Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di atezolizumab in monoterapia si basa su dati aggregati ricavati da 3.568 pazienti affetti da diversi tipi di tumore. Le reazioni avverse più comuni (> 10%) sono state stanchezza (34,5%), appetito ridotto (24,0%), nausea (22,4%), piressia (20,1%), diarrea (19,9%,), tosse (19,8%), eruzione cutanea (19,8%), dispnea (19,0%), dolore muscoloscheletrico (14,7%), dolore dorsale (14,4%), vomito (14,1%), prurito (14,0%), astenia (13,9%), artralgia (13,6%), infezione delle vie urinarie (13,1%) e cefalea (10,9%). La sicurezza di atezolizumab somministrato in combinazione con altri medicinali è stata valutata in 4.371 pazienti affetti da diversi tipi di tumore. Le reazioni avverse più comuni (≥ 20%) sono state anemia (36,8%), neutropenia (35,8%), nausea (34,4%), stanchezza (33,0%), trombocitopenia (27,7%), eruzione cutanea (27,2%), diarrea (27,1%), alopecia (26,4%), stipsi (25,7%), appetito ridotto (25,0%) e neuropatia periferica (23,0%). Per una descrizione delle sperimentazioni condotte su Tecentriq, consultare il paragrafo 5.1 del Riassunto delle caratteristiche del prodotto (RCP) relativo a Tecentriq 1.200 mg concentrato per soluzione per infusione. Ulteriori dettagli sulle reazioni avverse gravi sono riportati nel paragrafo 4.4. Avvertenze e precauzioni.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse al farmaco (ADR) associate ad atezolizumab in monoterapia o in terapia di combinazione sono riportate nella tabella 2 in base alla classificazione per sistemi e organi (SOC) secondo MedDRA e alle relative categorie di frequenza. Le reazioni avverse note che si presentano con atezolizumab o le chemioterapie dati da soli possono verificarsi con questi farmaci in combinazione, anche se queste reazioni non sono state riportate negli studi clinici con la terapia di combinazione. Sono state usate le seguenti categorie di frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000). All’interno di ogni raggruppamento di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine di gravità decrescente.
Tabella 2: sintesi delle reazioni avverse manifestatesi in pazienti trattati con atezolizumab Atezolizumab in monoterapia | Atezolizumab in terapia di combinazione |
Infezioni e infestazioni |
Molto comune | infezione delle vie urinariea | infezione ai polmonib |
Comune | | sepsiaj |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Molto comune | | anemia, trombocitopeniad, neutropeniae, leucopeniaf |
Comune | trombocitopeniad | linfopeniag |
Disturbi del sistema immunitario |
Comune | reazioni correlate all’infusioneh | reazioni correlate all’infusioneh |
Patologie endocrine |
Molto comune | | ipotiroidismoi |
Comune | ipotiroidismoi | ipertiroidismoj |
Non comune | ipertiroidismoj, diabete mellitok, insufficienza surrenalical | |
Raro | ipofisitem |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Molto comune | appetito ridotto | appetito ridotto |
Comune | ipokaliemiaae, iponatremiaaf, iperglicemia | ipokaliemiaae, iponatremiaaf, ipomagnesemian |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune | cefalea | neuropatia periferica°, cefalea |
Comune | | sincope, capogiro |
Non comune | sindrome di Guillain-Barrép, meningoencefaliteq | |
Raro | sindrome miastenicar | |
Patologie dell'occhio |
Raro | uveite | |
Patologie cardiache |
Raro | miocardites | |
Patologie vascolari |
Molto comune | | ipertensioneai |
Comune | ipotensione | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche |
Molto comune | tosse, dispnea | dispnea, tosse |
Comune | polmonitet, ipossiaag, congestione nasale, rinofaringite | disfonia |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune | nausea, vomito, diarreau | nausea, diarreau, stipsi, vomito, |
Comune | dolore addominale, colitev, disfagia, dolore orofaringeow | stomatite, disgeusia |
Non comune | pancreatitex | |
Patologie epatobiliari |
Comune | AST aumentata, ALT aumentata, epatitey | AST aumentata, ALT aumentata |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune | eruzione cutaneaz, prurito | eruzione cutaneaz, prurito, alopeciaah |
Comune | cute secca | |
Non comune | psoriasi | psoriasi |
Patologie del tessuto muscoloscheletrico e del tessuto connettivo |
Molto comune | artralgia, dolore dorsale, dolore muscoloscheletricoaa | artralgia, dolore muscoloscheletricoaa, dolore dorsale |
Non comune | miositeab | |
Patologie renali ed urinarie |
Comune | creatinina ematica aumentatac | proteinuriaac, creatinina ematica aumentatac |
Raro | nefritead | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione |
Molto comune | piressia, stanchezza, astenia | piressia, stanchezza, astenia, edema periferico |
Comune | malattia simil-influenzale, brividi | |
Esami diagnostici |
Comune | | fosfatasi alcalina ematica aumentata |
a Include casi segnalati di infezione delle vie urinarie, cistite, pielonefrite, infezione delle vie urinarie da Escherichia, infezione batterica delle vie urinarie, infezione renale, pielonefrite acuta, infezione micotica delle vie urinarie e infezione delle vie urinarie da Pseudomonas.
