• Riassunto del profilo di sicurezza Negli studi clinici e nell’esperienza successiva all’immissione in commercio, le reazioni avverse segnalate con maggiore frequenza associate all’uso di nintedanib includevano diarrea, nausea e vomito, dolore addominale, diminuzione dell’appetito, diminuzione del peso e aumento degli enzimi epatici. Per la gestione di alcune reazioni avverse, vedere paragrafo 4.4.
Tabella delle reazioni avverse La Tabella 1 fornisce un riassunto delle reazioni avverse al medicinale (ADR) secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA (SOC) e per categorie di frequenza utilizzando la convenzione seguente: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1: Riassunto delle ADR per categoria di frequenza | Frequenza |
Classificazione per sistemi e organi termine preferito | Fibrosi polmonare idiopatica | Altre ILD fibrosanticroniche con fenotipo progressivo | Malattia interstiziale polmonare associata a sclerosi sistemica |
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Trombocitopenia | Non comune | Non comune | Non comune |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Perdita di peso | Comune | Comune | Comune |
Diminuzione di appetito | Comune | Molto comune | Comune |
Disidratazione | Non comune | Non comune | Non nota |
Patologie cardiache |
Infarto miocardico | Non comune | Non comune | Non nota |
Patologie vascolari |
Sanguinamento (vedere paragrafo 4.4) | Comune | Comune | Comune |
Ipertensione | Non comune | Comune | Comune |
Aneurismi e dissezioni arteriose | Non nota | Non nota | Non nota |
Patologie gastrointestinali |
Diarrea | Molto comune | Molto comune | Molto comune |
Nausea | Molto comune | Molto comune | Molto comune |
Dolore addominale | Molto comune | Molto comune | Molto comune |
Vomito | Comune | Molto comune | Molto comune |
Pancreatite | Non comune | Non comune | Non nota |
Colite | Non comune | Non comune | Non comune |
Patologie epatobiliari |
Danno epatico indotto da farmaci | Non comune | Comune | Non comune |
Aumento degli enzimi epatici | Molto comune | Molto comune | Molto comune |
Aumento dell’alanina aminotransferasi (ALT) | Comune | Molto comune | Comune |
Aumento dell’aspartato aminotransferasi (AST) | Comune | Comune | Comune |
Aumento della gamma glutamil transferasi (GGT) | Comune | Comune | Comune |
Iperbilirubinemia | Non comune | Non comune | Non nota |
Aumento della fosfatasi alcalina ematica (ALKP) | Non comune | Comune | Comune |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Eruzione cutanea | Comune | Comune | Non comune |
Prurito | Non comune | Non comune | Non comune |
Alopecia | Non comune | Non comune | Non nota |
Patologie renali e urinarie |
Insufficienza renale (vedere paragrafo 4.4) | Non nota | Non comune | Non comune |
Patologie del sistema nervoso | |
Cefalea | Comune | Comune | Comune |
Descrizione di reazioni avverse selezionate Diarrea Negli studi clinici (vedere paragrafo 5.1), la diarrea è stata l’evento gastrointestinale più frequente riportato. Nella maggior parte dei pazienti, l’evento è stato di intensità da lieve a moderata. Oltre i due terzi dei pazienti che hanno manifestato diarrea hanno segnalato la prima insorgenza durante i primi tre mesi di trattamento. Nella maggior parte dei pazienti, gli eventi erano trattati con terapia antidiarroica, riduzione della dose o interruzione del trattamento (vedere paragrafo 4.4). Un riepilogo degli eventi di diarrea riportati negli studi clinici è indicato nella Tabella 2.
Tabella 2: Diarrea negli studi clinici in 52 settimane | INPULSIS | INBUILD | SENSCIS |
Placebo | Ofev | Placebo | Ofev | Placebo | Ofev |
Diarrea | 18,4% | 62,4% | 23,9% | 66,9% | 31,6% | 75,7% |
Diarrea grave | 0,5% | 3,3% | 0,9% | 2,4% | 1,0% | 4,2% |
Diarrea che ha portato alla riduzione della dose di Ofev | 0% | 10,7% | 0,9% | 16,0% | 1,0% | 22,2% |
Diarrea che ha portato all’interruzione di Ofev | 0,2% | 4,4% | 0,3% | 5,7% | 0,3% | 6,9% |
Aumento degli enzimi epatici Negli studi INPULSIS, aumenti degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.4) sono stati riportati nel 13,6% dei pazienti trattati con Ofev rispetto al 2,6% dei pazienti trattati con placebo. Nello studio INBUILD, aumenti degli enzimi epatici sono stati riportati nel 22,6% dei pazienti trattati con Ofev rispetto al 5,7% dei pazienti trattati con placebo. Nello studio SENSCIS, aumenti degli enzimi epatici sono stati riportati nel 13,2% dei pazienti trattati con Ofev rispetto al 3,1% dei pazienti trattati con placebo. Gli aumenti degli enzimi epatici erano reversibili e non erano associati a patologie epatiche clinicamente manifeste. Per maggiori informazioni sulle popolazioni speciali, sulle misure raccomandate e sugli aggiustamenti della dose in caso di diarrea e aumento degli enzimi epatici, fare riferimento rispettivamente ai paragrafi 4.4 e 4.2.
Sanguinamento Negli studi clinici, la frequenza dei pazienti con sanguinamento è stata leggermente superiore nei pazienti trattati con Ofev oppure comparabile tra i bracci di trattamento (10,3% con Ofev contro 7,8% con il placebo per INPULSIS; 11,1% con Ofev contro 12,7% con il placebo per INBUILD; 11,1% contro 8,3% con il placebo per SENSCIS). L’evento di sanguinamento più comune riportato è stata l’epistassi non grave. Gravi eventi di sanguinamento sono stati osservati con frequenze ridotte nei 2 gruppi di trattamento (1,3% con Ofev contro 1,4% con il placebo per INPULSIS; 0,9% con Ofev contro 1,5% con il placebo per INBUILD; 1,4% contro 0,7% con il placebo per SENSCIS). Gli eventi di sanguinamento occorsi nel periodo successivo all’immissione in commercio includono, ma non sono limitati all’apparato gastrointestinale, respiratorio e al sistema nervoso centrale. Di questi, l’apparato gastrointestinale è stato quello più frequentemente coinvolto (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioniavverse.