1. Indicazioni terapeutiche
Rocuronio bromuro è indicato, negli adulti e nei pazienti pediatrici (dai neonati a termine agli adolescenti, da 0 a <18 anni), come coadiuvante in anestesia generale per facilitare l’intubazione tracheale durante la sequenza di induzione di routine e per indurre il rilassamento muscolo-scheletrico durante interventi chirurgici. Negli adulti, rocuronio bromuro è inoltre indicato per facilitare l’intubazione tracheale durante l’induzione a sequenza rapida e come coadiuvante nell’unità di terapia intensiva (UTI) per facilitare l’intubazione e la ventilazione meccanica, per brevi periodi di somministrazione. Vedere anche sezione 4.2 e 5.1.
2. Posologia
Posologia Come con altri miorilassanti, il dosaggio di rocuronio bromuro deve essere personalizzato per ogni paziente. Quando si stabilisce la dose è necessario prendere in considerazione il metodo anestetico e la durata prevista dell’intervento chirurgico, il metodo di sedazione e la durata prevista della ventilazione meccanica, la possibile interazione con altri prodotti medicinali somministrati in concomitanza e lo stato di salute del paziente. Si consiglia l’uso di una tecnica di monitoraggio neuromuscolare appropriata per la valutazione del blocco neuromuscolare e del recupero. Procedure chirurgiche Gli anestetici per via inalatoria potenziano gli effetti di blocco neuromuscolare di rocuronio bromuro. Questo potenziamento diventa clinicamente rilevante durante l’anestesia quando si raggiunge una determinata concentrazione di sostanze volatili nei tessuti. Di conseguenza, è necessario effettuare adeguamenti somministrando dosi di mantenimento minori a intervalli meno frequenti o usando velocità d’infusione inferiori di rocuronio bromuro durante interventi chirurgici di lunga durata (più di 1 ora) in anestesia inalatoria. Adulti Nei pazienti adulti, le seguenti raccomandazioni di dosaggio possono fungere da guida generale per l’intubazione tracheale e il miorilassamento per interventi chirurgici da breve a lunga durata e per l’uso in unità di terapia intensiva. Questo prodotto medicinale è solo monouso. Intubazione tracheale: La dose standard per l’intubazione durante l’anestesia di routine è di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo, che consente di ottenere condizioni adeguate per l’intubazione entro 60 secondi in quasi tutti i pazienti. Si consiglia una dose di 1,0 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo per facilitare le condizioni di intubazione tracheale durante l’induzione a sequenza rapida dell’anestesia; le condizioni adeguate per l’intubazione si ottengono entro 60 secondi dalla somministrazione in quasi tutti i pazienti. Se si usa una dose di 0,6 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo per l’induzione a sequenza rapida dell’anestesia, si consiglia di intubare il paziente 90 secondi dopo la somministrazione di rocuronio bromuro. Dosaggio di mantenimento: La dose di mantenimento raccomandata è di 0,15 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo. In caso di anestesia inalatoria a lunga durata d’azione, la dose deve essere ridotta a 0,075-0,1 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo. Le dosi di mantenimento sono da somministrarsi preferibilmente quando l’altezza della risposta muscolare stimolatoria ripristina al 25% dell’altezza della risposta muscolare stimolatoria di controllo o quando sono presenti da 2 a 3 risposte alla stimolazione con treno di quattro (TOF). Infusione continua: Se il rocuronio bromuro viene somministrato mediante infusione continua, si consiglia di somministrare una dose di carico di 0,6 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo e, quando inizia il recupero dal blocco neuromuscolare, di iniziare la somministrazione mediante infusione. La velocità d’infusione deve essere adeguata a mantenere la risposta muscolare stimolatoria al 10% dell’altezza della risposta muscolare stimolatoria di controllo o per mantenere 1-2 risposte alla stimolazione