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Tramalin 30 compresse a rilascio prolungato in blister pvc/al da 200 mg

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
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Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento del dolore di media e forte intensità.
2. Posologia
Posologia La dose deve essere adattata all’intensità del dolore e alla sensibilità individuale del paziente. In generale bisogna scegliere la dose minima efficace per l’analgesia. Non si deve superare la dose totale giornaliera di 400 mg di tramadolo cloridrato, salvo che in speciali circostanze cliniche. Si raccomanda di titolare lentamente il dosaggio per minimizzare gli effetti indesiderati transitori. La dose è ritenuta appropriata se si ottiene un controllo del dolore sufficiente senza effetti indesiderati o con effetti almeno tollerabili per tutto l’intervallo di dose. Salvo diversa prescrizione, Tramalin deve essere somministrato come segue: Adulti ed adolescenti (di età superiore a 12 anni): La dose iniziale abituale è di 100 mg di tramadolo cloridrato due volte al giorno, al mattino ed alla sera. Se il sollievo del dolore è insufficiente la dose deve essere aumentata a 150 o 200 mg di tramadolo cloridrato due volte al giorno. Tramalin non deve mai essere impiegato più a lungo di quanto necessario per controllare il dolore. Se la natura e la severità della malattia di base rendono necessario un controllo prolungato del dolore, tale necessità di terapia continuativa con Tramalin deve essere attentamente valutata ad intervalli regolari (vale a dire con pause nel trattamento). Popolazione pediatrica Tramalin non è adatto per bambini di età inferiore a 12 anni. Anziani Di solito non è necessario un aggiustamento della dose in pazienti fino ai 75 anni senza manifestazioni cliniche di insufficienza epatica o renale. Nei pazienti anziani oltre i 75 anni il tempo di eliminazione può essere prolungato. Quindi, se necessario l’intervallo tra le dosi deve essere allungato in base ai requisiti del paziente. Pazienti con insufficienza renale/dialisi e compromissione epatica In pazienti con insufficienza renale e/o epatica l’eliminazione di tramadolo è ritardata. In questi pazienti il prolungamento dell’intervallo delle dosi deve essere attentamente considerato in base ai requisiti dei pazienti. Tramalin non è raccomandato nei casi di grave insufficienza renale e/o epatica. Modo di somministrazione Uso orale. TRAMALIN compresse a rilascio prolungato deve essere preso a intervalli di 12 ore e le compresse devono essere ingerite intere con un’abbondante quantità di liquido e non devono essere masticate. Il tramadolo può essere assunto indipendentemente dai pasti.
3. Controindicazioni
Tramalin è controindicato in: - ipersensibilità al principio attivo o a uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - intossicazione acuta da alcool, ipnotici o altri analgesici, oppiacei o altri farmaci psicotropi; - pazienti in trattamento con MAO Inibitori o che li hanno assunti negli ultimi 14 giorni (vedere paragrafo 4.5); - pazienti con epilessia non adeguatamente controllata durante il trattamento; - uso nel trattamento dell’astinenza da farmaci.
