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Quadramet da 2 a 4 gbq (data calibrazione) per fiala da 1,5 a 3,1 ml (1,3 gbq/ml) soluzione iniettabile e.v.

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
1. Indicazioni terapeutiche
Quadramet è indicato per l’attenuazione del dolore osseo nei pazienti con metastasi scheletriche osteoblastiche multiple dolorose che captano, alla scintigrafia ossea, i bifosfonati marcati con tecnezio (99mTc). La presenza di metastasi osteoblastiche che captano, alla scintigrafia ossea, i bifosfonati marcati con tecnezio (99mTc) dovrà essere confermata prima dell’inizio della terapia.
2. Posologia
Quadramet deve essere somministrato soltanto da parte di medici esperti nell’uso di radiofarmaci e dopo una completa valutazione oncologica del paziente da parte di un medico qualificato. Posologia La dose consigliata di Quadramet è di 37 MBq per kg di peso corporeo Popolazione pediatrica L’uso di Quadramet non è raccomandato nei bambini al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza e efficacia. Modo di somministrazione Quadramet deve essere somministrato mediante un’iniezione endovenosa lenta, in un catetere endovenoso, della durata di un minuto. Quadramet non deve essere diluito prima dell’uso. I pazienti che rispondono favorevolmente a Quadramet avvertono generalmente un’attenuazione del dolore entro una settimana dall’inizio del trattamento. Il sollievo del dolore può durare da quatto settimane fino a quattro mesi. I pazienti che hanno una diminuzione del dolore possono essere incoraggiati a diminuire il loro consumo di analgesici oppiacei. Una somministrazione ripetuta di Quadramet dovrà essere basata sulla risposta individuale del paziente al precedente trattamento e sui sintomi clinici. Dovrà essere rispettato un intervallo minimo di 8 settimane, a condizione che vi sia il recupero di un’adeguata funzione del midollo osseo. I dati sulla sicurezza di dosaggi ripetuti del prodotto sono limitati e si basano sull’uso compassionevole del prodotto. Per le istruzioni sulla preparazione del medicinale prima della somministrazione vedere paragrafo 12.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo (etilene diamino tetra metilene fosfonato (EDTMP) o fosfonati simili) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. nelle donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.6) nei pazienti precedentemente sottoposti a chemioterapia o a radioterapia esterna di un emicorpo nelle precedenti 6 settimane. Quadramet è usato solo come agente palliativo e non deve essere usato contemporaneamente ad una chemioterapia mielotossica in quanto può fare aumentare la mielotossicità. Il prodotto non deve essere utilizzato contemporaneamente ad altri bifosfonati se alla scintigrafia ossea appare un’interferenza con il bifosfonato marcato con tecnezio (99mTc).
4. Avvertenze
In assenza di dati clinici, la dose iniettata deve essere adattata alla funzione renale. L’uso di Quadramet non è consigliato in pazienti che presentano una funzione del midollo osseo compromessa da precedenti terapie o dalla malattia, a meno che i benefici potenziali della terapia non siano superiori ai rischi. A causa della possibile soppressione del midollo osseo in seguito alla somministrazione del farmaco, l’emocromo dovrà essere controllato settimanalmente per un periodo di almeno 8 settimane, iniziando 2 settimane dopo la somministrazione di Quadramet, o fino al recupero di una sufficiente funzione del midollo osseo. Il paziente dovrà essere invitato ad ingerire (o ricevere per via endovenosa) un minimo di 500 ml di liquidi prima dell’iniezione e dovrà essere invitato a urinare il più spesso possibile dopo l’iniezione alla scopo di minimizzare l’esposizione della vescica alle radiazioni. Dato che la clearance di Quadramet è rapida, le precauzioni relative alla radioattività eliminata per via urinaria non dovranno essere prese al di là delle 6–12 ore successive alla somministrazione. Nei pazienti incontinenti dovranno essere prese delle precauzioni particolari, quali la cateterizzazione delle vescica, durante le sei ore successive alla somministrazione allo scopo di minimizzare il rischio di contaminazione radioattiva degli indumenti, della biancheria da letto e dell’ambiente. Per gli altri pazienti, l’urina dovrà essere raccolta per almeno sei (6) ore. Nei pazienti con ostruzione urinaria si dovrà procedere alla cateterizzazione vescicale. I radiofarmaci devono essere ricevuti, usati e somministrati solo da persone autorizzate e in ambienti specialmente designati allo scopo. Il suo ricevimento, lo stoccaggio, l’uso, il trasferimento e l’eliminazione sono soggetti alla regolamentazione e ad appropriate autorizzazioni rilasciate dai competenti organismi locali ufficiali. I radiofarmaci dovranno essere preparati dall’utilizzatore in modo da soddisfare sia i criteri di sicurezza per la radioativita` che i requisiti di qualità farmaceutica. Dovranno essere prese le necessarie precauzioni di asepsi, secondo le Buone Pratiche di Fabbricazione per i farmaci.
