Riassunto del profilo di sicurezza La sicurezza di dabrafenib in monoterapia si basa sui dati della popolazione complessiva valutata per la sicurezza di cinque studi clinici che includevano 578 pazienti con melanoma non resecabile o metastatico positivo alla mutazione BRAF V600 trattati con dabrafenib 150 mg due volte al giorno. Le reazioni avverse più frequenti (incidenza ≥ 15%) che segnalate con dabrafenib sono state ipercheratosi, cefalea, piressia, artralgia, affaticamento, nausea, papilloma, alopecia, rash e vomito. La sicurezza di dabrafenib in associazione con trametinib è stata valutata nella popolazione complessiva ovvero 1076 pazienti con melanoma non resecabile o metastatico positivo alla mutazione BRAF V600, melanoma in stadio III positivo alla mutazione BRAF V600 dopo resezione completa (trattamento adiuvante) e NSCLC in stadio avanzato positivo alla mutazione BRAF V600 trattati con dabrafenib 150 mg due volte al giorno e trametinib 2 mg una volta al giorno. Di questi pazienti, 559 sono stati trattati con l’associazione per il melanoma positivo alla mutazione BRAF V600 in due studi clinici randomizzati di fase III, MEK115306 (COMBI-d) e MEK116513 (COMBI-v), 435 sono stati trattati con l’associazione nel trattamento adiuvante del melanoma in stadio III positivo alla mutazione BRAF V600 dopo resezione completa in uno studio randomizzato di fase III BRF115532 (COMBIAD) e 82 sono stati trattati con l’associazione per il NSCLC positivo alla mutazione BRAF V600 in uno studio multicoorte, non-randomizzato di fase II BRF113928 (vedereparagrafo 5.1). Le reazioni avverse più comuni (incidenza ≥20%) per dabrafenib in associazione con trametinib sono state piressia, affaticamento, nausea, brividi, cefalea, diarrea, vomito, artralgia e rash cutaneo.
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA e la categoria di frequenza utilizzando la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Tabella 3 Reazioni avverse riportate nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza di dabrafenib in monoterapia (n = 578)
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza (tutti i gradi) | Reazioni avverse |
Tumori benigni, maligni e nonspecificati (cisti e polipicompresi) | Molto comune | Papilloma |
Comune | Carcinoma cutaneo a cellule squamose |
Cheratosi seborroica |
Acrochordon (fibromi penduli) |
Carcinoma a cellule basali |
Non comune | Nuovo melanoma primitivo |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Riduzione dell’appetito |
Comune | Ipofosfatemia |
Iperglicemia |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Cefalea |
Patologie dell’occhio | Non comune | Uveite |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto comune | Tosse |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Nausea |
Vomito |
Diarrea |
Comune | Stipsi |
Non comune | Pancreatite |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Ipercheratosi |
Alopecia |
Rash |
Sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare |
Comune | Cute secca |
Prurito |
Cheratosi attinica |
Lesioni della cute |
Eritema |
Reazione di fotosensibilità |
Non comune | Pannicolite |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune | Artralgia |
Mialgia |
Dolore alle estremità |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Insufficienza renale, insufficienza renale acuta |
Nefrite |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Piressia |
Affaticamento |
Brividi |
Astenia |
Comune | Sindrome simil-influenzale |
Tabella 4 Reazioni avverse riportate nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza di dabrafenib in associazione con trametinib negli studi MEK115306, MEK116513
a, BRF113928 e BRF115532 (n=1076)
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza (tutti i gradi) | Reazioni avverse |
Infezioni ed infestazioni | Molto commune | Nasofaringite |
Comune | Infezione del tratto urinario |
Cellulite |
Follicolite |
Paronichia |
Eruzione pustolare |
Tumori benigni, maligni enon specificati (cisti e polipi compresi) | Comune | Carcinoma cutaneo a cellule squamoseb |
Papillomac |
Keratosi seborroica |
Non comune | Nuovo melanoma primitivod |
Acrochordon (fibromi penduli) |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune | Neutropenia |
Anemia |
Trombocitopenia |
Leucopenia |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilitàe |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Diminuzione dell’appetito |
Comune | Disidratazione |
Iponatremia |
Ipofosfatemia |
Iperglicemia |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Cefalea |
Capogiri |
Patologie dell’occhio | Comune | Visione offuscata |
Compromissione della vista |
Uveite |
Non comune | Corioretinopatia |
Distacco della retina |
Edema periorbitale |
Patologie cardiache | Comune | Riduzione della frazione di eiezione |
Non comune | Bradicardia |
Non nota | Miocardite |
Patologie vascolari | Molto comune | Ipertensione |
Emorragiaf |
Comune | Ipotensione |
Linfoedema |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto comune | Tosse |
Comune | Dispnea |
Non comune | Polmonite |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Dolore addominaleg |
Stipsi |
Diarrea |
Nausea |
Vomito |
Comune | Bocca secca |
Stomatite |
Non comune | Pancreatite |
Colite |