4. Avvertenze
Tramalin può essere usato ma solo con particolare cautela in pazienti con dipendenza da oppioidi, pazienti con trauma cranico, shock, ridotto livello di coscienza di eziologia sconosciuta, disturbi del centro respiratorio o della funzione respiratoria, aumento della pressione intracranica. Il tramadolo deve essere usato con cautela nei pazienti con dipendenza da oppiacei. È necessaria cautela quando si trattano pazienti con disturbi del centro respiratorio e della funzione respiratoria o in concomitanza alla somministrazione di farmaci depressivi del Sistema Nervoso Centrale (vedere paragrafo 4.5) o quando si supera la dose raccomandata in maniera significativa (vedere paragrafo 4.9) poiché non può essere esclusa depressione respiratoria. Sono state segnalate convulsioni in pazienti trattati con tramadolo a dosi terapeutiche. Il rischio può aumentare quando le dosi di tramadolo cloridrato superano la posologia massima giornaliera raccomandata (400 mg). Inoltre, tramadolo può aumentare il rischio di attacchi epilettici in pazienti in trattamento concomitante con altri farmaci che abbassano la soglia convulsiva (vedere paragrafo 4.5). I pazienti con epilessia o coloro che tendono a manifestare convulsioni devono essere trattati con tramadolo solo in caso di effettiva necessità. Si può sviluppare tolleranza e dipendenza fisica e psichica, soprattutto a seguito di terapie a lungo termine. In pazienti con tendenza all’abuso di farmaci o alla farmaco-dipendenza il trattamento con tramadolo deve essere somministrato per periodi brevi e sotto stretta supervisione medica. Se un paziente non necessita più della terapia con tramadolo, può essere consigliabile ridurre gradualmente la dose per prevenire i sintomi di astinenza. Tramalin non è adatto all’impiego come trattamento sostitutivo nei soggetti dipendenti da oppiacei. Sebbene tramadolo sia un agonista oppioide, non è in grado di sopprimere i sintomi di astinenza da morfina. Avvertenze sull’agente colorante Tramalin 150 e 200 mg compresse a rilascio prolungato contiene tartrazina (E 102) un colorante che può provocare reazioni allergiche. Altre precauzioni: Insufficienza epatica e/o renale È raccomandata cautela nell’uso di tramadolo in pazienti con insufficienza epatica o renale (vedere anche paragrafo 4.2). Metabolismo di CYP2D6 Tramadolo viene metabolizzato dall’enzima epatico CYP2D6. Se un paziente mostra una carenza di questo enzima o ne è completamente privo, potrebbe non ottenere un adeguato effetto analgesico. Le stime indicano che fino al 7% della popolazione caucasica potrebbe presentare tale carenza. Tuttavia, se il paizente è un metabolizzatore ultra-rapido esiste il rischio di sviluppare effetti indesiderati di tossicità da oppiodi anche ai dosaggi comunemente prescritti. Sintomi generali di tossicità da oppioidi icomprendono confusione, sonnolenza, respiro superficiale, pupille Contratte, nausea, vomito, stipsi e mancanza di appetito. Nei casi gravi, ciò può includere sintomi di depressione circolatoria e respiratoria, che possono mettere in pericolo la vita e molto raramente essere fatali. Le stime sulla prevalenza di metabolizzatori ultra-rapidi in diverse popolazioni sono riassunte di seguito:
Popolazione Prevalenza%
Africana/Etiope 29%
Afro-Americana da 3,4% a6,5%
Asiatica da 1,2% a 2%
Caucasica da 3,6% a 6,5%
Greca 6,0%
Ungherese 1,9%
Nord Europea da 1% a 2%
Uso post-operatorio nei bambini Nella letteratura pubblicata ci sono state segnalazioni relative al fatto che tramadolo somministrato in ambito post-operatorio nei bambini a seguito di tonsillectomia e/o adenoidectomia per apnea ostruttutiva nel sonno ha portato al verificarsi di eventi avversi rari ma pericolosi per la vita. Occorre adottare estrema cautela quando tramadolo viene somministrato ai bambini peralleviare il dolore post-operatorio e deve essere accompagnata da un attento monitoraggio dei sintomi di tossicità da oppiodi, inclusa la depressione respiratoria. Bambini con funzione respiratoria compromessa L’uso di tramadolo non è raccomandato nei bambini in cui funzione respiratoria potrebbe essere compromessa, tra cui patologie neuromuscolari, gravi patologie cardiache o respiratorie, infezioni delle vie aeree superiori o polmonari, traumi multipli o procedure chirurgiche complesse. Questi fattori possono peggiorare i sintomi di tossicità da oppiodi. Rischio dovuto all’uso concomitante di medicinali sedativi quali benzodiazepine o farmaci correlati: L’uso concomitante di Tramalin e medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante con quetsi medicinali sedativi deve essere riservata a pazienti per i quali non sono possibili opzioni di trattamento alternative. Se viene presa la decisione di prescrivere Tramalin in concomitanza con medicinali sedativi, si deve usare la dose efficace più bassa e la durata del trattamento deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere seguiti da vicino per segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. In tal senso, si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chi si prende cura di loro di fare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5).
5. Interazioni
Tramadolo non deve essere associato a MAO inibitori (vedere paragrafo 4.3). Nei pazienti in trattamento con MAO inibitori nei 14 giorni precedenti l’uso dell’oppiode petidina sono state osservate interazioni pericolose per la vita, sul sistema nervoso centrale e sulla funzione respiratoria e cardiovascolare. Le stesse interazioni non possono essere escluse durante il trattamento con Tramalin. La terapia concomitante con Tramalin e altri medicinali depressivi del sistema nervoso centrale incluso l’alcool può potenziare gli effetti sul SNC (vedere paragrafo 4.8). Medicinali sedativi quali benzodiazepine o farmaci correlati: L’uso concomitante di oppiodi e medicinali sedativi come le benzodiazepine o farmaci correlati aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa di un effetto additivo di depressione del SNC. La dose e la durata dell’uso concomitante devono essere limitati (vedere paragrafo 4.4). I risultati di studi di farmacocinetica hanno finora dimostrato che con la somministrazione concomitante o precedente di cimetidina (inibitore enzimatico) è improbabile che si verifichino interazioni clinicamente rilevanti. La somministrazione simultanea o precedente di carbamazepina (induttore enzimatico) può ridurre l’effetto analgesico e abbreviare la durata d’azione. Tramadolo può indurre convulsioni e aumentare il potenziale effetto convulsivo degli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), inibitori del reuptake serotonina-norepinefrina (SNRI), antidepressivi triciclici, antipsicotici e altri medicinali che abbassano la soglia delle convulsioni (come bupropione, mirtazapina, tetraidrocannabinolo). L’uso concomitante di tramadolo e medicinali serotoninergici come gli inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI), inibitori del reuptake serotonina-norepinefrina (SNRI), i MAO inibitori (vedere paragrafo 4.3), antidepressivi triciclici e la mirtazapina può causare tossicità da serotonina. È probabile che si manifesti la sindrome serotoninergica quando si osserva uno dei seguenti effetti: • clono spontaneo. • Clono inducibile od oculare con agitazione o diaforesi. • Tremori e iperreflessia. • Ipertonia e temperatura del corpo >38°C e clono inducibile od oculare. La sospensione dei farmaci serotoninergici determina generalmente un rapido miglioramento. Il trattamento dipende dal tipo e dalla gravità dei sintomi. È necessaria cautela durante il trattamento concomitante con tramadolo e derivati cumarinici (es. warfarin) a causa di segnalazioni di casi di aumento di INR con sanguinamento maggiore e ecchimosi in alcuni pazienti. Altri principi attivi che sono noti inibitori di CYP3A4 quali ketoconazolo ed eritromicina possono inibire il metabolismo del tramadolo (N-demetile) probabilmente anche il metabolismo del metabolita O-demetilato. L’importanza clinica di tale interazione non è stata studiata (vedere paragrafo 4.8). Per la sua attività oppioide tramadolo cloridrato dipende dall’attivazione del metabolismo di CYP2D6. I farmaci inibitori di CYP2D6 possono ridurre l’efficacia di tramadolo cloridrato. In un limitato numero di studi l’applicazione pre- o post-operativa dell’antiemetico ondansetron antagonista 5-HT3 ha aumentato il bisogno di tramadolo in pazienti con dolore post operatorio.
