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Multihance 0,5 m soluzione iniettabile flaconcino di vetro da 10 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Medicinale solo per uso diagnostico. MultiHance è un mezzo di contrasto paramagnetico utilizzato nella diagnostica per immagini in risonanza magnetica (RM) del fegato negli adulti e nei bambini (di età superiore a 2 anni) MultiHance deve essere usato soltanto quando le informazioni diagnostiche sono essenziali e non ottenibili con la risonanza magnetica (RM) senza mezzo di contrasto, e quando è necessaria l’acquisizione di immagini in fase tardiva.
2. Posologia
Posologia La dose raccomandata di acido gadobenico nei pazienti adulti e nei bambini è 0,05 mmol/kg di peso corporeo (0,1 mL/kg della soluzione 0,5 M). Usare la dose più bassa che consente di ottenere un miglioramento sufficiente ai fini diagnostici. La dose va calcolata in base al peso corporeo del paziente e non deve superare la dose raccomandata per chilogrammo di peso corporeo riportata in questo paragrafo. Se necessario, l’iniezione può essere ripetuta in soggetti con funzionalità renale normale. Modo di somministrazione MultiHance deve essere aspirato nella siringa immediatamente prima dell’uso senza essere diluito. Eventuali residui del prodotto devono essere eliminati e non sono più utilizzabili per successivi esami RM. Per ridurre al minimo i potenziali rischi di stravaso di MultiHance nei tessuti molli, è importante assicurarsi che l’ago o la cannula per uso endovenoso sia correttamente inserita in una vena. Il prodotto deve essere somministrato per via endovenosa in bolo o per iniezione lenta (10 mL/min), vedere la tabella dell’acquisizione delle immagini post-contrasto. L’iniezione deve essere seguita da un lavaggio con soluzione iniettabile di Sodio Cloruro 9 mg/ml (0,9%).
Acquisizione delle immagini post-contrasto
Fegato Imaging dinamico: Immediatamente dopo l’iniezione in bolo.
Imaging tardivo: Tra 40 e 120 minuti dopo l’iniezione, in funzione del tipo di quesito diagnostico.
Popolazioni speciali Pazienti con compromissione della funzionalità renale L’uso di MultiHance deve essere evitato nei pazienti con insufficienza renale severa (GFR<30ml/min/1,73m²) e in pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato a meno che l’informazione diagnostica non sia essenziale e non ottenibile con RM senza mezzo di contrasto (vedere le informazioni sulla compromissione della funzionalità renale nel paragrafo 4.4). Se l’uso di MultiHance non può essere evitato, la dose non deve essere superiore a 0,05 mmol/kg di peso corporeo. Data la mancanza di informazioni sulle somministrazioni ripetute, le iniezioni di MultiHance non devono essere ripetute senza che l’intervallo tra queste sia di almeno 7 giorni. Pazienti con compromissione della funzionalità epatica Non è considerato necessario alcun aggiustamento della dose in pazienti con compromissione della funzionalità epatica dal momento che questa condizione ha un’influenza trascurabile sulla farmacocinetica di Multihance. Anziani (a partire dai 65 anni d’età) Non è considerato necessario alcun aggiustamento della dose. Usare cautela nei pazienti anziani (vedere paragrafo 4.4). Popolazione in età pediatrica Non è considerato necessario alcun aggiustamento della dose. L’uso di Multihance non è raccomandato in bambini di età inferiore ai 2 anni.
3. Controindicazioni
MultiHance è controindicato in: • pazienti con ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati nel paragrafo 6.1. • pazienti con precedenti episodi di allergie o reazioni avverse ad altri chelati di gadolinio.
