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Propofol Ibi 20mg/ml 1 flacone 50 ml emulsione iniettabile

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
Propofol IBI è un anestetico generale endovenoso a breve azione per: • L’induzione e il mantenimento dell’anestesia generale in adulti e bambini di età superiore a 3 anni • sedazione per procedure diagnostiche e chirurgiche, da solo o in combinazione con anestesia locale o regionale in adulti e bambini di età superiore a 3 anni • sedazione di pazienti ventilati di età superiore ai 16 anni nelle Unità di Terapia Intensiva
2. Posologia
Posologia La dose di Propofol IBI 20 mg/ml deve essere individualizzata da un anestesista esperto sulla base del peso corporeo, sensibilità del paziente e di altre terapie concomitanti. Propofol è un anestetico endovenoso di breve durata ed è stato usato in associazione con l’anestesia spinale ed epidurale. Si raccomanda di adattare la dose del propofol in base alla risposta del paziente, fino all’evidenza clinica dell’inizio dell’anestesia. Il contenuto di una fiala o di un flacone di Propofol IBI è indicato per il singolo uso, in un solo paziente. 4.2.1 Induzione dell’anestesia generale Adulti Propofol IBI si deve utilizzare per indurre l’anestesia per infusione. La somministrazione di Propofol IBI per iniezione in bolo non è raccomandata. Propofol IBI deve essere utilizzato per indurre l’anestesia per infusione ma solo in quei pazienti ai quali sarà somministrato Propofol IBI per il mantenimento dell’anestesia. Nei pazienti non premedicati e premedicati, si raccomanda di regolare la somministrazione di Propofol Ibi (circa 2 ml [40 mg] ogni 10 secondi in media in un adulto sano per infusione) in base alla risposta del paziente fino a che i segni clinici dimostrino l’inizio dell’anestesia. La maggior parte dei pazienti di età inferiore a 55 anni richiederanno probabilmente 1,5 - 2,5 mg/kg di Propofol IBI. La dose totale richiesta può essere ridotta diminuendo la velocità di somministrazione (1-2,5 ml/min [20-50 mg/min]). Sopra questa età, la dose richiesta sarà generalmente inferiore. In pazienti con grado ASA 3 e 4, deve essere somministrato un dosaggio più basso (circa 1 ml [20 mg] ogni 10 secondi). Anziani Per l’induzione dell’anestesia negli anziani è richiesto un dosaggio di propofol inferiore. La riduzione deve tenere conto dello stato fisico e dell’età del paziente. La dose ridotta deve essere somministrata ad una velocità più lenta e adattata per concentrazione alla risposta. Popolazione pediatrica Propofol IBI non è raccomandato per l’induzione dell’anestesia generale in bambini al disotto di 3 anni di età. Per l’induzione dell’anestesia nei bambini al disopra di 3 anni di età si raccomanda di somministrare Propofol, lentamente fino all’evidenza clinica dell’inizio dell’anestesia. La dose deve essere impostata in base all’età e/o al peso corporeo. Per l’insorgenza della sedazione nella maggior parte dei bambini sono richiesti 1-2 mg/kg di propofol. Il mantenimento della sedazione al livello desiderato può essere ottenuto mediante regolazione della velocità di infusione di propofol. Per la maggior parte dei pazienti sono richiesti 1,5-9 mg/kg/h di propofol Per l’induzione dell’anestesia, la maggior parte dei pazienti di età superiore a 8 anni, necessita un dosaggio approssimativo di propofol di 2.5 mg/kg. In bambini più piccoli, il dosaggio di propofol necessario può essere più alto (2.5-4 mg/kg). Per i pazienti ASA 3 e 4, si raccomandano dosi più basse (vedere anche paragrafo 4.4). 4.2.2 Mantenimento dell’anestesia generale L’anestesia deve essere mantenuta, somministrando Propofol IBI in infusione continua per prevenire i segni clinici di un’anestesia superficiale. La somministrazione di Propofol IBI per iniezione in bolo non è raccomandata. Il risveglio dall’anestesia è di norma rapido ed è quindi importante mantenere costante la somministrazione di Propofol IBI fino alla fine della procedura. Adulti La velocità di somministrazione varia notevolmente tra pazienti, ma di solito la velocità tra 4 e 12 mg/kg/h è soddisfacente per mantenere un’adeguata anestesia. Anziani Quando Propofol IBI viene utilizzato per il mantenimento dell’anestesia, la velocità di infusione o ’concentrazione target’ può essere anche ridotta. I pazienti di grado ASA 3 e 4 richiederanno ulteriori riduzioni di dosaggio e velocità di somministrazione. La somministrazione