icon/back Indietro

Polivy 140 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione 1 flaconcino

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Polivy in associazione a bendamustina e rituximab è indicato per il trattamento di pazienti adulti con linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivante/refrattario non candidabili al trapianto di cellule staminali ematopoietiche.
2. Posologia
Polivy deve essere somministrato solo sotto la supervisione di un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento di pazienti oncologici. Posologia La dose raccomandata di Polivy è di 1,8 mg/kg somministrati per infusione endovenosa ogni 21 giorni in associazione a bendamustina e rituximab per 6 cicli. Polivy, bendamustina e rituximab possono essere somministrati in qualsiasi ordine il giorno 1 di ogni ciclo. Se somministrati con Polivy, la dose raccomandata di bendamustina è di 90 mg/m²/die il giorno 1 e il giorno 2 di ogni ciclo, mentre la dose raccomandata di rituximab è di 375 mg/m² il giorno 1 di ogni ciclo. In considerazione della limitata esperienza clinica in pazienti trattati con 1,8 mg/kg di Polivy a una dose totale > 240 mg, si raccomanda di non superare la dose di 240 mg/ciclo. Se non è già stato effettuato, i pazienti devono essere sottoposti a premedicazione con un antistaminico e un antipiretico prima che venga somministrato Polivy. Dosi posticipate o omesse Se viene omessa una dose programmata di Polivy, questa deve essere somministrata il prima possibile, adattando il regime posologico in modo da mantenere un intervallo di 21 giorni tra le dosi.Modifiche della dose Se il paziente sviluppa una reazione correlata all’infusione, è necessario ridurre la velocità di infusione di Polivy o sospendere il trattamento con il farmaco. In caso di reazione potenzialmente letale, il trattamento con Polivy deve essere interrotto immediatamente e in via definitiva. Per le modifiche della dose in caso di neuropatia periferica (paragrafo 4.4), consultare la Tabella 1 di seguito. Tabella 1 Modifiche della dose di Polivy in caso di neuropatia periferica (NP)
Severità della NP il giorno 1 di qualsiasi ciclo Modifica della dose
Grado 2-3 Sospendere la somministrazione di Polivy fino a miglioramento a un Grado ≤ 1. In caso di regressione dell’evento a un Grado ≤ 1 entro il giorno 14, riprendere il trattamento con Polivy a una dose permanentemente ridotta pari a 1,4 mg/kg. Se la dose è già stata ridotta a 1,4 mg/kg in precedenza, interrompere il trattamento con Polivy. In caso di mancata regressione dell’evento a un Grado ≤ 1 entro il giorno 14, interrompere il trattamento con Polivy.
Grado 4 Interrompere il trattamento con Polivy.
Per le modifiche della dose in caso di mielosoppressione, consultare la Tabella 2. Tabella 2 Modifiche della dose di Polivy, bendamustina e rituximab in caso di mielosoppressione
Severità della mielosoppressione il giorno 1 di qualsiasi ciclo Modifica della dose¹
Neutropenia di Grado 3-4 Sospendere tutti i trattamenti fino a quando la conta assoluta dei neutrofili (ANC) non torna a un valore > 1000/mcL.
Se l’ANC torna a un valore > 1000/mcL entro il giorno 7, riprendere tutti i trattamenti senza ulteriori riduzioni della dose.
Se l’ANC torna a un valore > 1000/mcL dopo il giorno 7:
• riprendere tutti i trattamenti con una riduzione della dose di bendamustina da 90 mg/m² a 70 mg/m² o da 70 mg/m² a 50 mg/m².
• se la dose di bendamustina è già stata ridotta a 50 mg/m², interrompere tutti i trattamenti.
Trombocitopenia di Grado 3-4 Sospendere tutti i trattamenti fino a quando il numero di piastrine non torna a un valore > 75.000/mcL.
