Sintesi del profilo di sicurezza In studi clinici di fase III condotti su pazienti affetti da SLA trattati con riluzolo, le reazioni avverse più comunemente riportate sono state: astenia, nausea e alterazione dei parametri di funzionalità epatica.
Tabella delle reazioni avverse Gli effetti indesiderati sono elencati qui di seguito in ordine di frequenza usando le seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
| Molto comune | Comune | Non comune | Non nota |
Patologie del sistema emolinfopoietico | | | Anemia | Neutropenia grave (vedere paragrafo 4.4) |
Disturbi del sistema immunitario | | | Reazione anafilattoide, angioedema | |
Patologie del sistema nervoso | | Cefalea, capogiri, parestesia orale e sonnolenza | | |
Patologie cardiache | | Tachicardia | | |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | | | Malattia polmonare interstiziale (vedere paragrafo 4.4) | |
Patologie gastrointestinali | Nausea | Diarrea, dolore addominale, vomito | Pancreatite | |
Patologie epatobiliari | Alterazione dei parametri di funzionalità epatica | | | Epatite |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Astenia | Dolore | | |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Patologie epatobiliari Un aumento del livello di alanina aminotransferasi compare, di solito, entro 3 mesi dall’inizio della terapia con riluzolo; le alterazioni sono di solito transitorie ed i livelli tornano a valori due volte inferiori al LSN dopo 2-6 mesi di trattamento. Tali aumenti possono essere associati a ittero. In studi clinici nei pazienti (n=20) con aumenti dei valori di ALT più di 5 volte superiori rispetto al LSN, il trattamento è stato interrotto e i livelli sono ritornati a valori 2 volte inferiori rispetto al LSN entro 2-4 mesi, nella maggior parte dei casi (vedere paragrafo 4.4). I dati degli studi indicano che i pazienti asiatici possono essere più soggetti ad alterazioni dei parametri di funzionalità epatica: 3,2% (194/5995) dei pazienti asiatici e 1,8% (100/5641) dei pazienti caucasici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato
nell’Allegato V.