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Subcuvia 160 mg/ml soluzione iniettabile per uso sottocutaneo o intramuscolare 1 flaconcino da 5 ml

Ultimo aggiornamento: 22 Novembre, 2019
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1. Indicazioni terapeutiche
Terapia sostitutiva in pazienti adulti, bambini e adolescenti (0–18) con: • Sindromi da immunodeficienza primaria con insufficiente produzione di anticorpi (vedere paragrafo 4.4). • Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con leucemia linfocitica cronica (LLC) nei quali la somministrazione profilattica di antibiotici abbia fallito o sia controindicata. • Ipogammaglobulinemia e infezioni batteriche ricorrenti in pazienti con mieloma multiplo (MM). • Ipogammaglobulinemia in pazienti pre– e post–allotrapianto di cellule staminali ematopoietiche (HSCT, haematopoietic stem cell transplant).
2. Posologia
La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento della immunodeficienza. Posologia La dose e lo schema posologico dipendono dall’indicazione.Terapia sostitutiva Il medicinale deve essere somministrato per via sottocutanea. Nella terapia sostitutiva può essere necessario personalizzare la dose per ciascun paziente in funzione della risposta farmacocinetica e clinica. I seguenti schemi posologici vengono indicati come linea guida. Lo schema posologico deve consentire il raggiungimento di un livello minimo IgG (misurato prima della infusione successiva) di almeno 5–6 g/l, con l’obiettivo di rimanere entro l’intervallo di riferimento delle IgG sieriche per l’età. Può essere necessaria una dose di carico di almeno 0,2–0,5 g/kg di peso corporeo. Può essere necessario frazionarla in più giorni, con una dose massima giornaliera di 0,1–0,15 g/kg. Una volta ottenuti livelli di IgG allo stato stazionario, le dosi di mantenimento vengono somministrate a intervalli ripetuti (una volta alla settimana circa) per raggiungere una dose mensile cumulativa dell’ordine di 0,4–0,8 g/kg. Può essere necessario iniettare ogni singola dose in siti anatomici differenti. I livelli minimi devono essere misurati e valutati congiuntamente all’incidenza d’infezione. Per ridurre il tasso d’infezione, può essere necessario aumentare la dose con l’obiettivo di raggiungere livelli minimi più elevati. SUBCUVIA può essere iniettato anche per via intramuscolare. In questi casi la dose cumulativa mensile deve essere suddivisa in somministrazioni settimanali o bisettimanali, in modo da mantenere basso il volume iniettato. Al fine di ridurre ulteriormente il disagio al paziente, può essere necessario iniettare ogni singola dose in siti anatomici differenti. Popolazione pediatrica La posologia nei bambini e negli adolescenti (0–18 anni) non differisce da quella degli adulti, dal momento che la posologia per ogni indicazione è fornita in riferimento al peso corporeo e viene corretta in base all’esito clinico nelle indicazioni della terapia sostitutiva. Modo di somministrazione SUBCUVIA deve essere somministrato per via sottocutanea. In casi eccezionali, laddove la somministrazione per via sottocutanea non sia possibile, SUBCUVIA può essere somministrato per via intramuscolare. L’infusione sottocutanea per il trattamento domiciliare deve essere iniziata e monitorata da parte di un medico esperto nella supervisione di pazienti destinati al trattamento domiciliare. Al paziente dovrà essere insegnato come usare la siringa, le tecniche di infusione, il mantenimento di un diario del trattamento, il riconoscimento di gravi reazioni avverse e le misure da intraprendere in tal caso. SUBCUVIA può essere iniettato in siti quali addome, coscia, parte superiore del braccio e laterale dell’anca. Si raccomanda di usare una velocità iniziale di somministrazione di 10 ml/h/pompa. Se ben tollerata (vedere paragrafo 4.4), la velocità di infusione può essere aumentata di 1 ml/h/pompa ad ogni infusione successiva. La velocità massima raccomandata è di 20 ml/h/pompa. E’ possibile utilizzare più di una pompa simultaneamente. Il sito di infusione deve essere cambiato ogni 5–15 ml. Negli adulti, in base alle preferenze del paziente è possibile frazionare le dosi superiori a 30 ml. Non c’è limite al numero dei siti di infusione. L’iniezione intramuscolare deve essere eseguita da un medico o infermiere.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 (vedere paragrafo 4.4).SUBCUVIA non deve essere somministrato per via intravascolare. SUBCUVIA non deve essere somministrato per via intramuscolare in pazienti affetti da grave trombocitopenia o da qualsiasi altro disordine dell’emostasi.
