In tutti gli studi clinici condotti con NAXESTAN ad una dose standard di 25 mg/giorno, NAXESTAN era generalmente ben tollerato e gli effetti indesiderati erano normalmente di entità lieve-moderata. La percentuale di interruzione del trattamento dovuta ad effetti indesiderati era del 7,4% in pazienti con carcinoma mammario in fase iniziale sottoposti a terapia adiuvante con NAXESTAN dopo terapia adiuvante iniziale con tamoxifene. Gli effetti indesiderati riportati con maggiore frequenza erano vampate di calore (22%), artralgia (18%) ed affaticamento (16%).La percentuale di interruzione del trattamento dovuta ad effetti indesiderati era del 2,8% nella popolazione complessiva di pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata. Gli effetti indesiderati più comuni erano vampate di calore (14%) e nausea (12%). La maggior parte degli effetti indesiderati possono essere attribuiti alle normali conseguenze farmacologiche da deprivazione estrogenica (ad es. vampate di calore). Gli effetti indesiderati rilevati in studi clinici e esperienza post-marketing sono elencati di seguito, in base alla classificazione per sistemi ed organi e in base alla frequenza. Le frequenze sono definite come: Molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000), non noto (non può essere stabilito in base ai dati disponibili). Tabella 1:
Patologie del sistema emolinfopoietico |
Molto comune: | Leucopenia(**) |
Comune: | Trombocitopenia(**) |
Non nota | Linfocitopenia(**) |
Disturbi del sistema immunitario |
Non comune: | Reazioni di ipersensibilità |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione |
Comune: | Anoressia |
Disturbi psichiatrici |
Molto comune: | Depressione, insonnia |
Patologie del sistema nervoso |
Molto comune: | Mal di testa, capogiro |
Comune: | Sindrome del tunnel carpale, parestesia |
Raro: | Sonnolenza |
Patologie vascolari |
Molto comune: | Vampate di calore |
Patologie gastrointestinali |
Molto comune: | Dolore addominale, nausea |
Comune: | Vomito, diarrea, stipsi, dispepsia |
Patologie epatobiliari |
Molto comune: | Aumento degli enzimi epatici, aumento della bilirubina ematica, aumento della fosfatasi alcalina ematica |
Raro: | Epatite (†), epatite colestatica (†) |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo |
Molto comune: | Aumento della sudorazione |
Comune: | Alopecia, rash, orticaria, prurito |
Raro: | Pustolosi esantematica generalizzata acuta (†) |
Disturbi muscoloscheletrici e delle ossa |
Molto comune: | Dolore articolare e muscoloscheletrico (*) |
Comune: | Fratture, osteoporosi |
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione |
Molto comune: | Dolorabilità, stanchezza |
Comune: | Edema periferico, astenia |
(*) Include: artralgia e, con minore frequenza, dolore alle estremità, osteoartrite, dolore dorsale, artrite, mialgia e rigidità articolare.
(**) In pazienti con carcinoma mammario in fase avanzata sono stati riportati raramente casi di trombocitopenia e leucopenia. È stata osservata una diminuzione occasionale di linfociti in circa il 20% dei pazienti che assumevano NAXESTAN, in particolare in pazienti con linfopenia preesistente; tuttavia in questi pazienti i valori medi dei linfociti non si sono modificati in modo significativo nel tempo e non è stato osservato un aumento corrispondente di infezioni virali. Questi effetti non sono stati osservati negli studi condotti su pazienti trattati per carcinoma mammario in fase iniziale.
(†) Frequenza calcolato in base alla regola del 3/X. La tabella seguente mostra la frequenza degli effetti indesiderati e delle patologie pre-specificati, nello studio del carcinoma mammario in fase iniziale Intergroup Exemestane Study (IES), indipendentemente dalla causalità, riportati in pazienti che ricevevano il farmaco in studio e fino a 30 giorni dopo la fine della terapia.
Effetti indesiderati e patologie | Exemestane (N = 2249) | Tamoxifen (N = 2279) |
Vampate di calore | 491 (21,8%) | 457 (20,1%) |
Affaticamento | 367 (16,3%) | 344 (15,1%) |
Mal di testa | 305 (13,6%) | 255 (11,2%) |
Insonnia | 290 (12,9%) | 204 (9,0%) |
Aumento della sudorazione | 270 (12,0%) | 242 (10,6%) |
Ginecologici | 235 (10,5%) | 340 (14,9%) |
Capogiro | 224 (10,0%) | 200 (8,8%) |
Nausea | 200 (8,9%) | 208 (9,1%) |
Osteoporosi | 116 (5,2%) | 66 (2,9%) |
Emorragia vaginale | 90 (4,0%) | 121 (5,3%) |
Altro tumore primario | 84 (3,6%) | 125 (5,3%) |
Vomito | 50 (2,2%) | 54 (2,4%) |
Disturbi visivi | 45 (2,0%) | 53 (2,3%) |
Tromboembolismo | 16 (0,7%) | 42 (1,8%) |
Fratture osteoporotiche | 14 (0,6%) | 12 (0,5%) |
Infarto miocardico | 13 (0,6%) | 4 (0,2%) |
Nello studio IES la frequenza degli eventi ischemici cardiaci nei pazienti trattati rispettivamente con NAXESTAN e tamoxifene era 4,5% contro 4,2%. Non sono state osservate differenze significative per singoli eventi cardiovascolari incluso ipertensione (9,9% contro 8,4%) infarto miocardico (0,6% contro 0,2%) e insufficienza cardiaca (1,1% contro 0,7%). Nello studio IES, NAXESTAN era associato ad una maggiore incidenza di ipercolesterolemia rispetto al tamoxifene (3,7% contro 2,1%). Un altro studio, in doppio cieco, randomizzato condotto su donne in post-menopausa con carcinoma mammario in fase iniziale, a basso rischio e trattate con NAXESTAN (N=73) o con placebo (N=73) per 24 mesi, NAXESTAN era associato ad una riduzione media dei livelli plasmatici di colesterolo HDL del 7-9%, contro un aumento dell'1% con placebo. È stata osservata anche una riduzione del 5-6% dell'apolipoproteina A1 nel gruppo trattato con NAXESTAN, rispetto allo 0-2% nel gruppo trattato con placebo. L'effetto sugli altri parametri lipidici analizzati (colesterolo totale, colesterolo LDL, trigliceridi, apolipoproteina-B e lipoproteina-a) era molto simile nei due gruppi di trattamento. Il significato clinico di questi risultati non è chiaro. Nello studio IES si era osservata ulcera gastrica con frequenza maggiore nel braccio trattato con NAXESTAN rispetto al braccio trattato con tamoxifene (0,7% contro <0,1%). La maggior parte dei pazienti con ulcera gastrica trattati con NAXESTAN, hanno ricevano un trattamento concomitante con agenti anti-infiammatori non steroidei e/o avevano una storia clinica precedente.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione sospette delle reazioni avverse dopo l'autorizzazione del medicinale è importante. Consente il monitoraggio continuo del rapporto rischi/benefici del medicinale. Gli operatori sanitari sono invitati a segnalare eventuali sospette reazioni avverse tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www,aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni.avverse.