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Olimel n9, emulsione per infusione 6 sacche a 3 comparti da 1.000 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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Principio attivo:
Casa produttrice:
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Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
OLIMEL N9 è indicato per la nutrizione parenterale per adulti e bambini di età superiore a 2 anni, quando la nutrizione orale o enterale è impossibile, insufficiente o controindicata.
2. Posologia
Posologia L’uso di OLIMEL N9 non è raccomandato nei bambini al di sotto di 2 anni a causa della composizione e del volume non adeguati (vedere paragrafi 4.4, 5.1 e 5.2). Negli adulti: Il dosaggio dipende dal dispendio di energie, dallo stato clinico, dal peso corporeo e dalla capacità di metabolizzare i costituenti di OLIMEL N9 del paziente, oltre che dall’energia o dalle proteine ulteriori fornite oralmente/enteralmente, pertanto i formati della sacca devono essere scelti di conseguenza. I requisiti medi giornalieri sono: – 0,16–0,35 g azoto/kg peso corporeo (1–2 g di amminoacidi/kg), secondo lo stato nutrizionale del paziente e il grado di stress catabolico, – 20–40 kcal/kg, – 20–40 ml fluidi /kg o 1–1,5 ml per kcal spese. Per OLIMEL N9 la dose quotidiana massima è definita dall’apporto fluidi degli amminoacidi, 35 ml/kg, corrispondenti a 2,0 g/kg amminoacidi, 3,9 g/kg glucosio e 1,4 g/kg lipidi. Per un paziente di 70 kg questo sarebbe equivalente a 2450 ml di OLIMEL N9 al giorno, che si traduce in un apporto di 140 g amminoacidi, 270 g glucosio e 98 g lipidi,(cioè 2058 kcal non proteiche e 2622 kcal totali). Normalmente, la velocità del flusso deve essere aumentata gradualmente durante la prima ora quindi deve essere regolata per tener conto della dose da somministrare, i volumi da assumere quotidianamente e la durata dell’infusione. Per OLIMEL N9 la velocità d’infusione massima è 1,8 ml/kg/ora, corrispondenti a 0,10 g/kg/ora amminoacidi; 0,19 g/kg/ora glucosio e 0,07 g/kg/ora lipidi. Nei bambini di età superiore a due anni Non esistono studi eseguiti sulla popolazione pediatrica. Il dosaggio dipende dal dispendio di energie, dallo stato clinico, dal peso corporeo e dalla capacità di metabolizzare i costituenti di OLIMEL N9 del paziente, oltre che da energia o proteine ulteriori fornite oralmente/enteralmente, pertanto, i formati della sacca devono essere scelti di conseguenza. Inoltre, le esigenze quotidiane di liquidi, azoto ed energia si riducono continuamente con l’età. Sono stati presi in considerazione 2 gruppi, età tra 2 e 11 anni, ed età tra 12 e 18 anni. Per Olimel N9 nel gruppo da 2 a 11 anni di età, i fattori limitanti sono la concentrazione degli amminoacidi per la dose giornaliera e la concentrazione dei lipidi per la velocità oraria. Nel gruppo da 12 a 18 anni di età, i fattori limitanti sono la concentrazione degli amminoacidi sia per la dose giornaliera che per la velocità oraria. Gli apporti risultanti sono mostrati di seguito:
Costituenti Da 2 a 11 anni Da 12 a 18 anni
  Raccomandatoa OLIMEL N9 Vol Massimo Raccomandatoa OLIMEL N9 Vol Massimo
Dose massima giornaliera
Liquidi (ml/kg/d) 60 – 120 53 50 – 80 45
Amminoacidi (g/kg/d) 1 – 2 (fino a 3) 3 1 – 2 2
Glucosio (g/kg/d) 12 – 14 (fino a 18) 5,8 3 – 10 (fino a 14) 3,9
Lipidi (g/kg/d) 0,5 – 3 2,1 0,5 – 2 (fino a 3) 1,4
Energia totale (kcal/kg/d) 60 – 90 56 30 – 75 37
Massima velocità all’ora
OLIMEL N9 (ml/kg/h) 3,3 2,1
Amino acidi(g/kg/h) 0,20 0,19 0,12 0,12
Glucosio (g/kg/h) 1,2 0,36 1,2 0,23
Lipidi (g/kg/h) 0,13 0,13 0,13 0,08
a: Valori raccomandati dalla Linee Guida 2005 ESPGHAN/ ESPEN Normalmente, la velocità del flusso si deve aumentare gradualmente durante la prima ora e poi deve essere regolata prendendo in considerazione la dose da somministrare, l’apporto di volume giornaliero e la durata dell’infusione. In generale, nei bambini piccoli si raccomanda di iniziare l’infusione con una dose giornaliera bassa, e di aumentarla gradualmente fino al dosaggio massimo (vedere sopra). Modo e durata di somministrazione Solo per uso singolo. Si raccomanda di usare il contenuto immediatamente dopo l’apertura della sacca e di non conservarlo per un’infusione successiva. Dopo la ricostituzione, la miscela è omogenea e ha un aspetto lattiginoso. Per istruzioni sulla preparazione e la manipolazione dell’emulsione per infusione, vedere il paragrafo 6.6. Per la sua alta osmolarità, OLIMEL N9 può essere somministrato solo attraverso una vena centrale. La durata d’infusione raccomandata per una sacca per nutrizione parenterale è compresa tra 12 e 24 ore. Il trattamento con nutrizione parenterale può proseguire per tutto il tempo richiesto dalle condizioni cliniche del paziente.
