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Terbinafina Te 250 mg compresse 8 compresse

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
Tipologia:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Infezioni micotiche della cute e delle unghie causate da Trichophyton (T. rubrum, T. mentagrophytes, T. verrucosum, T. violaceum), Microsporum canis ed Epidermophyton floccosum.
1 Terbinafina compresse è indicato nel trattamento della tigna (tinea corporis, tinea cruris, tinea pedis e tinea manuum) quando in base alla sede, alla gravità o all’estensione dell’infezione è ritenuta adeguata una terapia orale.
2 Terbinafina è indicata nel trattamento della onicomicosi. Si devono tenere in considerazione le linee guida ufficiali locali, per es. le raccomandazioni nazionali sull’uso appropriato e sulle prescrizioni di agenti antimicrobici.
2. Posologia
Adulti 250 mg una volta al giorno. La durata del trattamento varia a seconda delle indicazioni e della gravità dell’infezione. Infezioni cutanee La durata probabile della terapia è la seguente:
Tinea pedis/manuum (interdigitale, plantare/tipo mocassino): da 2 a 6 settimane
Tinea corporis: da 2 a 4 settimane
Tinea cruris: da 2 a 4 settimane
Onicomicosi La durata del trattamento (unghie delle mani e dei piedi) per gran parte dei pazienti varia da 6 settimane a 3 mesi. Periodi di trattamento inferiori a 3 mesi possono essere previsti in pazienti con infezioni nelle unghie delle dita delle mani, dei piedi, tranne l’alluce, o in pazienti più giovani. Nella terapia delle infezioni delle unghie dei piedi 3 mesi risultano di solito sufficienti, sebbene alcuni pazienti richiedano un trattamento di 6 mesi o più lungo. La crescita inadeguata dell’unghia nelle prime settimane di trattamento può permettere di identificare quei pazienti che richiedono una terapia prolungata. La risoluzione completa dei segni e dei sintomi dell’infezione può verificarsi solo diverse settimane dopo l’eradicazione micologica. Pazienti con compromissione epatica Terbinafina compresse non è raccomandata per i pazienti con malattia epatica cronica o attiva (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). Pazienti con compromissione renale L’uso di terbinafina compresse non è stato adeguatamente studiato in pazienti con compromissione renale e non è pertanto raccomandato in questa popolazione di pazienti (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego e paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche). Pazienti anziani Non vi sono evidenze che suggeriscono che i pazienti anziani richiedano un diverso dosaggio o che siano soggetti ad effetti indesiderati diversi da quelli riscontrati in pazienti più giovani. Nel prescrivere terbinafina compresse ai pazienti in questa fascia d’età, deve essere tenuta in considerazione la possibilità di una pre–esistente compromissione della funzionalità epatica o renale (vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). Popolazione pediatrica La revisione dei dati sulla sicurezza d’uso della terbinafina orale nel bambino, basata sull’osservazione di 314 pazienti inclusi nello studio UK LAMISIL Post Marketing Surveillance, ha dimostrato che il profilo delle reazioni avverse del bambino è simile a quello dell’adulto. Non si sono rilevate reazioni nuove, insolite o più gravi rispetto a quelle identificate nella popolazione adulta. Comunque, poiché i dati disponibili sono tuttora limitati, l’uso del farmaco non è raccomandato. Modo di somministrazione Uso orale.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità nota alla terbinafina o ad uno qualsiasi degli eccipienti di terbinafina compresse.
