Interazioni con medicinali Dei diversi farmaci che interagiscono con la ciclosporina, vengono di seguito elencati quelli per cui sono state adeguatamente comprovate le interazioni e che determinano conseguenze cliniche.E’ noto che vari farmaci sono in grado di aumentare o diminuire le concentrazioni plasmatiche o ematiche di ciclosporina, agendo per inibizione competitiva o induzione degli enzimi coinvolti nel suo metabolismo, in particolare il CYP3A4. La ciclosporina è anche un inibitore del CYP3A4, glicoproteina–P trasportatore di efflusso multifarmaco e proteine trasportatori di anioni organici (OATP), e può aumentare i livelli plasmatici di farmaci concomitanti che sono substrati dello stesso enzima e/o del trasportatore. Medicinali noti per ridurre o aumentare la biodisponibilità della ciclosporina: Nei pazienti trapiantati si devono misurare frequentemente i livelli di ciclosporina e, se necessario, correggerne il dosaggio, in particolare durante l’inizio o la sospensione di medicinali somministrati in concomitanza. Nei pazienti non sottoposti a trapianto, il rapporto tra livelli ematici ed effetti clinici è meno consolidato. Qualora vengano somministrati in concomitanza a ciclosporina medicinali noti per aumentarne i livelli, potrebbero essere più appropriati una frequente valutazione della funzione renale ed un attento monitoraggio degli effetti collaterali correlati alla ciclosporina rispetto alla determinazione dei livelli ematici.
Medicinali che diminuiscono i livelli di ciclosporina E’atteso che tutti gli induttori del CYP3A4 e/o della glicoproteina–P diminuiscano i livelli di ciclosporina. Esempi di medicinali che diminuiscono i livelli di ciclosporina sono:
Barbiturici, carbamazepina, oxcarbazepina, fenitoina; nafcillina, sulfadimidina e.v; probucolo, orlistat, hypericum perforatum (erba di San Giovanni), ticlopidina, sulfinpirazone, terbinafina, bosentan. I prodotti contenenti
Hypericum perforatum (erba di San Giovanni) non devono essere usati in concomitanza con Sandimmun Neoral a causa del rischio di diminuzione dei livelli ematici di ciclosporina e quindi di riduzione dell’effetto (vedere paragrafo 4.3).
Rifampicina induce il metabolismo intestinale ed epatico della ciclosporina. Durante la somministrazione concomitante potrebbe essere necessario aumentare le dosi di ciclosporina di 3–5 volte.
Octreotide diminuisce l’assorbimento orale della ciclosporina quindi può essere necessario un aumento del 50% della dose di ciclosporina o un passaggio alla somministrazione endovenosa.
Medicinali che aumentano i livelli di ciclosporina Tutti gli inibitori del CYP3A4 e/o della glicoproteina–P possono portare ad un aumento dei livelli di ciclosporina.
Esempi sono: Nicardipina, metoclopramide, contraccettivi orali, metilprednisolone (dosi elevate), allopurinolo, acido colico e derivati, inibitori della proteasi, imatinib, colchicina, nefazodone.
Antibiotici macrolidi:
Eritromicina può aumentare di 4–7 volte l’esposizione alla ciclosporina, talvolta causando nefrotossicità. E’ stato riportato che la
claritromicina raddoppi l’esposizione alla ciclosporina.
Azitromicina aumenta i livelli di ciclosporina di circa il 20%.
Antibiotici azolici: Ketoconazolo, fluconazolo, itraconazolo e voriconazolo possono aumentare di più del doppio l’esposizione alla ciclosporina.
Verapamil aumenta le concentrazioni ematiche di ciclosporina di 2–3 volte. La somministrazione concomitante di
telaprevir ha determinato un aumento di circa 4,64 volte dell’esposizione normalizzata a dosi di ciclosporina (AUC).
Amiodarone aumenta sensibilmente la concentrazione plasmatica della ciclosporina contemporaneamente ad un aumento della creatinina sierica. Questa interazione può verificarsi molto tempo dopo la sospensione dell’amiodarone a causa della sua emivita molto lunga (circa 50 giorni). E’ stato riportato che
danazolo aumenta le concentrazioni ematiche di ciclosporina di circa il 50%.
Diltiazem (a dosi di 90 mg/die) può aumentare le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina fino al 50%.
Imatinib può aumentare l’esposizione alla ciclosporina e la C
max di circa il 20%.
Interazioni con il cibo E’ stato riportato che la contemporanea assunzione di pompelmo e di succo di pompelmo aumenta la biodisponibilità della ciclosporina.
Associazioni con rischio aumentato di nefrotossicità Deve essere posta attenzione nel somministrare ciclosporina in associazione con altri principi attivi con effetti nefrotossici sinergici, come ad esempio:
aminoglicosidi (comprese gentamicina, tobramicina), amfotericina B, ciprofloxacina, vancomicina, trimetoprim (+ sulfametossazolo); derivati dell’acido fibrico (es. bezafibrato, fenofibrato); FANS (compresi diclofenac, naproxene, sulindac); melfalan; antagonisti dei recettori H2 (es. cimetidina, ranitidina); metotrexate (vedere paragrafo 4.4).Durante l’uso concomitante di un farmaco che può manifestare sinergia nefrotossica, si deve effettuare un attento monitoraggio della funzione renale. Se si manifestasse una significativa alterazione della funzione renale, si deve ridurre il dosaggio del medicinale somministrato in concomitanza o valutare un trattamento alternativo. L’uso concomitante di ciclosporina e tacrolimus deve essere evitato a causa del rischio di nefrotossicità e di interazione farmacocinetica tramite CYP3A4 e/o P–gp (vedere paragrafo 4.4).
