Effetti di topiramato su altri farmaci antiepilettici L’aggiunta di topiramato ad altri antiepilettici (fenitoina, carbamazepina, acido valproico, fenobarbital, primidone) non ha alcun effetto sulle relative concentrazioni plasmatiche allo steady state, tranne in pazienti occasionali, nei quali l’aggiunta di topiramato alla fenitoina può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di fenitoina. Questo è probabilmente da attribuirsi all’inibizione di un’isoforma poliforma di un enzima specifico (CYP2C19). Di conseguenza, ogni paziente in trattamento con fenitoina che mostra sintomi o segni clinici di tossicità deve essere sottoposto a monitoraggio dei livelli plasmatici di fenitoina. Uno studio di interazione farmacocinetica in pazienti epilettici ha mostrato che l’aggiunta di topiramato, a dosi comprese tra 100 e 400 mg/die, a lamotrigina non ha avuto alcun effetto sulla concentrazione plasmatica allo steady state di lamotrigina. Inoltre, non è stata osservata alcuna variazione della concentrazione plasmatica allo steady state di topiramato durante o dopo la sospensione della terapia con lamotrigina (dose media di 327 mg/die). Il topiramato inibisce l’enzima CYP 2C19 e può interferire con altre sostanze metabolizzate attraverso questo enzima (ad es., diazepam, imipramina, moclobemide, proguanil, omeprazolo).
Effetti di altri farmaci antiepilettici sul topiramato Fenitoina e carbamazepina riducono la concentrazione plasmatica di topiramato. L’aggiunta o l’eliminazione di fenitoina o carbamazepina alla terapia con il topiramato può richiedere un aggiustamento del dosaggio di quest’ultimo. Ciò deve essere fatto aumentando la dose fino all’ottenimento dell’effetto clinico. L’aggiunta o l’eliminazione dell’acido valproico non produce variazioni clinicamente significative delle concentrazioni plasmatiche di topiramato e, pertanto, non richiede un aggiustamento della dose di topiramato. I risultati di queste interazioni sono riassunti qui di seguito:
AED cosomministrati | Concentrazione di AED | Concentrazione di topiramato |
Fenitoina | ↔** | ↓ |
Carbamazepina (CBZ) | ↔ | ↓ |
Acido valproico | ↔ | ↔ |
Lamotrigina | ↔ | ↔ |
Fenobarbital | ↔ | NS |
Primidone | ↔ | NS |
↔= Nessun effetto sulla concentrazione plasmatica (variazione ≤15%) |
** = Aumento delle concentrazioni plasmatiche in alcuni pazienti |
↓= Riduzione delle concentrazioni plasmatiche |
NS = Non studiato |
AED = farmaco antiepilettico |
Altre interazioni farmacologiche Digossina In uno studio a dose unica, l'area sotto la curva della concentrazione plasmatica (AUC) della digossina sierica si è ridotta del 12% a causa della somministrazione concomitante di topiramato. La rilevanza clinica di questa osservazione non è stata stabilita. Quando topiramato viene aggiunto o tolto a pazienti in trattamento con digossina è opportuno seguire con molta attenzione il monitoraggio routinario della digossina sierica.
Farmaci depressivi del sistema nervoso centrale La somministrazione concomitante di topiramato e alcool o altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale (SNC) non è stata valutata in studi clinici. Si raccomanda di non assumere topiramato in concomitanza con alcool o con altri farmaci depressivi del sistema nervoso centrale.
Erba di San Giovanni (Ipericum perforatum) Con la somministrazione concomitante di topiramato e Erba di San Giovanni si potrebbe verificare il rischio di riduzione delle concentrazioni plasmatiche con conseguente perdita di efficacia. Non ci sono studi clinici che abbiano valutato questa possibile interazione.
Contraccettivi orali In uno studio di interazione farmacocinetica, condotto in volontarie sane che assumevano contemporaneamente un contraccettivo orale contenente noretisterone (NET) 1 mg + etinilestradiolo 35 mcg (EE), topiramato somministrato a dosi comprese tra 50 e 200 mg/die in assenza di altri farmaci, non è stato associato a variazioni statisticamente significative dell’esposizione media (AUC) a ciascun componente del contraccettivo orale. In un altro studio, l’esposizione a EE è stata ridotta in modo statisticamente significativo con dosi di 200, 400 e 800 mg/die (18%, 21% e 30%, rispettivamente) quando somministrato come terapia aggiuntiva in pazienti epilettiche in trattamento con acido valproico. In entrambi gli studi, il topiramato (50-200 mg/die in volontarie sane e 200-800 mg/die in pazienti epilettiche) non ha inciso significativamente sull’esposizione a NET. Sebbene vi fosse una riduzione dose-dipendente sull’esposizione a EE a dosi comprese tra 200 e 800 mg/die (in pazienti epilettiche), non è stata osservata alcuna variazione significativa dose-dipendente nell’esposizione a EE a dosi comprese tra 50-200 mg/die (in volontarie sane). Non è nota la rilevanza clinica delle variazioni riscontrate. Nelle pazienti che assumevano contraccettivi orali in associazione con topiramato si deve considerare la possibilità di una riduzione dell’efficacia contraccettiva e di un aumento dello spotting. Alle pazienti che assumono contraccettivi contenenti estrogeni deve essere richiesto di segnalare ogni variazione dell’andamento del sanguinamento. L’efficacia contraccettiva può essere ridotta anche in assenza di spotting.
Litio In volontari sani, è stata osservata una riduzione dell’esposizione sistemica al litio (18% dell’AUC) durante la somministrazione concomitante di topiramato 200 mg/die. Nei pazienti con disturbo bipolare, la farmacocinetica del litio non è stata influenzata dal trattamento con topiramato a dosi di 200 mg/die; tuttavia si è osservato un aumento dell’esposizione sistemica (26% dell’AUC) dopo la somministrazione di dosi di topiramato fino a 600 mg/die. In caso di somministrazione concomitante di topiramato, i livelli di litio devono essere monitorati.
Risperidone Studi di interazione tra farmaci condotti con dose singola in volontari sani e con dosi multiple in pazienti con disturbo bipolare hanno riportato risultati simili. Quando somministrato con topiramato a dosi crescenti di 100, 250 e 400 mg/die, si è osservata una riduzione dell’esposizione sistemica a risperidone (somministrato a dosi comprese tra 1 e 6 mg/die) (16% e 33% dell’AUC allo steady state alle dosi di 250 e 400 mg/die, rispettivamente). Tuttavia, le differenze nell’AUC per la frazione attiva totale tra il trattamento con risperidone da solo e la combinazione con topiramato non erano statisticamente significative. Sono state osservate alterazioni minime nella farmacocinetica della frazione attiva totale (risperidone + 9-idrossirisperidone) e nessuna alterazione per 9-idrossirisperidone. Non sono state osservate variazioni significative nell’esposizione sistemica alla frazione attiva totale di risperidone o topiramato. Quando topiramato (250-400 mg/die) è stato aggiunto al trattamento in corso con risperidone (1-6 mg/die), sono stati riportati più frequentemente effetti indesiderati rispetto a prima dell’introduzione di topiramato (90% e 54%, rispettivamente). Gli effetti indesiderati riportati con maggior frequenza dopo l’aggiunta di topiramato al trattamento con risperidone erano: sonnolenza (27% e 12%), parestesia (22% e 0%) e nausea (18% e 9% rispettivamente).
Idroclorotiazide (HCTZ) Uno studio di interazione tra farmaci condotto in volontari sani ha valutato la farmacocinetica allo steady state di (HCTZ (25 mg ogni 24 h) e topiramato (96 mg ogni 12 h) quando somministrati da soli o in concomitanza. I risultati di questo studio indicano che la C
max di topiramato aumentava del 27% e l’AUC del 29% in caso di aggiunta di HCTZ al topiramato. Non è noto il significato clinico di questa variazione. L’aggiunta di HCTZ alla terapia con topiramato può richiedere un aggiustamento della dose di topiramato. La farmacocinetica di HCTZ allo steady state non è stata significativamente influenzata dalla somministrazione concomitante di topiramato. I risultati clinici di laboratorio hanno indicato riduzioni dei livelli sierici di potassio dopo la somministrazione di topiramato o di HCTZ. Tali riduzioni sono state maggiori quando HCTZ e topiramato erano somministrati in associazione.
Metformina Uno studio di interazione tra farmaci, condotto in volontari sani, ha valutato il profilo farmacocinetico allo steady state di metformina e topiramato nel plasma quando metformina è stata somministrata da sola e quando metformina e topiramato sono stati somministrati simultaneamente. I risultati di questo studio hanno indicato che i valori medi di C
max AUC
0-12h di metformina sono aumentati del 18% e del 25%, rispettivamente, mentre la CL/F media è diminuita del 20%, quando metformina è stata co-somministrata con topiramato. Topiramato non ha modificato il t
max di metformina. La rilevanza clinica dell’effetto di topiramato sul profilo farmacocinetico di metformina non è chiaro. La clearance plasmatica dopo dose orale di topiramato sembra ridursi quando topiramato viene somministrato con metformina. Non è nota l’entità della variazione della clearance. Il significato clinico dell’effetto della metformina sul profilo farmacocinetico del topiramato non è chiara. Quando viene aggiunto o interrotto topiramato a pazienti in terapia con metformina è necessario prestare attenzione al monitoraggio di routine per un controllo adeguato della malattia diabetica.
