta. Appropriate terapie e/o misure devono essere adottate. In alcuni pazienti trattati con solifenacina succinato sono stati riportati casi di reazione anafilattica. In pazienti che sviluppano reazioni anafilattiche Vesomni deve essere interrotto e devono essere adottate appropriate terapie e/o misure. Come con altri antagonisti dei recettori α1 – adrenergici, durante il trattamento con tamsulosina, si può avere in casi particolari una riduzione della pressione arteriosa che, raramente, può dar luogo a sincope. I pazienti che iniziano il trattamento con Vesomni devono essere cautelativamente avvisati di sedersi o sdraiarsi ai primi segni di ipotensione ortostatica (capogiri, debolezza) fino alla scomparsa dei sintomi. Durante l’intervento chirurgico di cataratta e glaucoma, in alcuni pazienti in corso di trattamento o precedentemente trattati con tamsulosina cloridrato è stata osservata la "Sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera" (IFIS, "intraoperative, floppy eye syndrome", una variante della sindrome della pupilla piccola). L’IFIS può aumentare il rischio di complicazioni oculari durante e dopo l’intervento chirurgico. Perciò, l’inizio del trattamento con Vesomni non è raccomandato in pazienti per i quali è stato programmato unintervento chirurgico di cataratta o glaucoma. L’interruzione del trattamento con Vesomni 1–2 settimane prima dell’intervento chirurgico di cataratta o glaucoma è considerato utile dal punto di vista empirico, tuttavia il beneficio della sospensione del trattamento non è stato ancora stabilito. Durante la valutazione pre–operatoria, l’oftalmologo ed il team chirurgico devono prendere in considerazione se il paziente in attesa dell’intervento chirurgico di cataratta o glaucoma è in trattamento o è stato trattato con Vesomni in modo da assicurare che le appropriate misure possano essere adottate per gestire l’IFIS durante l’intervento. Vesomni deve essere usato con cautela in associazione a forti e moderati inibitori del CYP3A4 (vedere paragrafo 4.5) e non deve essere somministrato in associazione a forti inibitori del CYP3A4, come, ketoconazolo, in pazienti con un fenotipo CYP2D6 caratterizzato da lenta metabolizzazione o che stanno assumendo forti inibitori del CYP2D6, come paroxetina.
5. Interazioni
Il trattamento concomitante con altri medicinali con proprietà anticolinergiche può dare origine a effetti terapeutici ed effetti indesiderati più pronunciati. Occorre attendere circa una settimana dopo l’interruzione del trattamento con Vesomni, prima di cominciare un’altra terapia anticolinergica. L’effetto terapeutico della solifenacina può essere ridotto in caso di somministrazione concomitante di farmaci agonisti dei recettori colinergici. Interazione con inibitori di CYP3A4 eCYP2D6 La somministrazione concomitante di solifenacina con ketoconazolo (un potente inibitore del CYP3A4) (200 mg/die) ha determinato un aumento di 1,4– e 2,0–volte della Cmax e dell’area sotto la curva (AUC) di solifenacina, mentre una dose di ketoconazolo pari a 400 mg/die ha determinato un aumento pari a 1,5– e 2,8–volte della Cmax e dell’AUC di solifenacina. La somministrazione concomitante di tamsulosina con ketoconazolo ad una dose di 400 mg/die ha determinato un aumento pari a 2,2– e2,8–volte rispettivamente della Cmax dell’AUC di tamsulosina. Poiché l’uso concomitante di potenti inibitori del CYP3A4, come ketoconazolo, ritonavir, nelfinavir e itraconazolo, può portare ad un’aumentata esposizione sia a solifenacina sia a tamsulosina, Vesomni deve essere utilizzato con cautela in combinazione con potenti inibitori del CYP3A4. Vesomni non deve essere somministrato in associazione a forti inibitori del CYP3A4 in pazienti con un fenotipo CYP2D6 caratterizzato da lenta metabolizzazione o che stanno già assumendo forti inibitori del CYP2D6. La somministrazione concomitante di Vesomni con verapamil (un inibitore moderato del CYP3A4) ha portato ad un incremento di circa 2,2 volte della Cmax e dell’AUC della tamsulosina e di circa 1,6 volte della Cmax e dell’AUC della solifenacina. Vesomni deve essere utilizzato con cautela in combinazione