3. Controindicazioni
L’uso di OLIMEL N9 è controindicato nelle seguenti situazioni: – In neonati prematuri, infanti e bambini di età inferiore ai 2 anni – Ipersensibilità alle proteine delle uova, dei semi di soia o dell’arachide oppure a uno dei principi attivi o eccipienti, elencati nel paragrafo 6.1 – Anomalie congenite del metabolismo degli amminoacidi – Grave iperlipidemia o disturbi gravi del metabolismo dei lipidi caratterizzati da ipertrigliceridemia – Grave iperglicemia
4. Avvertenze
La somministrazione eccessivamente rapida di soluzioni di alimentazione parenterale totale può provocare conseguenze gravi o fatali. L’infusione deve essere interrotta immediatamente in caso di sviluppo di segnali o sintomi di reazione allergica (ad esempio sudorazione, febbre, brividi, mal di testa, rash cutanei o dispnea). Questo medicinale contiene olio di semi di soia e fosfatidi dell’uovo. Le proteine dei semi di soia e dell’uovo possono causare reazioni di ipersensibilità. Sono state osservate reazioni allergiche crociate tra le proteine dei semi di soia e dell’arachide. Non aggiungere altri medicinali o sostanze a qualsiasi componente della sacca o all’emulsione ricostituita, prima di avere verificato la compatibilità e la stabilità della preparazione risultante (in particolare la stabilità dell’emulsione di lipidi). Un’aggiunta eccessiva di calcio e fosforo può portare alla formazione di precipitati di fosfato di calcio. La formazione di tali precipitati o la destabilizzazione dell’emulsione di lipidi può provocare occlusione vascolare (vedere paragrafi 6.2 e 6.6). Prima di iniziare l’infusione si devono correggere alterazioni gravi dell’equilibrio di acqua ed elettroliti, gravi stati di sovraccarico di fluidi e disturbi gravi del metabolismo. Quando si avvia un’infusione per via endovenosa è richiesto uno specifico monitoraggio clinico. L’infezione dell’accesso vascolare e la sepsi sono complicazioni che si possono verificare in pazienti che ricevono la nutrizione parenterale, soprattutto in caso di scarsa manutenzione di cateteri, degli effetti immunosoppressivi della malattia o dei farmaci. L’attento monitoraggio dei segni, dei sintomi e dei risultati dei test di laboratorio in caso di febbre/brividi, leucocitosi, complicazioni tecniche con il dispositivo di accesso e iperglicemia possono aiutare a riconoscere precocemente le infezioni. I pazienti che richiedono la nutrizione parenterale sono spesso predisposti a complicazioni infettive a causa della malnutrizione e/o dello stato della malattia sottostante. L’occorrenza di complicazioni settiche può essere ridotta con una maggior attenzione per le tecniche asettiche nel posizionamento e mantenimento del catetere e nella preparazione della formulazione nutrizionale. Nel corso del trattamento, monitorare il bilanciamento di acqua ed elettroliti, l’osmolarità sierica, i trigliceridi sierici, il bilanciamento acido/basico, la glicemia, la funzionalità epatica e renale, la coagulazione e la conta ematica incluse le piastrine. Con prodotti simili sono stati riportati elevali livelli di enzimi epatici e colestasi. Se si sospetta una insufficienza epatica controllare l’ammoniaca sierica. Si possono manifestare complicazioni metaboliche se l’apporto nutriente non è adatto alle necessità del paziente o la capacità metabolica di un componente dietetico somministrato non è stata accuratamente valutata. Possono verificarsi effetti metabolici avversi dalla somministrazione inadeguata o eccessiva di nutrienti o dalla composizione inappropriata di una somministrazione Per un paziente con particolari necessità. La somministrazione di soluzioni di amminoacidi può far peggiorare la carenza acuta di folato, quindi si raccomanda di somministrare giornalmente acido folico. Stravaso La sede del catetere deve essere controllata regolarmente per individuare possibili segni di stravaso. In caso di stravaso, la somministrazione deve essere interrotta immediatamente mantenendo il catetere o la cannula inseriti per il trattamento immediato del paziente. Se possibile, eseguire un’aspirazione attraverso il catetere o la cannula inseriti per ridurre la quantità di liquido presente nei tessuti prima di rimuovere il catetere o la cannula. A seconda del prodotto stravasato (inclusi uno o più prodotti mescolati con OLIMEL N9, se applicabile) e dell’estensione o del grado di una possibile lesione, occorre intraprendere misure specifiche appropriate. Le opzioni di trattamento possono includere un intervento non farmacologico, farmacologico e/o chirurgico. In caso di stravaso di grande entità, chiedere la consulenza del chirurgo plastico entro le prime 72 ore. La sede dello stravaso dovrebbe essere monitorata almeno ogni 4 ore durante le prime 24 ore, poi una volta al giorno L’infusione non dovrebbe essere riavviata nella stessa vena centrale. Insufficienza epatica Usare con cautela nei pazienti con insufficienza epatica, a causa del rischio di sviluppo o peggioramento delle patologie del sistema neurologico associate all’iperammoniemia. Sono necessari test clinici e di laboratorio regolari, soprattutto i parametri di funzionalità epatica, il glucosio, gli elettroliti e i trigliceridi del sangue. Insufficienza renale Usare con cautela nei pazienti con insufficienza renale, soprattutto in presenza di iperkaliemia, a causa del rischio di sviluppo o peggioramento dell’acidosi metabolica e dell’iperazotemia, se non viene eseguita la rimozione dell’eccesso di scarto renale. In questi pazienti si devono monitorare costantemente lo stato dei fluidi, dei trigliceridi e degli elettroliti. Problemi ematologici Usare con cautela nei pazienti con disturbi della coagulazione e anemia. Si devono monitorare costantemente l’ematocrito e i parametri della coagulazione. Problemi endocrini e del metabolismo Usare con cautela nei pazienti con: • Acidosi metabolica. Non è consigliata la somministrazione di carboidrati in presenza di acidosi lattica. Sono necessari test clinici e di laboratorio regolari. • Diabete mellito. Monitorare la concentrazione di glucosio, glucosuria, chetonuria e, se possibile, regolare con i dosaggi di insulina. • Iperlipidemia dovuta alla presenza di lipidi nell’emulsione per infusione. Sono necessari test clinici e di laboratorio regolari. • Disturbi del metabolismo degli aminoacidi. Controllare con regolarità le concentrazioni dei trigliceridi sierici e la capacità dell’organismo di rimuovere i lipidi. Le concentrazioni di trigliceridi sierici non devono superare i 3 mmol/l durante l’infusione. Se si sospetta un’anomalia del metabolismo dei lipidi, si raccomanda la misurazione quotidiana dei trigliceridi sierici, senza somministrare lipidi per un periodo di 5–6 ore. Negli adulti, il siero deve essere limpido in meno di 6 ore dall’interruzione dell’infusione che contiene l’emulsione di lipidi. L’infusione successiva deve essere somministrata solo quando le concentrazioni di trigliceridi sierici sono tornate ai valori preesistenti. Con prodotti simili è stata riportata la sindrome da sovraccarico di grassi. La ridotta o limitata capacità di metabolizzare i lipidi contenuti in OLIMEL N9 può provocare una "sindrome da sovraccarico di grasso", che può essere causata da sovradosaggio; tuttavia i segni e i sintomi di questa sindrome si possono manifestare anche quando il prodotto è somministrato attenendosi alle istruzioni (vedere anche paragrafo 4.8). In caso di iperglicemia, si deve regolare la velocità di infusione di OLIMEL N9 e/o somministrare l’insulina. NON SOMMINISTRARE ATTRAVERSO UNA VENA PERIFERICA. Nell’effettuare aggiunte, prima