Se il numero di piastrine torna a un valore > 75.000/mcL entro il giorno 7, riprendere tutti i trattamenti senza riduzioni della dose.
Se il numero di piastrine torna a un valore > 75.000/mcL dopo il giorno 7:
• riprendere tutti i trattamenti con una riduzione della dose di bendamustina da 90 mg/m² a 70 mg/m² o da 70 mg/m² a 50 mg/m².
• se la dose di bendamustina è già stata ridotta a 50 mg/m², interrompere tutti i trattamenti.
¹Se la causa primaria è correlata al linfoma, è possibile che la dose di bendamustina non debba essere ridotta. Per le modifiche della dose in presenza di reazioni correlate all’infusione, vedere la Tabella 3. Tabella 3: Modifiche della dose di Polivy per reazioni correlate all’infusione (IRR)
Severità della IRR il giorno 1 di qualsiasi ciclo Modifica della dose
IRR di Grado 1-3 Interrompere l’infusione di Polivy e somministrare un trattamento di supporto.
In caso di prima comparsa di respiro sibilante, broncospasmo o orticaria generalizzata di Grado 3, interrompere Polivy in modo permanente.
In caso di respiro sibilante od orticaria di Grado 2 ricorrenti o in caso di sintomi di Grado 3 ricorrenti di qualsiasi tipo, interrompere Polivy in modo permanente.
In caso contrario, alla completa risoluzione dei sintomi si può riprendere l’infusione a una velocità dimezzata rispetto a quella precedente l’interruzione. In assenza di sintomi correlati all’infusione, la velocità di infusione può essere aumentata con incrementi di 50 mg/ora ogni 30 minuti.
Al ciclo successivo, infondere Polivy nell’arco di 90 minuti. Se non si verificano reazioni correlate all’infusione, le infusioni successive possono essere somministrate nell’arco di 30 minuti. Somministrare una premedicazione per tutti i cicli.
IRR di Grado 4 Interrompere immediatamente l’infusione di Polivy.
Somministrare un trattamento di supporto.
Interrompere in modo permanente il trattamento con Polivy.
Popolazioni speciali Anziani Nei pazienti di età ≥ 65 anni non è necessario alcun aggiustamento della dose di Polivy (vedere paragrafo 5.2).Compromissione renale Nei pazienti con clearance della creatinina (CrCl) ≥ 30 mL/min non è necessario alcun aggiustamento della dose di Polivy. A causa dei dati limitati, per i pazienti con CrCl < 30 mL/min non è stata stabilita una dose raccomandata. Compromissione epatica Deve essere evitata la somministrazione di Polivy nei pazienti con compromissione epatica moderata o severa (valori di bilirubina superiori a 1,5 volte il limite superiore della norma [ULN]). Quando Polivy viene somministrato a pazienti con compromissione epatica lieve (valori di bilirubina superiori all’ULN uguali o inferiori a 1,5 volte l’ULN o valori di aspartato transaminasi [AST] superiori all’ULN), non è necessario alcun aggiustamento della dose iniziale. Nella popolazione studiata con compromissione epatica lieve (da intendersi come valori di AST o alanina transaminasi [ALT] da > 1,0 a 2,5 volte l’ULN o di bilirubina totale da> 1,0 a 1,5 volte l’ULN), è stato osservato un aumento dell’esposizione alla MMAE non coniugata pari al 40%, che non è stato ritenuto clinicamente significativo. Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili. Modo di somministrazione Polivy è un medicinale per uso endovenoso. La dose iniziale di Polivy deve essere somministrata mediante infusione endovenosa della durata di 90 minuti. I pazienti devono essere monitorati per rilevare IRR/reazioni di ipersensibilità durante l’infusione e per almeno 90 minuti dopo il completamento della prima somministrazione. Se l’infusione precedente è stata ben tollerata, la dose successiva di Polivy può essere somministrata mediante infusione della durata di 30 minuti; i pazienti devono essere monitorati durante l’infusione e per almeno 30 minuti dopo il suo completamento. Polivy deve essere ricostituito e diluito con tecniche asettiche sotto la supervisione di un operatore sanitario. Deve essere somministrato mediante infusione endovenosa attraverso una linea di infusione dedicata dotata di catetere e filtro in linea o aggiuntivo sterile, apirogeno e con bassa capacità di legame proteico (diametro dei pori di 0,2 o 0,22 micrometri). Polivy non deve essere somministrato in bolo (push) endovenoso. Per le istruzioni sulla ricostituzione e sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6. Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale Polivy contiene un componente citotossico legato in modo covalente all’anticorpo monoclonale. Per la manipolazione e lo smaltimento seguire una procedura appropriata (vedere paragrafo 6.6).
