La frequenza globale degli effetti indesiderati è stata determinata dagli studi clinici effettuati su 316 pazienti (132 pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule e 184 pazienti con carcinoma mammario) che sono stati trattati con NAVELBINE secondo il regime posologico raccomandato (prime 3 somministrazioni a 60 mg/m²/settimana seguite da 80 mg/m²/settimana). Le reazioni avverse segnalate sono riportate di seguito, in base alla Classificazione per Sistemi e Organi e alla frequenza. Ulteriori reazioni avverse raccolte durante l’esperienza dopo la commercializzazione e dagli studi clinici sono state aggiunte, in accordo alla Classificazione MedDRA, con frequenza
Non nota. Le reazioni sono state descritte utilizzando i criteri comuni di tossicità NCI.
Molto comune | ≥1/10 |
Comune | ≥1/100, <1/10 |
Non comune | ≥1/1.000, <1/100 |
Raro | ≥1/10.000, <1/1.000 |
Molto raro | <1/10.000 |
Non nota | La frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili |
Effetti indesiderati riportati con NAVELBINE capsule molli: Esperienza pre-marketing: Le reazioni avverse più comunemente riportate sono state: depressione del midollo osseo con neutropenia, anemia e trombocitopenia, tossicità gastrointestinale con nausea, vomito, diarrea, stomatite e stipsi. Stanchezza e febbre sono inoltre state segnalate molto comunemente.
Esperienza post-marketing: NAVELBINE capsule molli è utilizzata in monoterapia o in combinazione con altri agenti chemioterapici quali cisplatino o capecitabina. Le classi per sistemi e organi coinvolte più frequentemente durante l’esperienza post-marketing sono: “Patologie del sistema emolinfopoietico”, “Patologie gastrointestinali” e “Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione”. Queste informazioni sono coerenti con l’esperienza pre-marketing. •
Infezioni ed infestazioni Molto comuni: Infezioni batteriche, virali o micotiche senza neutropenia a diversa localizzazione G1-4: 12,7%; G3-4: 4,4%
Comuni: Infezioni batteriche, virali o micotiche derivanti da depressione del midollo osseo e/o compromissione del sistema immunitario (infezioni da neutropenia) sono generalmente reversibili con un trattamento appropriato; Infezione da neutropenia: G3-4: 3,5% Non nota: Sepsi neutropenica, Setticemia complicata e a volte fatale, Grave sepsi talvolta con altre insufficienze organiche, Setticemia •
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comuni: Depressione midollare che si manifesta principalmente in neutropenia G1-4: 71,5%; G3: 21,8%; G4: 25,9%, reversibile, e la tossicità è dose-limitante, Leucopenia G1-4: 70,6%; G3: 24,7%; G4: 6%, Anemia G1-4: 67,4%; G3-4: 3,8%, Trombocitopenia G1-2:10,8%
Comuni: Neutropenia G4 associata a febbre oltre i 38 °C, compresa neutropenia febbrile: 2,8%, Non nota: Trombocitopenia G3-4, Pancitopenia •
Patologie endocrine Non nota: Secrezione inadeguata di ormone antidiuretico (SIADH) •
Disordini del metabolismo e della nutrizione: Molto comuni: Anoressia G 1-2: 34,5%; G 3-4: 4,1%;
Non nota: Grave iponatriemia •
Disturbi psichiatrici Comuni: Insonnia G1-2: 2,8% •
Patologie del sistema nervoso: Molto comuni: Disturbi neurosensoriali G1-2: 11,1% in genere limitati alla perdita dei riflessi tendinei e non frequentemente gravi.
Comuni: Disturbi neuromotori G1-4: 9,2%, G3-4: 1,3%, Cefalea: G1-4: 4,1%, G3-4: 0,6%, Capogiri: G1-4: 6%; G3-4: 0,6%, Disturbi del gusto: G1-2: 3,8%
Non comuni: Atassia grado 3: 0,3% •
Patologie dell’occhio Comuni: Compromissione della visione G1-2: 1,3% •
Patologie cardiache Non comuni: Insufficienza cardiaca e disritmia cardiaca
Non nota: Infarto miocardico in pazienti con anamnesi di malattie cardiache o fattori di rischio cardiaco. •
Patologie vascolari Comuni: Ipertensione arteriosa G1-4: 2,5%; G3-4: 0,3%, Ipotensione arteriosa G1-4: 2,2%; G3-4: 0,6% •
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comuni: Dispnea G1-4: 2,8%; G3-4: 0,3%, Tosse G1-2: 2,8% •
Patologie gastrointestinali Molto comuni: Nausea G1-4: 74,7%; G3-4: 7,3%, Vomito G1-4: 54,7%; G3-4: 6,3%; un trattamento di supporto (come setroni rali) può ridurre l’insorgenza di nausea e vomito, Diarrea: G1-4: 49,7%; G3-4: 5,7%, Stomatite: G1-4: 10,4%; G3-4: 0,9%, Dolore addominale: G1-4: 14,2%, Stipsi: G1-4: 19%; G3-4: 0,9%. La prescrizione di lassativi può essere indicata in pazienti con anamnesi di stipsi e/o che hanno ricevuto un concomitante trattamento con morfina o morfinomimetici, Patologie gastriche: G1-4: 11,7%
Comuni: Esofagite: G1-3: 3,8%; G3: 0,3%, Disfagia: G1-2: 2,3%;
Non comuni: Ileo paralitico G3-4: 0,9% (fatale eccezionalmente). Il trattamento può essere ripreso dopo il recupero della normale motilità intestinale
Non nota: Sanguinamento gastrointestinale •
Patologie epatobiliari Comuni: Patologie epatiche G1-2: 1,3%
Non nota: Aumento transitorio dei test di funzionalità epatica •
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: Molto comuni: Alopecia generalmente di natura lieve G1-2: 29,4%
Comuni: Reazioni cutanee G1-2: 5,7% •
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comuni: Artralgia, compreso il dolore della mascella, Mialgia G1-4: 7%, G3-4: 0,3% •
Patologie renali e urinarie Comuni: Disuria G1-2: 1,6%, Altri sintomi genito-urinari: G1-2: 1,9% •
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione Molto comuni: Affaticamento/malessere G1-4: 36,7%; G3-4: 8,5%, Febbre: G1-4: 13,0%, G3-4: 12,1%
Comuni: Dolore, compreso quello in sede tumorale G1-4: 3,8%, G3-4: 0,6%, Brividi: G1-2: 3,8% •
Esami diagnostici Molto comuni: Calo ponderale G1-4: 25%, G3-4: 0,3%,
Comuni: Guadagno ponderale G1-2: 1,3% Per la formulazione endovena di Navelbine sono stati riportati i seguenti eventi avversi aggiuntivi: reazioni allergiche sistemiche, parestesia grave, debolezza agli arti inferiori,, alterazioni del battito cardiaco, arrossamento, estremità fredde, collasso, angina pectoris, broncospasmo, pneumopatia interstiziale, pancreatite, sindrome da eritrodisestesia palmo-plantare.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.