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Palexia 4 mg/ml soluzione orale 1 flacone in hdpe da 100 ml con chiusura a prova di bambino e siringa per somministrazione orale con adattatore

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Palexia è indicato per il trattamento, in bambini dai 2 anni d’età e negli adulti, del dolore acuto da moderato a severo che può essere trattato in modo adeguato solo con analgesici oppioidi.
2. Posologia
L’uso di Palexia nei bambini è limitato all’ambiente ospedaliero in cui sono disponibili adeguate apparecchiature per il supporto respiratorio. Il regime posologico va personalizzato in funzione dell’intensità del dolore che viene trattato, delle terapie precedenti e delle possibilità di monitorare il paziente. Adulti: I pazienti devono iniziare il trattamento con dosi singole di 50 mg di tapentadolo soluzione orale, somministrate ogni 4-6 ore. Dosi iniziali più elevate possono essere necessarie tenendo in considerazione l’intensità del dolore e le precedenti terapie analgesiche. Il primo giorno di trattamento è possibile assumere una dose aggiuntiva dopo un’ora dalla precedente assunzione, nel caso in cui il controllo del dolore non sia stato raggiunto. La dose va titolata, su base individuale, ad un livello che produca un’analgesia adeguata e riduca al minimo gli effetti indesiderati, sotto la stretta supervisione del medico prescrittore. Dosi totali giornaliere superiori a 700 mg durante il primo giorno di terapia e superiori a 600 mg come dose di mantenimento, non sono state studiate e per tale ragione non sono raccomandate. Tabella posologica di Palexia 4 mg/ml soluzione orale:
dose singola di tapentadolo prescritta Volume (ml) da somministrare
25 mg 6,25 ml
50 mg 12,5 ml
75 mg 18,75 ml
100 mg 25 ml
Durata del trattamento: La soluzione orale è indicata per le situazioni di dolore acuto. Nel caso si preveda o si renda necessario, un trattamento a più lungo termine negli adulti e si è ottenuto un effettivo sollievo dal dolore in assenza di effetti indesiderati intollerabili con Palexia, si può prendere in considerazione la possibilità di continuare la terapia con Palexia compresse a rilascio prolungato. Come per tutti i trattamenti sintomatici, l’uso continuato di tapentadolo deve essere valutato caso per caso. Interruzione del trattamento: In seguito a improvvisa interruzione del trattamento con tapentadolo, possono verificarsi sintomi di astinenza (vedere paragrafo 4.8). Qualora un paziente non richieda più la terapia con tapentadolo, è consigliabile ridurre la dose in maniera graduale al fine di prevenire la comparsa di sintomi di astinenza. Popolazioni speciali . Insufficienza renale: Nei pazienti con danno renale lieve o moderato non occorre modificare il dosaggio (vedere paragrafo 5.2). Con Palexia non sono disponibili studi di efficacia, controllati, in pazienti con grave insufficienza renale, pertanto l’utilizzo del farmaco in questa popolazione non è raccomandato (vedere paragrafi 4.4. e 5.2) Insufficienza epatica: Nei pazienti con danno epatico lieve non occorre modificare la dose (si veda paragrafo 5.2). Palexia va usato con cautela nei pazienti che presentano danno epatico moderato. In questi pazienti il trattamento va iniziato con 25 mg di tapentadolo soluzione orale e somministrato con frequenza non superiore a una volta ogni 8 ore. All’inizio della terapia una dose giornaliera superiore a 150 mg di tapentadolo non è raccomandata. Ulteriori trattamenti devono rispecchiare il mantenimento dell’analgesia con tollerabilità accettabile riducendo o allungando gli intervalli fra le dosi (vedere paragrafi 4.4. e 5.2) Palexia non è stato studiato nei pazienti con danno epatico severo; pertanto l'utilizzo non è raccomandato in tale popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Pazienti anziani (soggetti di età pari o superiore ai 65 anni): In generale, nei pazienti anziani non è richiesto un adattamento della dose; tuttavia, dato che gli anziani sono più soggetti ad una riduzione della funzionalità renale ed epatica, occorre essere cauti nel selezionare il dosaggio raccomandato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Popolazione pediatrica: Le dosi raccomandate per i bambini variano in relazione all’età e al peso corporeo. Nei bambini e negli adolescenti dai 2 anni d’età fino a meno di 18 anni, la dose singola raccomandata è di 1,25 mg per Kg di peso corporeo ogni 4 ore. La dose massima giornaliera è 7,5 mg per Kg di peso corporeo (≙ 6 x dose singola). La dose massima per bambini ed adolescenti con un alto IMC (Indice di Massa Corporea) non deve superare la dose massima calcolata per un peso corporeo al 97,5 percentile per l’età corrispondente. Successive riduzioni del dosaggio possono essere prese in considerazione con la riduzione dell’intensità del dolore acuto. Dosi raccomandate per bambini con peso corporeo uguale o minore di 16 Kg (Palexia 4 mg/ml soluzione orale).