4. Avvertenze
Funzionalità epatica Terbinafina compresse non è raccomandata in pazienti con malattia epatica attiva o cronica. Prima di prescrivere terbinafina compresse è necessario effettuare un test di funzionalità epatica. Può verificarsi tossicità epatica in pazienti con e senza malattia epatica preesistente, pertanto si raccomanda il monitoraggio periodico (dopo 4–6 settimane di trattamento) con un test di funzionalità epatica. La terbinafina deve essere immediatamente interrotta in caso di aumento dei valori nei parametri di funzionalità epatica. Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di grave insufficienza epatica (alcuni con esito fatale o che hanno richiesto il trapianto di fegato). Nella maggior parte dei casi di insufficienza epatica, i pazienti presentavano pregresse patologie sistemiche gravi e la correlazione causale con l’assunzione di terbinafina compresse non era certa (vedere paragrafo 4.8 Effetti indesiderati). È opportuno che i pazienti in trattamento con terbinafina compresse siano informati di comunicare prontamente al proprio medico curante qualsiasi segno e sintomo di nausea persistente senza causa apparente, diminuzione dell’appetito, stanchezza, vomito, dolore addominale nel quadrante superiore destro, ittero, urine scure o feci chiare. I pazienti che presentano questi sintomi devono interrompere la terapia con terbinafina orale e occorre valutare immediatamente la loro funzionalità epatica. Effetti dermatologici Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di gravi reazioni dermatologiche (es. sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica). Qualora si manifestasse rash cutaneo in progressivo peggioramento, il trattamento con terbinafina compresse deve essere interrotto. Effetti ematologici Sono stati segnalati in pazienti trattati con terbinafina compresse casi molto rari di discrasie ematiche (neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia). Deve essere valutata l’eziologia di qualsiasi disturbo ematico che dovesse incorrere in pazienti in trattamento con terbinafina compresse e si devono considerare possibili cambiamenti del regime terapeutico, inclusa l’interruzione del trattamento con terbinafina compresse. Funzionalità renale L’uso di terbinafina compresse in pazienti con ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina inferiore a 50 ml/min o creatinina sierica superiore a 300 micromoli/1) non e stato adeguatamente studiato e non è pertanto raccomandato (vedere paragrafo 5.2 Proprietà farmacocinetiche). La terbinafina deve essere somministrata con cautela ai pazienti con psoriasi o lupus eritematoso pregressi, poiché sono stati riportati casi molto rari di lupus eritematoso.
5. Interazioni
Effetti di altri farmaci sulla terbinafina La clearance plasmatica della terbinafina può essere accelerata da farmaci induttori del metabolismo e può essere inibita da farmaci che inibiscono il citocromo P450. Nei casi in cui si renda necessaria la somministrazione contemporanea di questi farmaci, potrebbe essere necessario un adeguamento del dosaggio di terbinafina compresse. I seguenti farmaci possono aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina La cimetidina ha diminuito la clearance della terbinafina del 33%. II fluconazolo ha aumentato la Cmax e I’AUC della terbinafina rispettivamente del 52% e del 69% in seguito all’inibizione di entrambi gli enzimi CYP2C9 e CYP3A4. Un simile aumento nell’esposizione si può verificare quando altri farmaci che inibiscono sia il CYP2C9 sia il CYP3A4, come ad esempio ketoconazolo e amiodarone, sono somministrati in concomitanza a terbinafina. I seguenti farmaci possono diminuire l’effetto o la concentrazione plasmatica della terbinafina La rifampicina ha aumentato la clearance della terbinafina del 100%. Effetti della terbinafina su altri farmaci In base ai risultati di studi condotti in vitro e sul volontario sano risulta che la terbinafina altera in modo irrilevante la clearance plasmatica della maggior parte dei farmaci che vengono metabolizzati tramite il sistema enzimatico del citocromo P450 (es. terfenadina, triazolam, tolbutamide o contraccettivi orali), ad eccezione di quelli metabolizzati attraverso il CYP206 (vedere sotto). La terbinafina non interferisce con la clearance dell’antipirina o della digossina. In pazienti che hanno assunto terbinafina compresse in concomitanza a contraccettivi orali sono stati riscontrati alcuni casi di mestruazioni irregolari, anche se l’incidenza di questi disturbi rientra in quella delle pazienti che assumono contraccettivi orali da soli. La terbinafina può aumentare l’effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci Caffeina La terbinafina ha diminuito del 19% la clearance della caffeina somministrata per via endovenosa. Farmaci metabolizzati prevalentemente dal CYP206 Studi in vitro e in vivo hanno evidenziato che la terbinafina inibisce il metabolismo mediato dall’enzima CYP206. Questo risultato potrebbe essere clinicamente significativo per i farmaci metabolizzati principalmente da CYP206, ad es. alcuni farmaci appartenenti alle seguenti classi: antidepressivi triciclici, beta–bloccanti, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, antiaritmici (inclusi quelli della classe IA, IB e IC) e inibitori della monoaminoossidasi di tipo B, soprattutto qualora abbiano anche una finestra terapeutica stretta (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego). La terbinafina ha diminuito la clearance della desipramina dell’82%. La terbinafina può diminuire l’effetto o la concentrazione plasmatica dei seguenti farmaci La terbinafina ha aumentato la clearance della ciclosporina del 15%.
