icon/back Indietro

Ropivacaina Bioq 2 mg/ml soluzione per infusione in sistema di somministrazione 1 flacone in hdpe da 250 ml in dispositivo di somministrazione in sacca da trasporto

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Ropivacaina BioQ è indicato per il controllo del dolore post-operatorio acuto negli adulti. Ropivacaina BioQ si usa: - Per mantenere il blocco continuo dei nervi periferici per infusione continua. - Per infiltrazione continua della ferita chirurgica.
2. Posologia
Ropivacaina BioQ deve essere utilizzato soltanto da medici esperti in anestesia regionale o sotto la loro supervisione. Posologia. Adulti: Il dispositivo erogatore, la pompa per infusione Ropivacaina ReadyfusOR, rilascia il farmaco alla velocità di circa 5 ml/ora, pari a 10 mg/ora, in un periodo massimo di 48 ore. Nella maggior parte dei casi di dolore postoperatorio da moderato a severo, la velocità di infusione prestabilita di 5 ml (10 mg) l’ora assicura un’analgesia adeguata, con blocco motorio lieve e non progressivo. A seconda delle condizioni cliniche del paziente, si deve considerare la prescrizione di altri analgesici orali (per l’analgesia controllata dal paziente) oppure boli supplementari di anestetico locale. In tal caso, si devono rispettare le indicazioni riportate nelle schede informative degli altri medicinali. Popolazione pediatrica: L’uso di Ropivacaina BioQ non è indicato nei bambini e negli adolescenti. Modo di somministrazione: Per uso perineurale e infiltrazione. Per mantenere il blocco continuo dei nervi periferici per infusione perineurale continua, si raccomanda la seguente tecnica: - A meno che non sia già stato indotto in sede perioperatoria, si effettua un blocco sensitivo con 7,5 mg/ml di ropivacaina. - L’analgesia viene quindi mantenuta con Ropivacaina BioQ.Per l’infiltrazione continua della ferita chirurgica, durante l’intervento si deve inserire nella ferita un catetere fenestrato in dotazione (vedere paragrafi 6.5 e 6.6). In ogni caso si deve effettuare un attento monitoraggio dell’effetto analgesico al fine di rimuovere il catetere non appena l'intensità del dolore lo consenta. Precauzioni da adottare prima della manipolazione o somministrazione del prodotto medicinale: Per istruzioni sulla preparazione del prodotto medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
3. Controindicazioni
- Ipersensibilità alla ropivacaina o ad altri anestetici locali di tipo ammidico o a uno qualunque degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. - Anestesia regionale endovenosa. - Anestesia paracervicale ostetrica. - Uso intravascolare. - Uso intratecale. - Uso intracranico. - Uso intrarticolare.
4. Avvertenze
Le procedure di anestesia regionale devono essere sempre effettuate in aree adeguatamente attrezzate e da personale qualificato. Inoltre, devono essere a immediata disposizione gli strumenti e i farmaci necessari al monitoraggio e al trattamento d’emergenza. Il medico responsabile deve avere esperienza e conoscenze adeguate relativamente a diagnosi e trattamento degli effetti collaterali, della tossicità sistemica e di altre complicazioni (vedere paragrafi 4.8 e 4.9). Le seguenti informazioni valgono per tutte le vie di somministrazione di 2 mg/ml di ropivacaina in soluzione in modo da riportare tutti i dati di sicurezza. Cardiovascolare: I pazienti trattati con farmaci antiaritmici di classe III (per es. amiodarone) devono essere attentamente controllati e un monitoraggio ECG deve essere preso in considerazione, poiché gli effetti cardiaci possono essere additivi. Sono stati riportati rari casi di arresto cardiaco durante l’uso di ropivacaina nel blocco dei nervi periferici, specialmente a seguito di una somministrazione intravascolare accidentale nei pazienti anziani e nei pazienti con concomitante malattia cardiaca. In alcuni casi la rianimazione è stata difficile. In caso di arresto cardiaco, può essere necessario un impegno di rianimazione protratto per aumentare le possibilità di successo. Blocco a livello cervicale e della testa: Alcune procedure di anestesia locale, come le iniezioni nelle regioni della testa e del collo, possono essere associate ad una più elevata frequenza di reazioni avverse serie, indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato. Blocco a livello dei nervi periferici maggiori: Il blocco dei nervi periferici maggiori può comportare la somministrazione di un volume maggiore