4. Avvertenze
La somministrazione accidentale di SUBCUVIA in un vaso sanguigno può causare shock nei pazienti. La velocità di infusione raccomandata al paragrafo 4.2 deve essere seguita rigorosamente. I pazienti devono essere strettamente monitorati e sottoposti ad attenta osservazione per rilevare qualunque sintomo per tutta la durata dell’infusione. Alcune reazioni avverse possono verificarsi più frequentemente nei pazienti in trattamento per la prima volta con immunoglobulina umana normale o, in rari casi, quando si passa a un altro prodotto a base di immunoglobulina umana normale o quando il trattamento viene interrotto per oltre otto settimane. Le potenziali complicazioni spesso possono essere evitate: • Iniettando inizialmente il prodotto più lentamente rispetto alla velocità normale raccomandata. • Assicurandosi che i pazienti siano sottoposti ad attento monitoraggio per qualsiasi sintomo per tutta la durata dell’infusione. In particolare, i pazienti mai trattati prima con l’immunoglobulina umana normale, i pazienti che in precedenza assumevano un prodotto alternativo o quando vi sia stato un lungo intervallo di tempo dalla infusione precedente devono essere monitorati durante la prima infusione e per la prima ora dopo la prima infusione, per poter rilevare potenziali segni avversi.Tutti gli altri pazienti devono essere posti in osservazione per almeno 20 minuti dopo la somministrazione. In caso di reazione avversa si deve ridurre la velocità di infusione o interrompere l’infusione. Il trattamento necessario dipende dalla natura e dalla gravità della reazione avversa. In caso di shock deve essere adottato un trattamento medico standard. Ipersensibilità Vere reazioni da ipersensibilità sono rare. In particolare possono verificarsi nei pazienti con anticorpi anti–IgA che devono essere trattati con particolare cautela. I pazienti con anticorpi anti–IgA, nei quali il trattamento con prodotti a base di IgG per via sottocutanea rimane l’unica opzione, devono essere trattati con SUBCUVIA solo sotto la stretta supervisione del medico. Raramente l’immunoglobulina umana normale può indurre caduta della pressione arteriosa con reazione anafilattica, anche in pazienti che avevano tollerato il precedente trattamento con immunoglobulina umana normale. In caso di sospette reazioni allergiche o anafilattiche è necessario interrompere immediatamente l’iniezione. Tromboembolia Eventi tromboembolici arteriosi e venosi inclusi infarto miocardico, ictus, trombosi venosa profonda ed embolia polmonare sono stati associati all’uso di immunoglobuline. Prima di utilizzare le immunoglobuline i pazienti devono essere sufficientemente idratati. Prestare attenzione nei pazienti con fattori di rischio preesistenti per gli eventi trombotici (come età avanzata, ipertensione, diabete mellito e anamnesi positiva per vasculopatia o episodi trombotici, pazienti con disturbi trombofilici acquisiti o ereditari, pazienti con periodi prolungati di immobilizzazione, pazienti gravemente ipovolemici, pazienti con malattie che incrementano la viscosità ematica). I pazienti devono essere informati sui primi sintomi degli eventi tromboembolici, inclusi dispnea, dolore e gonfiore di un arto, deficit neurologici focali e dolore toracico, e si deve consigliare loro di rivolgersi immediatamente al medico alla comparsa dei sintomi. Sindrome da meningite asettica (AMS, Aseptic Meningitis Syndrome) È stata riferita l’insorgenza della sindrome da meningite asettica in associazione al trattamento con immunoglobuline per via sottocutanea; i sintomi insorgono di solito da diverse ore a 2 giorni dopo il trattamento. La sospensione del trattamento con immunoglobuline può dare luogo alla remissione dell’AMS nell’arco di diversi giorni, senza postumi. I pazienti devono essere informati sui primi sintomi, che comprendono cefalea grave, rigidità del collo, sonnolenza, febbre, fotofobia, nausea e vomito. Informazioni importanti su alcuni degli eccipienti di Subcuvia Sodio Questo medicinale contiene fino a 98 mg (4,3 mmol) di sodio per dose (per 75 kg di peso corporeo), impiegando la dose massima giornaliera (11,25 g di IgG = 70 ml di SUBCUVIA). Di ciò