con inibitori moderati del CYP3A4. La somministrazione concomitante di tamsulosina con deboli inibitori del CYP3A4 come cimetidina (400 mg ogni 6 ore) determina un aumento di 1,44–volte dell’AUC di tamsulosina, mentre non viene modificata significativamente la Cmax. Vesomni può essere utilizzato con i deboli inibitori del CYP3A4. La somministrazione concomitante di tamsulosina con un forte inibitore del CYP2D6 come paroxetina (20 mg/die), ha portato a un incremento della Cmax e della AUC di tamsulosina di a 1,3 e 1,6 volte, rispettivamente. Vesomni può essere utilizzato con gli inibitori del CYP2D6. Gli effetti dell’induzione enzimatica sulla farmacocinetica della solifenacina e tamsulosina non sono stati studiati. Poiché solifenacina e tamsulosina sono metabolizzati dal CYP3A4, sono possibili interazioni farmacocinetiche con altri induttori del CYP3A4 (ad esempio rifampicina), che possono determinare diminuzione della concentrazione plasmatica di solifenacina e tamsulosina. Altre interazioni I seguenti dati riflettono le informazioni disponibili sui singoli principi attivi. Solifenacina • La solifenacina può ridurre l’effetto dei farmaci stimolatori della motilità dell’apparato gastrointestinale, quali la metoclopramide e la cisapride. • Studi in vitro hanno dimostrato che, alle concentrazioni terapeutiche, la solifenacina non inibisce gli isoenzimi CYP1A1/2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 2E1 e 3A4. Pertanto, non si ritiene che la solifenacina possa interagire con i farmaci metabolizzati dai suddetti enzimi CYP. • L’assunzione di solifenacina non ha determinato un’alterazione della farmacocinetica degli isomeri R–warfarin o S–warfarin né del loro effetto sul tempo di protrombina. • L’assunzione di solifenacina non ha evidenziato effetti sulla farmacocinetica della digossina. Tamsulosina • L’uso concomitante di altri antagonisti dei recettori α1–adrenergici può determinare effetti ipotensivi • In vitro diazepam, propranololo, triclormetiazide, clormadinone, amitriptilina, diclofenac, glibenclamide, simvastatina o warfarin non determinano cambiamenti della frazione libera di tamsulosina nel plasma umano. Tamsulosina non modifica la frazione libera di diazepam, propranololo, triclormetiazide e clormadinone. Tuttavia diclofenac e warfarin possono determinare l’aumento della velocità di eliminazione di tamsulosina. • L’uso concomitante di furosemide determina un abbassamento dei livelli di tamsulosina nel plasma, tuttavia i livelli plasmatici rimangono nell’intervallo terapeutico, quindi l’uso concomitante è accettabile. • Studi in vitro hanno dimostrato che, alle concentrazioni terapeutiche, tamsulosina non inibisce gli isoenzimi CYP1A1/2, 2C9, 2C19, 2D6 e 3A4. Pertanto, non si ritiene che la tamsulosina possa interagire con i farmaci metabolizzati dai suddetti enzimi CYP. • Non sono state osservate interazioni quando tamsulosina cloridrato è stato assunto in concomitanza ad atenololo, enalapril, o teofillina.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Vesomni può produrre effetti indesiderati anticolinergici in forma generalmente lieve o moderata. La reazione avversa segnalata più frequentemente durante lo studio clinico effettuato per lo sviluppo di Vesomni è stata la secchezza delle fauci (9,5%), seguita da costipazione (3,2%) e dispepsia (incluso dolore addominale; 2,4%). Altri effetti indesiderati comuni sono capogiri (incluse vertigini; 1,4%), annebbiamento della vista (1,2%), affaticamento (1,2%), e disordini dell’eiaculazione (inclusa eiaculazione retrograda;1,5%). La reazione avversa più grave osservata con il trattamento di Vesomni durante gli studi clinici è stata la ritenzione urinaria acuta (0,3% non comune). Tabella delle reazioni avverse Nella tabella sottostante la colonna ’Frequenza Vesomni’ riporta gli eventi avversi che sono stati osservati durante lo studio clinico in doppio–cieco effettuato per la registrazione di Vesomni (basati sui report degli effetti indesiderati correlati con il trattamento, che sono stati segnalati da almeno due pazienti e si sono verificati con una frequenza superiore rispetto al