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Panacef 500 mg capsule rigide 8 capsule

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:

Panacef (Cefaclor) è una sostanza dopaminergica disponibile in capsule rigide da 500 mg o in granulato per sospensione orale da 250 mg / 5 ml.


Cosa contiene

Panacef antibiotico contiene cefalosporine, il principio attivo Cefaclor, ed alcuni eccipienti: Amido pregelatinizzato; magnesio stearato; dimeticone 350 c.s.


A cosa serve

Panacef pediatrico è impiegato nel trattamento di alcune infezioni sensibili all’antibiotico, tra cui: infezioni dell’apparato respiratorio, polmoniti, bronchiti, faringiti, tonsilliti, otiti medie e infezioni della cute. Panacef è utile anche per infezioni del tratto urinario, sinusiti e uretrite gonococcica.


Come somministrare

Panacef antibiotico per bambini si somministra per via orale e può essere assunto indipendentemente vicino o lontano dai pasti.


Quando fa effetto

Il Cefaclor, principio attivo di Panacef, è bene assorbito per via orale; il picco plasmatico viene raggiunto tra la mezzora e l’ora dall’assunzione.


Prezzo

Il costo di una confezione di Panacef è di circa 9,00 euro.


Per ogni altra informazione si fa riferimento al bugiardino di Panacef.

1. Indicazioni terapeutiche
Il cefaclor è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni sostenute da germi sensibili: infezioni dell'apparato respiratorio, incluse le polmoniti, le bronchiti, le riacutizzazioni delle bronchiti croniche, le faringiti e le tonsilliti; otite media; infezioni della cute e dei tessuti molli; infezioni dell'apparato urinario, incluse le pielonefriti e le cistiti; sinusiti; uretrite gonococcica.
2. Posologia
Il cefaclor viene somministrato per via orale. Adulti: Il dosaggio normale nell'adulto è di 250 mg ogni 8 ore. Nelle infezioni più gravi o in quelle causate da germi meno sensibili possono essere indicati dosaggi più elevati. La dose massima raccomandata è di 2 g al giorno, sebbene dosi di 4 g al giorno siano state somministrate a soggetti normali per 28 giorni senza ottenere effetti sfavorevoli. Per il trattamento dell'uretrite gonococcica acuta in ambo i sessi, è consigliata un'unica somministrazione di 3 g di cefaclor eventualmente in associazione ad 1 g di probenecid. Bambini: Il dosaggio normale giornaliero per i bambini è di 20 mg/kg in dosi frazionate ogni 8 ore. Nelle infezioni più gravi, nell'otite media, ed in quelle causate da germi meno sensibili, si raccomanda un dosaggio di 40 mg/kg/die fino ad una dose massima giornaliera di 1 g. Posologia alternativa: nell'otite media e nella faringite, la dose totale giornaliera può essere somministrata in dosi frazionate ogni 12 ore. Per ulteriori esemplificazioni della posologia pediatrica, vedasi foglio illustrativo. Nel trattamento delle infezioni causate da streptococco beta-emolitico, il dosaggio terapeutico con cefaclor deve essere mantenuto per almeno 10 giorni.
3. Controindicazioni
Il cefaclor è controindicato in quei pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l'allattamento (vedere 4.6).
4. Avvertenze
Prima di istituire la terapia con il Cefaclor, deve essere attentamente valutato il rapporto beneficio/rischio per il singolo paziente, in particolare si raccomanda di effettuare una attenta anamnesi familiare ed individuale relativamente alla comparsa di reazioni da ipersensibilità a questo o ad altri medicinali. Si deve attentamente valutare se il paziente è risultato precedentemente ipersensibile alle cefalosporine ed alle penicilline. I derivati della cefalosporina C dovrebbero essere somministrati con prudenza ai pazienti penicillino-sensibili. Vi sono prove di una parziale allergenicità crociata tra le penicilline e le cefalosporine. Pertanto devono essere adottate precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate. Vi sono stati pazienti che hanno avuto gravi reazioni (compresa l'anafilassi) in seguito alla somministrazione di penicilline o cefalosporine, reazioni IgE mediate che si manifestano solitamente a livello cutaneo, gastroenterico, respiratorio e cardiocircolatorio. I sintomi possono essere: ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione e rallentamento del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia, agitazione, vertigine, perdita di coscienza, difficoltà della respirazione o della deglutizione, prurito generalizzato spe­cialmente alle piante dei piedi e alle palme delle mani, orticaria con o senza angioedema (aree cutanee gonfie e pruriginose localizzate più frequentemente alle estremità, ai genitali esterni e al viso, soprattutto nella regione degli occhi e delle labbra), arrossamento della cute specialmente intorno alle orecchie, cianosi, sudorazione abbondante, nausea, vomito, dolori addominali crampiformi, diarrea. Data la possibile insorgenza di coliti pseudomembranose in pazienti sottoposti a trattamento con antibiotici a largo spettro, è importante tenere presente tale eventualità nei pazienti che presentano diarrea, durante chemioterapia antibiotica. Uso in gravidanza: La tollerabilità del cefaclor durante la gravidanza non è stata sufficientemente provata. Tenere il medicinale fuori dalla portata dei bambini. Se interviene una reazione allergica al Panacef, la somministrazione del farmaco deve essere sospesa ed al paziente si devono prestare le cure del caso. L'uso prolungato del cefaclor può indurre lo sviluppo di germi non sensibili. Un'attenta osservazione del paziente è indispensabile. Se durante la terapia con cefaclor interviene una superinfezione, devono essere prese le misure del caso. Il Panacef dovrebbe essere somministrato con cautela ai pazienti con funzionalità renale fortemente ridotta. In tali condizioni, il dosaggio sicuro dovrebbe essere inferiore a quello generalmente consigliato. Dopo somministrazione di cefaclor possono evidenziarsi delle reazioni falsamente positive al glucosio urinario. Queste sono state osservate sia con le soluzioni di Benedict e Fehling che con il Clinitest, ma non con il Tes- Tape (test enzimatico per la glicosuria, Lilly). Gli antibiotici ad ampio spettro dovrebbero essere prescritti con cautela a soggetti con anamnesi di disturbi intestinali, in particolare coliti. Il granulato per sospensione orale e le gocce orali, sospensione contengono saccarosio quindi non sono adatte per i soggetti con intolleranza ereditaria al fruttosio, sindrome da malassorbimento di glucosio/galattosio o deficit di saccarasi-isomaltasi. L' amido presente nel medicinale contiene glutine in tracce quindi può essere considerato sicuro per i pazienti affetti da morbo celiaco.
5. Interazioni
Così come con altri antibiotici beta-lattamici, l'escrezione renale di cefaclor è inibita dal probenecid. Molte osservazioni hanno messo in evidenza che la presenza di alimenti abbassa e ritarda le concentrazioni massime di cefaclor nel siero senza alterare la quantità totale che si ritrova nelle urine.
6. Effetti indesiderati