di un bolo rapido (singola o ripetuta) non deve essere utilizzata negli anziani in quanto può portare a depressione cardiorespiratoria. Popolazione pediatrica Propofol IBI non è raccomandato per il mantenimento dell’anestesia generale in bambini al disotto di 3 anni di età Nei bambini sopra 3 anni di età l’anestesia può essere mantenuta con la somministrazione di propofol per infusione per mantenere la profondità di anestesia necessaria. La concentrazione richiesta per la somministrazione varia considerevolmente tra i pazienti ma livelli tra 9 e 15 mg/kg/h di solito sono sufficienti per ottenere un’anestesia soddisfacente. Nei bambini più piccoli la dose richiesta potrebbe essere maggiore. Per i pazienti di grado ASA 3 e 4, si raccomandano dosi più basse (vedere anche paragrafo 4.4). 4.2.3 Sedazione durante terapia intensiva Adulti Per la sedazione di pazienti nelle unità di terapia intensiva si deve somministrare propofol mediante infusione continua. La velocità di infusione dipende dal grado di sedazione richiesto. Generalmente un soddisfacente livello di sedazione, viene ottenuto con una dose di propofol compresa tra 0,3 e 4,0 mg/kg/ora (vedere paragrafo 4.4 "Avvertenze speciali e precauzioni di impiego"). Propofol IBI non è indicato per la sedazione di pazienti in unità di terapia intensiva di età pari o inferiore ai 16 anni (vedere 4.3 Controindicazioni). La somministrazione di propofol attraverso una pompa per infusione volumetrica non è consigliata per la sedazione nelle unità di terapia intensiva. Si raccomanda di monitorare i livelli di lipidi nel sangue quando Propofol IBI è somministrato in pazienti ritenuti a particolare rischio di sovraccarico di grasso. La somministrazione di Propofol IBI deve essere regolata in modo appropriato se il monitoraggio indica che il grasso viene insufficientemente eliminato dal corpo. Se contemporaneamente il paziente sta ricevendo altri lipidi per via endovenosa, deve essere effettuata una riduzione della quantità di propofol, in modo da tener conto della quantità di lipidi infusa come parte della formulazione di Propofol IBI; 1 ml di propofol contiene circa 0,1 g di grasso. Se la durata della sedazione è superiore a 3 giorni, i lipidi devono essere monitorati in tutti i pazienti. Anziani Quando Propofol IBI viene usato per la sedazione la velocità dell’infusione deve essere ridotta. I pazienti di grado ASA 3 e 4 richiederanno ulteriori riduzioni di dosaggio e velocità di somministrazione. La somministrazione di un bolo rapido (singola o ripetuta) non deve essere utilizzato negli anziani, in quanto ciò può portare a depressione cardiorespiratoria. Popolazione pediatrica Propofol è controindicato per la sedazione in terapia intensiva in bambini di età pari o inferiore ai 16 anni, ventilati artificialmente. 4.2.4 Sedazione per procedure chirurgiche e diagnostiche Adulti Per raggiungere la sedazione per le procedure chirurgiche e diagnostiche, la velocità di somministrazione deve essere personalizzata e regolata in base alla risposta clinica. Per la maggior parte dei pazienti è necessario un dosaggio di 0,5-1 mg/kg per 1 - 5 minuti per l’insorgenza della sedazione. Il mantenimento della sedazione può essere raggiunto mediante regolazione dell’infusione di Propofol IBI utile per raggiungere il livello di sedazione desiderato - per la maggior parte dei pazienti è necessario un dosaggio di 1,5-4,5 mg/kg/h. Oltre all’infusione, può essere utile la somministrazione in bolo di 10-20 mg se è richiesto un rapido aumento della profondità della sedazione. In pazienti di grado ASA 3 e 4 può essere necessario ridurre la velocità di somministrazione e il dosaggio. Anziani Quando Propofol IBI viene usato per la sedazione deve essere ridotta anche la velocità di infusione o ’concentrazione target’. I pazienti di grado ASA 3 e 4 richiederanno ulteriori riduzioni di velocità e dosaggio. La somministrazione di un bolo rapido (singola o ripetuta) non deve essere utilizzata negli anziani in quanto può portare a depressione cardiorespiratoria. Popolazione pediatrica Propofol IBI non è raccomandato per le procedure chirurgiche e diagnostiche nei bambini di età inferiore a 3 anni.Nei bambini con più di 3 anni di età, il dosaggio e la velocità di somministrazione devono essere regolate in base alla profondità di sedazione richiesta e alla risposta clinica. Per la maggior parte dei pazienti pediatrici sono necessari 1-2 mg/kg di peso corporeo di Propofol IBI per l’insorgenza della sedazione. Il mantenimento della sedazione può essere raggiunto adattando l’infusione di Propofol IBI fino al livello desiderato di sedazione. Per la maggior parte dei pazienti sono necessari 1,5-9 mg/kg/h di Propofol IBI. In pazienti di grado ASA 3 e 4 può essere necessario un dosaggio più basso. 