con treno di quattro. Negli adulti in anestesia endovenosa, la velocità d’infusione necessaria per mantenere il blocco neuromuscolare a questo livello va da 0,3 a 0,6 mg/kg/h. In caso di anestesia inalatoria, la velocità d’infusione varia da 0,3 a 0,4 mg/kg/h. Il monitoraggio continuo del blocco neuromuscolare È essenziale, poiché i requisiti per la velocità d’infusione sono diversi a seconda del paziente e del metodo anestetico utilizzato. Dosaggio nelle pazienti in gravidanza: Per le pazienti che si sottopongono a taglio cesareo, si consiglia di utilizzare esclusivamente una dose di 0,6 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo, poiché la dose di 1,0 mg/kg non è stata studiata in questo gruppo di pazienti. L’inversione del blocco neuromuscolare indotto da miorilassanti può essere inibita o insoddisfacente nei pazienti che assumono sali di magnesio per tossiemia in gravidanza, poiché i sali di magnesio potenziano il blocco neuromuscolare. Pertanto, in questi pazienti il dosaggio di rocuronio deve essere diminuito e somministrato a dosi scalari in base alla risposta muscolare stimolatoria. Popolazione pediatrica Per i neonati (da 0 a 27 giorni), i lattanti (da 28 giorni a 2 mesi), i bambini piccoli (da 3 mesi a 23 mesi), i bambini (da 2 a 11 anni) e gli adolescenti (da 12 a ≤ 17 anni), la dose raccomandata per l’intubazione durante l’anestesia di routine e la dose di mantenimento sono simili a quelle degli adulti. Tuttavia, la durata d’azione della singola dose di intubazione sarà maggiore nei neonati e nei lattanti che nei bambini (vedere paragrafo 5.1). Per l’infusione continua in età pediatrica, le velocità d’infusione, ad eccezione di quelle dei bambini, sono le stesse di quelle degli adulti. Per i bambini, possono essere necessarie velocità d’infusione superiori. Pertanto, per i bambini, sono consigliate le stesse velocità d’infusione iniziali degli adulti, che devono poi essere adeguate a mantenere la risposta muscolare stimolatoria al 10% dell’altezza della risposta muscolare stimolatoria di controllo o per mantenere 1 o 2 risposte alla stimolazione con treno di quattro durante l’intervento chirurgico. L’esperienza con rocuronio bromuro nell’induzione a sequenza rapida nei pazienti pediatrici è limitata. Pertanto, rocuronio bromuro non è consigliato per facilitare le condizioni per l’intubazione tracheale durante l’induzione a sequenza rapida nei pazienti in età pediatrica. Pazienti anziani e pazienti con malattie epatiche e/o malattie del tratto biliare e/o danno renale: La dose standard per l’intubazione nei pazienti geriatrici e nei pazienti con malattie epatiche e/o malattie del tratto biliare e/o danno renale, durante l’anestesia di routine, è di 0,6 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo. Prendere in considerazione una dose di 0,6 mg per ogni kg di peso corporeo per l’induzione a sequenza rapida dell’anestesia nei pazienti per i quali si prevede una durata d’azione prolungata; tuttavia le condizioni adeguate per l’intubazione non potranno instaurarsi prima di 90 secondi dalla somministrazione di rocuronio bromuro. A prescindere dalla tecnica anestetica utilizzata, la dose di mantenimento raccomandata per questi pazienti è di 0,075-0.1 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo e la velocità d’infusione raccomandata è di 0,3-0,4 mg/kg/h (vedere anche Infusione continua). Pazienti sovrappeso e obesi: Se usato in pazienti sovrappeso e obesi (definiti come pazienti con un peso corporeo superiore del 30% o più rispetto al peso corporeo ideale), le dosi devono essere diminuite prendendo in considerazione la massa magra. Procedure in terapia intensiva Intubazione tracheale Per l’intubazione tracheale, usare le stesse dosi descritte sopra per le procedure chirurgiche. Modo di somministrazione Uso endovenoso Il rocuronio bromuro si somministra per via endovenosa (EV) sia come iniezione in bolo, sia come infusione continua (per ulteriori informazioni, vedere anche paragrafo 6.6).
