Interferenza con esami di laboratorio La somministrazione di idrossocobalamina può determinare interferenza con diversi esami di laboratorio di chimica clinica a causa delle sue caratteristiche di assorbimento della luce. I principali esami di laboratorio che possono essere influenzati dalla somministrazione di idrossocobalamina sono quelli basati su metodi colorimetrici oppure che richiedono l’uso di Nicotinammide Adenina Dinucleotide (NAD) e Nicotinammide Adenina Dinucleotide Fosfato (NADP). È stato osservato un aumento artefatto di creatinina, bilirubina, trigliceridi, colesterolo, proteine totali, glucosio, albumina e fosfatasi alcalina e una diminuzione per alanina amino transferasi (ALT) e amilasi. Sono stati osservati risultati imprevedibili per fosfatasi, acido urico, aspartato amino transferasi (AST), creatinina fosfochinasi (CPK), isoenzimi della creatinina fosfochinasi (CK–MB) e lattico deidrogenasi (LDH). Le interferenze con i vari esami di laboratorio sono riassunte nella seguente tabella:
Parametri di Laboratorio | Nessuna Interferenza | Aumento Artificiale | Diminuzione Artificiale | Risultati imprevedibili |
Chimica clinica | Calcio, sodio, potassio, cloro, urea, gamma–GT | Creatinina, bilirubina, trigliceridi, colesterolo, proteine totali, glucosio, albumina, fosfatasi alcalina | ALT, amilasi | Fosfati, acido urico, AST, CPK, CK–MB, LDH |
Ematologia | Eritrociti, ematocrito, MCV, leucociti, linfociti, monociti, eosinofili, neutrofili, piastrine | Emoglobina, MCH, MCHC, basofili, | | |
Coagulazione | | | | aPTT, PT (quick o INR) |
Analisi delle urine | pH, glucosio, proteine, eritrociti, leucociti, chetoni, bilirubina, urobilinogeno, nitriti | | | |
La somministrazione di idrossocobalamina può influenzare i livelli di omocisteina nel sangue. La somministrazione di idrossocobalamina può determinare colorazione rosa, rosso/rossastra del sangue, delle urine, dei liquidi corporei e decolorazione delle feci. La somministrazione di alte dosi di idrossocobalamina per via parenterale può mascherare una eventuale deficienza di folati. Se il trattamento dell’anemia megaloblastica non ha successo si deve esaminare il metabolismo dei folati. Una somministrazione indiscriminata può mascherare la reale diagnosi. Lo stato ematologico e neurologico deve essere monitorato regolarmente per assicurare l’appropriatezza della terapia. Sono state riportate aritmie cardiache secondarie a ipokaliemia durante la fase iniziale della terapia. Pertanto i livelli di potassio ematici dovrebbero essere monitorati in questa fase. La conta piastrinica deve essere monitorata durante le prime settimane di trattamento dell’anemia megaloblastica a causa del possibile verificarsi di trombocitosi reattiva. Nei pazienti con insufficienza renale e nei neonati prematuri la somministrazione parenterale per periodi prolungati può aumentare il rischio di tossicità da alluminio.