5. Interazioni
A causa della possibilità di effetti additivi sul midollo osseo, il trattamento non dovrebbe essere somministrato contemporaneamente alla chemioterapia o ad una radioterapia esterna. Quadramet può essere somministrato successivamente a questi trattamenti, dopo un periodo sufficiente per permettere un adeguato recupero della funzione del midollo osseo.
6. Effetti indesiderati
Nei pazienti in trattamento con Quadramet è stata osservata una diminuzione del numero di globuli bianchi e delle piastrine, e anemia. Negli studi clinici il numero dei globuli bianchi e delle piastrine diminuiva fino ad un massimo di circa il 40 –50 % dei valori basali 3 – 5 settimane dopo una dose, e generalmente ritornava ai valori precedenti il trattamento entro le 8 settimane successive al trattamento. I rari pazienti che hanno avuto una tossicità ematopoietica di grado 3 o 4, avevano generalmente nell’anamnesi una recente radioterapia esterna o una chemioterapia o avevano una malattia rapidamente progressiva con probabile interessamento del midollo osseo. Nei rapporti post–marketing in relazione alla trombocitopenia, sono stati riferiti casi isolati di emorragia intracranica e casi di esito fatale. Un piccolo numero di pazienti ha riferito un aumento transitorio del dolore osseo poco tempo dopo l’iniezione (reazione di esacerbazione). Questo aumento del dolore è generalmente moderato e limitato nel tempo e si manifesta entro le 72 ore dall’iniezione. Queste reazioni rispondono generalmente alla somministrazione di analgesici. Sono state riportate reazioni avverse al farmaco, come nausea, vomito, diarrea e sudorazione. Sono state riportate reazioni di ipersensibilità compresi rari casi di reazioni anafilattiche in seguito alla somministrazione di Quadramet. In alcuni pazienti si sono verificate compressioni del midollo spinale o delle radici, una coagulazione intravasale disseminata e incidenti cerebrovascolari. Tali eventi possono essere in relazione con l’evoluzione della malattia dei pazienti. Quando sono presenti metastasi della colonna vertebrale a livello cervico–dorsale, non può essere escluso un aumento del rischio di compressione del midollo spinale. La dose di radiazioni proveniente da un’esposizione a fini terapeutici può dare luogo ad un aumento dell’incidenza di tumori e mutazioni. E’ necessario assicurarsi che in tutti i casi i rischi della radiazione siano inferiori a quelli della malattia stessa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Quadramet è controindicato (vedere paragrafo 4.3) in gravidanza. Dovrà essere accuratamente evitata l’eventualità di una possibile gravidanza. Le donne in età fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante il trattamento e durante tutto il periodo del follow–up. Allattamento Non vi sono dati clinici disponibili sull’escrezione di Quadramet nel latte materno. Quindi se la somministrazione di Quadramet è considerata necessaria, il latte materno dovrà essere sostituito con latte artificiale, ed il latte materno dovrà essere eliminato.
8. Conservazione
Quadramet è consegnato congelato in ghiaccio secco. Conservare in freezer atemperatura compresa fra –10°C e –20°C nella confezione originale. I procedimenti di conservazione devono essere in accordo alle norme locali per le sostanze radioattive.
9. Principio attivo
Ciascun ml di soluzione contiene 1,3 GBq di Samario (153Sm) lexidronam pentasodico alla data di riferimento (pari a 20 – 80 mcg/ml di samario per flacone) L’attività specifica del Samario è di circa 16 – 65 MBq/mcg di Samario Alla data di riferimento, ciascun flacone contiene da 2 a 4 GBq di Samario. Il Samario–153 emette sia delle particelle beta di energia media che un fotone gamma capace di dare un’immagine ed ha un’emivita fisica di 46,3 ore (1,93 giorni). Le emissioni della radiazione principale del samario–153 sono indicate nella Tabella 1.
TABELLA 1: DATI SULL’EMISSIONE DELLA RADIAZIONE PRINCIPALE DEL SAMARIO–153
Radiazione Energia(keV)* Abbondanza
Beta 640 30%
Beta 710 50%
Beta 810 20%
Gamma 103 29%
* Per le emissioni beta sono indicate le energie massime, l’energia media della particelle beta è di 233 keV.
Eccipiente con effetti noti: sodio 8,1 mg/ml Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
EDTMP totale (come EDTMP.H2O) Calcio–EDTMP sale sodico (come Ca) Sodio totale (come Na) Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
Il prodotto deve essere somministrato solo da personale qualificato e in ambienti autorizzati. La possibilità di un sovradosaggio farmacologico è di conseguenza remota. I rischi attesi sono associati ad un’accidentale somministrazione di un eccesso di radioattività. La dose di radiazioni al corpo può essere diminuita favorendo la diuresi e il frequente svuotamento della vescica.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).