La terapia sostitutiva deve essere iniziata e monitorata sotto la supervisione di un medico esperto nel trattamento dell’immunodeficienza.
Posologia La dose e il regime posologico dipendono dall'indicazione. Nella terapia sostitutiva può rendersi necessario personalizzare la dose per ciascun paziente in base alla risposta clinica. I regimi posologici riportati di seguito sono indicativi.
Terapia sostitutiva nelle sindromi da immunodeficienza primaria (PID) Il regime posologico deve indurre il raggiungimento di una concentrazione minima di IgG (misurata prima della successiva infusione) di almeno 5 - 6 g/l. Sono necessari da tre a sei mesi dall’inizio della terapia per raggiungere l’equilibrio. La dose iniziale raccomandata è compresa tra 0,4 e 0,8 g/kg di peso corporeo (p.c.) da somministrare una volta, seguita da almeno 0,2 g/kg p.c. da somministrare ogni 3-4 settimane. La dose necessaria per ottenere una concentrazione minima di 5-6 g/l è compresa tra 0,2 e 0,8 g/kg p.c./mese. L'intervallo tra le dosi dopo il raggiungimento dello stato stazionario è compreso tra 3 e 4 settimane. Le concentrazioni minime devono essere misurate e valutate congiuntamente alla risposta clinica del paziente. In base alla risposta clinica (ad es. tasso di infezione), per ottenere livelli minimi più elevati possono essere prese in considerazione modifiche della dose e/o dell’intervallo tra le dosi.
Immunodeficienze secondarie (come definite nel paragrafo 4.1) La dose raccomandata è 0,2 - 0,4 g/kg ogni tre o quattro settimane. I livelli minimi di IgG devono essere misurati e valutati unitamente all’incidenza di infezioni. Se necessario il dosaggio deve essere modificato per ottenere una protezione ottimale contro le infezioni, può essere necessario un aumento del dosaggio in pazienti con infezione persistente; una riduzione del dosaggio può essere presa in considerazione quando il paziente rimane libero da infezione.
Trombocitopenia immune primaria (ITP) Sono disponibili due opzioni terapeutiche alternative: • 0,8-1g/kg p.c. il giorno 1, somministrazione che può essere ripetuta una volta entro 3 giorni. • 0,4 g/kg p.c. ogni giorno per 2-5 giorni. In caso di recidiva, il trattamento può essere ripetuto.
Sindrome di Guillain-Barré 0,4 g/kg p.c./die per 5 giorni.
Morbo di Kawasaki La dose raccomandata è di 1,6 - 2,0 g/kg p.c. in dosi frazionate in 2-5 giorni, oppure 2,0 g/kg p.c. in dose singola. I pazienti devono essere trattati contemporaneamente con acido acetilsalicilico.
Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)* La dose iniziale raccomandata è di 2 g/kg p.c. suddivisa in 2-5 giorni consecutivi, seguita da dosi di mantenimento di 1 g/kg p.c. in 1-2 giorni consecutivi ogni 3 settimane.
Neuropatia motoria multifocale (MMN) Dose iniziale: 2 g/kg ripartiti in 2-5 giorni consecutivi. Dose di mantenimento: 1 g/kg ogni 2-4 settimane o 2 g/kg ogni 4-8 settimane. L’effetto del trattamento deve essere valutato dopo ogni ciclo; se dopo 6 mesi non si osserva alcun effetto, il trattamento deve essere interrotto. Se il trattamento è efficace, un trattamento a lungo termine deve essere sottoposto alla discrezionalità del medico, in base alla risposta del paziente. La dose e gli intervalli possono richiedere un adattamento in base al decorso individuale della malattia. I dosaggi raccomandati sono riassunti di seguito.
Indicazione | Dose | Frequenza delle iniezioni |
Terapia sostitutiva |
Sindromi da immunodeficienza primaria (PID) | dose iniziale: 0,4 - 0,8 g/kg p.c. dose di mantenimento: 0,2 - 0,8 g/kg p.c. | ogni 3-4 settimane per ottenere una concentrazione minima di IgG di almeno 5-6 g/l |
Immunodeficienze secondarie (come definite nel paragrafo 4.1) | 0,2 - 0,4 g/kg p.c. | ogni 3-4 settimane |
Immunomodulazione |
Trombocitopenia immune primaria (ITP) | 0,8 - 1 g/kg p.c. oppure 0,4 g/kg p.c./die . | il giorno 1, eventualmente da ripetersi una volta entro 3 giorni per 2-5 giorni |
Sindrome di Guillain-Barré | 0,4 g/kg p.c./die | per 5 giorni |
Morbo di Kawasaki | 1,6 - 2 g/kg p.c. oppure 2 g/kg p.c. | in dosi divise nell’arco di 2-5 giorni, in associazione con acido acetilsalicilico in una dose in associazione con acido acetilsalicilico |
Polineuropatia demielinizzante infiammatoria cronica (CIDP)* | dose iniziale: 2 g/kg p.c. dose di mantenimento: 1 g/kg p.c | in dosi divise nell’arco di 2-5 giorni ogni 3 settimane nell’arco di1-2 giorni |
Neuropatia Motoria Multifocale (MMN) | dose iniziale: 2 g/kg p.c. dose di mantenimento: 1 g/kg p.c. o 2 g/kg p.c. | in dosi divise nell’arco di 2-5 giorni consecutivi ogni 2-4 settimane o ogni 4-8 settimane nell’arco di 2-5 giorni consecutivi |
* La dose è basata sulla dose utilizzata negli studi clinici condotti con Privigen. Una durata del trattamento superiore alle 25 settimane deve essere rimessa alla discrezione del medico, sulla base della risposta del paziente e sul mantenimento della risposta a lungo termine. La dose e gli intervalli di dosaggio dovranno eventualmente essere adattati individualmente in base al decorso della malattia.
Popolazione pediatrica La posologia nei bambini e negli adolescenti (0-18 anni) non è diversa dalla posologia negli adulti in quanto, per ogni indicazione, è basata sul peso corporeo e viene modificata a seconda dell’esito clinico delle condizioni sopra citate.
Modo di somministrazione Per uso endovenoso. Privigen deve essere infuso per via endovenosa, a una velocità di infusione iniziale di 0,3 ml/kg p.c./h per circa 30 minuti. Se ben tollerata (vedere paragrafo 4.4), la velocità di somministrazione può essere aumentata gradualmente a un massimo di 4,8 ml/kg/p.c./h. Nei pazienti con PID che hanno tollerato bene l’infusione alla velocità di 4,8 ml/kg/p.c./h, la velocità può essere ulteriormente aumentata gradualmente fino a un massimo di 7,2 ml/kg/p.c./h. Se si desidera una diluizione prima dell’infusione, Privigen può essere diluito con una soluzione di glucosio al 5% fino a una concentrazione finale di 50 mg/ml (5%). Per le istruzioni, vedere paragrafo 6.6.