3. Controindicazioni
Il rocuronio bromuro è controindicato nei pazienti con ipersensibilità al rocuronio o allo ione bromuro o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
4. Avvertenze
Rocuronio bromuro deve essere somministrato solo da personale esperto, che abbia familiarità con l’uso di agenti bloccanti neuromuscolari. Devono essere disponibili per l’uso immediato strutture e personale adeguati per l’intubazione endotracheale e la ventilazione artificiale. Poiché rocuronio bromuro causa la paralisi dei muscoli dell’apparato respiratorio, è indispensabile il supporto ventilatorio per i pazienti trattati con questo principio attivo, fino al ripristino di una respirazione spontanea adeguata. Come con tutti i bloccanti neuromuscolari, è importante prevedere difficoltà d’intubazione, in particolare se tali farmaci vengono usati come parte di una tecnica d’induzione a sequenza rapida. Come con altri bloccanti neuromuscolari, è stata segnalata curarizzazione residua per Rocuronio. Per evitare complicanze dovute a curarizzazione residua, si consiglia di estubare solo dopo un sufficiente recupero del paziente dal blocco neuromuscolare. Prendere in considerazione altri fattori che potrebbero causare curarizzazione residua dopo l’estubazione nella fase post-operatoria (come interazioni farmacologiche o uno stato patologico del paziente). Se non utilizzato come parte di una pratica clinica standard, prendere in considerazione l’impiego di un invertitore (ad esempio sugammadex o inibitori dell’acetilcolinesterasi), soprattutto nei casi nei quali è più probabile che si verifichi curarizzazione residua. È fondamentale assicurarsi che il paziente respiri spontaneamente, profondamente e regolarmente prima di lasciare la sala operatoria dopo l’anestesia. Dopo la somministrazione di miorilassanti possono verificarsi reazioni anafilattiche (vedere sopra). Prendere sempre precauzioni per il trattamento di queste reazioni. In particolare in caso di precedenti reazioni anafilattiche a miorilassanti, prendere in considerazione l’adozione di precauzioni speciali in quanto è stata segnalata reattività crociata allergica ai miorilassanti. Livelli posologici superiori a 0,9 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo possono aumentare la frequenza cardiaca; questo effetto potrebbe neutralizzare la bradicardia prodotta da altri anestetici o dalla stimolazione vagale. In generale, dopo l’uso a lungo termine di miorilassanti nell’UTI sono state osservate paralisi prolungata e/o debolezza muscolo-scheletrica. Per contribuire a impedire il possibile prolungamento del blocco neuromuscolare e/o il sovradosaggio, si consiglia vivamente di monitorare la trasmissione neuromuscolare per tutto il periodo d’impiego dei miorilassanti. Inoltre, i pazienti devono ricevere analgesia adeguata e sedazione. I miorilassanti devono poi essere sempre titolati in base all’effetto sul singolo paziente. Questo deve essere effettuato da o dietro la supervisione di medici esperti che abbiano familiarità con gli effetti e con le adeguate tecniche di monitoraggio neuromuscolare. È stata segnalata regolarmente miopatia dopo l’uso concomitante a lungo termine di bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti e corticosteroidi. Il periodo di co-somministrazione deve essere ridotto il più possibile (vedere il paragrafo 4.5). Se viene usato il suxametonio per l’intubazione, è necessario ritardare la somministrazione del rocuronio fino al recupero clinico del paziente dal blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio. Le condizioni seguenti possono influenzare la farmacocinetica e/o la farmacodinamica di rocuronio bromuro: Malattie epatiche e/o malattie del tratto biliare e insufficienza renale Rocuronio bromuro viene escreto nelle urine e nella bile. Pertanto, deve essere usato con cautela nei pazienti con malattie epatiche e/o malattie del tratto biliare e/o danno renale clinicamente significative. In questi gruppi di pazienti, il prolungamento dell’effetto è stato osservato con dosi di 0,6 mg di rocuronio bromuro per kg di peso corporeo. Tempo di circolo prolungato Stati patologici associati al tempo di circolo prolungato come malattie cardiovascolari, età avanzata e stato edematoso dovuto a un volume di distribuzione aumentato possono contribuire a prolungare la latenza dell’effetto. La durata dell’azione può anch’essa risultare prolungata a causa di una ridotta clearance plasmatica. Malattia neuromuscolare Come altri bloccanti neuromuscolari, rocuronio bromuro deve essere usato con estrema cautela nei pazienti affetti da una malattia neuromuscolare o dopo poliomielite, in quanto la risposta ai bloccanti neuromuscolari può essere considerevolmente alterata in questi casi. L’entità e la direzione di quest’alterazione può variare enormemente. Nei pazienti affetti da miastenia grave o con sindrome miastenica (di Eaton-Lambert), piccole dosi di rocuronio bromuro possono avere effetti profondi e rocuronio bromuro deve essere titolato in base alla risposta. Ipotermia In condizioni ipotermiche durante un intervento chirurgico, l’effetto di blocco neuromuscolare di rocuronio bromuro aumenta e la durata viene prolungata. Obesità Come altri bloccanti neuromuscolari, rocuronio bromuro può presentare una durata d’azione prolungata e un lento recupero spontaneo nei pazienti obesi, se le dosi somministrate vengono calcolate sul peso corporeo effettivo. Ustioni È noto che i pazienti con ustioni sviluppano resistenza ai bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti. Si consiglia di titolare la dose in base alla risposta. Stati patologici che possono potenziare gli effetti di rocuronio bromuro Ipopotassiemia (ad es. dopo forte vomito, diarrea o terapia diuretica), ipermagnesiemia, ipocalcemia (dopo trasfusioni massicce), ipoproteinemia, disidratazione, acidosi, ipercapnia e cachessia. Gravi disturbi elettrolitici, pH del sangue alterato e disidratazione devono essere pertanto corretti, laddove possibile. Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, per cui è sostanzialmente ’privo di sodio’.
