Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse gravi segnalate con maggiore frequenza sono state polmonite, piressia, reazione correlata all’infusione e cellulite. Le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza sono state reazione correlata all’infusione e eruzione cutanea (eruzione da farmaci); la maggior parte di queste reazioni è stata non grave e di grado 1 o 2. Le reazioni avverse gravi hanno incluso insufficienza respiratoria di grado 4 (1,1%) e le reazioni di grado 5 sono state polimiosite e sepsi (0,5% in entrambi i casi).
Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono raggrupate in base alla classificazione per sistemi e organi e in categorie di frequenza definite secondo la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna categoria di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1: Reazioni avverse al farmaco in pazienti trattati con POTELIGEO (N = 184) Classificazione per sistemi e organi (SOC) | Frequenza | Reazione avversa |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Comune | Anemia, neutropenia, leucopenia, trombocitopenia |
Patologie endocrine | Comune | Ipotiroidismo |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Stipsi, diarrea, nausea, stomatite |
Comune | Vomito |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Stanchezza, edema periferico, piressia |
Patologie epatobiliari | Non comune | Epatite acuta, epatite |
Infezioni ed infestazioni | Molto comune | Infezionia |
Comune | Infezione delle vie aeree superiori |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Molto comune | Reazione correlata all’infusione |
Esami diagnostici | Comune | alanina aminotransferasi aumentata, aspartato amino transferasi aumentata, fosfatasi alcalina ematica aumentata, conta linfocitaria diminuita |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Non comune | Sindrome da lisi tumorale |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Cefalea |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Eruzione da farmaci (inclusa eruzione cutanea) |
a Follicolite, cellulite, candidosi, polmonite, sepsi, infezione cutanea, otite esterna, herpes zoster, infezione cutanea da stafilococco, infezione delle vie urinarie, herpes simplex e citomegalovirus
Descrizione di reazioni avverse selezionate Reazioni dermatologiche I pazienti trattati con POTELIGEO hanno manifestato episodi di eruzione cutanea da farmaci (eruzione da farmaci), che in alcuni casi sono stati severi e/o gravi. La maggior parte delle reazioni dermatologiche correlate al trattamento è stata di grado 1 o 2, mentre l’eruzione da farmaci di grado ≥ 3 ha interessato il 4,3% dei pazienti. Non è stata identificata alcuna tendenza nella latenza di insorgenza dell’evento per eruzioni da farmaci ed eruzioni cutanee; si sono verificati eventi sia ad esordio precoce che ad esordio tardivo.
Reazioni correlate all’infusione Reazioni correlate all’infusione sono state osservate nel 33% dei pazienti trattati con POTELIGEO. La maggior parte delle reazioni correlate al trattamento e riconducibili all’infusione è stata di grado 1 o 2 e si è verificata durante o subito dopo la prima infusione. Reazioni gravi (grado 3) si sono manifestate nel 4% dei pazienti. L’incidenza delle reazioni correlate all’infusione raggiungeva il picco dopo la prima infusione (28,8% dei soggetti) e si riduceva a ≤ 3,8% dei soggetti dopo due o più infusioni. Interruzioni dell’infusione hanno riguardato il 6% circa dei pazienti e nella maggior parte di casi (90% circa) si sono verificate durante il primo ciclo di trattamento con mogamulizumab. Meno dell’1% dei pazienti trattati nello Studio 0761-010 ha sospeso il trattamento per reazioni correlate all’infusione.
Infezioni gravi I pazienti affetti da MF o SS presentano un rischio maggiore di sviluppare un’infezione grave a causa della perdita di integrità del derma provocato dalla malattia cutanea, nonché degli effetti immunosoppressivi della malattia extracutanea, e il trattamento con mogamulizumab può aumentare tale rischio. Infezioni gravi, incluse sepsi, polmonite e infezioni cutanee, hanno interessato il 14,3% dei pazienti trattati con mogamulizumab. La latenza all’esordio dell’evento dopo la prima dose ha mostrato una variabilità considerevole. La maggior parte dei pazienti si è ripresa dall’infezione. Nello studio clinico (0761-010) vi sono state 2 segnalazioni di insufficienza respiratoria con esito fatale in pazienti con polmonite grave che si è manifestata più di 9 mesi dopo l’inizio del trattamento con mogamulizumab.
Immunogenicità Come per tutte le proteine terapeutiche, esiste la possibilità che si sviluppi un’immunogenicità. Una piccola percentuale di pazienti trattati con POTELIGEO è risultata positiva agli anticorpi antimogamulizumab durante il trattamento (indotti dal trattamento o potenziati dal trattamento). Non sono state rilevate risposte anticorpali neutralizzanti positive.
Sicurezza dopo l’ultima dose Dei 320 soggetti esposti a mogamulizumab nello studio 0761-010, 21 (6,6%), hanno sviluppato almeno una reazione avversa grave al farmaco (
Serious Adverse Drug Reaction, SADR) che si è manifestata entro 90 giorni dall’ultima somministrazione del farmaco in studio. Di queste, le SADR che sono state segnalate in più di un paziente sono state classificate nella categorie SOC: “Infezioni ed infestazioni” (7 [2,2%] pazienti), Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione (5 [1,6%] pazienti), Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche (4 [1,3%] pazienti), Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo (3 [0,9%] pazienti), Patologie epatobiliari (2 [0,6%] pazienti), e Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura (2 [0,6%] pazienti). Per tutte le restanti categorie SOC, le SADR sono state riferite in un paziente (0,3%). Il profilo di sicurezza osservato nei 90 giorni successivi all’ultima dose di mogamulizumab è coerente con il profilo di sicurezza emerso durante il periodo di trattamento dello studio.
Popolazione anziana Il profilo di sicurezza nei pazienti anziani (di età ≥ 65 anni) è risultato in linea generale sovrapponibile con quello rilevato nei pazienti adulti, eccetto per le reazioni dermatologiche e le reazioni correlate all’infusione, che sono state osservate con una frequenza maggiore nei soggetti più anziani.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.