b Include casi segnalati di polmonite, bronchite, infezione polmonare, infezione delle basse vie aeree, esacerbazione infettiva della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), versamento pleurico infettivo, tracheobronchite, polmonite atipica, ascesso polmonare, polmonite paracancerosa, piopneumotorace, infezione pleurica.
c Include casi segnalati di creatinina ematica aumentata, ipercreatininemia.
d Include casi segnalati di trombocitopenia, conta delle piastrine diminuita.
e Include casi segnalati di neutropenia, conta dei neutrofili diminuita, neutropenia febbrile, sepsi neutropenica, granulocitopenia.
fInclude casi segnalati di conta dei leucociti diminuita, leucopenia.
g Include casi segnalati di linfopenia, conta dei linfociti diminuita.
hInclude casi segnalati di reazioni correlate all’infusione, sindrome da rilascio di citochine, ipersensibilità, anafilassi.
iInclude casi segnalati di ipotiroidismo autoimmune, tiroidite autoimmune, ormone tireostimolante ematico anormale, ormone tireostimolante ematico diminuito, ormone tireostimolante ematico aumentato, sindrome del malato eutiroideo, gozzo, ipotiroidismo, coma da mixedema, disturbo della tiroide, test di funzionalità tiroidea anormale, tiroidite, tiroxina diminuita, tiroxina libera diminuita, tiroxina libera aumentata, tiroxina aumentata, triiodotironina diminuita, triiodotironina libera anormale, triiodotironina libera diminuita, triiodotironina libera aumentata, tiroidite silente, tiroidite cronica.
jInclude casi segnalati di ipertiroidismo, sindrome di Basedow, oftalmopatia endocrina, esoftalmo.
k Include casi segnalati di diabete mellito, diabete mellito di tipo 1, chetoacidosi diabetica, chetoacidosi.
l Include casi segnalati di insufficienza surrenalica, insufficienza surrenalica primaria.
m Include casi segnalati di ipofisite e disturbo della termoregolazione.
n Include casi segnalati di ipomagnesemia, magnesio ematico diminuito. ° Include casi segnalati di neuropatia periferica, neuropatia autoimmune, neuropatia sensitiva periferica, polineuropatia, herpes zoster, neuropatia motoria periferica, amiotrofia nevralgica, neuropatia sensitivo-motoria periferica, neuropatia tossica, neuropatia assonale, plessopatia lombosacrale, artropatia neuropatica, infezione del nervo periferico.
pInclude casi segnalati di sindrome di Guillain-Barré, polineuropatia demielinizzante.
qInclude casi segnalati di encefalite, meningite, fotofobia.
rInclude casi segnalati di miastenia gravis.
s Segnalata in studi al di fuori del dataset aggregato. La frequenza si basa sull’esposizione dell’intero programma.
tInclude casi segnalati di polmonite, infiltrazione polmonare, bronchiolite, pneumopatia interstiziale, polmonite da radiazioni.
uInclude casi segnalati di diarrea, urgenza di evacuazione, defecazioni frequenti, diarrea emorragica.
vInclude casi segnalati di colite, colite autoimmune, colite ischemica e colite microscopica, colite ulcerativa.
wInclude casi segnalati di dolore orofaringeo, fastidio orofaringeo, irritazione della gola.
xInclude casi segnalati di pancreatite autoimmune, pancreatite, pancreatite acuta, lipasi aumentata, amilasi aumentata.