4.2.5 Metodo di somministrazione Propofol non ha proprietà analgesiche e quindi sono generalmente necessari analgesici supplementari oltre al propofol. Propofol è stato utilizzato in associazione con l’anestesia spinale ed epidurale e con i medicinali comunemente utilizzati per la premedicazione, medicinali miorilassanti, sostanze inalatorie e analgesici; non sono state rilevate incompatibilità farmacologiche. Dosaggi più bassi di Propofol IBI possono essere richiesti nei casi in cui l’anestesia generale è utilizzata come terapia aggiuntiva alle tecniche di anestesia regionale. A seguito anestesia con propofol è stata riportata ipotensione profonda nei pazienti trattati con rifampicina. Propofol IBI non deve essere diluito. Propofol IBI può esser utilizzato non diluito per infusione con contenitori di vetro o siringhe di plastica. Quando Propofol IBI è utilizzato per il mantenimento dell’anestesia, si raccomanda di controllare sempre la velocità di infusione delle pompe siringa e delle pompe volumetriche per infusione. Propofol IBI non deve essere miscelato prima della somministrazione con liquidi per iniezioni o infusioni. Tuttavia, Propofol IBI può essere co-somministrato tramite un raccordo a Y vicino al sito di iniezione nei seguenti liquidi infusionali: • Destrosio 5% per infusione endovenosa • Sodio cloruro 0,9% per infusione endovenosa • Destrosio 4% con Sodio cloruro 0,18% per infusione endovenosa Induzione e mantenimento dell’anestesia generale Nei pazienti adulti sotto i 55 anni di età l’anestesia di solito può essere indotta con concentrazioni di propofol tra 4 e 8 mcg /ml. Una concentrazione iniziale di 4 mcg /ml è raccomandata nei pazienti premedicati mentre nei pazienti non trattati con preanestesia è consigliata una concentrazione iniziale di 6 mcg /ml. Il tempo di induzione con queste concentrazioni è generalmente compreso tra 60 e 120 secondi. Concentrazioni più alte permetteranno una più rapida induzione dell’anestesia, ma potrebbero essere associati a un’emodinamica aumentata e depressione respiratoria. Una concentrazione target iniziale inferiore deve essere utilizzata in pazienti di età superiore ai 55 anni circa e in pazienti di grado ASA 3 e 4. La concentrazione target può essere aumentata con incrementi di 0,5-1 mcg /ml a intervalli di 1 minuto per raggiungere una graduale induzione dell’anestesia. Sarà generalmente richiesta un’analgesia supplementare e la concentrazione target per il mantenimento dell’anestesia può essere ridotta e sarà influenzata dalla quantità di analgesia somministrata. Una concentrazione di propofol tra 3 e 6 mcg /ml è di solito soddisfacente per mantenere l’anestesia. La concentrazione di propofol prevista al risveglio è in generale tra 1.0 e 2.0 mcg /ml e sarà influenzata dalla quantità di analgesia somministrata durante il mantenimento dell’anestesia.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o a qualsiasi eccipiente elencato nel paragrafo 6.1. Propofol IBI contiene olio di semi di soia e non deve essere usato in pazienti che hanno ipersensibilità alle arachidi o alla soia. Propofol non deve essere utilizzato per la sedazione in terapia intensiva di pazienti di età pari o inferiore ai 16 anni (vedere paragrafo 4.4)
4. Avvertenze
Propofol IBI deve essere somministrato solo da specialisti di anestesiologia (o, se consentito, da medici addetti alla cura dei pazienti in Terapia Intensiva). I pazienti devono essere costantemente monitorati e gli strumenti per mantenere le vie aeree del paziente pervie devono essere prontamente disponibili in ogni momento, come la ventilazione artificiale, l’arricchimento di ossigeno e altre strutture di rianimazione. Propofol IBI non deve essere somministrato dalla persona che conduce una procedura diagnostica o chirurgica. Abuso e dipendenza da propofol sono stati segnalati, prevalentemente da parte di personale sanitario. Come con altri anestetici generali, la somministrazione di Propofol IBI senza attenzione alle vie respiratorie può portare a complicazioni respiratorie fatali. Quando Propofol IBI è somministrato per la sedazione cosciente, per le procedure chirurgiche e diagnostiche, i pazienti devono essere continuamente monitorati per segni precoci di ipotensione, ostruzione delle vie aeree e desaturazione di ossigeno. Durante l’induzione dell’anestesia, si possono manifestare ipotensione e apnea transitoria a causa del dosaggio, di premedicazione e altre cause. Occasionalmente, durante il mantenimento dell’anestesia, in caso di ipotensione, potrebbe essere necessario l’utilizzo di liquidi endovenosi e della riduzione della velocità di somministrazione. Come con altri agenti sedativi, quando Propofol IBI viene usato per la sedazione, durante le procedure operative si possono verificare movimenti involontari del paziente. Durante le procedure che richiedono immobilità questi movimenti possono essere pericolosi in sede operatoria. È necessario un adeguato periodo prima di dimettere il paziente dopo l’uso di propofol per garantire il pieno recupero. Molto raramente l’impiego di propofol può essere associato alla comparsa di una fase di incoscienza postoperatoria, che può essere accompagnato da un aumento del tono muscolare. Questo può essere o meno preceduto da una fase di veglia. Anche se il recupero è spontaneo, il paziente privo di conoscenza deve essere tenuto sotto appropriata osservazione. Lo scompenso funzionale causato da propofol normalmente non viene identificato prima delle 12 ore. Si devono tenere in considerazione l’effetto del propofol, la procedura, i trattamenti concomitanti, l’età del paziente e le sue condizioni generali quando ai pazienti viene detto di: • essere accompagnati quando lasciano la sede del trattamento • posporre attività pericolose o quelle che richiedono concentrazione, come la guida • uso di altre sostanze con effetto sedativo (comprese le benzodiazepine, oppiacei, alcool). Come con altri anestetici per via endovenosa, si deve fare attenzione in pazienti con insufficienza cardiaca, respiratoria, renale o epatica o in pazienti ipovolemici o debilitati. L’eliminazione di propofol dipende dal flusso sanguigno, di conseguenza, un trattamento concomitante che riduca la gittata cardiaca ridurrà anche l’eliminazione di Propofol IBI. Propofol non ha attività vagolitica ed è stato associato a casi di bradicardia (occasionalmente profonda) e anche asistolia. Si deve prendere in considerazione la somministrazione endovenosa di un agente anticolinergico prima dell’induzione, o durante il mantenimento dell’anestesia, in particolare in situazioni in cui è probabile un tono vagale predominante, o quando propofol viene utilizzato in combinazione con altri agenti che possono causare una bradicardia. Quando Propofol IBI viene somministrato ad un paziente epilettico, ci può essere un rischio di convulsioni. Si devono prevedere cure appropriate nei pazienti con disturbi del metabolismo dei grassi e in altre condizioni in cui emulsioni lipidiche devono essere utilizzate con cautela (vedere paragrafo 4.2). Si sconsiglia l’uso con il trattamento di elettroshock. Come con altri anestetici, si può verificare disinibizione sessuale durante il risveglio. Avvertenze di gestione in Unità di Terapia Intensiva L’uso dell’emulsione di propofol per la sedazione in unità di terapia intensiva (ICU) e stata associata ad una serie di disordini metabolici e di compromissioni di sistema d’organo che possono portare alla morte. Le segnalazioni sono state ricevute per le combinazioni seguenti: acidosi metabolica, rabdomiolisi, iperpotassiemia, epatomegalia, insufficienza renale, iperlipidemia, aritmia cardiaca, ECG di tipo Brugada (sopraslivellamento del segmento ST e onda T positiva) e insufficienza cardiaca a progressiva rapida di solito non rispondente a trattamento inotropo di supporto. Le combinazioni di questi eventi sono stati denominati Sindrome da Infusione di Propofol. Questi eventi sono stati per lo più segnalati in pazienti con gravi ferite alla testa e bambini affetti da infezioni del tratto respiratorio che hanno ricevuto dosaggi superiori a quelli consigliati negli adulti per la sedazione nel reparto di terapia intensiva. I principali fattori di rischio per lo sviluppo di questi eventi sembrano essere i seguenti: diminuito apporto di ossigeno ai tessuti; danni neurologici gravi e/o sepsi; alti dosaggi di uno o più dei seguenti agenti farmacologici - vasocostrittori, steroidi, inotropi e/o propofol (di solito a dosaggi superiori a 4 mg/kg/h per