Da 2 anni a meno di 18 anni. Peso corporeo uguale o minore di 16 kg
1.25 mg/kg ogni 4 ore.
Palexia 4 mg/ml soluzione orale (utilizzare la siringa dosatrice da 2,5 ml annessa)
kg (peso corporeo) ml (Dose Volume) kg (peso corporeo) ml (Dose Volume)
9.0 - 9.2 2.8 12.8 - 13.1 4.0
9.3 - 9.5 2.9 13.2 - 13.4 4.1
9.6 - 9.9 3.0 13.5 - 13.7 4.2
10.0 - 10.2 3.1 13.8 - 14.0 4.3
10.3 - 10.5 3.2 14.1 - 14.3 4.4
10.6 - 10.8 3.3 14.4 - 14.7 4.5
10.9 - 11.1 3.4 14.8 - 15.0 4.6
11.2 - 11.5 3.5 15.1 - 15.3 4.7
11.6 - 11.8 3.6 15.4 - 15.6 4.8
11.9 - 12.1 3.7 15.7 - 15.9 4.9
12.2 - 12.4 3.8 16 5.0
12.5 - 12.7 3.9    
Per dosi di 20 mg o superiori (pazienti con peso corporeo oltre i 16 Kg) è raccomandato l’uso di altre formulazioni, come ad esempio Palexia 20 mg/ml. La sicurezza e l’efficacia di Palexia in bambini di età inferiore ai 2 anni non è stata stabilita. I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 5.1 e 5.2 ma non possono essere fatte raccomandazioni sulla posologia nei bambini al di sotto dei 2 anni d’età. Durata del trattamento: La soluzione orale è indicata per le situazioni di dolore acuto. Come per tutti i trattamenti sintomatici, l’uso continuato di tapentadolo deve essere valutato su base continuativa. Nei bambini la durata del trattamento non deve superare i 3 giorni in quanto non sono ancora disponibili dati di sicurezza ed efficacia per trattamenti più prolungati. Interruzione del trattamento: In seguito ad improvvisa interruzione del trattamento con tapentadolo, possono verificarsi sintomi di astinenza (vedere paragrafo 4.8). Qualora un paziente non richieda più la terapia con tapentadolo, è consigliabile ridurre la dose in maniera graduale al fine di prevenire la comparsa di sintomi di astinenza. Insufficienza renale: Palexia non è stato studiato in bambini ed adolescenti con insufficienza renale, pertanto non è raccomandato l’uso in questa popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Insufficienza epatica: Palexia non è stato studiato in bambini ed adolescenti con insufficienza epatica, pertanto non è raccomandato l’uso in questa popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Modo di somministrazione: Palexia è per uso orale. Palexia può essere assunto con o senza cibo. Palexia può essere assunto sia come tale sia diluito in acqua o in liquidi non alcolici. Nella confezione è inserita una siringa dosatrice, munita di un adattatore, da utilizzare per prelevare dal flacone l’esatta quantità di farmaco corrispondente alla singola dose prescritta di tapentadolo. Palexia può essere somministrato tramite tubo nasogastrico in poliuretano, silicone o polivinil cloruro (questi materiali sono stati testati ed hanno dimostrato di non avere interferenze o effetti di degradazione su tapentadolo).
