Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di lapatinib è stata valutata in monoterapia o in associazione con altri chemioterapici, per diverse forme di tumore, in più di 20.000 pazienti, inclusi 198 pazienti trattati con lapatinib in associazione con capecitabina, 149 pazienti trattati con lapatinib in associazione con trastuzumab e 654 pazienti trattati con lapatinib in associazione con letrozolo (vedere paragrafo 5.1). Le reazioni avverse più comuni (> 25%) durante la terapia con lapatinib sono state eventi gastrointestinali (quali diarrea, nausea e vomito) e rash. Eritrodisestesia palmo-plantare (PPE) è stata anche comune (> 25%) quando lapatinib era somministrato in associazione con capecitabina. L’incidenza di PPE è risultata simile nel braccio di trattamento lapatinib più capecitabina e in quello capecitabina da sola. La diarrea è stato l’effetto indesiderato più comune che ha portato all’interruzione del trattamento, quando lapatinib era somministrato in associazione con capecitabina, o con letrozolo. Nessuna ulteriore reazione avversa è risultata associata con lapatinib in combinazione con trastuzumab. Si è verificato un aumento dell’incidenza di tossicità cardiaca, ma tali eventi erano comparabili per natura e gravità a quelli riportati dal programma clinico di lapatinib (vedere paragrafo 4.4 - tossicità cardiaca). Questi dati si basano sull’esposizione a tale associazione in 149 pazienti nello studio principale.
Tabella delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse sono state riportate per avere una associazione causale con lapatinib da solo o lapatinib in associazione con capecitabina, trastuzumab o letrozolo. La seguente convenzione è stata utilizzata per la classificazione della frequenza: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), raro (da ≥1/10000 a <1/1000), molto raro (<1/10000), non nota (non è possibile stimarla dai dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Disturbi del sistema immunitario |
Raro | Reazioni di ipersensibilità inclusa anafilassi (vedere paragrafo 4.3) |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Molto comune | Anoressia |
Disturbi psichiatrici |
Molto comune | Insonnia* |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune | Cefalea† |
Comune | Cefalea* |
Patologie cardiache |
Comune | Riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (vedere paragrafo 4.2 - riduzione della dose - eventi cardiaci e paragrafo 4.4). |
Non nota | Aritmie ventricolari/torsione di punta, prolungamento del QT all'elettrocardiogramma |
Patologie vascolari |
Molto comune | Vampate di calore† |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Molto comune | Epistassi†, tosse†, dispnea†. |
Non comune | Malattia polmonare interstiziale/polmonite. |
Non nota | Ipertensione arteriosa polmonare**. |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune | Diarrea, che può portare a disidratazione (vedere paragrafo 4.2 - ritardo nella somministrazione della dose e riduzione della dose - altre forme di tossicità e paragrafo 4.4), nausea, vomito, dispepsia*, stomatite*, stipsi*, dolore addominale*. |
Comune | Stipsi† |
Patologie epatobiliari |
Comune | Iperbilirubinemia, epatotossicità (vedere paragrafo 4.4). |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune | Rash (compresa dermatite acneiforme) (vedere paragrafo 4.2 - ritardo nella somministrazione della dose e riduzione della dose - altre forme di tossicità), secchezza della cute*†, eritrodisestesia palmo-plantare*, alopecia†, prurito†. |
Comune | Alterazioni delle unghie inclusa paronichia. |
Non nota | Reazioni cutanee gravi, comprese sindrome di Stevens Johnson (SJS) e necrolisi epidermica tossica (TEN)** |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Molto comune | Dolore alle estremità*†, lombalgia*†, artralgia†. |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Molto comune | Affaticamento, infiammazione delle mucose*, astenia†. |
* Queste reazioni avverse sono state osservate quando lapatinib era somministrato in associazione con capecitabina.
† Queste reazioni avverse sono state osservate quando lapatinib era somministrato in associazione con letrozolo. ** Reazioni avverse da segnalazioni spontanee e da letteratura
Descrizione di reazioni avverse selezionate Riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra e prolungamento dell’intervallo QT La riduzione della frazione di eiezione ventricolare sinistra (LVEF) è stata riportata nell’1% circa dei pazienti ed è risultata asintomatica in più del 70% dei casi. La riduzione del LVEF si è risolta o è migliorata in più del 70% dei casi, nel 60% circa di questi con la sospensione del trattamento con lapatinib, e nel 40% circa dei casi lapatinib è stato continuato. La riduzione sintomatica del LVEF è stata osservata nello 0,3% circa dei pazienti trattati con lapatinib in monoterapia o in associazione con altri medicinali antitumorali. Le reazioni avverse osservate comprendevano dispnea, insufficienza cardiaca e palpitazioni. Complessivamente il 58% di questi pazienti sintomatici si ristabiliva. La riduzione del LVEF è stata riportata nel 2,5% dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con capecitabina, in confronto all’1,0% con capecitabina da sola. Riduzioni di LVEF sono state riportate nel 3,1% dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con letrozolo, in confronto all’1,3% dei pazienti trattati con letrozolo più placebo. Riduzioni del LVEF sono state segnalate nel 6,7% dei pazienti che hanno ricevuto lapatinib in associazione con trastuzumab, in confronto al 2,1% dei pazienti che hanno ricevuto lapatinib da solo. Un prolungamento concentrazione dipendente del QTcF (medio massimo ΔΔQTcF 8.75 ms; 90% IC 4,08, 13,42) è stato osservato in uno studio dedicato al QT in pazienti con tumori solidi in stadio avanzato (vedere paragrafo 4.4).
Diarrea La diarrea si è presentata nel 65% circa dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con capecitabina, nel 64% dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con letrozolo e nel 62% dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con trastuzumab. La maggior parte dei casi di diarrea è stata di grado 1 o 2 e non ha dato luogo alla interruzione del trattamento con lapatinib. La diarrea risponde bene al trattamento preventivo (vedere paragrafo 4.4). Tuttavia, sono stati riportati alcuni casi di compromissione renale secondaria a grave disidratazione dovuta a diarrea.
Rash Il rash si è presentato nel 28% circa dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con capecitabina, nel 45% dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con letrozolo e nel 23% dei pazienti trattati con lapatinib in associazione con trastuzumab. Il rash è stato generalmente di grado lieve e non ha portato alla interruzione del trattamento con lapatinib. Si suggerisce ai medici prescrittori di effettuare un esame della cute, prima di iniziare il trattamento e regolarmente durante il trattamento. I pazienti che hanno presentato reazioni cutanee devono essere incoraggiati ad evitare l’esposizione alla luce del sole e ad applicare creme solari ad ampio spettro con un Fattore di Protezione Solare (SPF) ≥ 30. Se si presenta una reazione cutanea, si deve effettuare un esame di tutto il corpo ad ogni visita fino ad un mese dopo la risoluzione. I pazienti con reazioni cutanee estese e persistenti devono essere inviati ad un dermatologo.
Epatotossicità Il rischio di epatotossicità indotta da lapatinib è stato associato con lo stato di portatore degli alleli HLA DQA1*02:01 e DRB1*07:01 (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.