6. Effetti indesiderati
Gli effetti avversi più comunemente segnalati sono nausea e vertigini, che si presentano entrambi in più del 10% dei pazienti. Le frequenze sono definite come segue:
Molto comune (≥ 1/10)
Comune (≥ 1/100, < 1/10)
Non comune (≥ 1/1.000, < 1/100)
Raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000)
Molto raro (< 1/10.000)
Non nota (la frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili)
Disturbi del sistema immunitario: Raro: Reazioni allergiche (per es. dispnea, broncospasmo, sibilo, angioedema e anafilassi). Disturbi del metabolismo e della nutrizione: Raro: Alterazioni dell’appetito Non nota: Ipoglicemia Disturbi psichiatrici: Raro: Allucinazioni, confusione, disturbi del sonno, delirio, ansia ed incubi. Dopo somministrazione di tramadolo possono insorgere effetti indesiderati di tipo psicologico che possono variare per intensità e natura da individuo a individuo a seconda della personalità e della durata della terapia. Questi effetti includono cambiamenti di umore (generalmente euforia, occasionalmente disforia), modificazioni dell’attività (generalmente diminuzione, occasionalmente aumento) e cambiamenti nelle capacità cognitive e sensoriali (per esempio del comportamento decisionale, disturbi della percezione). Può verificarsi dipendenza da farmaco. Possono verificarsi i seguenti sintomi da sospensione del trattamento, simili a quelli che si verificano durante la sospensione di oppiacei: agitazione, ansia, nervosismo, insonnia, ipercinesia, tremore e sintomi gastrointestinali. Altri sintomi osservati molto raramente con la sospensione di tramadolo includono: attacchi di panico, ansia grave, allucinazioni, parestesia, tinnito e sintomi inusuali del Sistema Nervoso Centrale (ad es. confusione, deliri, depersonalizzazione, derealizzazione, paranoia). Patologie del sistema nervoso: Molto comune: Vertigini Comune: Cefalea, sonnolenza Raro: Disturbi della parola, parestesia, tremore, convulsioni di tipo epilettico, contrazioni muscolari involontarie, coordinazione anormale, sincope. Possono verificarsi convulsioni in genere dopo somministrazione di alte dosi di tramadolo o dopo trattamento concomitante con medicinali che abbassano la soglia convulsiva (vedere paragrafo 4.5). Patologie dell’occhio: Raro: Miosi, midriasi, visione offuscata. Patologie cardiache: Non comune: Disturbi cardiovascolari (palpitazioni, tachicardia). Questi effetti avversi si possono manifestare specialmente in caso di somministrazione per via endovenosa o in pazienti sottoposti a stress fisico. Raro: Bradicardia. Patologie vascolari: Non comune: Regolazione cardiovascolare (ipotensione posturale o collasso cardiovascolare).Questi effetti avversi si possono manifestare specialmente in caso di somministrazione per via endovenosa o in pazienti sottoposti a stress fisico. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche: Raro: Depressione respiratoria, dispnea. Se le dosi raccomandate sono notevolmente superate e concomitantemente vengono somministrati altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.5) può insorgere una grave depressione respiratoria. È stato segnalato anche un peggioramento dell’asma, anche se non è stata chiaramente stabilita una relazione causale. Patologie gastrointestinali: Molto comune: Nausea Comune: Vomito, stipsi, secchezza delle fauci Non comune: Conati di vomito, irritazione gastrointestinale (ad es. sensazione di pressione allo stomaco, meteorismo), diarrea. Patologie epatobiliari: In pochi casi isolati è stato segnalato un aumento dei valori degli enzimi epatici in relazione temporale con l’uso terapeutico di tramadolo. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Comune: Iperidrosi Non comune: Reazioni dermiche (ad es. prurito, eruzione cutanea, orticaria). Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo: Raro: Debolezza motoria Patologie renali e urinarie: Raro: Disturbi della minzione (disuria e ritenzione urinaria). Patologie generali e del sito di somministrazione: Comune: Affaticamento. Esami diagnostici Raro: Ipertensione Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Studi animali con tramadolo hanno rilevato effetti sullo sviluppo degli organi, sull’ossificazione e sulla mortalità neonatale a dosi molte elevate. Non sono stati osservati effetti teratogeni. Il tramadolo attraversa la placenta. Non sono disponibili evidenze adeguate sulla sicurezza di tramadolo in gravidanza. Pertanto tramadolo non deve essere usato in donne in gravidanza. Il tramadolo somministrato prima o durante il parto non ha effetto sulla contrattilità uterina. Nei neonati il farmaco può causare delle modifiche della frequenza respiratoria, di solito clinicamente non rilevanti. Un uso cronico durante la gravidanza può provocare sintomi da astinenza nel neonato. Allattamento al seno Circa lo 0,1% della dose materna di tramadolo assunto dalla madre viene escreto nel latte materno. Nella immediata fase puerperale, per un dosaggio giornaliero materno per via orale fino a 400 mg, ciò corrisponde a una quantità media di tramadolo ingerita dai neonati allatati al seno, pari al 3% delladose aggiustata per il peso della madre. Per questo motivo, tramadolo non deve essere usato durante l’allattamento, o in alternativa, l’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con tramadolo. L’interruzione del trattamento non è generalmente necessaria in seguito a dose singola di tramadolo. Fertilità La sorveglianza post-marketing non suggerisce un effetto di tramadolo sulla fertilità. Studi animali non hanno mostrato un effetto di tramadolo sulla fertilità.