6. Effetti indesiderati
Le seguenti reazioni avverse sono state osservate durante gli studi clinici o nell’esperienza post–marketing. Le reazioni avverse (Tabella 1) sono classificate in base alla frequenza, elencando per prima la più frequente ed utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1.000 e <1/100); raro (≥1/10.000 e <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto raro: Neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia, pancitopenia
Non nota: Anemia.
Disturbi del sistema immunitario
Molto raro: Reazioni anafilattoidi, angioedema, Lupus eritematoso cutaneo e sistemico
Non nota: Reazioni anafilattiche, reazioni simili alla malattia da siero
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune: Diminuzione dell’appetito
Disturbi psichiatrici
Non nota: Ansia, depressione*
Patologie del sistema nervoso
Comune: Cefalea
Non comune: ipogeusia**, ageusia**
Molto raro: Capogiri, parestesia e ipoestesia
Non nota: Anosmia
Patologie dell’orecchio e del labirinto
Non nota: Ipoacusia, alterazioni dell’udito, tinnito
Patologie vascolari
Non nota: Vasculite
Patologie gastrointestinali
Molto comune: Gonfiore addominale, dispepsia, nausea, dolore addominale, diarrea.
Non nota: Pancreatite
Patologie epatobiliari
Raro: Non nota: insufficienza epatica, aumento dei livelli degli enzimi epatici Epatite, ittero, colestasi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Molto comune: Rash, orticaria
Molto raro: Eritema multiforme, sindrome di Stevens–Johnson, necrolisi epidermica tossica, pustolosi esantematosa generalizzata acuta (AGEP) Eruzioni psoriasiformi o esacerbazioni di psoriasi Alopecia
Non nota: Reazioni di fotosensibilità, fotodermatosi, reazioni di fotosensibilità allergica ed eruzione polimorfa da luce
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Molto comune: Artralgia, mialgia
Non nota: Rabdomiolisi
Patologie sistemiche e condizioni relative alia sede di somministrazione
Molto raro: Affaticamento
Non nota: Sindrome simil–influenzale, piressia
Esami diagnostici
Non nota: Aumento della creatinin fosfochinasi ematica, perdita di peso***
* Ansia e sintomi depressivi secondari a disgeusia. ** Ipogeusia, inclusa ageusia, che generalmente si risolve nell’arco di alcune settimane dopo l’interruzione del trattamento. Sono stati riportati casi isolati di ipogeusia prolungata. *** Perdita di peso secondaria a ipogeusia. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Studi di tossicità fetale e di fertilità nell’animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso. Poiché l’esperienza clinica in donne in stato di gravidanza e molto limitata, terbinafina compresse non deve essere utilizzata durante la gravidanza a meno che le condizioni cliniche della donna non richiedano un trattamento per via orale con terbinafina e i potenziali benefici per la madre non superino i potenziali rischi per il feto. Allattamento La terbinafina è escreta nel latte materno; pertanto le pazienti trattate con terbinafina per via orale non devono allattare al seno. Fertilità Studi di tossicità e fertilità nell’animale non hanno evidenziato alcun effetto avverso.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni compressa contiene 281,3 mg di terbinafina cloridrato, equivalenti a 250 mg di terbinafina. Per gli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Cellulosa microcristallina Amido sodico glicolato tipo A) Ipromellosa Silice colloidale idrata Magnesio stearato
11. Sovradosaggio
Sono stati segnalati alcuni casi di sovradosaggio (fino a 5 g), con comparsa di cefalea, nausea, dolore nella parte superiore dell’addome e capogiri. In caso di sovradosaggio si raccomanda l’eliminazione del farmaco mediante la somministrazione di carbone attivo accompagnato, in caso di necessità, da un trattamento sintomatico di supporto.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).