di anestetico locale in aree altamente vascolarizzate, spesso in prossimità di grandi vasi sanguigni, dove esiste un aumentato rischio di iniezione intravascolare e/o un rapido assorbimento sistemico, che può portare a elevate concentrazioni plasmatiche. Ipersensibilità: Deve essere tenuta in considerazione la possibilità di ipersensibilità crociata con altri anestetici locali di tipo ammidico. Pazienti in condizioni generali precarie: I pazienti in condizioni generali precarie, a causa dell’età o di altri fattori di compromissione quali blocco parziale o completo della conduzione cardiaca, patologie epatiche in stadio avanzato o gravi alterazioni della funzionalità renale, richiedono una speciale attenzione, sebbene l’anestesia regionale sia frequentemente indicata in questi pazienti. Pazienti con alterata funzionalità epatica e renale: La ropivacaina viene metabolizzata dal fegato e pertanto deve essere utilizzata con cautela in pazienti con grave malattia epatica; la somministrazione di dosi ripetute deve essere ridotta a causa del ritardo nell’eliminazione. Quando viene utilizzata in dose singola o per trattamenti a breve termine nei pazienti con funzionalità renale compromessa, normalmente non è necessario modificarne la dose. L’acidosi e la diminuita concentrazione delle proteine plasmatiche, frequentemente osservate in pazienti con insufficienza renale cronica, possono aumentare il rischio di tossicità sistemica. Porfiria acuta: Ropivacaina BioQ è probabilmente porfirinogenica e nei pazienti con porfiria acuta deve essere prescritta solo quando non sono disponibili alternative più sicure. Devono essere adottate precauzioni appropriate nei casi di pazienti vulnerabili, in accordo a quanto riportato nei testi standard di riferimento e/o consultandosi con esperti di questa malattia. Condrolisi: Ci sono state segnalazioni post-marketing di condrolisi nei pazienti che hanno ricevuto un’infusione continua intra-articolare postoperatoria di anestetici locali, tra cui la ropivacaina. La maggior parte dei casi segnalati di condrolisi ha riguardato l'articolazione della spalla. L’infusione continua intrarticolare non è un’indicazione approvata per Ropivacaina BioQ. L’infusione continua intrarticolare con Ropivacaina BioQ deve essere evitata, poiché l'efficacia e la sicurezza non sono state stabilite. Somministrazione prolungata: Una somministrazione prolungata della ropivacaina deve essere evitata in pazienti trattati contemporaneamente con forti inibitori di CYP1A2, quali fluvoxamina ed enoxacina (vedere paragrafo 4.5). Se vengono utilizzati blocchi prolungati attraverso l’infusione continua, si devono considerare i rischi di raggiungere una concentrazione tossica nel plasma o di indurre una lesione neurale locale. Dosi cumulative fino a 675 mg di ropivacaina somministrate nell’arco di 24 ore per analgesia nel postoperatorio sono state ben tollerate negli adulti, così come infusioni epidurali continue fino a 28 mg/ora per 72 ore nel postoperatorio. In un numero limitato di pazienti, dosi più elevate fino a 800 mg/die sono state somministrate con un numero relativamente basso di reazioni avverse. Negli studi clinici un’infusione epidurale di ropivacaina da 2 mg/ml da sola o in combinazione con fentanil 1-4 mcg/ml è stata somministrata per il controllo del dolore postoperatorio per un periodo massimo di 72 ore. La combinazione di ropivacaina e fentanil ha assicurato un maggiore sollievo dal dolore, ma ha causato effetti indesiderati da oppioidi. La combinazione di ropivacaina e fentanil è stata studiata solo per la ropivacaina in dose da 2 mg/ml. Popolazione pediatrica: L’uso di Ropivacaina BioQ non è indicato nei bambini e negli adolescenti. Eccipienti con azione/effetti noti: Questo medicinale contiene 3,4 mg di sodio per ml equivalente a 0,17% dell'assunzione massima giornaliera raccomandata dall'OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
5. Interazioni