yTra cui casi segnalati di ascite, epatite autoimmune, danno epatocellulare, epatite, epatite acuta, epatotossicità, disturbi epatici, danno epatico da farmaci, insufficienza epatica, steatosi epatica, lesione epatica, emorragia di varici esofagee, varici esofagee.
zInclude casi segnalati di acne, acne pustolosa, dermatite, dermatite acneiforme, dermatite allergica, dermatite bollosa, dermatite esfoliativa generalizzata, eruzione da farmaci, eczema, eczema infetto, eritema, eritema multiforme, eritema della palpebra, eruzione cutanea esfoliativa, follicolite, foruncolo, sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare, eruzione cutanea, eruzione cutanea eritematosa, eruzione cutanea follicolare, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea papulare, eruzione cutanea pruriginosa, eruzione cutanea pustolosa, eruzione cutanea vescicolare, dermatite seborroica, esfoliazione cutanea, tossicità cutanea, ulcera cutanea, necrolisi epidermica tossica, eruzione cutanea tossica.
aaInclude casi segnalati di dolore muscoloscheletrico, mialgia, dolore osseo.
ab Include casi segnalati di miosite, rabdomiolisi, polimialgia reumatica, dermatomiosite, ascesso muscolare, mioglobina urinaria presente.
ac Include casi segnalati di proteinuria, proteine urinarie presenti,emoglobinuria, alterazione dell’urina, sindrome nefrosica, albuminuria.
ad Include un caso di nefrite, nefrite da porpora di Schonlein-Henoch.
aeInclude casi segnalati di ipokaliemia, potassio ematico diminuito.
afInclude casi segnalati di iponatremia, sodio ematico diminuito.
agInclude casi segnalati di ipossia, saturazione di ossigeno diminuita.
ahInclude casi segnalati di alopecia, madarosi, alopecia areata, alopecia totale, ipotricosi.
aiInclude casi segnalati di ipertensione, pressione arteriosa aumentata, crisi ipertensiva, aumento della pressione sistolica del sangue, ipertensione diastolica, pressione arteriosa non adeguatamente controllata, retinopatia ipertensiva, neuropatia ipertensiva, ipertensione essenziale.
aj Include casi segnalati di sepsi, shock settico, urosepsi, sepsi neutropenica, sepsi polmonare, sepsi batterica, sepsi da Klebsiella, sepsi addominale, sepsi da Candida, sepsi da Escherichia, sepsi da Pseudomonas, sepsi stafilococcica.
Descrizione di reazioni avverse selezionate I dati riportati di seguito rispecchiano le informazioni relative alle reazioni avverse significative associate a atezolizumab in monoterapia osservate negli studi clinici (vedere paragrafo 5.1). I dettagli relativi alle reazioni avverse significative associate a atezolizumab somministrato in combinazione sono presentati soltanto se sono state notate differenze clinicamente rilevanti rispetto a atezolizumab in monoterapia. Le linee guida per la gestione di tali reazioni avverse sono illustrate nei paragrafi 4.2 e 4.4.
Polmonite immuno-correlata Il 2,8% (99/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato polmonite. Uno dei 99 pazienti ha sviluppato un evento fatale. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 4,0 mesi (range compreso tra 3 giorni e 24,8 mesi). La durata mediana è stata di 1,6 mesi (range compreso tra 0 giorni e 21,7+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). La polmonite ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 15 (0,4%) pazienti. Nell’1,5% (53/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia si è manifestata polmonite che ha richiesto l’uso di corticosteroidi.
Epatite immuno-correlata L’1,8% (66/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato epatite. Di tutti i 66 pazienti, due hanno avuto un evento fatale. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 1,5 mesi (range compreso tra 6 giorni e 18,8 mesi). La durata mediana è stata di 2,1 mesi (range compreso tra 0 giorni e 22,0+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). L’epatite ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 9 (0,3%) pazienti. Nello 0,5% (19/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia si è manifestata epatite che ha richiesto l’uso di corticosteroidi.
Colite immuno-correlata L’1,2% (43/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato colite. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 5,0 mesi (range compreso tra 15 giorni e 17,2 mesi). La durata mediana è stata di 1,2 mesi (range compreso tra 3 giorni e 17,8+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). La colite ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 15 (0,4%) pazienti. Nello 0,5% (19/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia si è manifestata colite che ha richiesto l’uso di corticosteroidi.