Le reazioni avverse considerate correlabili al trattamento con cefaclor vengono qui riportate. Ipersensibilità: Si sono osservate reazioni di ipersensibilità nell’ 1,5% dei pazienti, comprese le eruzioni morbilli formi (1 su 100). Prurito, orticaria e test di Coombs positivo si osservano in meno di l paziente su 200 trattati. Sono state riportate reazioni generalizzate tipo “malattie da siero-simili” con l’uso del cefaclor. Queste sono caratterizzate dalla presenza di eritema multiforme, rash ed altre manifestazioni a carico della cute, accompagnate da artriti/artralgie, con o senza febbre, e si differenziano dalla classica malattia da siero in quanto la linfoadenopatia e la proteinuria sono raramente presenti, mancano complessi immuni circolanti e non c’è evidenza a tutt’oggi di sequele della reazione. Tali reazioni sono state riportate con maggior frequenza nei bambini che negli adulti, con un’incidenza di 1 su 200 (0,5 %) in un lavoro clinico, di 2 su 8.346 (0,024 %) in altri lavori clinici (con un incidenza nei bambini pari allo 0,055 %) ed infine di 1 su 38.000 (0,003 %) nell’ambito di eventi spontanei. I segni ed i sintomi si manifestano pochi giorni dopo l’inizio della terapia e cessano pochi giorni dopo la sua conclusione. Solo occasionalmente queste reazioni hanno causato ospedalizzazione, che generalmente è stata di breve durata (in media da 2 a 3 giorni, secondo gli studi di “Post-Marketing Surveillance”). Nei pazienti che erano stati ricoverati, la sintomatologia al momento del ricovero si era dimostrata da leggera a severa e comunque più grave nel bambino. Gli antistaminici ed i cortisonici favoriscono la remissione di segni e sintomi. Non sono state riportate sequele gravi. Reazioni di ipersensibilità più severe, comprese la sindrome di Stevens-Johnson, la necrolisi tossica epidermica e l’anafilassi sono state raramente osservate. Sono stati segnalati molto raramente casi ad esito fatale; l’insorgenza e l’evoluzione di una reazione anafilattica grave possono essere molto rapide, pertanto occorre adottare tutte le precauzioni utili a prevenire tali reazioni (vedi punto 4.4). L’anafilassi può essere osservata più facilmente in pazienti allergici alle penicilline. Effetti gastroenterici:Si evidenziano in circa il 2,5 % dei pazienti, compresa la diarrea (1 su 70 trattati). La colite pseudomembranosa può essere osservata durante e dopo il trattamento antibiotico. Raramente si osservano nausea e vomito. Con alcune penicilline ed altre cefalosporine raramente si evidenziano epatite transitoria ed ittero colestatico. Altri: Angioedema, eosinofilia (1 su 50 trattati), prurito ai genitali, mobiliasi vaginale e vaginite (meno di 1 su 100) e, raramente trombocitopenia e nefrite interstiziale reversibile. Sono stati segnalati casi di anemia emolitica in seguito a trattamento con cefalosporine. Eventi per i quali la correlabilità non è certa: Sistema Nervoso Centrale: raramente vengono riportate iperattività reversibile, irrequietezza, insonnia, confusione mentale, ipertonia, allucinazioni, senso di instabilità e barcollamento, sonnolenza. Alterazioni della funzione epatica: sono stati riferiti lievi aumenti dei valori delle SGOT e SGPT, o della fosfatasi alcalinica (1 su 40). Alterazioni ematologiche: Così come per altri antibiotici beta-lattamici, sono stati riportati linfocitosi transitoria, leucopenia e, raramente, anemia emolitica, anemia aplastica, agranulocitosi e neutropenia reversibile di possibile significatività clinica. Ci sono state rare segnalazioni di aumento del tempo di protrombina con o senza sanguinamento clinico in pazienti che ricevevano contemporaneamente cefaclor e Warfarin sodico. Alterazioni renali: Sono stati riportati lievi aumenti dell'azotemia o della creatininemia (meno di l su 500) o alterazioni dell'analisi delle urine (meno di 1 su 200).
7. Gravidanza e allattamento
La tollerabilità del cefaclor durante la gravidanza non è stata sufficientemente provata. Nelle donne in stato di gravidanza il farmaco va usato in caso di effettiva necessità e sotto il diretto controllo medico. Piccole quantità di cefaclor sono state ritrovate nel latte materno dopo la somministrazione di dosi singole di 500 mg. Poiché non si conoscono gli effetti del cefaclor nel lattante, durante l'allattamento si raccomanda cautela nell'uso del farmaco.
8. Conservazione
Una volta preparate, tutte le sospensioni (Panacef 250 mg/ 5 ml granulato per sospensione orale, Panacef 50 mg/ml gocce orali, sospensione) devono essere conservate in frigorifero ed usate entro 14 giorni.
9. Principio attivo
Panacef 500 mg capsule rigide: Ogni capsula contiene: Principio attivo: Cefaclor monoidrato eq. a cefaclor 500 mg Panacef 250 mg/5 ml granulato per sospensione orale: 5 ml di sospensione preparata come prescritto contengono: Principio attivo: Cefaclor monoidrato eq. a cefaclor 250 mg Panacef 50 mg/ml gocce orali, sospensione: Ogni ml di sospensione preparata come prescritto contiene: Principio attivo: Cefaclor monoidrato eq. a cefaclor 50 mg Panacef 375 mg granulato per sospensione orale: Ogni bustina contiene: Principio attivo; Cefaclor monoidrato eq. a cefaclor 375 mg Per gli eccipienti, vedere 6.1.
10. Eccipienti
Capsule rigide: Dimeticone 350 c.s., magnesio stearato, amido pregelatinizzato. Capsula vuota: Patent blue V E-131, Eritrosina E-127 lacca di alluminio, titanio diossido E-171, ossido di ferro nero E-172, gelatina. Granulato per sospensione orale: Dimeticone 350 c.s., gomma polisaccaride, amido pregelatinizzato, Eritrosina E-127 lacca di alluminio, aroma di fragola, sodio laurilsolfato, metilcellulosa 15, saccarosio. Gocce orali, sospensione e granulato per sospensione orale, bustine: Emulsione di silicone 30%, gomma polisaccaride, amido pregelatinizzato, Eritrosina E-127 lacca di alluminio, aroma di fragola, sodio laurilsolfato, metilcellulosa 15, saccarosio.
11. Sovradosaggio
Segni e sintomi: Sintomi di tossicità osservati dopo sovradosaggio con cefaclor possono comprendere nausea, vomito, disturbi epigastrici e diarrea. La gravità dei disturbi epigastrici e della diarrea è corre labile alla dose assunta. Se vengono evidenziati altri sintomi è probabile che essi siano secondari alla patologia di base, ad una reazione allergica o ad altra intossicazione. Trattamento. Tenere sempre presente la possibilità che il sovradosaggio sia causato da più farmaci, da interazione tra farmaci o dalla particolare farmacocinetica nel paziente. li lavaggio intestinale non è necessario quando il paziente non ha ingerito più di 5 volte la normale dose di cefaclor. Il paziente va monitorato attentamente, in parti colar modo la ventilazione e la perfusione polmonare, i segni vitali, l'emogasanalisi, gli elettroliti sierici etc. L'assorbimento intestinale può essere ridotto somministrando carbone attivo che, in molti casi, è più efficace del vomito indotto o del lavaggio; si consideri quindi il carbone come trattamento alternativo o in aggiunta allo svuotamento gastrico. La somministrazione ripetuta del carbone attivo può facilitare l'eliminazione di alcuni farmaci che potrebbero essere stati assunti. Monitorare attentamente le vie aeree del paziente durante lo svuotamento gastrico e nell'uso del carbone attivo. Non è stato stabilito che la diuresi forzata, la dialisi peritoneale, l'emodialisi o l'emoperfusione con carbone attivo sono di beneficio al paziente con sovradosaggio di cefaclor.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).