Ropivacaina BioQ deve essere utilizzato con cautela nei pazienti in trattamento con altri anestetici locali o sostanze strutturalmente correlate agli anestetici locali di tipo ammidico, per esempio certi antiaritmici, come lidocaina e mexiletina, in quanto gli effetti tossici sistemici sono additivi. L’uso contemporaneo di Ropivacaina BioQ con anestetici generali o oppiacei può determinare un reciproco potenziamento dei rispettivi effetti (avversi). Non sono stati condotti studi specifici di interazione con ropivacaina e farmaci antiaritmici di classe III (per es. amiodarone), ma in questi casi si raccomanda cautela (vedere anche paragrafo 4.4). Il citocromo P450 (CYP) 1A2 è coinvolto nella formazione del principale metabolita di ropivacaina, 3-idrossi ropivacaina. In vivo, la clearance plasmatica di ropivacaina viene ridotta fino al 77% durante la somministrazione contemporanea di fluvoxamina, un inibitore selettivo e potente di CYP1A2. Di conseguenza, forti inibitori di CYP1A2, come fluvoxamina ed enoxacina, possono interagire con Ropivacaina BioQ se dati in concomitanza a una sua prolungata somministrazione. La somministrazione prolungata di ropivacaina deve essere evitata in pazienti trattati contemporaneamente con forti inibitori del CYP1A2 (vedere anche paragrafo 4.4). In vivo, la clearance plasmatica della ropivacaina viene ridotta del 15% durante la somministrazione contemporanea di ketoconazolo, un inibitore selettivo e potente di CYP3A4. Tuttavia, l’inibizione di questo isoenzima non sembra avere rilevanza clinica. In vitro, la ropivacaina è un inibitore competitivo di CYP2D6, ma alle concentrazioni plasmatiche raggiunte in clinica non sembra inibire questo isoenzima.
6. Effetti indesiderati
Il profilo delle reazioni avverse di Ropivacaina BioQ è simile a quello degli altri anestetici locali di tipo ammidico a lunga durata d’azione. Le reazioni avverse da farmaco devono essere distinte dagli effetti fisiologici conseguenti al blocco del nervo. Le frequenze utilizzate nella tabella sottostante sono: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100 a <1/10), non comune (≥ 1/1.000 a <1/100), raro (≥ 1/10.000 a <1/1.000), molto raro (<1/10.000) e non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario Raro Reazioni allergiche (reazioni anafilattiche, edema angioneurotico e orticaria)
Disturbi psichiatrici Non comune Ansia
Patologie del sistema nervoso Comune Parestesia, capogiri, cefalea
Non comune Sintomi di tossicità del sistema nervoso centrale (convulsioni, attacchi di grande male, crisi epilettiche, sensazione di testa vuota, parestesia periorale, ipoestesia della lingua, iperacusia, tinnito,disturbi della vista, disartria, spasmo muscolare,tremore)*, ipoestesia
Non noto Discinesia
Patologie cardiache Comune Bradicardia, tachicardia
Raro Arresto cardiaco, aritmie cardiache
Patologie vascolari Molto comune Ipotensione
Comune Ipertensione
Non comune Sincope
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea
Patologie gastrointestinali Molto comune Nausea
Comune Vomito
Patologie del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo Comune Dolore dorsale
Patologie renali e urinarie Comune Ritenzione urinaria
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Rialzo della temperatura, brividi
Non comune Ipotermia
* Questi sintomi si manifestano solitamente a seguito di una somministrazione intravascolare accidentale, di sovradosaggio o di rapido assorbimento, vedere paragrafo 4.9. Reazioni avverse al farmaco correlate alla classe di appartenenza. Complicazioni neurologiche: Indipendentemente dall’anestetico locale utilizzato, sono state associate all’anestesia regionale neuropatie e alterazioni del midollo spinale (per es. sindrome dell’arteria spinale anteriore, aracnoidite, sindrome della cauda equina), che in rari casi possono causare sequele permanenti. Tossicità acuta sistemica: Le reazioni tossiche sistemiche coinvolgono primariamente il sistema nervoso centrale (SNC) e il sistema cardiovascolare (SCV). Queste reazioni sono causate da un’alta concentrazione ematica di anestetico locale che può essere provocata da un’iniezione intravascolare accidentale, da sovradosaggio o da un assorbimento eccezionalmente rapido da un’area molto vascolarizzata (vedere paragrafo 4.4). Le reazioni del SNC sono simili per tutti gli anestetici locali di tipo ammidico, mentre le reazioni cardiache sono maggiormente dipendenti dal farmaco, sia in termini quantitativi, sia qualitativi. Tossicità a carico del sistema nervoso centrale: La tossicità del sistema nervoso centrale si manifesta gradualmente con sintomi e segni di gravità crescente. Inizialmente si rilevano sintomi quali: disturbi visivi o uditivi, ipoestesia periorale, capogiri, sensazione di testa vuota, formicolio e parestesia. Gli effetti più gravi sono disartria, rigidità muscolare e spasmo muscolare e possono precedere l’instaurarsi di convulsioni