Endocrinopatie immuno-correlate Patologie della tiroide Il 6,0% (214/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato ipotiroidismo. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 4,4 mesi (range compreso tra 0 giorni e 31,3 mesi). L’1,3% (47/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato ipertiroidismo. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 2,1 mesi (range compreso tra 21 giorni e 15,7 mesi).
Insufficienza surrenalica Lo 0,4% (13/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato insufficienza surrenalica. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 5,7 mesi (range compreso tra 3 giorni e 19 mesi). La durata mediana è stata di 16,8 mesi (range compreso tra 0 giorni e 20,9+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). L’insufficienza surrenalica ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 1 (< 0,1%) paziente. Nello 0,3% (10/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia si è manifestata insufficienza surrenalica che ha richiesto l’uso di corticosteroidi.
Ipofisite L’ipofisite ha riguardato < 0,1% (3/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 5,3 mesi (range compreso tra 24 giorni e 13,7 mesi). Due (< 0,1%) pazienti hanno richiesto l’uso di corticosteroidi e il trattamento con atezolizumab è stato interrotto in 1 (< 0,1%) paziente. L’ipofisite ha riguardato lo 0,8% (3/393) dei pazienti trattati con atezolizumab insieme a bevacizumab, paclitaxel e carboplatino. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 7,7 mesi (range compreso tra 5,0 e 8,8 mesi). Due pazienti hanno richiesto l’uso di corticosteroidi. L’ipofisite ha riguardato lo 0,4% (2/473) dei pazienti trattati con atezolizumab in combinazione con nab-paclitaxel e carboplatino. Il tempo mediano all’insorgenza è stato di 5,2 mesi (range compreso tra 5,1 e 5,3 mesi). Entrambi i pazienti hanno richiesto l’uso di corticosteroidi.
Diabete mellito Lo 0,3% (11/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato diabete mellito. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 4,2 mesi (range compreso tra 3 giorni e 9,9 mesi). Il diabete mellito ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in < 0,1% (3/3.568) pazienti. Il 2,0% (10/493) dei pazienti con HCC trattati con atezolizumab in combinazione con bevacizumab ha manifestato diabete mellito. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 4,4 mesi (range compreso tra 1,2 mesi e 8,3 mesi). Nessun evento di diabete mellito ha comportato l’interruzione del trattamento con atezolizumab.
Meningoencefalite immuno-correlata Lo 0,4% (14/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato meningoencefalite. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 15 giorni (range compreso tra 0 giorni e 12,5 mesi). La durata mediana è stata di 21 giorni (range compreso tra 6 giorni e 14,5+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). Nello 0,2% (6/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab si è manifestata meningoencefalite che ha richiesto l’uso di corticosteroidi. Quattro pazienti hanno interrotto il trattamento con atezolizumab.
Neuropatie immuno-correlate Lo 0,1% (5/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato sindrome di Guillain-Barré e polineuropatia demielinizzante. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 7 mesi (range compreso tra 18 giorni e 8,1 mesi). La durata mediana è stata di 8,0 mesi (range compreso tra 18 giorni e 8,3+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). La sindrome di Guillain-Barré ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 1 paziente (< 0,1%). In < 0,1% (2/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia si è manifestata sindrome di Guillain-Barré che ha richiesto l’uso di corticosteroidi.
Sindrome miastenica La
miastenia gravis ha riguardato < 0,1% (1/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia. Il tempo all’insorgenza si è attestato a 1,2 mesi.
Pancreatite immuno-correlata Lo 0,8% (27/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia ha manifestato pancreatite, tra cui aumento dei livelli di amilasi e lipasi. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 4,3 mesi (range compreso tra 0 giorni e 16,9 mesi). La durata mediana è stata di 27 giorni (range compreso tra 3 giorni e 22,4+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). La pancreatite ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 3 pazienti (< 0,1%). Nello 0,1% (4/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia si è manifestata pancreatite che ha richiesto l’uso di corticosteroidi.
Miocardite immuno-correlata La miocardite ha riguardato < 0,1% (2/8.000) dei pazienti nelle diverse sperimentazioni cliniche sull’uso di atezolizumab in diversi tipi di tumore e combinazioni di trattamenti. Il tempo di insorgenza è stato da 18 a 33 giorni. Entrambi i pazienti hanno richiesto corticosteroidi e hanno interrotto atezolizumab.
