Riassunto del profilo di sicurezza La forma di tossicità più comune è la mielosoppressione, in particolare per la linea dei neutrofili. Benché l’incidenza della mielosoppressione grave con conseguenze cliniche sia relativamente bassa, i pazienti trattati con Pixuvri sono stati sottoposti a stretto monitoraggio con frequenti conte ematiche, in particolare per la ricerca di neutropenia. L’incidenza di infezioni gravi è stata bassa; non sono state osservate infezioni opportunistiche associate a immunocompromissione. Anche se l’occorrenza di tossicità cardiaca sotto forma di insufficienza cardiaca congestizia (ICC) appare inferiore a quanto ci si attenderebbe con medicinali simili come le antracicline, si raccomanda di monitorare la FEVS tramite scansioni MUGA o ecocardiogramma per individuare un’eventuale cardiotossicità subclinica. L’esperienza con pixantrone è limitata a pazienti con una FEVS ≥ 45%, la maggior parte dei quali presentava un valore ≥ 50%. L’esperienza con l’uso di Pixuvri in pazienti affetti da compromissione cardiaca più significativa è limitata; in questi soggetti la somministrazione del medicinale deve essere effettuata solo nell’ambito di uno studio clinico. Altre forme di tossicità quali nausea, vomito e diarrea sono state generalmente poco frequenti, di lieve entità, reversibili e gestibili, e sono previste nei soggetti trattati con agenti citotossici. Gli effetti sulla funzione epatica o renale sono stati minimi.
Elenco delle reazioni avverse in forma tabulare Le reazioni avverse da farmaci (ADR, adverse drug reactions) riferite con Pixuvri provengono da dati definitivi tratti da tutti gli studi con singolo agente conclusi (n=197). Le reazioni avverse sono elencate nella tabella 3 in base alla classificazione per sistemi e organi MedDRA e alla frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10,000), non noto (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente.
Tabella 3 Reazioni avverse ai farmaci riferite con Pixuvri nell’ambito di studi completati condotti con Pixuvri somministrato come agente singolo, per frequenza |
Classificazione per sistemi e organi | Frequenza | Effetti indesiderati |
Infezioni e infestazioni | Comune | Infezione neutropenica, infezione delle vie respiratorie, infezione, sepsi |
Non comune | Bronchite, candidosi, cellulite, herpes zoster, meningite, infezione delle unghie, micosi del cavo orale, herpes labiale, polmonite, gastroenterite da Salmonella, shock settico |
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi) | Non comune | Progressione del tumore Neoplasia secondaria (compresi casi di LMA e SMD) |
Patologie del sistema emolinfopoietico* | Molto comune | Neutropenia, leucopenia, linfopenia, anemia, trombocitopenia |
Comune | Neutropenia febbrile, alterazioni del sangue |
Non comune | Insufficienza del midollo osseo, eosinofilia |
Disturbi del sistema immunitario | Non comune | Ipersensibilità al medicinale |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Comune | Anoressia, ipofosfatemia |
Non comune | Iperuricemia, ipocalcemia, iponatriemia |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Ansia, insonnia, disturbi del sonno |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Disgeusia, parestesia, cefalea, sonnolenza |
Non comune | Capogiro, letargia |
Patologie dell’occhio | Comune | Congiuntivite |
Non comune | Secchezza oculare, cheratite |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Non comune | Vertigini |
Patologie cardiache* | Comune | Disfunzione ventricolare sinistra, disturbo cardiaco, insufficienza cardiaca congestizia, blocco di branca, tachicardia |
Non comune | Aritmia |
Patologie vascolari | Comune | Pallore, alterazioni del colore delle vene, ipotensione |
Non comune | Disturbi venosi |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Dispnea, tosse |
Non comune | Effusione pleurica, polmonite, rinorrea |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Nausea, vomito |
Comune | Stomatite, diarrea, costipazione, dolore addominale, secchezza delle fauci, dispepsia |