generalizzate. Questi segni non devono essere confusi con comportamento nevrotico. Possono seguire incoscienza e crisi convulsive (grande male) che possono durare da pochi secondi a diversi minuti. Durante le convulsioni a causa dell’aumentata attività muscolare e di un’interferenza con la respirazione, possono rapidamente insorgere ipossia e ipercapnia. Nei casi gravi si può manifestare anche apnea. L’acidosi respiratoria e metabolica aumenta e prolunga gli effetti tossici degli anestetici locali. Il ritorno del paziente alle condizioni cliniche iniziali è conseguente alla ridistribuzione degli anestetici locali dal sistema nervoso centrale e al successivo metabolismo ed escrezione. Il recupero può essere rapido se non sono state somministrate grandi quantità di farmaco. Tossicità a carico del sistema cardiovascolare: La tossicità cardiovascolare è indice di una situazione più grave. Come risultato di elevate concentrazioni sistemiche di anestetici locali si possono generare ipotensione, bradicardia, aritmia ed anche arresto cardiaco. Nei volontari l’infusione intravenosa di ropivacaina ha indotto una diminuzione della conduttività e della contrattilità. Gli effetti tossici cardiovascolari sono generalmente preceduti da segni di tossicità del sistema nervoso centrale, a meno che il paziente non abbia ricevuto un anestetico generale o sia stato pesantemente sedato con benzodiazepine o barbiturici. Trattamento della tossicità acuta sistemica: Vedere paragrafo 4.9. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo http:// www.agenziafarmaco.gov.it/content/comesegnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non ci sono sufficienti dati sull’utilizzo di ropivacaina nella donna in gravidanza. Gli studi sperimentali condotti negli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti relativamente a gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3). A scopo precauzionale, è preferibile evitare l’uso di Ropivacaina BioQ in gravidanza. Allattamento: Non sono disponibili dati sull’escrezione di ropivacaina nel latte materno. L’allattamento deve essere temporaneamente sospeso durante la terapia con Ropivacaina BioQ. In questo periodo il latte deve essere aspirato con la pompa e scartato. Fertilità: Non sono disponibili dati.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede speciali precauzioni per la conservazione.
9. Principio attivo
1 ml di soluzione per infusione contiene ropivacaina cloridrato monoidrato, equivalente a 2 mg di ropivacaina cloridrato. 1 dispositivo erogatore (pompa per infusione Ropivacaina ReadyfusOR) contiene 250 ml di soluzione per infusione a base di ropivacaina cloridrato monoidrato, equivalente a 500 mg di ropivacaina cloridrato. Eccipiente con effetto noto: 1 ml di soluzione per infusione contiene 0,15 mmol (3,4 mg) di sodio. Ciascuna unità contiene 37 mmol (850 mg) di sodio. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Sodio cloruro, Soluzione di idrossido di sodio oppure acido cloridrico per correzione di pH, Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Sintomi L’iniezione intravascolare accidentale di anestetici locali può causare immediati effetti tossici sistemici (da pochi secondi a pochi minuti). Nei casi di sovradosaggio, il picco di concentrazione plasmatica potrebbe non essere raggiunto tra la prima e la seconda ora, in relazione al sito di iniezione, e pertanto i segni di tossicità possono essere ritardati (vedere paragrafo 4.8). Trattamento La somministrazione di anestetici locali deve essere immediatamente sospesa se compaiono sintomi di tossicità sistemica acuta e i sintomi a carico del SNC (convulsioni e depressione del SNC) devono essere rapidamente trattati con un appropriato supporto delle vie aeree/respiratorie e con la somministrazione di farmaci anticonvulsivanti. Se dovesse manifestarsi un arresto circolatorio, deve essere immediatamente effettuata la rianimazione cardiopolmonare. È di vitale importanza garantire un’ossigenazione ottimale, supportare la ventilazione e la circolazione e trattare l’acidosi. In caso di depressione cardiovascolare (ipotensione, bradicardia) deve essere preso in considerazione un trattamento appropriato con fluidi endovenosi, vasocostrittori e/o farmaci inotropi. In caso di arresto cardiaco, può essere necessaria una rianimazione protratta per aumentare le possibilità di successo.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).