Effetti della ciclosporina su altri farmaci La ciclosporina è un inibitore del CYP3A4, della pompa di efflusso multifarmaco glicoproteina–P (P–gp) e delle proteine di trasporto di anioni organici (OATP). La somministrazione concomitante di ciclosporina e di farmaci che sono substrati di CYP3A4, P–gp e di OATP può aumentare i livelli plasmatici dei medicinali somministrati in concomitanza che sono substrati di questo enzima e/o trasportatore. Alcuni esempi sono elencati di seguito: La ciclosporina può ridurre la clearance di
digossina, colchicina, inibitori della HMG–CoA reduttasi (statine) e etoposide. Se uno qualsiasi di questi medicinali viene somministrato in concomitanza con la ciclosporina, è necessaria una attenta osservazione clinica per consentire una rilevazione precoce delle manifestazioni tossiche dei medicinali, seguita da riduzione del dosaggio o da sospensione dei medicinali stessi. Quando sono somministrate in concomitanza a ciclosporina, il dosaggio delle statine deve essere ridotto e l’uso concomitante di alcune statine deve essere evitato secondo le raccomandazioni riportate nei rispettivi fogli illustrativi. Le modifiche di esposizione delle statine comunemente utilizzate con ciclosporina sono riassunte in Tabella 1. La terapia con le statine deveessere temporaneamente sospesa o interrotta nei pazienti con segni e sintomi di miopatia o in coloro che manifestano fattori di rischio predisponenti a un grave danno renale secondario a rabdomiolisi, insufficienza renale inclusa. Tabella 1. Riassunto delle modifiche di esposizione delle statine comunemente usate con ciclosporina
Statina | Dosaggi disponibili | Range di aumento dell’esposizione alla statina quando somministrata con ciclosporina |
Atorvastatina | 10–80 mg | 8–10 volte |
Simvastatina | 10–80 mg | 6–8 volte |
Fluvastatina | 20–80 mg | 2–4 volte |
Lovastatina | 20–40 mg | 5–8 volte |
Pravastatina | 20–80 mg | 5–10 volte |
Rosuvastatina | 5–40 mg | 5–10 volte |
Pitavastatina | 1–4 mg | 4–6 volte |
Si raccomanda cautela quando la ciclosporina è somministrata in concomitanza a lercanidipina (vedere paragrafo 4.4). A seguito della somministrazione concomitante di ciclosporina e
aliskiren, un substrato della P–gp, la C
max di aliskiren era aumentata di circa 2,5 volte e l’AUC di circa 5 volte. Comunque, il profilo farmacocinetico della ciclosporina non è stato alterato significativamente. La somministrazione concomitante di ciclosporina e aliskiren non è raccomandata (vedere paragrafo 4.3). La contemporanea somministrazione di dabigatran etexilato non è raccomandata a causa dell’attività di inibitore della P–gp della ciclosporina (vedere paragrafo 4.3). La contemporanea somministrazione di
nifedipina e ciclosporina può determinare un aumento dell’incidenza di iperplasia gengivale, rispetto a quanto si verifica somministrando la sola ciclosporina. Si è osservato che la contemporanea somministrazione di
diclofenac e ciclosporina determina un notevole aumento della biodisponibilità del diclofenac con la possibile conseguenza di una alterazione reversibile della funzione renale. L’aumento della biodisponibilità del diclofenac è molto probabilmente causato dalla riduzione dell’intenso effetto di primo passaggio al quale la molecola è sottoposta. Nel caso in cui un
FANS con effetto di primo passaggio ridotto (es. acido acetilsalicilico) venga somministrato insieme alla ciclosporina, non è atteso un aumento della loro biodisponibilità. Negli studi clinici con
everolimus o
sirolimus in combinazione con ciclosporina in microemulsione a dose piena sono stati osservati innalzamenti della creatinina sierica. Questo effetto è risultato spesso reversibile con la riduzione della dose di ciclosporina. Everolimus e sirolimus hanno influito solo minimamente sulla farmacocinetica della ciclosporina. La somministrazione concomitante di ciclosporina aumenta in modo significativo i livelli ematici di everolimus e di sirolimus. E’ richiesta cautela nell’uso concomitante di
farmaci risparmiatori di potassio (es. diuretici risparmiatori di potassio, ACE inibitori, antagonisti dei recettori dell’angiotensina II) o
farmaci contenenti potassio poiché potrebbero portare ad aumenti significativi del potassio sierico (vedere paragrafo 4.4). La ciclosporina può aumentare le concentrazioni plasmatiche di
repaglinide e pertanto aumentare il rischio di ipoglicemia. Nei volontari sani la co–somministrazione di
bosentan e ciclosporina aumenta di diverse volte l’esposizione a bosentan e si è verificata una diminuzione del 35% dell’esposizione a ciclosporina. La co–somministrazione di ciclosporina con bosentan non è raccomandata (vedere sopra il sottoparagrafo "Medicinali che diminuiscono i livelli di ciclosporina" e paragrafo 4.3). Nei volontari sani la somministrazione di dosi multiple di
ambrisentan e ciclosporina ha determinato un aumento di circa 2 volte dell’esposizione a ambrisentan, mentre l’esposizione alla ciclosporina è aumentata marginalmente (circa 10%). In pazienti oncologici con somministrazioni concomitanti di antracicline per via endovenosa e dosi molto alte di ciclosporina si è osservato un aumento significativo dell’esposizione alle
antracicline (
es. doxorubicina, mitoxantrone, daunorubicina). Durante il trattamento con ciclosporina, la vaccinazione può essere meno efficace e si deve evitare l’uso di vaccini vivi attenuati.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi di interazione solo negli adulti.