della somministrazione, misurare l’osmolarità finale della miscela. La miscela ottenuta deve essere somministrata tramite catetere venoso centrale o periferico, secondo la sua osmolarità finale. Se la miscela finale somministrata è ipertonica, può causare irritazione della vena quando la si somministra in una vena periferica. Sebbene vi sia un naturale contenuto di oligoelementi e vitamine nel prodotto, i livelli sono insufficienti per soddisfare le richieste dell’organismo; pertanto devono essere aggiunti per prevenire lo sviluppo di eventuali carenze. Fare riferimento alle istruzioni per eseguire le aggiunte a questo prodotto. Somministrare con cautela OLIMEL N9 pazienti che presentino un aumento di osmolarità, insufficienza surrenale, scompenso cardiaco o disfunzione polmonare. In pazienti malnutriti, l’avvio della nutrizione parenterale può influenzare lo spostamento dei liquidi con conseguente edema polmonare e insufficienza cardiaca congestizia oltre alla riduzione delle concentrazioni sieriche di potassio, fosforo, magnesio o vitamine solubili in acqua. Tali modifiche si possono verificare entro 24–48 ore, quindi si raccomanda un avvio attento e graduale della nutrizione parenterale assieme a uno stretto monitoraggio e alle idonee regolazioni di liquido, elettroliti, oligoelementi e vitamine. Non collegare le sacche in serie per evitare la possibilità di embolia gassosa a causa del gas residuo presente nella sacca principale. Precauzioni particolari in età pediatrica Quando somministrato a bambini di età superiore ai 2 anni, è essenziale l’utilizzo di una sacca che abbia un volume uguale al dosaggio giornaliero. Precauzioni particolari in età pediatrica OLIMEL N9 non è idoneo per l’uso in bambini di età inferiore a 2 anni, poiché – l’apporto di glucosio è troppo basso e causa un basso rapporto glucosio/lipidi; – l’assenza di cisteina rende inadeguato il profilo degli amminoacidi; – i fosfati sono troppo bassi e non sono inclusi altri elettroliti; – i volumi delle sacche non sono adeguati. Nei bambini al di sopra dei 2 anni, deve essere infusa una aggiunta di glucosio per raggiungere la sopramenzionata dose giornaliera raccomandata. Deve essere eseguita un’integrazione di fosfati e calcio per raggiungere le quantità pediatriche raccomandate (approssimativamente 0,2 mmol/kg/d). La velocità di infusione massima è di 3,3 ml/kg/ora nei bambini da 2 a 11 anni di età e 2,1 ml/kg/ora nei bambini da 12 a 18 anni di età. L’integrazione di vitamine ed oligoelementi è sempre richiesta. Si devono utilizzare formulazioni pediatriche. Per evitare i rischi associati a velocità d’infusione eccessivamente alta, si raccomanda l’uso di un’infusione continua e controllata. L’infusione per via endovenosa degli amminoacidi è accompagnata da un aumento della escrezione urinaria degli oligoelementi, in particolare rame e zinco. Questo si deve tenere in considerazione nel dosaggio degli elementi in tracce, specialmente durante la nutrizione per via endovenosa a lungo termine.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione. OLIMEL N9 non deve essere somministrato contemporaneamente a sangue tramite lo stesso set d’infusione per la possibilità di pseudoagglutinazione. I lipidi contenuti in questa emulsione possono interferire con i risultati di determinati test di laboratorio (ad esempio, bilirubina, lattato deidrogenasi, saturazione di ossigeno, ematica) se il campione di sangue è prelevato prima che i lipidi vengano eliminati (in genere vengono eliminati dopo un periodo di 5–6 ore senza ricevere lipidi). OLIMEL N9 contiene vitamina K, presente naturalmente nelle emulsioni di lipidi. Le dosi raccomandate di OLIMEL N9 contengono basse quantità di vitamine K, che non dovrebbero influenzare gli effetti dei derivati della cumarina.