8. Conservazione
Conservare il contenitore nell’imballaggio esterno per tenerlo al riparo dalla luce.
9. Principio attivo
TRAMALIN 100 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene 100 mg di tramadolo cloridrato TRAMALIN 150 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene 150 mg di tramadolo cloridrato Eccipiente con effetto noto: Colorante Tartrazina (E 102) 0,264 mg TRAMALIN 200 mg compresse a rilascio prolungato Ogni compressa contiene 200 mg di tramadolo cloridrato Eccipiente con effetto noto: Colorante Tartrazina (E 102) 1,407 mg Per l’elenco completo degli eccipienti vedere il paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
TRAMALIN 100 mg compresse a rilascio prolungato Nucleo della compressa : Ipromellosa 15000, cellulosa microcristallina, povidone (K = 22.5 - 27.0), silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento : Macrogol 6000, ipromellosa 5, titanio diossido E 171, talco, poliacrilato dispersione 30%. TRAMALIN 150 mg compresse a rilascio prolungato Nucleo della compressa: Ipromellosa 15000, cellulosa microcristallina, povidone (K = 22.5 - 27.0), silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento : Macrogol 6000, ipromellosa 5, colorante tartrazina E 102, titanio diossido E 171, talco, poliacrilato dispersione 30%. TRAMALIN 200 mg compresse a rilascio prolungato Nucleo della compressa: Ipromellosa 15000, cellulosa microcristallina, povidone (K = 22.5 - 27.0), silice colloidale anidra, magnesio stearato. Rivestimento : Macrogol 6000, ipromellosa 5, colorante tartrazina E 102, talco, poliacrilato dispersione 30%.
11. Sovradosaggio
Sintomi In linea di principio, in caso di intossicazione con tramadolo i sintomi sono simili a quelli degli altri analgesici oppiacei, e comprendono: miosi, vomito, collasso cardiocircolatorio, disturbi della coscienza fino a coma, convulsioni e depressione respiratoria fino all’arresto respiratorio fatale. Trattamento Si devono istituire le misure generali d’emergenza, quali la ventilazione ed il mantenimento della pervietà delle vie respiratorie e della funzione cardiovascolare in base ai sintomi; si deve utilizzare il naloxone per contrastare la depressione respiratoria. Studi su animali, tuttavia, hanno dimostrato che la somministrazione di naloxone non ha effetti sulle convulsioni. In questi casi si deve somministrare diazepam per via endovenosa. In caso di intossicazione con formulazioni orali, la decontaminazione gastrointestinale con carbone attivo e lavanda gastrica è raccomandata solo entro 2 ore dopo l’assunzione di tramadolo. La decontaminazione gastrointestinale in un momento successivo può essere utile in caso di intossicazione con quantità eccezionalmente grandi o con formulazioni a rilascio prolungato. Il tramadolo viene eliminato dal siero solo in piccola parte con l’emodialisi o l’emofiltrazione. Pertanto l’emodialisi e l’emofiltrazione da sole non sono adatte per il trattamento dell’intossicazione acuta da Tramalin.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).