Pioglitazone Uno studio di interazione tra farmaci condotto in volontari sani ha valutato la farmacocinetica allo steady state di topiramato e pioglitazone quando somministrati da soli e in associazione. È stata osservata una riduzione del 15% nell’AUCτ,ss di pioglitazone in assenza di alterazione della C
max,ss. Questo risultato non è stato statisticamente significativo. Inoltre è stata osservata una riduzione del 13% e del 16% della C
max,ss e dell’AUC
τ,ss rispettivamente, dell’idrossi-metabolita attivo, oltre ad un calo del 60% in entrambi i parametri del cheto-metabolita attivo. Il significato clinico di questi risultati non è noto. Quando il topiramato viene aggiunto alla terapia con pioglitazone o quando pioglitazone viene aggiunto alla terapia con topiramato, è necessario porre particolare attenzione al monitoraggio routinario dei pazienti per un adeguato controllo della malattia diabetica.
Gliburide Uno studio di interazione tra farmaci condotto in pazienti con diabete di tipo 2 ha valutato la farmacocinetica allo steady state di gliburide (5 mg/die) da solo e in concomitanza con topiramato (150 mg/die). Durante la somministrazione di topiramato è stata osservata una riduzione del 25% dell’AUC
24 di gliburide. Inoltre, l’esposizione sistemica dei metaboliti attivi, 4-
trans-idrossi-gliburide (M1) e 3-
cis-idrossigliburide (M2), si è ridotta rispettivamente del 13% e del 15%. Il profilo farmacocinetico allo steady state di topiramato non è stato influenzato dalla somministrazione concomitante di gliburide. Quando topiramato è aggiunto alla terapia con gliburide o quando gliburide è aggiunto alla terapia con topiramato, è necessario porre particolare attenzione al monitoraggio routinario dei pazienti per un adeguato controllo della malattia diabetica.
Altre forme di interazione Sostanze che predispongono alla nefrolitiasi Quando viene usato in concomitanza ad altre sostanze che predispongono alla nefrolitiasi, il topiramato può aumentare il rischio di nefrolitiasi. Durante la terapia con topiramato, devono essere evitate sostanze di questo tipo, poiché possono determinare una situazione fisiologica che aumenta il rischio di formazione di calcoli renali.
Acido valproico La somministrazione concomitante di topiramato e acido valproico è stata associata ad iperammoniemia con o senza encefalopatia in pazienti che avevano tollerato entrambi i farmaci assunti singolarmente. Nella maggior parte dei casi, i sintomi e i segni si sono attenuati dopo sospensione di ciascuno dei farmaci (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Questa reazione avversa non è dovuta ad un’interazione farmacocinetica. L'ipotermia, definita come un involontario calo della temperatura corporea a < 35 ° C, è stata riportata in associazione all'uso concomitante di topiramato e acido valproico (VPA) sia in associazione con iperammoniemia che in assenza di iperammoniemia. Questo evento avverso nei pazienti che usano contemporaneamente topiramato e valproato può verificarsi dopo l'inizio del trattamento con topiramato o dopo l'aumento della dose giornaliera di topiramato.
Studi aggiuntivi di interazione farmacocinetica Sono stati condotti studi clinici per valutare le potenziali interazioni farmacocinetiche tra topiramato ed altri farmaci. Di seguito sono riassunte le variazioni della C
max o dell’AUC conseguenti a tali interazioni. Nella seconda colonna (concentrazione del farmaco concomitante) viene descritto l’effetto sulla concentrazione del farmaco concomitante elencato nella prima colonna dopo l’aggiunta di topiramato. La terza colonna (concentrazione di topiramato) descrive come la co-somministrazione di un farmaco elencato nella prima colonna modifica la concentrazione di topiramato.
Riepilogo dei risultati di studi clinici aggiuntivi sulle interazioni farmacocinetiche Farmaco concomitante | Concentrazione del farmaco concomitantea | Concentrazione di topiramatoa |
Amitriptilina | ↔aumento del 20% di Cmax e AUC del metabolita nortriptilina | NS |
Diidroergotamina (Orale e sottocutanea) | ↔ | ↔ |
Aloperidolo | ↔aumento del 31% di AUC del metabolita ridotto | NS |
Propranololo | ↔aumento del 17% di Cmax per 4-OH propranololo (TPM 50 mg ogni 12 h) | Aumento del 9% e 16% della Cmax, aumento del 9% e 17% di AUC (40 e 80 mg propranololo ogni 12 h rispettivamente) |
Sumatriptan (Orale e sottocutaneo) | ↔ | NS |
Pizotifen | ↔ | ↔ |
Diltiazem | Riduzione del 25% di AUC di diltiazem e riduzione del 18% in DEA, e ↔per DEM* | Aumento del 20% di AUC |
Venlafaxina | ↔ | ↔ |
Flunarizina | Aumento del 16% di AUC (TPM 50 mg ogni 12 h)b | ↔ |
a i valori% sono le variazioni di Cmax e di AUC medi in trattamento rispetto alla monoterapia |
↔= Nessun effetto su Cmax e AUC (variazione ≤ 15%) del composto immodificato |
NS = Non studiato |
*DEA = desacetildiltiazem, DEM = N-demetildiltiazem |
bL’AUC di flunarizina è aumentata del 14% in soggetti trattati con flunarizina in monoterapia. L’aumento dell’esposizione può essere attribuito all’accumulo durante il raggiungimento dello steady-state. |