4. Avvertenze
L’uso di mezzi di contrasto diagnostici quali MultiHance deve essere effettuato solo all’interno di strutture ospedaliere o di strutture cliniche dotate del personale necessario a trattamenti intensivi di emergenza e della strumentazione per la rianimazione cardiopolmonare. I pazienti devono essere mantenuti sotto attenta sorveglianza per 15 minuti dopo l’iniezione perché la maggior parte delle reazioni gravi avviene in questo periodo. Il paziente deve rimanere in ambiente ospedaliero per un’ora dopo l’iniezione. Per l’uso di MultiHance vanno applicate le comuni procedure di sicurezza usate per l’imaging eseguito con risonanza magnetica, in particolare occorre escludere la presenza di oggetti ferromagnetici quali ad esempio pace-maker o clip per aneurismi. Da utilizzare con cautela nei pazienti con patologie cardiovascolari. In pazienti affetti da epilessia o da lesioni cerebrali la probabilità che si verifichino convulsioni può aumentare durante la procedura diagnostica. Pertanto sono necessarie precauzioni nell’esaminare questi pazienti (per esempio, il monitoraggio del paziente) e devono essere disponibili le apparecchiature ed i farmaci da utilizzare per il trattamento di urgenza di eventuali convulsioni. Dopo la somministrazione di acido gadobenico, il gadolinio può essere trattenuto nel cervello e in altri tessuti dell’organismo (ossa, fegato, reni, cute) e determinare un aumento dose-dipendente dell’intensità del segnale T1-pesato nel cervello, in particolare nel nucleo dentato, nel globo pallido e nel talamo. Le conseguenze cliniche non sono note. I possibili vantaggi diagnostici dell’uso di acido gadobenico in pazienti che necessitano di scansioni ripetute devono essere valutati in rapporto al potenziale deposito di gadolinio nel cervello e in altri tessuti. Reazioni da ipersensibilità Come per tutti gli altri chelati di gadolinio, occorre tener presente la possibilità dell’insorgenza di una reazione anafilattica grave, pericolosa o fatale e di reazioni anafilattoidi, che coinvolgono uno o più apparati soprattutto l’apparato respiratorio, cardiovascolare e mucocutaneo, in particolare in pazienti con storia di asma o di altre patologie allergiche. Prima della somministrazione di MultiHance occorre essere sicuri di aver a disposizione personale e trattamenti specializzati per trattare le reazioni di ipersensibilità. Piccole quantità di alcool benzilico (<0,2%) potrebbero essere rilasciate dal gadobenato dimeglumina durante la conservazione. MultiHance quindi non deve essere utilizzato da pazienti con un’accertata sensibilizzazione all’alcool benzilico. Come altri chelati di gadolinio, una RM con mezzo di contrasto non deve essere effettuata nelle 7 ore successive ad un esame con MultiHance, per permettere una sufficiente eliminazione di MultiHance dal corpo. Esercitare cautela al fine di evitare lo stravaso locale durante la somministrazione endovenosa di MultiHance. In caso di stravaso, se si sviluppa una reazione locale, si deve valutare e trattare in maniera adeguata (vedere paragrafo 4.8, Effetti indesiderati). Pazienti con compromissione della funzionalità renale Prima della somministrazione di MultiHance, si raccomanda che tutti i pazienti siano sottoposti a screening delle disfunzioni renali con test di laboratorio. Sono stati riportati casi di Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF) associati all’uso di alcuni agenti di contrasto contenenti gadolinio, in pazienti con insufficienza renale severa acuta o cronica (GFR <30ml/min/1,73m²). I pazienti che hanno subito trapianto di fegato sono esposti a rischio particolare dal momento che l’incidenza di insufficienza renale acuta è elevata in questo gruppo di pazienti. Poiché potrebbe manifestarsi NSF dopo la somministrazione di MultiHance, nei pazienti con insufficienza renale severa e nei pazienti nel periodo perioperatorio del trapianto di fegato, l’uso del prodotto deve essere evitato a meno che le informazioni diagnostiche risultino essere essenziali e non ottenibili con RM senza mezzo di contrasto. L’emodialisi subito dopo la somministrazione di MultiHance può essere utile per rimuovere MultiHance dall’organismo. Non ci sono prove a supporto dell’uso dell’emodialisi nella prevenzione o nel trattamento della NSF in pazienti non già in trattamento con emodialisi. Anziani Dal momento che negli anziani la clearance renale del gadobenato dimeglumina può essere compromessa, è particolarmente importante sottoporre i pazienti a partire dai 65 anni di età a screening della funzionalità renale.