placebo nello studio in doppio cieco). Le colonne ’frequenza solifenacina’ e ’frequenza tamsulosina’ riportano le reazioni avverse (ADRs) già riportate per ogni singolo principio attivo (come presenti nel Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di solifenacina 5 mg e 10 mg e tamsulosina 0,4 mg rispettivamente) che potrebbero verificarsi anche assumendo Vesomni (alcune di queste non si sono presentate durante lo studio clinico di Vesomni). La frequenza delle reazioni avverse è definita secondo la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1.000, <1/100); rara (≥1/10.000, <1/1.000); molto rara (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi ed organi (SOC)/Termine Preferito (PT) Frequenza Reazioni avverse osservate durante lo sviluppo di Vesomni Frequenza reazioni avverse osservate per ogni singolo principio attivo
Solifenacina 5 mg e 10 mg# Tamsulosina 0,4 mg#
Infezioni e infestazioni
Infezione delle vie urinarie   Non comune  
Cistite   Non comune  
Disturbi del sistema immunitario
Reazione anafilattica   Non nota*  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Diminuzione dell’appetito   Non nota*  
Ipercaliemia   Non nota*  
Disturbi psichiatrici
Allucinazioni   Molto rara*  
Stato confusionale   Molto rara*  
Delirio   Non nota*  
Patologie del sistema nervoso
Capogiri Comune Rara* Comune
Sonnolenza   Non comune  
Disgeusia   Non comune  
Cefalea   Rara* Non comune
Sincope     Rara
Patologie dell’occhio
Visione annebbiata Comune Comune Non nota*
Sindrome intraoperativa dell’iride a bandiera     Non nota**
Secchezza oculare   Non comune  
Glaucoma   Non nota*  
Compromissione della vista     Non nota*
Patologie cardiache
Palpitazioni   Non nota* Non comune
Torsade de Pointes   Non nota*  
Prolungamento dell’intervallo QT (ECG)   Non nota*  
Fibrilazione atriale   Non nota* Non nota*
Aritmia     Non nota*
Tachicardia   Non nota* Non nota*
Patologie vascolari
Ipotensione ortostatica     Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Rinite     Non comune
Secchezza nasale   Non comune  
Dispnea     Non nota*
Disfonia   Non nota*  
Epistassi     Non nota*
Patologie gastrointestinali
Secchezza delle fauci Comune Molto comune  
Dispepsia Comune Comune  
Stipsi Comune Comune Non comune
Nausea   Comune Non comune
Dolore addominale   Comune  
Reflusso gastroesofageo   Non comune  
Diarrea     Non comune
Secchezza della gola   Non comune  
Vomito   Rara* Non comune
Ostruzione del colon   Rara  
Occlusione delle feci   Rara  
Ileo   Non nota*  
Fastidio addominale   Non nota*  
Patologie epatobiliari
Patologia epatica   Non nota*  
Test funzionalità epatica anormale   Non nota*  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Prurito Non comune Rara* Non comune
Secchezza cutanea   Non comune  
Eruzione cutanea   Rara* Non comune
Orticaria   Molto rara* Non comune
Angioedema   Molto rara* Rara
Sindrome di Stevens–Johnson     Molto rara
Eritema multiforme   Molto rara* Non nota*
Dermatite esfoliativa   Non nota* Non nota*
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Debolezza muscolare   Non nota*  
Patologie renali e urinarie
Ritenzione urinaria*** Non comune Rara  
Difficoltà della minzione   Non comune  
Danno renale   Non nota*  
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Disturbi dell’eiaculazione, inclusa eiaculazione retrograda e mancata eiaculazione Comune   Comune
Priapismo     Molto rara
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Affaticamento Comune Non comune  
Edema periferico   Non comune  
Astenia     Non comune