3. Controindicazioni
Palexia è controindicato: • nei pazienti con ipersensibilità al tapentadolo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • nelle situazioni in cui sono controindicate molecole con attività agonista sui recettori µ-oppioidi, come pazienti con significativa depressione respiratoria (in condizioni di non monitoraggio o in assenza di apparecchiature per la rianimazione), e in pazienti con asma bronchiale acuta o grave o ipercapnia; • in pazienti in cui è presente o si sospetti l’ ileo paralitico; • nei pazienti con intossicazione acuta da alcol, ipnotici, sostanze analgesiche ad azione centrale o sostanze attive psicotrope (vedere paragrafo 4.5);
4. Avvertenze
Potenziale di abuso e tolleranza/ dipendenza: Palexia ha un potenziale di abuso e dipendenza. Tale evenienza va presa in considerazione nel prescrivere o dispensare Palexia in situazioni nelle quali insorgano preoccupazioni circa un aumentato rischio di uso improprio, abuso, dipendenza psichica o uso non terapeutico. Tutti i pazienti trattati con farmaci che presentino attività agonista dei recettori µ-oppioidi vanno monitorati con attenzione per l'eventuale comparsa di segni di abuso e di dipendenza psichica. Rischi derivanti dall’uso concomitante di farmaci ad azione sedativa come benzodiazepine e sostanze correlate: L’uso concomitante di Palexia e farmaci ad azione sedativa come le benzodiazepine, o sostanze correlate, può causare sedazione, depressione respiratoria, coma e morte. A causa di questi rischi, la prescrizione concomitante di questi farmaci ad azione sedativa deve essere riservata ai pazienti per i quali non sono possibili alternative terapeutiche. Se si decide di prescrivere Palexia insieme a farmaci sedativi, si deve prendere in considerazione la riduzione di dosaggio di uno o di entrambi i farmaci e la durata della terapia concomitante deve essere la più breve possibile. I pazienti devono essere strettamente monitorati per la comparsa di segni e sintomi di depressione respiratoria e sedazione. Pertanto si raccomanda fortemente di informare i pazienti e chi li assiste che devono prestare attenzione a questi sintomi (vedere paragrafo 4.5). Depressione respiratoria: A dosi elevate o nei pazienti sensibili agli agonisti del recettore mu -oppioide, Palexia può indurre depressione respiratoria dose correlata; per questo motivo, nei pazienti con disturbi della funzione respiratoria, occorre usare cautela nel somministrare Palexia. È necessario prendere in considerazione degli analgesici alternativi, non agonisti dei recettori mu, e, in tali pazienti, Palexia va impiegato solo sotto attenta supervisione medica e alla più bassa dose efficace. In caso si manifesti depressione respiratoria, questa va trattata come una qualsiasi depressione respiratoria indotta da agonisti dei recettori µ-oppioidi (vedere paragrafo 4.9). Lesioni craniche e pressione intracranica aumentata: Palexia non va usato nei pazienti che possono essere particolarmente suscettibili agli effetti intracranici dell’accumulo del biossido di carbonio, come ad esempio coloro i quali presentano evidenze di aumento della pressione intracranica, alterazioni dello stato di coscienza o coma. Gli analgesici con attività di agonisti sui recettori µ-oppioidi possono mascherare il decorso clinico dei pazienti con lesioni craniche. Occorre cautela nell'impiegare Palexia in pazienti con lesioni craniche o tumore encefalico. Convulsioni: Nei pazienti soggetti a convulsioni Palexia non è stato sottoposto a una valutazione sistematica, e tali soggetti sono stati esclusi dalle sperimentazioni cliniche. Tuttavia, come nel caso di altri analgesici dotati di attività agonista sui recettori µ-oppioidi, Palexia non è raccomandato per pazienti con anamnesi di convulsioni