6. Effetti indesiderati
Si possono verificare potenziali effetti indesiderati come conseguenza di un uso non corretto (ad esempio: sovradosaggio, eccessiva velocità di infusione) (vedere i paragrafi 4.4 e 4.9). All’inizio dell’infusione, uno dei seguenti segni anomali (sudorazione, febbre, brividi, mal di testa, eruzione cutanea, dispnea) deve indurre alla immediata interruzione dell’infusione. È stato condotto uno studio in doppio cieco, controllato attivamente sull’efficacia e sulla sicurezza di OLIMEL N9–840. Sono stati arruolati e trattati 28 pazienti con varie condizioni mediche (per es. digiuno postoperatorio, malnutrizione grave, apporto enterale insufficiente o proibito), i pazienti nel gruppo OLIMEL hanno ricevuto il farmaco fino a 40 ml/kg/d per 5 giorni.
Classificazione Organo sistemica organi Termine MedDRA preferito Frequenzaa
Patologie cardiache Tachicardia Comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Anoressia Comune
Ipertrigliceridemia Comune
Patologie gastrointestinali Dolore addominale Comune
Diarrea Comune
Nausea Comune
Patologie vascolari Ipertensione Comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Stravaso nella sede di infusione: può dar luogo a: dolore, irritazione, tumefazione/edema, eritema/calore, necrosi della cute, vescicole Non notab
a: Frequenza è definita molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, a <1/10); non comune (≥1/1.000, a <1/100); raro(≥1/10.000,a <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) b: Effetti indesiderati riportati durante l’esperienza post–commercializzazione di OLIMEL N9 Le seguenti classi di reazioni avverse da farmaci (ADR) sono state descritte in altre fonti in relazione a prodotti di nutrizione parentale simili, la frequenza di questi eventi non è stata stimata. Patologie del sistema emolinfopoietico: trombocitopenia Patologie epatobiliari: colestasi, epatomegalia, ittero Disturbi del sistema immunitario: ipersensibilità Esami diagnostici: aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento delle transaminasi, aumento della bilirubina nel sangue, enzimi epatici elevati Patologie renali e urinarie: Azotemia Sindrome da sovraccarico di grassi (molto rara) La sindrome può essere causata dalla somministrazione non corretta (per es., sovradosaggio e/o velocità di infusione maggiore di quanto raccomandato, vedere paragrafo 4.9); tuttavia i segni e i sintomi di questa sindrome possono manifestarsi anche all’avvio dell’infusione quando il prodotto viene somministrato attenendosi alle istruzioni. La ridotta o limitata capacità di metabolizzare i lipidi contenuti in OLIMEL N9, accompagnata da clearance plasmatica prolungata, può causare una "sindrome da sovraccarico di grassi". Questa sindrome è associata a un improvviso peggioramento delle condizioni cliniche del paziente ed è caratterizzata da manifestazioni quali febbre, anemia, leucopenia, trombocitopenia, disturbi della coagulazione, iperlipidemia, infiltrazione lipidica epatica (epatomegalia), deterioramento della funzionalità epatica e manifestazioni a carico del sistema nervoso centrale (es.coma). La sindrome è generalmente reversibile dopo l’interruzione dell’infusione dell’emulsione lipidica. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili
7. Gravidanza e allattamento
Non ci sono dati clinici sull’utilizzo di OLIMEL N9 su donne in gravidanza o in allattamento. Dato l’utilizzo e le indicazioni di OLIMEL N9, il prodotto può essere preso in considerazione durante la gravidanza e l’allattamento se necessario.