si deve tenere conto nei pazienti che seguono una dieta iposodica.Interferenza con i test sierologici Dopo l’iniezione di immunoglobuline il rialzo temporaneo di vari anticorpi trasferiti passivamente nel sangue del paziente può determinare falsi risultati positivi nei test sierologici. La trasmissione passiva di anticorpi verso gli antigeni degli eritrociti, ad esempio A, B, D può interferire con alcuni test sierologici per la ricerca di anticorpi rivolti verso antigeni dei globuli rossi, per esempio il test antiglobulina diretto (DAT, test di Coombs diretto). La somministrazione di SUBCUVIA può determinare valori falsi positivi nei saggi per la diagnosi delle infezioni micotiche basati sulla rilevazione dei beta–D–glucani; questo dato può persistere nelle settimane successive all’infusione del prodotto. Agenti trasmissibili SUBCUVIA è ottenuto da plasma umano. Le misure standard atte a prevenire infezioni conseguenti all’uso di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma di origine umana includono la selezione dei donatori, lo screening delle singole donazioni e dei pool di plasma per i markers specifici di infezione e l’inclusione di efficaci fasi di produzione per la inattivazione / rimozione di virus. Tuttavia, in caso di somministrazione di prodotti medicinali preparati da sangue o plasma di origine umana non è possibile escludere totalmente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Questo vale anche per i virus sconosciuti o emergenti e altri agenti patogeni. Le misure intraprese vengono considerate efficaci per i virus capsulati quali HIV, HBV e HCV e per i virus non capsulati quali HAV e parvovirus B19. C’è un’esperienza clinica rassicurante sulla mancanza di trasmissione di epatite A o di parvovirus B19 con le immunoglobuline e si ritiene anche che il contenuto di anticorpi giochi un ruolo importante nel contribuire alla sicurezza virale. Per ciascuna somministrazione di SUBCUVIA è fortemente raccomandata la registrazione del nome e del numero di lotto del prodotto per poter mantenere una correlazione fra il paziente e il lotto del prodotto. Popolazione pediatrica Le avvertenze e le precauzioni elencate riguardano sia gli adulti che i bambini.
5. Interazioni
Vaccini ottenuti da virus vivi attenuati La somministrazione di immunoglobuline può compromettere per un periodo di almeno 6 settimane e fino a 3 mesi l’efficacia di vaccini ottenuti da virus vivi attenuati quali quelli anti–morbillo, anti–rosolia, anti–parotite e anti–varicella. Dopo la somministrazione di questo prodotto è necessario far passare un intervallo di 3 mesi prima di procedere alla vaccinazione con vaccini ottenuti da virus vivi attenuati. Per il morbillo, tale compromissione può persistere anche per 1 anno. Pertanto è necessario controllare il titolo anticorpale dei pazienti sottoposti a vaccinazione anti–morbillo.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Occasionalmente possono verificarsi reazioni avverse quali brividi, cefalea, febbre, vomito, reazioni allergiche, nausea, vertigini, iperidrosi, pallore, parestesia, tachicardia, artralgia, ipotensione e moderata lombalgia. Raramente le immunoglobuline umane normali possono causare una improvvisa caduta della pressione arteriosa e, in casi isolati, shock anafilattico, anche quando il paziente non abbia mostrato ipersensibilità a precedenti somministrazioni. Reazioni locali al sito di infusione: gonfiore, dolore, rossore, indurimento, calore locale, prurito, ecchimosi e rash cutaneo possono verificarsi frequentemente. Per le informazioni sulla sicurezza relativamente agli agenti trasmissibili, vedere paragrafo 4.4. Elenco tabellare delle reazioni avverse La tabella presentata qui sotto è conforme alla classificazione per sistemi e organi di MedDRA (SOC, system organ classification e livello di termine preferito). Le reazioni avverse presentate in questo paragrafo si basano su segnalazioni ricavate da tre studi clinici e sull’esperienza post–marketing relativa a Subcuvia. Le frequenze sono state valutate in base alla seguente convenzione: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità. Frequenza delle reazioni avverse (ADR) con SUBCUVIA