Non comune | Esofagite, parestesia orale, emorragia rettale |
Patologie epatobiliari | Non comune | Iperbilirubinemia, epatotossicità |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo* | Molto comune | Discromia cutanea, alopecia |
Comune | Eritema, affezioni delle unghie, prurito |
Non comune | Sudorazione notturna, petecchie, eritema maculare, ulcere cutanee |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Comune | Dolore osseo |
Non comune | Artralgia, artrite, dorsalgia, debolezza muscolare, dolore muscolo-scheletrico toracico, rigidità muscolo- scheletrica, dolore al collo, dolore alle estremità |
Patologie renali e urinarie | Molto comune | Cromaturia |
Comune | Proteinuria, ematuria |
Non comune | Oliguria |
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella | Non comune | Erezione spontanea |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Astenia |
Comune | Affaticamento, infiammazione delle mucose, piressia, dolore toracico, edema |
Non comune | Brividi, sensazione di freddo nel sito di iniezione, reazioni locali |
Esami diagnostici | Comune | Aumento dell’alanina amminotransferasi, aumento dell’aspartato amminotransferasi, aumento dei valori ematici della fosfatasi alcalina, aumento della creatininemia |
Non comune | Bilirubinuria, aumento della fosforemia, aumento dei livelli ematici dell’urea, aumento della gamma-glutamil transferasi, aumento della conta dei neutrofili, calo ponderale |
* Le reazioni avverse da farmaci sono discusse in seguitoDescrizione di reazioni avverse selezionate Tossicità ematologiche e complicanze della neutropenia La tossicità di tipo ematologico è stata quella riscontrata più di frequente, in generale facilmente gestita con fattore stimolante le colonie di granulociti (G-CSF) e, se necessario, con l’ausilio di trasfusioni. In studi randomizzati, una neutropenia di grado 3-4 si è riscontrata con maggior frequenza tra i pazienti trattati con Pixuvri, ma nella maggior parte dei casi si è trattato di eventi non complicati, non cumulativi e associati a una bassa incidenza di neutropenia febbrile o infezioni, nessuno con esito fatale. Soprattutto, non è stato necessario ricorrere di routine al fattore di crescita e le trasfusioni di globuli rossi e piastrine sono state poco frequenti (vedere paragrafo 4.4).
Tossicità cardiaca Nello studio PIX 301 si è osservata una diminuzione della frazione di eiezione in 13 pazienti (19,1%) del gruppo trattato con Pixuvri. In 11 pazienti trattati con Pixuvri si è trattato di eventi di grado 1 o 2, nei rimanenti 2 pazienti di eventi di grado 3, comunque transitori e non correlati alla dose di Pixuvri. Episodi di insufficienza cardiaca (secondo la definizione MedDRA: insufficienza cardiaca, insufficienza cardiaca acuta e insufficienza cardiaca congestizia) sono stati osservati in 6 pazienti (8,8%) trattati con Pixuvri (in 2 pazienti di grado 1 o 2, in 1 paziente di grado 3 e in 3 pazienti di grado 5 di cui 2 considerati non correlati). Tre soggetti in trattamento con Pixuvri (4,4%) hanno riferito tachicardia, aritmia, tachicardia sinusale, tachicardia sopraventricolare o bradicardia. La maggior parte dei pazienti è stata precedentemente trattata con doxorubicina o equivalente ad un dosaggio massimo di 450 mg/m². Si raccomanda una valutazione cardiaca iniziale con scansione MUGA o ecocardiogramma, soprattutto nei pazienti con fattori di rischio per accresciuta tossicità cardiaca. Nei soggetti con fattori di rischio quali elevata esposizione cumulativa a una precedente terapia con antracicline o con importante cardiopatia pregressa va considerata l’opportunità di eseguire più scansioni MUGA o misurazioni con ecocardiogramma della FEVS (vedere paragrafo 4.4).
Altre forme comuni di tossicità Discromia cutanea e cromaturia sono effetti noti della somministrazione di Pixuvri, riconducibili al colore del composto (blu). La discromia cutanea generalmente si risolve nell’arco di qualche giorno o settimana, con l’eliminazione del medicinale.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sito web: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.