o a rischio di convulsioni. Inoltre, Palexia può aumentare il rischio di convulsioni nei pazienti in terapia con farmaci che abbassano la soglia convulsivogena (vedere paragrafo 4.5). Insufficienza renale: Palexia non è stato studiato nel corso di sperimentazioni controllate di efficacia in pazienti con grave insufficienza renale, pertanto non è raccomandato l’uso in questa popolazione (vedere paragrafo 4.2 e 5.2). Insufficienza epatica: Soggetti con lieve o moderata insufficienza epatica, presentano un aumento da 2 a 4.5 volte della concentrazione ematica rispetto a soggetti con funzione epatica normale. Palexia va usato con attenzione nei pazienti con insufficienza epatica moderata (vedere paragrafo 4.2 e 5.2), specialmente all’inizio del trattamento. Palexia non è stato studiato nei pazienti con grave insufficienza epatica perciò in questa popolazione se ne sconsiglia l'utilizzo (vedere i paragrafi 4.2 and 5.2). Uso nelle malattie pancreatiche/del tratto biliare: I farmaci con attività di agonista sui recettori µ-oppiacei possono indurre spasmo dello sfintere di Oddi. Palexia deve essere utilizzato con cautela in pazienti con disturbi del tratto biliare, pancreatite acuta inclusa Disturbi della respirazione correlati al sonno : Gli oppioidi possono causare disturbi della respirazione correlati al sonno, tra cui apnea centrale nel sonno (Central Sleep Apnea, CSA) e ipossiemia correlata al sonno. L’uso di oppioidi aumenta il rischio di CSA in modo dose-dipendente. Nei pazienti che presentano CSA, prendere in considerazione la riduzione del dosaggio totale di oppioidi. Oppioidi con azione mista agonista/antagonista: Occorre cautela nell’utilizzare Palexia con farmaci agonisti/antagonisti dei recettori µ-oppioidi (come pentazocina, nalbufina) od agonisti parziali dei recettori µ-oppioidi (come buprenorfina). In pazienti trattati con buprenorfina per il trattamento della dipendenza da oppioidi, occorre prendere in considerazione trattamenti alternativi (come la sospensione temporanea della buprenorfina), nel caso in cui la somministrazione di mc-agonisti completi (come tapentadolo) sia necessaria in condizione di dolore acuto. Con l’uso concomitante di buprenorfina, è stata segnalata una richiesta di dosaggi più alti del farmaco agonista completo dei recettori µ-oppioidi e pertanto, in questa situazione, è necessario uno stretto monitoraggio degli eventi avversi come la depressione respiratoria. Palexia 4 mg/ml contiene sodio benzoato, glicole propilenico e sodio: Questo medicinale contiene 59 mg di sodio benzoato in 25 ml di soluzione (dose singola massima) equivalente a 2,36 mg/ml. Questo medicinale contiene 48 mg di glicole propilenico in 25 ml di soluzione (dose singola massima) equivalente a 2,0 mg/ml. Questo medicinale contiene meno di 1 mmole di sodio (23 mg) per dose singola massima, cioè essenzialmente “senza sodio”. Popolazione pediatrica. Le medesime avvertenze e precauzioni sono valide anche per l’uso di Palexia nei bambini, con le seguenti ulteriori considerazioni: Palexia non è stato studiato in bambini e adolescenti con insufficienza renale o epatica, pertanto il suo uso in queste popolazioni non è raccomandato (vedere paragrafi 4.2 e 5.2). Palexia non è raccomandato per bambini di età inferiore a 2 anni (vedere paragrafo 4.1). Palexia non è stato sistematicamente valutato nei bambini e negli adolescenti affetti da obesità, pertanto i pazienti pediatrici con obesità devono essere attentamente monitorati e non si deve superare la dose massima raccomandata per l’età. Palexia è indicato per il trattamento del dolore acuto e pertanto è stato studiato nel trattamento a breve termine. Non ci sono dati di sicurezza a lungo termine in bambini (per esempio sulla crescita o lo sviluppo).