5. Interazioni
Non sono stati effettuati studi di interazione con altri prodotti durante gli studi clinici condotti su MultiHance; pur tuttavia non sono stati segnalati effetti di interazione con altri farmaci durante gli studi clinici
6. Effetti indesiderati
Durante la fase degli studi clinici con MultiHance sono stati evidenziati i seguenti indesiderati.
Classificazione per sistemi ed organi Studi clinici Sorveglianza post-marketing
Effetti comuni (≥1/100, <1/10) Effetti non comuni (≥ 1/1,000, <1/100) Effetti rari (1/10,000, <1/1,000) Frequenza non Nota**
Disturbi del sistema immunitario     Reazioni anafilattiche/anafilattoidi, reazioni da ipersensibilità Shock anafilattico
Patologie del sistema nervoso Cefalea Parestesia, ipoestesia, vertigini, alterazione del gusto Convulsioni, sincope tremore, parosmia Perdita di coscienza
Patologie dell’occhio     Disturbi visivi Congiuntivite
Patologie cardiache   Blocco atrioventricolare di primo grado, tachicardia Ischemia del miocardio, bradicardia Arresto cardiaco, cianosi
Patologie vascolari   Ipertensione, ipotensione, vampate di calore    
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche     Dispnea, laringospasmo, sibili, rinite, tosse Insufficienza respiratoria, edema laringeo, ipossia, broncospasmo, edema polmonare
Patologie gastrointestinali Nausea Diarrea, vomito, dolore addominale Ipersecrezione salivare, secchezza delle fauci, incontinenza fecale Edema della bocca
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Orticaria, eruzione cutanea che include eruzione eritematosa, maculare, maculo-papulare e papulare Prurito, sudorazione aumentata Edema del viso Angioedema
Patologie del sistema muscoloscheletrico, e del tessuto connettivo     Mialgia  
Patologie renali ed urinarie   Proteinuria    
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione Reazione nel sito d’iniezione, che includono dolore al sito di iniezione, infiammazione, bruciore, sensazione di caldo, di freddo, di fastidio, eritema, parestesia e prurito Dolori al torace, piressia, sensazione di caldo Astenia, malessere, brividi Gonfiore del sito di iniezione
Esami diagnostici   Anomalie dell’elettrocardiogramma*, aumento del valore di bilirubina nel sangue, aumento del ferro nel sangue, aumento di transaminasi, gamma glutamil-transferasi, lattato deidrogenasi e della creatinina sierica Diminuzione dell’albumina nel sangue, aumento della fosfatasi alcalina  
* Le Anomalie dell’elettrocardiogramma includono il prolungamento del QT, l’accorciamento del QT, l’inversione dell’onda T, il prolungamento del tratto PR, il prolungamento del complesso QRS. ** Dal momento che le reazioni non sono state osservate durante gli studi clinici con 4956 soggetti, la miglior stima della loro frequenza è rara (1/10,000, <1/1,000). È stata usata la versione MedDRA più appropriata (versione 16.1) per descrivere una reazione ed i suoi sintomi e condizioni patologiche correlate. In seguito alla somministrazione di MultiHance, le modificazioni sono però state osservate soprattutto nei pazienti con precedenti alterazioni della funzionalità epatica o preesistenti malattie metaboliche. La maggior parte di questi eventi è risultata non grave, transitoria e si è risolta spontaneamente senza effetti residui. Non è stata evidenziata correlazione con l’età, il sesso o la dose somministrata. Come per altri chelati del gadolinio, sono state riportate reazioni di ipersensibilità/anafilattiche/anafilattoidi. Tali reazioni si sono manifestate con diversi gradi di severità fino a raggiungere lo shock anafilattico o la morte del paziente ed hanno coinvolto uno o più apparati, prevalentemente l’apparato respiratorio, cardiovascolare e/o mucocutaneo.In pazienti con una storia di convulsioni, tumori o metastasi cerebrali, o altre patologie cerebrali, si sono verificate convulsioni in seguito alla somministrazione di MultiHance (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Sono state riportate reazioni al sito di iniezione dovute