Evitare ogni forma di contatto (cute, mucose) e di assorbimento della soluzione ricostituita. Si consiglia l’uso di una maschera e di guanti di protezione durante la preparazione della soluzione. In caso di contatto accidentale, lavare abbondantemente con acqua. Il materiale contaminato deve essere eliminato in condizioni di perfetta sicurezza (vedere paragrafo 6.6).
Pazienti anziani: La tossicità di fotemustina nei pazienti appartenenti a due classi di età (inferiore o superiore a 60 anni) è stata confrontata: nei pazienti di età superiore a 60 anni sono risultate significativamente più frequenti la trombocitopenia (Grado 3), la leucopenia (Grado 3) e la tossicità gastroenterica (Grado 3). L’uso di questo medicinale non è raccomandato con fenitoina o fosfenitoina (vedere paragrafo 4.5).
Precauzioni per l’uso Si sconsiglia la somministrazione del prodotto alle persone che hanno ricevuto un trattamento chemioterapico nelle 4 settimane precedenti (6 settimane in caso di trattamento con una nitrosourea). La terapia può essere intrapresa solo se il numero delle piastrine e/o dei granulociti è accettabile, cioè >100.000/mm³e 2.000/mm³rispettivamente. La conta globulare deve essere effettuata prima di ogni nuova somministrazione successiva alla prima e la dose deve essere adattata alla situazione ematologica del paziente. Lo schema seguente potrà essere utilizzato come guida:
Piastrine (/mm³) | Granulociti (/mm³) | Percentuale della dose da somministrare |
>100.000 | >2.000 | 100% |
100.000≥N>80.000 | 2.000≥N>1.500 | 75% |
| 1.500≥N>1.000 | 50% |
≤80.000 | ≤1.000 | rinvio del trattamento |
Si raccomanda un intervallo di 8 settimane tra l’inizio della terapia d’attacco e l’inizio della terapia di mantenimento. Si raccomanda inoltre un intervallo di 3 settimane tra due cicli di mantenimento. Il trattamento di mantenimento può essere eseguito solo quando la conta piastrinica e/o la conta dei granulociti dà valori adeguati: rispettivamente, ≥ 100.000/mm³ e 2.000/mm³. Un controllo dei parametri di funzionalità epatica è raccomandato sia durante che dopo la fine di ciascun ciclo di chemioterapia. Prima di procedere alla somministrazione endovenosa del farmaco è opportuno verificare che il paziente abbia un accesso venoso integro, al fine di evitare uno stravaso. In caso di stravaso, fermare immediatamente l’infusione, aspirare la maggiore quantità possibile del volume stravasato e immobilizzare l’arto in posizione sollevata.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Il medicinale contiene 80% (v/v) di etanolo (alcol), pertanto in 100 mg di prodotto sono presenti 1,3 g di alcol, pari a 32 ml di birra o a 13,3 ml di vino. Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come i pazienti affetti da malattie epatiche o da epilessia. Per chi svolge attività sportiva, l’uso di medicinali contenenti alcol etilico può determinare positività ai test antidoping in rapporto ai limiti di concentrazione alcolemica indicata da alcune federazioni sportive.