Raro | Perforazione gastrointestinale |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Cute secca |
Prurito |
Rash |
Eritemah |
Comune | Dermatite acneiforme |
Cheratosi attinica |
Sudorazioni notturne |
Ipercheratosi |
Alopecia |
Sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare |
Lesioni della cute |
Iperidrosi |
Pannicolite |
Fissurazioni della cute |
Reazione di fotosensibilità |
Non nota | Sindrome di Stevens-Johnson |
Reazione da farmaco con eosinofilia e sintomi sistemici |
Dermatite esfoliativa generalizzata |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Molto comune | Artralgia |
Mialgia |
Dolore alle estremità |
Spasmi muscolarii |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Insufficienza renale |
Nefrite |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Affaticamento |
Brividi |
Astenia |
Edema periferico |
Piressia |
Malattia simil-influenzale |
Comune | Infiammazione delle mucose |
Edema facciale |
Esami diagnostici | Molto comune | Aumento dell’alanina aminotransferasi |
Aumento dell’aspartato aminotransferasi |
Comune | Aumento della fosfatasi alcalina ematica |
Aumento della gamma glutamiltransferasi |
Aumento della creatinfosfochinasi ematica |
a Il profilo di sicurezza di MEK116513 è generalmente simile a quello di MEK115306 con le eccezioni di seguito elencate: 1) Le seguenti reazioni avverse hanno una categoria di frequenza superiore rispetto a MEK115306: spasmo muscolare (molto comune); insufficienza renale e linfedema (comune); insufficienza renale acuta (non comune); 2) Le seguenti reazioni avverse si sono verificate in MEK116513 ma non in MEK115306: insufficienza cardiaca, disfunzione ventricolare sinistra, malattia polmonare interstiziale (non comune). 3) La seguente reazione avversa si è verificata in MEK116513 e BRF115532 ma non in MEK115306 e BRF113928: rabdomiolisi (non comune)
b Carcinoma cutaneo a cellule squamose (cu SCC): SCC, SCC della pelle, SCC
in situ (malattia di Bowen) e cheratoacantoma
c Papilloma, papilloma cutaneo
d Melanoma maligno, melanoma maligno metastatico e melanoma superficiale diffuso in stadio III
e.Include ipersensibilità al medicinale
f Sanguinamento da vari siti, tra cui emorragie intracraniche e sanguinamenti fatali
g Dolore all’addome superiore e inferiore
h Eritema, eritema generalizzato
i Spasmi muscolari, rigidità muscolo scheletrica
Descrizione di reazioni avverse selezionate Carcinoma cutaneo a cellule squamose Per dabrafenib in monoterapia nello studio MEK115306, casi di carcinoma cutaneo a cellule squamose (che includono quelli classificati come cheratoacantoma o cheratoacantoma sottotipo misto) si sono verificati nel 10% dei pazienti e approssimativamente il 70% degli eventi si erano verificati entro le prime 12 settimane di trattamento con un tempo mediano all’insorgenza di 8 settimane. Nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza per dabrafenib in associazione con trametinib, il 2% dei pazienti ha sviluppato cuCCS e gli eventi si verificavano più tardi rispetto al dabrafenib in monoterapia con un tempo mediano di insorgenza di 18-31 settimane. Tutti i pazienti in trattamento con dabrafenib in monoterapia o in associazione con trametinib che hanno sviluppato cuSCC hanno continuato il trattamento senza modificare la dose.
Nuovo melanoma primitivo Negli studi clinici sul melanoma con dabrafenib in monoterapia ed in associazione con trametinib sono stati riportati nuovi melanomi primitivi. I casi sono stati trattati con l’escissione e non hanno richiesto modifiche del trattamento (vedere paragrafo 4.4). Non sono stati riportati nuovi melanomi primitivi nello studio di fase II NSCLC (BRF113928).
Tumori maligni non cutanei L’attivazione del segnale MAP chinasi nelle cellule BRAF
wild type che sono esposte agli inibitori del BRAF può portare ad un aumento del rischio di tumori maligni non cutanei, inclusi quelli con mutazioni RAS (vedere paragrafo 4.4). Sono stati riportati tumori maligni non cutanei nell’1% (6/58) dei pazienti nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza trattata con dabrafenib in monoterapia, e nel <1% (8/1076) dei pazienti nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza trattata con dabrafenib in associazione con trametinib. Casi di tumori maligni con mutazioni RAS sono stati osservati con dabrafenib in monoterapia ed in associazione con trametinib. I pazienti devono essere monitorati come clinicamente indicato.
Emorragia Eventi emorragici, inclusi eventi emorragici maggiori ed emorragie fatali, si sono verificati in pazienti che assumevano dabrafenib in associazione con trametinib. Si prega di fare riferimento al RCP di trametinib.
Riduzione del LVEF/disfunzione ventricolare sinistra Una riduzione del LVEF è stata riportata nell’6% (65/1076) dei pazienti nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza trattata con dabrafenib in associazione con trametinib.La maggior parte degli eventi è risultata asintomatica e reversibile. I pazienti con LVEF inferiore al limite più basso dello standard normale non sono stati inclusi negli studi clinici con dabrafenib. Dabrafenib in associazione con trametinib deve essere usato con cautela nei pazienti con condizioni che possono compromettere la funzione ventricolare sinistra. Si prega di fare riferimento al RCP di trametinib.