5. Interazioni
È stato dimostrato che i seguenti medicinali influenzano l’entità e/o la durata dell’effetto dei bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti: Effetti di altri medicinali sul rocuronio bromuro Effetto aumentato: § Gli anestetici volatili alogenati potenziano il blocco neuromuscolare del rocuronio bromuro. L’effetto diventa evidente solo con il dosaggio di mantenimento (vedere paragrafo 4.2). La ripresa dal blocco con inibitori dell’acetilcolinesterasi potrebbe risultare anch’essa inibita. § Dosi elevate di: tiopentale, metoexitale, chetamina, fentanil, gammaidrossibutirato, etomidato e propofol. § Dopo l’intubazione con suxametonio (vedere paragrafo 4.4). § L’uso concomitante a lungo termine di corticosteroidi e Rocuronio nell’UTI può comportare una durata prolungata del blocco neuromuscolare o miopatia (vedere paragrafi 4.4 e 4.8). Altri medicinali: § Antibiotici: aminoglicosidi, lincosamidi (ad es. lincomicina e clindamicina), antibiotici polipeptidici, antibiotici acilamino-penicillinici, tetracicline, dosi elevate di metronidazolo. § Diuretici, chinidina e il suo isomero chinina, protamina, bloccanti adrenergici, sali di magnesio, calcio-antagonisti, sali di litio e anestetici locali (lidocaina e.v., bupivacaina epidurale) e somministrazione acuta di fenitoina o agenti β-bloccanti. È stata segnalata ricurarizzazione dopo la somministrazione postoperatoria di: aminoglicosidi, lincosamidi, polipeptidi e antibiotici acilamino-penicillinici, chinidina, chinina e sali di magnesio (vedere paragrafo 4.4). Effetto diminuito: § Neostigmina, edrofonio, piridostigmina, derivati amino piridinici. § Pregressa somministrazione cronica di fenitoina o carbamazepina. § Inibitori delle proteasi. Effetto variabile: § La somministrazione di altri bloccanti neuromuscolari non depolarizzanti in associazione al rocuronio bromuro può causare l’attenuazione o il potenziamento del blocco neuromuscolare, a seconda dell’ordine di somministrazione e del bloccante neuromuscolare usato. § Se somministrato dopo rocuronio bromuro, suxametonio può comportare il potenziamento o l’attenuazione dell’effetto di blocco neuromuscolare di rocuronio bromuro. Effetto di rocuronio su altri farmaci: L’uso associato alla lidocaina può comportare un effetto più immediato di lidocaina. Popolazione pediatrica Non sono stati effettuati studi formali di interazione. Le interazioni sopra riportate per gli adulti e le relative avvertenze speciali e precauzioni di impiego (vedere paragrafo 4.4) devono essere tenute in considerazione anche per i pazienti pediatrici.