allo stravaso del mezzo di contrasto che possono portare a un dolore locale o bruciore, gonfiore e vescicolazione e, in casi rari, quando il gonfiore locale è di entità grave, alla necrosi. Sono stati riportati rari casi di tromboflebiti localizzate (vedere paragrafo 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni di impiego). Casi isolati di fibrosi sistemica nefrogenica (NSF) sono stati riportati in associazione con la somministrazione di MultiHance in pazienti a cui sono stati co-somministrati altri agenti di contrasto a base di gadolinio (vedere paragrafo 4.4). Popolazione pediatrica
Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse
Studi clinici
Effetti Comuni (≥1/100, <1/10) Effetti Non comuni (≥1/1000, <1/100)
Patologie del sistema nervoso   Vertigine
Patologie dell’occhio   Dolore agli occhi edema palpebrale
Patologie vascolari   Rossore
Patologie gastrointestinali Vomito Dolore addominale
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo   Eruzione cutanea Aumento della sudorazione
Patologie sistemiche e condizioni relative al sito di somministrazione   Dolore al torace Dolore al sito di iniezione Piressia
Le reazioni avverse riportate fra i pazienti pediatrici trattati con MultiHance durante gli studi clinici ed inserite nella precedente tabella non sono reazioni gravi. Le reazioni avverse identificate durante la sorveglianza post-marketing indicano che il profilo di sicurezza di MultiHance è simile negli adulti e nei bambini. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non esistono dati adeguati riguardanti l’uso del gadobenato dimeglumina in donne in gravidanza. Gli studi condotti su animali hanno evidenziato tossicità riproduttiva ad alte dosi ripetute (vedere paragrafo 5.3). MultiHance non deve essere usato durante la gravidanza, se non quando le condizioni cliniche della donna richiedano l’uso del gadobenato dimeglumina. Allattamento Gli agenti di contrasto contenenti gadolinio sono escreti nel latte materno in piccole quantità (vedere paragrafo 5.3). Alle dosi cliniche non sono previsti effetti sul lattante a causa della piccola quantità escreta nel latte e dello scarso assorbimento a livello intestinale. Il medico e la madre che allatta devono decidere se continuare o sospendere l’allattamento per almeno 24 ore dopo l’esame.
8. Conservazione
Non congelare.
9. Principio attivo
Un ml di soluzione iniettabile contiene: acido gadobenico 334 mg (0,5 M) come sale di dimeglumina. [gadobenato dimeglumina 529 mg = acido gadobenico 334 mg + meglumina 195 mg] 5 ml di soluzione iniettabile contengono: acido gadobenico 1670 mg (2,5 mmol) come sale di dimeglumina [gadobenato dimeglumina 2645 mg = acido gadobenico 1670 mg + meglumina 975 mg] 10 ml di soluzione iniettabile contengono: acido gadobenico 3340 mg (5 mmol) come sale di dimeglumina [gadobenato dimeglumina 5290 mg = acido gadobenico 3340 mg + meglumina 1950 mg] 15 ml di soluzione iniettabile contengono: acido gadobenico 5010 mg (7,5 mmol) come sale di dimeglumina [gadobenato dimeglumina 7935 mg = acido gadobenico 5010 mg + meglumina 2925 mg] 20 ml di soluzione iniettabile contengono: acido gadobenico 6680 mg (10 mmol) come sale di dimeglumina [gadobenato dimeglumina 10580 mg = acido gadobenico 6680 mg + meglumina 3900 mg] Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Non sono stati segnalati casi di sovradosaggio e non è quindi stato possibile identificarne i segni e i sintomi. Dosi fino a 0,4 mmol/kg sono state somministrate a volontari sani, senza che si verificasse alcun serio evento avverso. Tuttavia, dosi eccedenti lo specifico dosaggio approvato non sono raccomandate. In caso di sovradosaggio, il paziente deve essere tenuto sotto stretta osservazione e sottoposto a trattamento sintomatico. MultiHance può essere rimosso mediante emodialisi. Tuttavia non ci sono dati che supportino un uso efficace dell’emodialisi nella prevenzione della Fibrosi Sistemica Nefrogenica (NSF).
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