Piressia Negli studi clinici con dabrafenib in monoterapia ed in associazione con trametinib è stata riportata febbre; l'incidenza e la severità della piressia sono aumentate con la terapia in associazione (vedere paragrafo 4.4). Per i pazienti in trattamento con dabrafenib in associazione con trametinib che sviluppavano piressia, approssimativamente la metà dei primi episodi di piressia avveniva nel primo mese di trattamento e approssimativamente un terzo dei pazienti manifestava 3 o più eventi. Nell’1% dei pazienti che ricevevano dabrafenib in monoterapia nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza, sono stati identificati eventi febbrili non infettivi severi quali febbre accompagnata da brividi severi, disidratazione, ipotensione e/o insufficienza renale acuta o di origine pre-renale in soggetti con funzionalità renale normale al basale. L’insorgenza di questi eventi febbrili non infettivi severi si è tipicamente verificata entro il primo mese di trattamento. I pazienti con episodi febbrili non infettivi severi hanno risposto bene ad un’interruzione e/o riduzione della dose e a cure di supporto (vedere paragrafi 4.2 e 4.4).
Eventi epatici In studi clinici con dabrafenib in associazione con trametinib sono stati riportati eventi avversi epatici. Si prega di fare riferimento al RCP di trametinib.
Ipertensione Aumenti della pressione del sangue sono stati riportati in associazione con dabrafenib in associazione con trametinib, nei pazienti con o senza ipertensione pre-esistente. La pressione del sangue deve essere misurata al basale e monitorata durante il trattamento, con controllo dell’ipertensione mediante terapia standard come appropriato.
Artralgia Artralgia è stata riportata molto comunemente nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza di dabrafenib in monoterapia (25%) e di dabrafenib in associazione con trametinib (25%) sebbene fosse per la maggior parte di severità di Grado 1 e 2, presentandosi non comunemente di severità di Grado 3 (< 1%) e non è stato riportato nessun caso di Grado 4.
Ipofosfatemia Ipofosfatemia è stata riportata comunemente nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza di dabrafenib in monoterapia (7%) e di dabrafenib in associazione con trametinib (4%). Si deve notare che circa la metà di questi casi con dabrafenib in monoterapia (4%) e 1% con dabrafenib in associazione con trametinib sono stati di severità di Grado 3.
Pancreatite Pancreatite è stata riportata in trattamento con dabrafenib in monoterapia ed in associazione con trametinib. Un dolore addominale inspiegabile deve essere immediatamente valutato, includendo la misurazione di amilasi e lipasi sieriche. I pazienti devono essere attentamente monitorati quando iniziano nuovamente dabrafenib dopo un episodio di pancreatite (vedere paragrafo 4.4).
Insufficienza renale Insufficienza renale, dovuta ad azotemia pre-renale associata a piressia o a nefrite granulomatosa, si è verificata con frequenza non comune; tuttavia dabrafenib non è stato studiato in pazienti con insufficienza renale (definita come creatinina >1,5 volte l’ULN), pertanto deve essere usata cautela in questa condizione (vedere paragrafo 4.4).
Popolazioni speciali Anziani Del numero totale di pazienti nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza di dabrafenib in monoterapia (n = 578), il 22% era di età pari o superiore a 65 anni, ed il 6% era di età pari o superiore a 75 anni. Rispetto ai soggetti più giovani (< 65), un maggior numero di soggetti di età ≥ 65 anni ha avuto reazioni avverse che hanno portato a riduzioni del farmaco in studio (22% versus 12%) o ad interruzioni (39% versus 27%). Inoltre, i pazienti anziani hanno presentato più reazioni avverse severe in confronto ai pazienti più giovani (41% versus 22%). Nessuna differenza complessiva nell’efficacia è stata osservata tra questi soggetti e i soggetti più giovani. Nella popolazione complessiva valutata per la sicurezza di dabrafenib in associazione con trametinib (n = 1076), 265 pazienti (25%) erano di età ≥ 65 anni, 62 pazienti (6%) erano di età ≥75 anni. La percentuale di pazienti che ha manifestato eventi avversi è risultata simile nei soggetti di età < 65 anni ed in quelli di età ≥ 65 anni in tutti gli studi clinici. I pazienti di età ≥ 65 anni avevano una probabilità maggiore di manifestare effetti indesiderati severi ed effetti indesiderati che hanno portato alla sospensione permanente del medicinale, alla riduzione della dose ed all'interruzione del trattamento rispetto a quelli di età < 65 anni.
Dabrafenib in combinazione con trametinib in pazienti con metastasi cerebrali La sicurezza e l'efficacia dell'associazione di dabrafenib e trametinib sono state valutate in uno studio di fase II a più coorti, in aperto, in pazienti con melanoma positivo alla mutazione BRAF V600 con metastasi cerebrali. Il profilo di sicurezza osservato in questi pazienti sembra essere coerente con il profilo di sicurezza integrato dell’associazione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V