più di 48 ore). I medici devono essere attenti a questi eventi nei pazienti con i fattori di rischio sopra menzionati e considerare di diminuire prontamente il dosaggio o sospendere la somministrazione di Propofol IBI quando questi segni si manifestano. Tutti i sedativi e medicinali utilizzati nel reparto di terapia intensiva (ICU) devono essere regolati per mantenere ottimale l’apporto di ossigeno e i parametri emodinamici. I pazienti con aumento della pressione intracranica (ICP) dovrebbero ricevere un trattamento adeguato per sostenere la pressione di perfusione cerebrale durante queste modifiche di trattamento. Si ricorda ai medici, se possibile, di non superare il dosaggio di 4 mg/kg/h. È necessario prestare particolare attenzione nei pazienti con disturbi del metabolismo dei grassi e nelle altre condizioni in cui le emulsioni lipidiche devono essere usate con cautela.Si raccomanda di controllare i livelli ematici dei lipidi se propofol è somministrato a pazienti ritenuti a particolare rischio di sovraccarico di grassi. La somministrazione di propofol deve essere regolata in modo appropriato se il monitoraggio indica che il grasso non viene adeguatamente eliminato dal corpo. Se il paziente sta ricevendo contemporaneamente altri lipidi per via endovenosa, deve essere effettuata una riduzione della dose in modo da tener conto della quantità di lipidi infusa come parte della formulazione di propofol; 1 ml di Propofol IBI contiene circa 0,1 g di grassi. Propofol IBI contiene 0,0018 mmol di sodio per ml. Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta iposodica. Popolazione pediatrica L’uso di propofol non è raccomandato nei neonati poiché questa popolazione di pazienti non è stata completamente studiata. I dati di farmacocinetica (vedere paragrafo 5.2) indicano che l’eliminazione è considerevolmente ridotta nei neonati e ha un’altissima variabilità interindividuale. Somministrando i dosaggi consigliati per bambini più grandi si potrebbe verificare un sovradosaggio relativo e manifestarsi in una grave depressione cardiovascolare. Propofol non è raccomandato nei bambini di età inferiore a 3 anni a causa della difficoltà di misurare piccoli volumi. Propofol IBI non deve essere usato nei pazienti di età pari o inferiore a 16 anni per la sedazione in caso di terapia intensiva poiché la sicurezza e l’efficacia del propofol per la sedazione in questa fascia di età non sono state dimostrate (vedere paragrafo 4.3). Precauzioni aggiuntive Si deve fare attenzione quando si trattano pazienti con una malattia mitocondriale. Questi pazienti possono essere soggetti a riacutizzazioni del loro disturbo quando sottoposti ad anestesia, chirurgia e cure intensive. Per questi pazienti si consiglia di mantenere la corretta normotermia, la fornitura di carboidrati e una buona idratazione. Le manifestazioni precoci di esacerbazione della malattia mitocondriale e della ’sindrome da infusione di propofol’ possono essere simili. Propofol IBI non contiene conservanti antimicrobici e favorisce la crescita di microrganismi. L’EDTA chela gli ioni metallici, incluso lo zinco e riduce la crescita microbica. La necessità di ricorrere a un’integrazione di zinco deve essere presa in considerazione durante la somministrazione prolungata di Propofol IBI, in particolare nei pazienti che sono predisposti a carenza di zinco, come quelli con ustioni, diarrea e/o grave sepsi. Quando Propofol IBI viene aspirato deve essere asettico prelevato in condizioni asettiche con una siringa sterile, e somministrato immediatamente dopo l’apertura della fiala o la rottura della ghiera del flacone. La somministrazione deve iniziare immediatamente. L’asepsi deve essere mantenuta sia per Propofol IBI sia per le attrezzature per tutto il periodo di infusione. Tutti i liquidi di infusione aggiunti al deflussore del Propofol IBI devono essere somministrati in prossimità della cannula. Propofol IBI non deve essere somministrato attraverso un filtro microbiologico. Propofol IBI e qualsiasi siringa contenente Propofol IBI sono per uso singolo in un singolo paziente. In conformità con le linee guida stabilite per le altre emulsioni lipidiche, una singola infusione di propofol non deve superare le 12 ore. Al termine della procedura di somministrazione o al massimo dopo 12 ore, a seconda della situazione, sia il deflussore che il contenitore di propofol devono essere eliminati e sostituiti come previsto.