5. Interazioni
Farmaci sedativi come benzodiazepine e sostanze correlate: L’uso concomitante di oppioidi con farmaci ad azione sedativa come le benzodiazepine o altri farmaci ad azione depressiva sul SNC e sulla respirazione (altri oppioidi, antitosse o trattamenti sostitutivi, barbiturici, antipsicotici, H1-antistaminici, alcol) aumenta il rischio di sedazione, depressione respiratoria, coma e morte a causa dell'effetto depressivo additivo sul SNC. Pertanto, ove si contempli una terapia combinata con Palexia e una sostanza ad azione depressiva sul SNC o sull'apparato respiratorio, occorre prendere in considerazione la riduzione della dose di uno o di entrambi i farmaci e la durata del trattamento concomitante deve essere limitata (vedere paragrafo 4.4). Oppioidi con azione mista agonista/antagonista: Occorre cautela nell’associare Palexia con farmaci agonisti/antagonisti dei recettori µ-oppioidi (come pentazocina, nalbufina) o agonisti parziali dei recettori µ-oppioidi (come buprenorfina) (vedere paragrafo 4.4.). Palexia può indurre convulsioni ed aumentare il potenziale convulsivogeno degli inibitori del re-uptake della serotonina (SSRIs), degli inibitori del re-uptake della serotonina-noradrenalina (SNRIs), degli antidepressivi triciclici, degli antipsicotici e di altri farmaci che abbassano la soglia convulsivogena. In pazienti adulti sono stati riportati casi di sindrome serotoninergica in connessione temporale all’utilizzo di Palexia in combinazione con farmaci serotoninergici come gli inibitori del re-uptake della serotonina (SSRIs), inibitori del re-uptake della serotonina-noradrenalina (SNRIs) e antidepressivi triciclici. La sindrome serotoninergica è probabile quando si osserva una delle condizioni seguenti: • mioclono spontaneo; • clono inducibile o oculare con agitazione o diaforesi; • tremori e iperriflessia; • ipertonia e temperatura corporea >38° e clono oculare inducibile. La sospensione del farmaco serotoninergico porta, in genere, ad un rapido miglioramento della sintomatologia. Il trattamento dipende dalla natura ed alla gravità dei sintomi. La principale via di metabolizzazione di tapentadolo è la coniugazione con acido glucuronico, attraverso l’enzima uridina difosfato glucuroniltransferase (UGT), principalmente le isoforme UGT1A6, UGT1A9 e UGT2B7. Quindi la somministrazione concomitante con potenti inibitori di questi isoenzimi (come ketoconazolo, fluconazolo, acido meclofenamico) può portare ad un aumento dell’esposizione sistemica al tapentadolo (vedere paragrafo 5.2). Dato che la principale via di eliminazione è la coniugazione con acido glucuronico, il potenziale di interazioni è basso negli adulti. Inoltre tapentadolo, in vitro, non ha indotto o inibito nessuno dei principali enzimi CYP, incluso CYP3A4. Nei pazienti in trattamento con tapentadolo occorre cautela quando si inizia o si termina la somministrazione contemporanea di farmaci forti induttori enzimatici [come rifampicina, fenobarbital, erba di San Giovanni (iperico perforato)] in quanto si potrebbe verificare, rispettivamente, una riduzione dell’efficacia e rischio di effetti indesiderati. Il trattamento con Palexia va evitato nei pazienti che stanno assumendo inibitori della monoammino ossidasi (MAO) o che li hanno assunti negli ultimi 14 giorni, a causa dei potenziali effetti additivi sulle concentrazioni sinaptiche di noradrenalina, che possono determinare eventi avversi cardiovascolari come ad esempio crisi ipertensive. Popolazione pediatrica : Dato che la principale via di eliminazione è la coniugazione con acido glucuronico, il potenziale di interazioni è basso nei bambini oltre i 5 mesi di vita (vedere paragrafo 4.2).