8. Conservazione
Non congelare. Conservare nell’involucro esterno. Per le condizioni di conservazione del medicinale ricostituito, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
OLIMEL N9 si presenta sotto forma di sacca a 3 compartimenti. Ogni sacca contiene una soluzione di glucosio, una emulsione di lipidi e una soluzione di amminoacidi:
Contenuto per sacca
  1000 ml 1500 ml 2000 ml
Soluzione di glucosio 27,5% (corrispondente a 27,5 g/100 ml) 400 ml 600 ml 800 ml
Soluzione di amminoacidi 14,2% (corrispondente a 14,2 g/100 ml) 400 ml 600 ml 800 ml
Emulsione di lipidi 20 % (corrispondente a 20 g/100 ml) 200 ml 300 ml 400 ml
Composizione dell’emulsione ricostituita dopo la miscelazione del contenuto dei tre compartimenti:
Principi attivi 1000 ml 1500 ml 2000 ml
Olio di oliva purificato + olio di soia purificatoa 40,00 g 60,00 g 80,00 g
Alanina 8,24 g 12,36 g 16,48 g
Arginina 5,58 g 8,37 g 11,16 g
Acido aspartico 1,65 g 2,47 g 3,30 g
Acido glutammico 2,84 g 4,27 g 5,69 g
Glicina 3,95 g 5,92 g 7,90 g
Istidina 3,40 g 5,09 g 6,79 g
Isoleucina 2,84 g 4,27 g 5,69 g
Leucina 3,95 g 5,92 g 7,90 g
Lisina (equivalente a lisina acetato) 4,48 g (6,32 g) 6,72 g (9,48 g) 8,96 g (12,64 g)
Metionina 2,84 g 4,27 g 5,69 g
Fenilalanina 3,95 g 5,92 g 7,90 g
Prolina 3,40 g 5,09 g 6,79 g
Serina 2,25 g 3,37 g 4,50 g
Treonina 2,84 g 4,27 g 5,69 g
Triptofano 0,95 g 1,42 g 1,90 g
Tirosina 0,15 g 0,22 g 0,30 g
Valina 3,64 g 5,47 g 7,29 g
Glucosio anidro (come glucosio monoidrato) 110,00 g (121,00 g) 165,00 g (181,50 g) 220,00 g (242,00 g)
aUna miscela di olio di oliva purificato (circa 80%) e olio di soia purificato (circa 20%) corrispondente a un rapporto acidi grassi essenziali / acidi grassi totali del 20%. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Apporto nutritivo della emulsione ricostituita per ciascun formato della sacca:
  1000 ml 1500 ml 2000 ml
Lipidi 40 g 60 g 80 g
Amminoacidi 56,9 g 85,4 g 113,9 g
Azoto 9,0 g 13,5 g 18,0 g
Glucosio 110,0 g 165,0 g 220,0 g
Energia:
Calorie totali appross. 1070 kcal 1600 kcal 2140 kcal
Calorie non proteiche. 840 kcal 1260 kcal 1680 kcal
Calorie glucosio 440 kcal 660 kcal 880 kcal
Calorie lipidiche..(a) 400 kcal 600 kcal 800 kcal
Rapporto calorie non proteiche/azoto 93 kcal/g 93 kcal/g 93 kcal/g
Rapporto calorie glucosio/lipidi 52/48 52/48 52/48
Calorie lipidi/totali 37% 37% 37%
Elettroliti:
Fosfato (b) 3,0 mmol 4,5 mmol 6,0 mmol
acetato 40 mmol 60 mmol 80 mmol
pH appross. 6,4 6,4 6,4
Osmolarità. 1170 mosm/l 1170 mosm/l 1170 mosm/l
aInclude calorie da fosfatidi purificati di uovo bInclude fosfato fornito dall’emulsione di lipidi
10. Eccipienti
Compartimento emulsione lipidica: Fosfatide purificato di uovo Glicerolo Sodio oleato Sodio idrossido per la regolazione del pH Acqua per preparazioni iniettabili Compartimento soluzione di amminoacidi: Acido acetico glaciale per la regolazione del pH Acqua per preparazioni iniettabili Compartimento soluzione di glucosio: Acido cloridrico per la regolazione del pH Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
In caso di somministrazione non corretta (sovradosaggio e/o velocità d’infusione maggiore di quanto raccomandato), possono manifestarsi segni di ipervolemia e acidosi. Un’infusione eccessivamente rapida o una somministrazione di un volume inappropriatamente grande del prodotto può causare nausea, vomito, brividi e disturbi degli elettroliti. Se ciò dovesse accadere, interrompere immediatamente l’infusione. Iperglicemia, glucosuria e sindrome iperosmolare possono svilupparsi nel caso in cui la velocità d’infusione del glucosio superi la clearance. La ridotta o limitata capacità di metabolizzare i lipidi può avere come conseguenza una "sindrome da sovraccarico di grassi", i cui effetti sono solitamente reversibili in seguito all’interruzione dell’infusione di lipidi (vedere anche paragrafo 4.8). In alcuni casi gravi, si possono rendere necessari emodialisi, emofiltrazione o emodiafiltrazione.
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