5. Interazioni
Propofol è stato utilizzato in associazione con l’anestesia spinale ed epidurale e con i medicinali comunemente utilizzati per la premedicazione, medicinali miorilassanti, sostanze inalatorie e analgesici; non sono state rilevate incompatibilità farmacologiche. Dosaggi più bassi di Propofol IBI possono essere richiesti nei casi in cui l’anestesia generale è utilizzata come terapia aggiuntiva alle tecniche di anestesia regionale. A seguito dell’anestesia con propofol è stata riportata grave ipotensione nei pazienti trattati con rifampicina. La concomitante somministrazione di altri medicinali deprimenti del SNC come i medicinali per la premedicazione, sostanze inalatorie e analgesiche possono avere un effetto addizionale, anestetico e depressivo cardiorespiratorio, agli effetti del Propofol IBI (vedere paragrafo 4.4). In pazienti che assumono valproato è stata rilevata la necessità di assumere dosi più basse di propofol. In caso di co-somministrazione si può valutare la possibilità di una riduzione della dose.
6. Effetti indesiderati
Generali L’induzione e il mantenimento dell’anestesia o la sedazione sono generalmente tranquilli con una minima evidenza di eccitazione. Gli eventi avversi al farmaco più comunemente riportati sono effetti indesiderati farmacologicamente prevedibili per gli agenti anestetici/sedativi, come l’ipotensione. Data la natura dell’anestesia e quella dei pazienti che ricevono propofol, gli eventi segnalati in associazione con l’anestesia e con la terapia intensiva possono anche essere connessi alla procedura operatoria o terapeutica intrapresa o alla condizione del paziente. Le frequenze sono state definite come segue: Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100 a <1/10) Non comuni (≥1/1,000 a <1/100) Raro (≥1/10.000, <1/1.000) Molto raro (<1/10.000) Non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Nella seguente tabella sono riportati gli effetti indesiderati per sistemi e termini MedDRA. In ogni gruppo, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente.
MedDRA Classificazione per Sistemi e Organi Frequenza Effetti indesiderati
Disturbi del sistema immunitario Molto raro Anafilassi - può includere angioedema, broncospasmo, eritema e ipotensione
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non nota (9) Acidosi metabolica (5), iperpotassiemia (5), iperlipidemia (5)
Disturbi psichiatrici Non nota (9) Euforia, abuso farmacologico e dipendenza (8)
Patologie del sistema nervoso Comune Cefalea durante il risveglio
Raro Movimenti epilettiformi incluse le convulsioni e opistotono durante l’induzione, il mantenimento e il risveglio
Molto raro Perdita di coscienza postoperatoria
Non nota(9) Movimenti involontari
Patologie cardiache Comune Bradicardia (1)
Molto raro Edema polmonare
Non nota (9) Aritmia(5), insufficienza cardiaca (5), (7)
Patologie vascolari Comune Ipotensione (2)
Non comune Trombosi e flebite
Patologie Respiratorie, Toraciche e Mediastiniche Comune Apnea transitoria durante l’induzione
Non nota (9) Depressione respiratoria (dose-dipendente)
Patologie gastrointestinali Comune Nausea e vomito durante la fase di risveglio
Molto raro Pancreatite
Patologie epatobiliari Non nota (9) Epatomegalia(5)
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non nota (9) Rabdomiolisi (3), (5)
Patologie renali e urinarie Molto raro Urine incolori in seguito a somministrazione prolungata
Non nota (9) Insufficienza renale (5)
Disturbi del sistema riproduttivo e della mammella Molto raro Disinibizione sessuale
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comune Dolore locale durante l’induzione (4)
Molto raro Necrosi tissutale (10) conseguente a somministrazione accidentale fuori vena
Non nota (9) Dolore locale, gonfiore conseguente a somministrazione accidentale fuori vena
Esami diagnostici Non nota (9) ECG tipo Brugada (5), (6)
Lesioni, avvelenamento e complicazioni procedurali Molto raro Febbre post-operatoria