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Infezioni severe attive (vedere paragrafo 4.4).
4. Avvertenze
Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati. Mielosoppressione Nei pazienti trattati con Polivy sono state segnalate neutropenia e neutropenia febbrile gravi e severe già dal primo ciclo di terapia. Durante lo sviluppo clinico si è resa necessaria la somministrazione di fattori stimolanti le colonie granulocitarie (G-CSF) in profilassi. Occorre pertanto valutare la possibilità di somministrare un trattamento di questo tipo. Con Polivy possono anche manifestarsi trombocitopenia o anemia di Grado 3 o 4. Prima di ogni dose di Polivy deve essere monitorato l’emocromo. Nei pazienti con neutropenia e/o trombocitopenia di Grado 3 o 4 deve essere preso in considerazione un monitoraggio di laboratorio più frequente e/o l’eventualità di posticipare o interrompere il trattamento con Polivy (vedere paragrafo 4.2). Neuropatia periferica (NP) Nei pazienti trattati con Polivy è stata segnalata NP già dal primo ciclo di trattamento e il rischio aumenta con dosi sequenziali. I pazienti con NP preesistente possono subire un peggioramento di questa condizione. La NP segnalata in associazione al trattamento con Polivy è principalmente di tipo sensoriale, ma sono stati anche segnalati casi di NP motoria o sensitivo-motoria. I pazienti devono essere monitorati per rilevare l’insorgenza di sintomi di NP quali ipoestesia, iperestesia, parestesia, disestesia, dolore neuropatico, sensazione di bruciore, debolezza muscolare o alterazione dell’andatura. È possibile che i pazienti con NP di nuova insorgenza o con NP in peggioramento debbano posticipare o ridurre la dose del medicinale, o interrompere il trattamento con Polivy (vedere paragrafo 4.2). Infezioni Nei pazienti trattati con Polivy sono state segnalate infezioni gravi, potenzialmente letali o fatali, tra cui infezioni opportunistiche, come polmonite (comprese polmonite sostenuta da Pneumocystis jirovecii e altre forme di polmonite micotica), batteriemia, sepsi, infezione erpetica e infezione da citomegalovirus (vedere paragrafo 4.8). È stata segnalata la riattivazione di infezioni latenti. Durante il trattamento, i pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare segni di infezioni batteriche, micotiche o virali e devono rivolgersi a un medico qualora compaiano segni e sintomi. Deve essere valutato il ricorso a una profilassi antinfettiva per l’intera durata del trattamento con Polivy. Polivy non deve essere somministrato in presenza di infezione attiva severa. Nei pazienti che sviluppano infezioni gravi, il trattamento con Polivy e l’eventuale chemioterapia concomitante devono essere interrotti. Virus dell’immunodeficienza umana (HIV) Polivy non è stato valutato nei pazienti con HIV. Per la somministrazione concomitante di inibitori del CYP3A, vedere paragrafo 4.5. Immunizzazione In concomitanza con il trattamento non devono essere somministrati vaccini vivi o vivi attenuati. Non sono stati condotti studi su pazienti recentemente vaccinati con vaccini vivi. Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) È stata segnalata PML in associazione al trattamento con Polivy (vedere paragrafo 4.8). I pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare l’insorgenza o il peggioramento di alterazioni neurologiche, cognitive o comportamentali indicative di PML. Il trattamento con Polivy e l’eventuale chemioterapia concomitante devono essere sospesi in caso di sospetta PML e devono essere interrotti in via definitiva se la diagnosi viene confermata. Sindrome da lisi tumorale (TLS) I pazienti con elevato carico tumorale e malattia in rapida proliferazione possono essere maggiormente esposti al rischio di TLS. Prima del trattamento con Polivy devono essere adottate misure adeguate/di profilassi in conformità con le linee guida locali. Durante il trattamento con Polivy, i pazienti devono essere strettamente monitorati per rilevare la TLS. Reazioni correlate all’infusione (IRR) Polivy può provocare IRR, inclusi episodi gravi. Sono state osservate IRR a insorgenza ritardata fino a 24 ore dopo la somministrazione di Polivy. Prima della somministrazione di Polivy, si deve somministrare un antistaminico e un antipiretico e si devono monitorare attentamente i pazienti per l’intera durata dell’infusione. Se si verifica una IRR, si deve interrompere l’infusione e deve essere somministrato un appropriato trattamento medico (vedere paragrafo 4.2). Tossicità embriofetale In base al meccanismo d’azione e agli studi non clinici, Polivy può nuocere al feto se è somministrato alle donne in gravidanza (vedere paragrafo 5.3). Le donne in gravidanza devono essere messe al corrente di tale rischio. Le pazienti in età fertile devono essere informate della necessità di adottare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con Polivy e per almeno 9 mesi dopo la somministrazione dell’ultima dose (vedere paragrafo 4.6). Gli uomini con partner di sesso femminile in età fertile devono essere informati della necessità di adottare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con Polivy e per almeno 6 mesi dopo la somministrazione dell’ultima dose (vedere paragrafo 4.6). Fertilità Negli studi non clinici, polatuzumab vedotin ha provocato tossicità testicolare e potrebbe quindi pregiudicare la funzione riproduttiva e la fertilità maschile (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, si consiglia agli uomini trattati con Polivy di provvedere alla conservazione di campioni di liquido seminale prima del trattamento (vedere paragrafo 4.6). Anziani Dei 151 pazienti con DLBCL pretrattati che hanno ricevuto Polivy in associazione a bendamustina e rituximab (BR) nello studio GO29365, 103 pazienti (68%) avevano un’età ≥ 65 anni. I pazienti di età ≥ 65 anni hanno presentato un’incidenza di reazioni avverse gravi simile (55%) a quella dei pazienti di età < 65 anni (56%). Gli studi clinici su Polivy non hanno incluso un numero sufficiente di pazienti di età ≥ 65 anni per stabilire se rispondano al trattamento in modo diverso rispetto ai pazienti più giovani. Tossicità epatica Nei pazienti trattati con Polivy sono stati registrati gravi casi di tossicità epatica compatibili con danno epatocellulare, tra cui innalzamenti dei valori di transaminasi e/o bilirubina (vedere paragrafo 4.8). Il rischio può essere incrementato dalla presenza di un’epatopatia preesistente, da livelli basali elevati degli enzimi epatici e dai medicinali concomitanti. I livelli degli enzimi epatici e della bilirubina devono essere monitorati (vedere paragrafo 4.2). Eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”.