Classificazione per sistemi e organi (SOC) MedDRA Reazione avversa Frequenza
DISTURBI DEL SISTEMA IMMUNITARIO Shock anafilattico, Reazioni anafilattiche/anafilattoidi, Ipersensibilità Non nota*
PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO Cefalea Comune
Vertigini Non comune
Tremore Raro
Parestesia Non nota*
PATOLOGIE CARDIACHE Tachicardia Non nota*
PATOLOGIE VASCOLARI Sensazione di freddo alle estremità Raro
Ipotensione, Ipertensione, Rossore, Pallore Non nota*
PATOLOGIE RESPIRATORIE, TORACICHE E MEDIASTINICHE Dispnea Non nota*
PATOLOGIE GASTROINTESTINALI Nausea Non comune
Dolore addominale Non comune
Vomito, Parestesia orale Non nota*
PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO Prurito, Eritema Non comune
Orticaria Raro
Gonfiore in viso, Rash maculopapulare, Dermatite allergica, Iperidrosi Non nota*
PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO Rigidità muscoloscheletrica (incluso dolore toracico) Non comune
Artralgia, Mialgia Raro
Dolore dorsale Non nota*
PATOLOGIE SISTEMICHE E CONDIZIONI RELATIVE ALLA SEDE DI SOMMINISTRAZIONE Emorragia nel sito di iniezione, Dolore nel sito di iniezione, Ematoma nel sito di iniezione, Eritema nel sito di iniezione, Brividi Comune
Tumefazione nel sito di iniezione, Prurito nel sito di iniezione, Dolore, Affaticamento, Sensazione di calore Non comune
Rash nel sito di iniezione Raro
Febbre, Malessere, Reazione nel sito di iniezione, Orticaria nel sito di iniezione, Indurimento nel sito di iniezione, Calore nel sito di iniezione Non nota*
ESAMI DIAGNOSTICI Aumento dell’alanina aminotransferasi Raro
Aumento della frequenza cardiaca Raro
* Queste ADR sono state riportate da fonti post–marketing.Popolazione pediatrica La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini sono uguali a quanto riscontrato negli adulti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web:www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza La sicurezza di questo medicinale in gravidanza non è stata stabilita in studi clinici controllati e pertanto deve essere somministrato con cautela nelle donne durante la gravidanza o l’allattamento al seno. È stato dimostrato che i prodotti a base di immunoglobuline attraversano la placenta, in quantità crescente durante il terzo trimestre. L’esperienza clinica acquisita con le immunoglobuline suggerisce che non sono previsti effetti dannosi sul decorso della gravidanza o sul feto e sul neonato. Allattamento Le immunoglobuline sono escrete nel latte materno e possono contribuire a proteggere il neonato dai patogeni che utilizzano le mucose come porta di accesso. Fertilità L’esperienza clinica con le immunoglobuline suggerisce che non ci si debbano attendere effetti nocivi sulla fertilità.
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2° C – 8° C). Durante il periodo di validità il prodotto confezionato può essere conservato a temperatura ambiente (non più di 25° C) fino a 6 settimane. La data di trasferimento a temperatura ambiente ed il termine del periodo di 6 settimane devono essere registrate sulla scatola esterna. Una volta che il prodotto è conservato a temperatura ambiente non deve essere rimesso in frigorifero e deve essere eliminato se non usato entro il termine del periodo di 6 settimane. Non congelare. Tenere il contenitore nell’imballaggio esterno per proteggere il medicinale dalla luce.
9. Principio attivo
Immunoglobulina umana normale (SCIg e IMIg) Un ml contiene: Immunoglobulina umana normale...... 160 mg (purezza: almeno il 95% di IgG) Ogni flaconcino da 5 ml contiene 0,8 g di immunoglobulina umana normale Ogni flaconcino da 10 ml contiene 1,6 g di immunoglobulina umana normale Distribuzione delle sottoclassi IgG (valori appross.): IgG1 45–75% IgG2 20–45% IgG3 3–10% IgG4 2–8% Il contenuto massimo di IgA è di 4.800 mcg /ml. Prodotto dal plasma di donatori umani. Eccipiente con effetti noti: Questo medicinale contiene circa 1,4 mg di sodio per ml. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Glicina Cloruro di sodio Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Le conseguenze di un sovradosaggio non sono note.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).