(1) Bradicardie gravi sono rare. Ci sono stati casi isolati di progressione ad asistole. (2) Occasionalmente, l’ipotensione può richiedere l’uso di liquidi per via endovenosa e la riduzione della velocità di somministrazione di propofol. (3) Sono state riportate molto raramente segnalazioni di rabdomiolisi quando propofol è stato somministrato a dosi maggiori di 4 mg/kg/ora per la sedazione in terapia intensiva (4) Può essere minimizzato utilizzando le vene dell’avambraccio più grandi e la fossa antecubitale. Con propofol il dolore locale può anche essere minimizzato dalla co-somministrazione di lidocaina (5) Le combinazioni di questi eventi, segnalati come "sindrome da infusione di Propofol", si possono riscontrare in pazienti gravemente malati che spesso hanno più fattori di rischio per lo sviluppo degli eventi, vedere paragrafo 4.4. (6) ECG tipo Brugada con sopraslivellamento del segmento ST e onda T positiva (7) Insufficienza cardiaca rapidamente progressiva (in alcuni casi con esito fatale) negli adulti. L’insufficienza cardiaca in questi casi di solito non risponde al trattamento di supporto inotropo (8) Abuso e dipendenza da propofol, prevalentemente da parte di personale sanitario (9) Non noto poiché la frequenza non può essere definita sulla base dei dati clinici disponibili (10) Èstata riportata necrosi dove la vitalità del tessuto è stata compromessa. Sono stati segnalati distonia/discinesia. Locali Il dolore locale che potrebbe verificarsi durante la fase di induzione dell’anestesia con Propofol IBI può essere minimizzato dall’uso delle vene dell’avambraccio più grandi e della fossa antecubitale. Trombosi e flebiti sono rare. Studi clinici e negli animali hanno dimostrato una reazione minima tissutale dopo un accidentale somministrazione fuori vena. L’iniezione intra-arteriosa negli animali non ha indotto effetti locali sui tessuti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazionehttp://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Studi su ratti e conigli non hanno dimostrato effetti teratogeni. La sicurezza di propofol durante la gravidanza non è stata determinata. Propofol IBI non deve essere usato nelle donne in gravidanza se non assolutamente necessario. Propofol attraversa la barriera placentare e può causare depressione respiratoria neonatale. Propofol IBI può, tuttavia, essere utilizzato durante un aborto indotto. Ostetricia Propofol IBI attraversa la placenta e può causare depressione respiratoria neonatale. Non deve essere utilizzato per l’anestesia ostetrica se non strettamente necessario. Allattamento Studi in donne che allattano al seno hanno dimostrato che propofol è escreto in piccole quantità nel latte. Quindi, le madri devono interrompere l’allattamento ed eliminare il latte materno per 24 ore dopo la somministrazione di propofol. Il latte prodotto durante questo periodo deve essere eliminato.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25°C Conservare nell’imballaggio esterno originale Non congelare
9. Principio attivo
1 ml contiene 20 mg di propofol 1 fiala da 20 ml contiene 400 mg di propofol 1 flacone da 50 ml contiene 1000 mg di propofol 1 flacone da 100 ml contiene 2000 mg di propofol Eccipienti con effetto noto: olio di semi soia raffinato in accordo alla Farmacopea Europea Per la lista completa degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
10. Eccipienti
Glicerolo, lecitina di uovo purificata, olio di semi soia raffinato, acido oleico, sodio idrossido ed acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Il sovradosaggio accidentale può probabilmente causare depressione cardiorespiratoria. La depressione respiratoria deve essere trattata mediante ventilazione artificiale con ossigeno. In caso di depressione cardiovascolare è richiesto l’abbassamento del capo del paziente e, se grave, l’impiego di plasma expanders e di farmaci vasopressori.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).