6. Effetti indesiderati
Le reazioni avverse al farmaco riferite dai pazienti adulti nel corso degli studi clinici controllati con placebo, condotti con Palexia sono state in prevalenza di entità lieve o moderata. Gli effetti indesiderati più frequenti hanno riguardato il tratto gastrointestinale e il sistema nervoso centrale (nausea, vomito, sonnolenza, capogiri, cefalea). Le reazioni avverse più gravi sono sedazione, depressione respiratoria e reazioni allergiche. La tabella sottostante riporta le reazioni avverse al farmaco identificate nel corso di studi clinici condotti negli adulti con un’altra formulazione a rilascio immediato di tapentadolo (Palexia compresse rivestite con film) e nella valutazione post-marketing negli adulti. Sono elencate per classe e frequenza. Le frequenze sono definite come molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 e <1/10); non comune (≥1/1000 e <1/100); rara (≥1/10,000 e <1/1000); molto rara (<1/10000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
REAZIONI AVVERSE
Classificazione per sistemi e organi Frequenza
Molto comune Comune Non comune Raro Non noto
Disturbi del sistema immunitario       Ipersensibilità al farmaco *  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Calo dell’appetito      
Disturbi psichiatrici   Ansia, stato confusionale, allucinazioni, disordini del sonno, sogni anomali. Depressione, disorientamento, agitazione, nervosismo, inquietudine, euforia Pensieri anomali Delirio **
Patologie del sistema nervoso Vertigini, sonnolenza, cefalea Tremori Disturbi dell’attenzione, compromissione della memoria, presincope, sedazione, atassia, disartria, ipoestesia, parestesie, contrazioni muscolari involontarie Convulsioni, riduzione del livello di coscienza. anomalie della coordinazione  
Patologie dell’occhio     Disturbi visivi    
Patologie cardiache     Aumento della frequenza cardiaca, palpitazioni Diminuzione della frequenza cardiaca  
Patologie vascolari   Vampate di calore Riduzione della pressione arteriosa    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche     Depressione respiratoria, riduzione della saturazione dell’ossigeno, dispnea    
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito Stipsi, diarrea, dispepsia, secchezza delle fauci Fastidio a livello addominale Rallentamento dello svuotamento gastrico  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Prurito, iperidrosi, rash Orticaria    
Patologie del sistema muscolo scheletrico e del tessuto connettivo   Spasmi muscolari Senso di pesantezza    
Patologie renali e urinarie     Difficoltà della minzione, pollachiuria    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Astenia, affaticamento, sensazione di variazione della temperatura corporea Sindrome da astinenza, edema, sensazione di malessere, sensazione di ubriachezza, irritabilità, senso di rilassamento    
*Post-marketing: sono stati riportati rari eventi di angioedema, anafilassi e shock anafilattico
**Sono stati osservati casi post-marketing di delirio in pazienti con ulteriori fattori di rischio come il cancro e l’età avanzata
Studi clinici condotti con altre formulazioni a rilascio immediato di tapentadolo (Palexia compresse rivestite con film) con trattamento dei pazienti fino a 90 giorni hanno dimostrato un basso rischio di sviluppo di sintomi da astinenza in seguito a interruzioni improvvise, e generalmente sono stati classificati di lieve entità. In ogni caso i medici devono prestare attenzione all'insorgenza di eventuali sintomi da astinenza (vedere paragrafo 4.2) e conseguentemente trattare i pazienti in caso tali sintomi dovessero palesarsi. Il rischio di ideazione suicidarie e di tentato suicidio è noto essere più elevato in pazienti con dolore cronico. Inoltre, sostanze con una pronunciata influenza sul sistema monoaminergico sono state associate ad un aumentato rischio di suicidio in pazienti sofferenti di depressione, specialmente all’inizio del trattamento. I dati derivati dagli studi clinici e dai rapporti di post-marketing, non rilevano un aumento del rischio con tapentadolo. Popolazione pediatrica : La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse nei bambini e negli adolescenti trattati con Palexia dovrebbero essere gli stessi degli adulti trattati con Palexia. Per nessuno dei sottogruppi di età esaminati sono stati identificati nuovi problemi di sicurezza da studi pediatrici completati. Non sono disponibili studi clinici sui sintomi di astinenza nei bambini trattati con tapentadolo formulazione a rilascio immediato, tuttavia i medici devono vigilare sui sintomi di astinenza dopo somministrazione ripetuta di tapentadolo e la sua interruzione improvvisa (vedere paragrafo 4.2). Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: I dati sull'utilizzo nelle donne in gravidanza sono molto limitati. Studi effettuati sugli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni; tuttavia, ritardo nello sviluppo ed embriotossicità sono stati osservati a dosi farmacologicamente eccessive (effetti sul SNC correlati all’attività mc-oppioide collegati a dosaggi superiori al range terapeutico). Effetti sullo sviluppo post-natale sono stati riportati a dosi tossiche per le madri (vedere paragrafo 5.3). In gravidanza, Palexia va usato solo nel caso in cui il potenziale beneficio giustifichi il possibile rischio per il feto. Travaglio e parto: Negli esseri umani non si conosce l'effetto del tapentadolo sul travaglio e sul parto. L’uso di Palexia non è raccomandato immediatamente prima o durante il parto. A causa dell'attività di µ-agonista di tapentadolo, i neonati le cui madri hanno assunto tapentadolo vanno monitorati per la depressione respiratoria. Allattamento: Non vi sono informazioni circa l'escrezione del tapentadolo nel latte materno umano. Da uno studio eseguito su cuccioli di ratto allattati da madri alle quali era stato somministrato tapentadolo si è concluso che quest'ultimo è escreto nel latte (vedere paragrafo 5.3). Per tale ragione, non è possibile escludere dei rischi anche per il lattante. Palexia non deve essere usato durante il periodo di allattamento con latte materno.
8. Conservazione
Flacone chiuso: questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione. Dopo la prima apertura: conservare il flacone in posizione verticale
9. Principio attivo
1 ml di soluzione orale contiene 4 mg di tapentadolo (come cloridrato). Eccipienti con effetto noto: Palexia 4 mg/ml soluzione orale contiene glicole propilenico, sodio benzoato e sodio. Vedere paragrafo 4.4 Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Sodio benzoato (E 211), acido citrico monoidrato, sucralosio (E 955), aroma lampone, contenente glicole propilenico (E 1520), acqua purificata.
11. Sovradosaggio
Sintomi Per quanto concerne il sovradosaggio di tapentadolo, le esperienze sull’uomo sono molto limitate. Dati preclinici suggeriscono che, in seguito a intossicazione con tapentadolo è da attendere l'insorgenza di sintomi analoghi a quelli causati da altri analgesici centrali con attività di agonista sui recettori µ-oppioidi. Da un punto di vista clinico questi sintomi comprendono: miosi, vomito, collasso cardiovascolare, disordini dello stato di coscienza fino al coma, convulsioni e depressione respiratoria fino all'arresto respiratorio. Gestione La gestione del sovradosaggio deve essere incentrata sul trattamento dei sintomi conseguenti all’azione agonista sui recettori µ-oppioidi. Quando vi sia il sospetto di un sovradosaggio di tapentadolo, occorre in primo luogo garantire la pervietà delle vie aeree e istituire una ventilazione assistita o controllata. Gli antagonisti puri dei recettori oppioidi, come il naloxone, rappresentano degli antidoti specifici per la depressione respiratoria dovuta a sovradosaggio di un oppioide. La depressione respiratoria conseguente a sovradosaggio può avere una durata superiore rispetto a quella dell'antagonista del recettore µ-oppiaceo. La somministrazione di un antagonista non costituisce un'alternativa al monitoraggio continuo delle vie aeree, della funzione respiratoria e della funzione cardiovascolare dopo sovradosaggio di un oppioide. Se la risposta agli antagonisti del recettore degli oppioidi è subottimale o soltanto di breve durata, è necessario somministrare un altro antagonista attenendosi alle istruzioni fornite dal produttore del farmaco. La decontaminazione gastrointestinale può essere presa in considerazione per eliminare la sostanza attiva non assorbita. La decontaminazione gastrointestinale con carbone attivato o mediante lavanda gastrica deve essere presa in considerazione entro 2 ore dall'assunzione. Prima di tentare la decontaminazione gastrointestinale, però, bisogna prestare attenzione a garantire la pervietà delle vie aeree.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).