5. Interazioni
Polatuzumab vedotin non è stato oggetto di specifici studi clinici di interazione farmacologica nell’uomo. Interazioni farmacologiche con co-somministrazione di medicinali inibitori, induttori o substrati del CYP3A4 e co-somministrazione con medicinali inibitori della P-gp In base alle simulazioni del modello farmacocinetico su base fisiologica (PBPK) relative alla MMAE rilasciata da polatuzumab vedotin, potenti inibitori del CYP3A4 e della P-gp (per es. ketoconazolo) possono incrementare del 48% l’area sottola curva concentrazione plasmatica-tempo (AUC) della MMAE non coniugata. Si consiglia cautela in caso di trattamento concomitante con un inibitore del CYP3A4. I pazienti trattati in co-somministrazione con potenti inibitori del CYP3A (per es. boceprevir, claritromicina, cobicistat, indinavir, itraconazolo, nefazodone, nelfinavir, posaconazolo, ritonavir, saquinavir, telaprevir, telitromicina, voriconazolo) devono essere monitorati più attentamente per rilevare segni di tossicità. Non si prevede che la MMAE non coniugata alteri l’AUC dei medicinali concomitanti che sono substrati del CYP3A4 (per es. midazolam). Potenti induttori del CYP3A4 (per es. rifampicina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, erba di San Giovanni [Hypericum perforatum]) possono ridurre l’esposizione della MMAE non coniugata. Interazioni farmacologiche di rituximab e bendamustina in associazione a polatuzumab vedotin La farmacocinetica di rituximab e bendamustina non è condizionata dalla co-somministrazione di polatuzumab vedotin. In base all’analisi farmacocinetica di popolazione, rituximab somministrato in concomitanza è associato a un aumento dell’AUC della MMAE coniugata all’anticorpo (acMMAE) pari al 24% e a una riduzione dell’AUC della MMAE non coniugata pari al 37%. Non è necessario alcun adattamento della dose. Bendamustina non influisce sull’AUC di acMMAE e MMAE non coniugata.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza Si stima che per il programma di sviluppo clinico di Polivy nel suo complesso siano stati trattati con Polivy 1429 pazienti in totale. Le reazioni avverse al farmaco (ADR) illustrate in questo paragrafo sono state identificate durante il trattamento e il follow-up di pazienti con DLBCL pretrattati (n = 151) provenienti dallo studio clinico registrativo GO29365. Questo studio ha incluso pazienti della fase di run-in (n = 6), pazienti randomizzati (n = 39) e pazienti della coorte di estensione (n = 106) trattati con Polivy + BR rispetto a pazienti randomizzati (n = 39) trattati solo con BR. I pazienti nei bracci di trattamento e nel braccio di confronto sono stati sottoposti rispettivamente a una mediana di 5 e di 3 cicli di trattamento. Le ADR segnalate con maggiore frequenza (≥ 30%) nei pazienti trattati con Polivy in associazione a BR sono state anemia (31,8%), trombocitopenia (32,5%), neutropenia (45,7%), diarrea (35,8%), nausea (33,1%) e neuropatia periferica (30,5%). Reazioni avverse gravi sono state riferite nel 42,4% dei pazienti trattati con Polivy più BR. Le reazioni avverse gravi più comuni segnalate in > 5% dei pazienti sono state neutropenia febbrile (10,6%), sepsi (9,9%), IRR (11,3%), polmonite (8,6%) e piressia (7,9%). L’ADR comportante l’interruzione del regime terapeutico che ha interessato > 5% dei pazienti è stata la trombocitopenia (6,0%). Elenco in forma tabellare delle ADR tratte dalle sperimentazioni cliniche Di seguito sono riportate le ADR in base alla classificazione MedDRA per sistemi e organi e alle relative categorie di frequenza. All’interno della classificazione per sistemi e organi, le reazioni avverse sono riportate in ordine di frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000) e molto raro (<1/10.000). All’interno di ogni gruppo di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità. Tabella 4 Sintesi delle ADR osservate nei pazienti con DLBCL recidivante/refrattario sottoposti a terapia con Polivy in associazione a BR