#: le reazioni avverse di solifenacina e tamsulosina riportate in questa tabella sono le reazioni avverse elencate nei rispettivi Riassunti delle Caratteristiche dei Prodotti. *: osservati dopo la commercializzazione. Essendo eventi avversi riportati spontaneamente dopo la commercializzazione in tutto il mondo, la frequenza di questi eventi ed il ruolo della solifenacina e della tamsulosina e il loro effettivo nesso di causalità non possono essere determinati in modo attendibile. **: osservata dopo commercializzazione: riportata durante interventi chirurgici di cataratta e glaucoma. ***: vedere paragrafo 4.4: Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego Sicurezza a lungo–termine di Vesomni Il profilo degli effetti indesiderati osservato per il trattamento protratto fino ad 1 anno è stato simile a quello osservato nello studio di durata di 12 settimane. Il prodotto è ben tollerato e non ci sono specifiche reazioni avverse associate con l’uso a lungo termine. Descrizioni di reazioni avverse selezionate Per la ritenzione urinaria vedere paragrafo 4.4: Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego. Pazienti anziani L’indicazione terapeutica di Vesomni, sintomi da riempimento (urgenza, aumentata frequenza della minzione) da moderati a gravi e sintomi di svuotamento associati a iperplasia prostatica benigna (IPB), è una patologia che colpisce gli uomini anziani. Lo studio clinico di Vesomni ha coinvolto pazienti dai 45 ai 91 anni, con un’età media di 65 anni. Le reazioni avverse manifestatesi negli anziani sono state simili a quelle che si sono presentate nella popolazione più giovane. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Fertilità L’effetto di Vesomni sulla fertilità non è stato stabilito. Studi sugli animali con solifenacina o tamsulosina non indicano effetti nocivi sulla fertilità e sullo sviluppo iniziale embrionale (vedere paragrafo 5.3). In studi clinici a breve e lungo termine con tamsulosina sono stati osservati disturbi dell’eiaculazione. Casi di disturbi dell’eiaculazione, eiaculazione retrograda e incapacità di eiaculazione sono stati riportati in studi di fase post– autorizzativa. Gravidanza ed allattamento L’uso di Vesomni non è indicato nelle donne.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni compressa contiene uno strato di 6 mg di solifenacina succinato, equivalenti a 4,5 mg di solifenacina base e uno strato di 0,4 mg di tamsulosina cloridrato, equivalenti a 0,37 mg di tamsulosina base. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Mannitolo (E421) Maltosio Macrogol 7.000.000 Macrogol 8000 Magnesio stearato (E470b) Butilidrossitoluene (E321) Silice colloidale anidra (E551) Ipromellosa (E464) Ferro ossido rosso (E172)
11. Sovradosaggio
Sintomi Il sovradosaggio dell’associazione di solifenacina e tamsulosina può potenzialmente portare ad effetti anticolinergici gravi con ipotensione acuta. Durante lo studio clinico, la più alta dose assunta accidentalmente è stata di 126 mg di solifenacina succinato e di 5,6 mg di tamsulosina cloridrato. Questo dosaggio è stato ben tollerato, l’unico evento avverso riportato è stata secchezza delle fauci per 16 giorni. Trattamento In caso di sovradosaggio da solifenacina e tamsulosina, il paziente deve essere trattato con carbone attivo. La lavanda gastrica è utile se eseguita entro un’ora, evitando tuttavia di indurre il vomito. Come per gli altri anticolinergici, i sintomi da sovradosaggio dovuti alla solifenacina, possono essere così trattati: • Gravi effetti anticolinergici centrali quali allucinazioni o marcata eccitazione: trattare con fisostigmina o carbacolo. • Convulsioni o marcata eccitazione: trattare con benzodiazepine. • Insufficienza respiratoria: trattare con respirazione artificiale. • Tachicardia: trattare sintomaticamente se necessario. I beta–bloccanti devono essere usati con cautela, dal momento che il concomitante sovradosaggio di tamsulosina potrebbe provocare grave ipotensione. • Ritenzione urinaria: trattare con cateterizzazione. Come per gli altri antimuscarinici, in caso di sovradosaggio, occorre valutare attentamente i pazienti a rischio noto di un prolungamento dell’intervallo QT (ad esempio ipocaliemia, bradicardia e contemporanea somministrazione di farmaci noti per prolungare l’intervallo QT) e con notevoli disturbi cardiaci preesistenti (ad esempio ischemia del miocardio, aritmia, insufficienza cardiaca congestizia). Il sovradosaggio dovuto alla tamsulosina cloridrato può provocare ipotensione grave, che deve essere trattata sintomaticamente. L’emodialisi è di scarsa utilità in quanto tamsulosina si lega fortemente alle proteine plasmatiche.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).