6. Effetti indesiderati
La frequenza degli effetti indesiderati è classificata nelle seguenti categorie:
Non comune/Raro | (da >1/10.000 a <1/100) |
Molto raro | (< 1/10.000) |
Non nota | (non può essere definita sulla base dei dati disponibili) |
Le frequenze sono stime derivate dalle segnalazioni di sorveglianza
post-marketing e dai dati generali presenti in letteratura. I dati di sorveglianza
post-marketing non possono fornire cifre precise sull’incidenza. Per questo motivo, la frequenza delle segnalazioni è stata divisa in tre categorie invece che in cinque. Gli effetti indesiderati più comuni sono dolore/reazione intorno alla sede d’iniezione, alterazioni delle funzioni vitali e blocco neuromuscolare prolungato. Le reazioni avverse gravi segnalate più di frequente durante la sorveglianza
post-marketing sono le Â<
> e i sintomi associati. Vedere anche di seguito. Disturbi del sistema immunitario Molto raro: • Ipersensibilità. • Reazione anafilattica*. • Reazione anafilattoide*. • Shock anafilattico. • Shock anafilattoide. Patologie del sistema nervoso Molto raro: • Paralisi flaccida. Patologie cardiache Non comune/Raro: • Tachicardia. Patologie vascolari Non comune/Raro: • Ipotensione Molto raro: • Collasso circolatorio e shock • Vampate di calore Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Molto raro: • Broncospasmo Non nota • Apnea • Insufficienza respiratoria Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto raro: • Rash, rash eritematoso • Edema angioneurotico • Orticaria • Prurito • Esantema Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo e osseo Molto raro: • Debolezza muscolo-scheletrica (dopo utilizzo a lungo termine nell’UTI) • Miopatia steroidea (dopo utilizzo a lungo termine nell’UTI) (vedere paragrafo 4.4) Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto raro: • Edema facciale Non comune/raro: • Inefficacia del medicinale • Minore effetto del medicinale/risposta terapeutica • Maggiore effetto del medicinale/risposta terapeutica • Dolore al sito di iniezione e/o reazioni localizzate* Esami diagnostici Molto raro: • Livello di istamina aumentato* Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura Molto raro: • Complicazione alle vie aeree dell’anestesia Non comune/raro: • blocco neuromuscolare prolungato* • Ritardo nella ripresa dall’anestesia Popolazione pediatrica Una meta-analisi di 11 studi clinici in pazienti pediatrici (n=704) con rocuronio bromuro (fino a 1 mg/kg) ha mostrato che è stata riscontrata tachicardia come reazione avversa al farmaco con una frequenza dell’1,4%. Informazioni su determinati effetti indesiderati Anafilassi Sebbene molto rare, sono state segnalate gravi reazioni anafilattiche/anafilattoidi ai bloccanti neuromuscolari, incluso il rocuronio bromuro. Le reazioni anafilattiche/anafilattoidi sono: broncospasmo, modifiche a livello cardiovascolare (ad es. ipotensione, tachicardia, collasso circolatorio o shock) e a livello cutaneo (ad es. angioedema, orticaria). In alcuni casi queste reazioni sono risultate letali. Per la potenziale gravità di tali reazioni, è consigliabile considerare sempre la possibilità che si verifichino, prendendo le necessarie precauzioni. Reazioni locali nella sede d’iniezione Durante l’induzione a sequenza rapida dell’anestesia, è stato segnalato dolore all’iniezione, soprattutto se il paziente non ha ancora perso completamente coscienza e in particolare quando si usa propofol come inducente. Negli studi clinici, il dolore all’iniezione è stato osservato nel 16% dei pazienti che sono stati sottoposti a induzione a sequenza rapida dell’anestesia con propofol e in meno dello 0,5% dei pazienti che sono stati sottoposti a induzione a sequenza rapida dell’anestesia con fentanil e tiopentale. Livello di istamina aumentato Poiché è noto che i bloccanti neuromuscolari sono in grado di indurre il rilascio di istamina a livello sia locale, sito di iniezione, sia sistemico, quando si somministrano questi medicinali è bene prendere sempre in considerazione la possibilità che si verifichino prurito e reazione eritematosa al sito di iniezione e/o reazioni istaminoidi (anafilattoidi) generalizzate (vedere anche il paragrafo sulle reazioni anafilattoidi). Negli studi clinici, è stato osservato solo un lieve aumento del livello medio di istamina nel plasma dopo una rapida somministrazione in bolo di 0,3-0,9 mg di rocuronio bromuro per ogni kg di peso corporeo. Blocco neuromuscolare prolungato La reazione avversa più frequente ai bloccanti non depolarizzanti come classe di farmaci consiste in un prolungamento dell’azione farmacologica del farmaco oltre il periodo di tempo necessario. Questa può andare dalla debolezza muscolo-scheletrica alla paralisi muscolo-scheletrica profonda e prolungata con conseguente insufficienza respiratoria o apnea. Miopatia La miopatia è stata segnalata in seguito all’utilizzo di vari agenti bloccanti neuromuscolari in UTI in combinazione con i corticosteroidi (vedere paragrafo 4.4). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili".