Nefrite immuno-correlata La nefrite ha riguardato lo 0,2% (8/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab. Il tempo mediano di insorgenza è stato di 6,0 mesi (range compreso tra 2,0 e 17,5 mesi). La nefrite ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 4/3.568 (0,1%) pazienti. Due (< 0,1%) pazienti hanno richiesto corticosteroidi.
Miosite immuno-correlata La miosite ha riguardato lo 0,4% (15/3.568) dei pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia. Il tempo mediano all’insorgenza si è attestato a 2,9 mesi (range compreso tra 0,4 e 11,0 mesi). La durata mediana è stata di 3,8 mesi (range compreso tra 3 giorni e 22,6+ mesi; il simbolo “+” denota un valore censurato). La miosite ha determinato l’interruzione del trattamento con atezolizumab in 1 paziente (< 0,1%). Sette (0,2%) pazienti hanno richiesto l’uso di corticosteroidi.
Utilizzo di atezolizumab in combinazione con bevacizumab, paclitaxel e carboplatino Nello studio di prima linea nel NSCLC (IMpower150), è stata osservata una più alta frequenza generale di eventi avversi nel regime a quattro farmaci con atezolizumab, bevacizumab, paclitaxel e carboplatino rispetto a atezolizumab, paclitaxel e carboplatino, compresi eventi di Grado 3 e 4 (63,6% rispetto al 57,5%), di Grado 5 (6,1% rispetto al 2,5%, eventi avversi di interesse speciale per atezolizumab (52,4% rispetto al 48,0%), così come eventi avversi che hanno portato alla sospensione di ogni trattamento in studio (33,8% rispetto al 13,3%). Sono stati riportati maggiormente (≥5% di differenza) casi di nausea, diarrea, stomatite, stanchezza, piressia, infiammazione delle mucose, appetito ridotto, peso diminuito, ipertensione e proteinuria in pazienti trattati con atezolizumab in associazione con bevacizumab, paclitaxel e carboplatino. Altri eventi avversi clinicamente rilevanti, osservati più frequentemente nel braccio con atezolizumab, bevacizumab, paclitaxel e carboplatino, sono stati epistassi, emottisi, eventi cerebrovascolari, compresi eventi fatali.
Immunogenicità In diversi studi di fase III, il 13,1-36,4% dei pazienti ha sviluppato anticorpi anti-farmaco (
anti-drug antibodies, ADA) emersi durante il trattamento. Nei set di dati aggregati per pazienti trattati con atezolizumab in monoterapia (N = 2.705) e in terapie di associazione (N = 2.285), sono stati osservati i seguenti tassi di eventi avversi (AE) per la popolazione positiva per ADA rispetto alla popolazione negativa per ADA, rispettivamente: AE di grado 3-4 49,1% vs. 44,3%, eventi avversi gravi (SAE) 42,4% vs. 37,6%, AE che hanno portato alla sospensione del trattamento 6,1% vs 6,7% (in monoterapia); AE di grado 3-4 63,9% vs. 60,9%, SAE 43,9% vs. 35,6%, AE che hanno portato alla sospensione del trattamento del 22,8% vs 18,4% (per la terapia di associazione). Tuttavia, i dati disponibili non consentono di trarre conclusioni definitive su possibili pattern di reazioni avverse.
Popolazione pediatrica La sicurezza di atezolizumab nei bambini e negli adolescenti non è stata stabilita. In uno studio clinico con 69 pazienti pediatrici (di età < 18 anni) non sono stati osservati nuovi segnali di sicurezza e il profilo di sicurezza è risultato sovrapponibile a quello degli adulti.
Pazienti anziani Nel complesso, tra i pazienti di età ≥ 65 anni e quelli più giovani trattati con atezolizumab in monoterapia non sono state osservate differenze in termini di sicurezza.Nello studio IMpower150, l’età ≥ 65 anni nei pazienti trattati con atezolizumab in combinazione con bevacizumab, carboplatino e paclitaxel è stata associata a un maggior rischio di sviluppare eventi avversi. Negli studi IMpower150 e IMpower133 i dati relativi ai pazienti di età ≥ 75 anni sono troppo limitati per trarre conclusioni su questa popolazione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.