Infezioni ed infestazioni
Molto comune sepsi, polmonitea, infezione delle vie respiratorie superiori
Comune infezione da herpes virusa, infezione da citomegalovirus
Patologie del sistema emolinfopoietico
Molto comune neutropenia febbrile, neutropenia, trombocitopenia, anemia, leucopenia, linfopenia
Comune pancitopenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Molto comune ipokaliemia, perdita di appetito
Comune ipocalcemia, ipoalbuminemia
Patologie del sistema nervoso
Molto comune neuropatia periferica, capogiri
Comune alterazione dell’andatura, parestesia, ipoestesia
Patologie dell’occhio
Comune visione offuscata
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
Molto comune tosse
Comune polmonite
Patologie gastrointestinali
Molto comune diarrea, nausea, costipazione, vomito, dolore addominale
Comune dolore all’addome superiore
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Comune prurito
Patologie del sistema muscoloscheletrico
Comune artralgia
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Molto comune affaticamento, piressia, astenia
Comune brividi
Esami diagnostici
Molto comune calo ponderale
Comune innalzamento dei valori delle transaminasi, aumento della lipasi, ipofosfatemia
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura (SOC)
Molto comune reazioni correlate all’infusione
a ADR associata a esito fatale. ADR non comuni, rare e molto rare: nessuna Descrizione di alcune reazioni avverse al farmaco Nei bracci trattati con Polivy più BR, neutropenia, trombocitopenia e anemia di Grado 3 o superiore sono stati riferite rispettivamente nel 40,4%, 25,8% e 12,6% dei pazienti. Mielosoppressione Il 4% dei pazienti nei bracci Polivy + BR ha interrotto il trattamento con Polivy a causa di neutropenia, contro il 2,6% dei pazienti nel braccio BR che ha interrotto la terapia per lo stesso motivo. Gli eventi di trombocitopenia hanno comportato l’interruzione del trattamento nel 7,9% dei pazienti nei bracci Polivy + BR e nel 5,1% dei pazienti del braccio BR. Nessun paziente ha interrotto il trattamento a causa di anemia nei bracci Polivy + BR o nel braccio BR. Neuropatia periferica (NP) Nei bracci Polivy + BR è stata segnalata NP di Grado 1 e 2 rispettivamente nel 15,9% e nel 12,6% dei pazienti, mentre nel braccio BR sono stati segnalati eventi di NP di grado 1 e 2 rispettivamente nel 2,6% e nel 5,1% dei pazienti. Nei bracci Polivy + BR è stato segnalato un evento di NP di grado 3, mentre nessun paziente ha riferito eventi di NP nel braccio BR. Nei bracci Polivy + BR o nel braccio BR non è stato segnalato alcun evento di NP di Grado 4-5. Il 2,6% dei pazienti ha interrotto il trattamento con Polivy a causa della NP e il 2,0% dei pazienti ha ridotto la dose di Polivy per lo stesso motivo, mentre nel braccio BR nessun paziente ha interrotto il trattamento o ridotto la dose per NP. Nei bracci Polivy + BR, il tempo mediano al primo evento di NP si è attestato a 1,6 mesi e il 39,1% dei pazienti con NP ha mostrato la risoluzione. Infezioni Nel 48,3% dei pazienti dei bracci Polivy + BR e nel 51,3% dei pazienti del braccio BR sono state segnalate infezioni, tra cui polmonite e infezioni di altra natura. Nei bracci Polivy + BR sono state segnalate infezioni gravi nel 27,2% dei pazienti e fatali nel 6,6% dei pazienti, mentre nel braccio BR sono state segnalate infezioni gravi nel 30,8% dei pazienti e fatali nel 10,3% dei pazienti. Quattro pazienti (2,6%) nei bracci Polivy + BR hanno interrotto il trattamento a causa di infezione, contro 2 pazienti (5,1%) nel braccio BR. Leucoencefalopatia multifocale progressiva (PML) In un paziente trattato con Polivy + bendamustina e obinutuzumab è stato registrato un caso fatale di PML. Questo paziente era stato sottoposto a tre precedenti linee di terapia comprendenti anticorpi anti-CD20. Tossicità epatica In un altro studio sono stati segnalati due casi reversibili di grave tossicità epatica (danno epatocellulare e steatosi epatica). Tossicità gastrointestinale Nel 72,8% dei pazienti dei bracci Polivy + BR e nel 66,7% dei pazienti del braccio BR sono stati segnalati eventi di tossicità gastrointestinale. La maggior parte degli eventi è stata di Grado 1-2, mentre eventi di Grado 3-4 sono stati segnalati nel 16,5% dei pazienti dei bracci Polivy + BR e nel 12,9% dei pazienti del braccio BR. Gli eventi di tossicità gastrointestinale più comuni sono stati diarrea e nausea. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Donne in età fertile/Contraccezione negli uomini e nelle donne Donne Le donne in età fertile devono essere informate della necessità di adottare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con polatuzumab vedotin e per almeno 9 mesi dopo la somministrazione dell’ultima dose. Uomini Gli uomini con partner di sesso femminile in età fertile devono essere informati della necessità di adottare metodi contraccettivi efficaci durante il trattamento con polatuzumab vedotin e per almeno 6 mesi dopo la somministrazione dell’ultima dose. Gravidanza Non ci sono dati relativi all’uso di Polivy nelle donne in gravidanza. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). In base al meccanismo d’azione e agli studi non clinici, polatuzumab vedotin può nuocere al feto quando somministrato alle donne in gravidanza. Nelle donne in età fertile si deve escludere una gravidanza prima del trattamento. Polivy è sconsigliato in gravidanza e nelle donne in età fertile che non usano metodi contraccettivi, a meno che il potenziale beneficio per la madre non superi il possibile rischio per il feto. Allattamento Non è noto se polatuzumab vedotin o i suoi metaboliti siano escreti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso. L’allattamento deve essere interrotto durante il trattamento con Polivy e per almeno 3 mesi dopo l’ultima dose. Fertilità Polatuzumab vedotin ha dimostrato tossicità testicolare negli studi non clinici e potrebbe compromettere la funzione riproduttiva e la fertilità maschili (vedere paragrafo 5.3). Pertanto, si consiglia agli uomini trattati con questo medicinale di provvedere alla conservazione di campioni di liquido seminale prima del trattamento. Si raccomanda agli uomini trattati con Polivy di non concepire durante il trattamento e fino a 6 mesi dopo la somministrazione dell’ultima dose.
8. Conservazione
Conservare in frigorifero (2-8 °C). Non congelare. Conservare il flaconcino nella confezione originale per tenere il medicinale al riparo dalla luce. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione e la diluizione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Polivy 30 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione Ogni flaconcino di polvere per concentrato per soluzione per infusione contiene 30 mg di polatuzumab vedotin. Dopo la ricostituzione, ogni mL contiene 20 mg di polatuzumab vedotin. Polivy 140 mg polvere per concentrato per soluzione per infusione Ogni flaconcino di polvere per concentrato per soluzione per infusione contiene 140 mg di polatuzumab vedotin. Dopo la ricostituzione, ogni mL contiene 20 mg di polatuzumab vedotin. Polatuzumab vedotin è un anticorpo coniugato a farmaco composto dall’agente antimitotico monometil auristatina E (MMAE) coniugato tramite un legame covalente a un anticorpo monoclonale diretto contro CD79b (immunoglobulina G1 [IgG1] ricombinante umanizzata prodotta in cellule ovariche di criceto cinese mediante tecnologia del DNA ricombinante). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Acido succinico Sodio idrossido (per regolare il pH) Saccarosio Polisorbato 20 (E 432)
11. Sovradosaggio
Nelle sperimentazioni cliniche non sono stati segnalati casi di sovradosaggio. La massima dose testata è di 2,4 mg/kg somministrati mediante infusione endovenosa; tale dose è stata associata a eventi di NP più frequenti e più gravi. I pazienti che manifestano sovradosaggio devono sospendere subito l’infusione ed essere sottoposti a stretto monitoraggio.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).