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza I dati relativi all’uso di rocuronio bromuro in donne in gravidanza sono in numero limitato. Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). Rocuronio bromuro deve essere somministrato a donne in gravidanza solo quando strettamente necessario e se il medico decide che i benefici superano i rischi. Taglio cesareo Nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo, il rocuronio bromuro può essere usato come parte di una tecnica di induzione a sequenza rapida, a condizione che non siano previste difficoltà di intubazione e che venga somministrata una dose sufficiente di agente anestetico, oppure in seguito ad intubazione facilitata con suxametonio. L’uso del rocuronio bromuro durante il taglio cesareo si è dimostrato sicuro alla dose di 0,6 mg/kg peso corporeo. Tale dose non modifica il punteggio di Apgar, il tono muscolare fetale o l’adattamento cardiorespiratorio. Dal prelievo ematico dal cordone ombelicale, risulta evidente che si verifica un trasferimento di rocuronio bromuro attraverso la placenta solo limitato che non porta all’osservazione di reazioni cliniche avverse nel neonato. Nota 1: sono state studiate dosi di 1,0 mg/kg durante l’induzione a sequenza rapida dell’anestesia, ma non nelle pazienti sottoposte a taglio cesareo. Nota 2: il ripristino dal blocco neuromuscolare indotto dagli agenti bloccanti neuromuscolari può risultare inibito o non soddisfacente nelle pazienti che assumono sali di magnesio per la tossiemia gravidica, poiché i sali di magnesio facilitano il blocco neuromuscolare. Pertanto in queste pazienti è necessario ridurre il dosaggio del rocuronio bromuro, titolandolo in base alla risposta neuromuscolare. Allattamento Non è noto se rocuronio bromuro/metaboliti siano escreti nel latte materno. Altri medicinali di questa classe presentano una ridotta escrezione nel latte materno e un limitato riassorbimento da parte del bambino allattato. Studi condotti su animali hanno dimostrato l’escrezione di rocuronio bromuro nel latte materno in quantità non significative. Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con rocuronio bromuro tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna. Fertilità Non sono disponibili dati sugli effetti di rocuronio bromuro sulla fertilità.
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2°C-8°C). Per le condizioni di conservazione del medicinale diluito, vedere il paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni ml di soluzione iniettabile o per infusione contiene 10 mg di rocuronio bromuro. Ogni flaconcino da 2,5 ml contiene 25 mg di rocuronio bromuro. Ogni flaconcino da 5 ml contiene 50 mg di rocuronio bromuro. Ogni flaconcino da 10 ml contiene 100 mg di rocuronio bromuro. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili Acido acetico, glaciale (per l’adeguamento del pH) Cloruro di sodio Sodio acetato triidrato
11. Sovradosaggio
Sintomi Il sintomo principale del sovradosaggio è il blocco neuromuscolare prolungato. Negli studi su animali, la depressione grave della funzionalità cardiovascolare terminata in collasso cardiaco non si è verificata fino alla somministrazione di una dose cumulativa di 750 x ED90 (135 mg di rocuronio bromuro per kg p.c.). Trattamento In caso di sovradosaggio e blocco neuromuscolare prolungato, il paziente deve rimanere in ventilazione controllata e sedato. Sono possibili due opzioni per la ripresa dal blocco neuromuscolare: (1) Negli adulti può essere usato sugammadex per la ripresa da un blocco intenso (profondo). La dose di sugammadex da somministrare dipende dall’intensità del blocco neuromuscolare. (2) Al principio del recupero spontaneo, può essere somministrato un inibitore dell’acetilcolinesterasi (ad es. neostigmina, edrofonio, piridostigmina) o sugammadex a dosi adeguate. Quando la somministrazione di un inibitore dell’acetilcolinesterasi non consente di invertire gli effetti neuromuscolari di rocuronio bromuro, la ventilazione artificiale deve essere proseguita fino al ripristino della respirazione spontanea. Somministrazioni ripetute di un inibitore dell’acetilcolinesterasi possono essere pericolose.