Il flacone deve essere ricostituito con un’attività massima di 15 GBq di soluzione sterile di Sodio Pertecnectato privo di agenti ossidanti in un volume di 1–5 ml. Per uso endovenoso. La dose consigliata per somministrazione ev. ad un paziente di taglia media (70 kg) è:
Diagnosi di ridotta perfusione coronarica e infarto del miocardio: 400–900 MBq
Valutazione della funzionalità ventricolare 600 – 800 MBq iniettati ev. a bolo Per la diagnosi di patologia ischemica sono richieste due somministrazioni separate (dopo sforzo e a riposo) per differenziare le aree sede di ridotta captazione transitoria o persistente. La dose raccomandat dalle Linee Guida Europee è: – Protocollo in due giornate: 600–900 MBq/studio – Protocollo in singola giornata: 400–500 MBq per la prima somministrazione, triplicate per la seconda somministrazione Non devono essere somministrati più di 2000 MBq con il protocollo in singola giornata e 1800 MBq per il protocollo in due giornate, le due iniezioni devono essere separate di almeno 6 ore, ma la sequenza è indifferente. Dopo l’iniezione dopo sforzo, l’esercizio fisico deve proseguire per un ulteriore minuto (se possibile) Una singola somministrazione a riposo è sufficiente per la diagnosi di infarto miocardio. La somministrazione di attività maggiori di quelle previste dai LDR (Livelli Diagnostici di Riferimento) deve essere giustificata.
Scintimammografia 740 – 925 MBq ev. a bolo nell’arto controlaterale alla lesione
Scintigrafia delle Paratiroidi : 185 – 740 MBq ev. a bolo (In qualsiasi caso il dosaggio dovrà essere il più basso possibile senza pregiudicare la qualità dell’esame) L’uso di Medi–MIBI nei bambini in età pediatrica e negli adolescenti è da valutare con prudenza, basandosi sulle effettive necessità cliniche e dopo attenta valutazione del rapporto rischio/beneficio. Le attività da somministrare nei pazienti in età pediatrica devono essere modificate in accordo alle raccomandazioni del Paediatric Task Group dell’ EANM (1990). Tali attività sono calcolabili moltiplicando la dose raccomandata nell’adulto utilizzando i coefficienti riportati di seguito:
3 kg = 0.10 | 12 kg = 0.32 | 22 kg = 0.50 | 32 kg = 0.62 | 42 kg = 0.78 | 52–54 kg = 0.90 |
4 kg = 0.14 | 14 kg = 0.36 | 24 kg = 0.53 | 34 kg = 0.64 | 44 kg = 0.80 | 56–58 kg = 0.92 |
6 kg = 0.19 | 16 kg = 0.40 | 26 kg = 0.56 | 36 kg = 0.66 | 46 kg = 0.82 | 60–62 kg = 0.96 |
8 kg = 0.23 | 18 kg = 0.44 | 28 kg = 0.58 | 38 kg = 0.68 | 48 kg = 0.85 | 64–66 kg = 0.98 |
10 kg = 0.27 | 20 kg = 0.46 | 30 kg = 0.60 | 40 kg = 0.70 | 50 kg = 0.88 | 68 kg = 0.99 |
Scintigrafia Miocardica: se possibile, il paziente deve essere digiuno da
almeno quattro ore prima dello studio. Si raccomanda l’assunzione di un leggero pasto grasso oppure di bere uno o due bicchieri di latte dopo ciascuna iniezione, prima della scintigrafia. Questo favorisce la clearance epato–biliare favorendo una ridotta attività epatica nell’immagine scintigrafica. La raccolta delle immagini dovrebbe iniziare circa 60 minuti dopo la somministrazione in modo da consentire un’adeguata clearance epato–biliare. Nello studio a riposo o dopo stress farmacologico con vasodilatatori, è preferibile un intervallo di tempo maggiore per il maggior rischio di elevata attività sottodiaframmatica. Non esiste evidenza di variazioni della concentrazione miocardia del radiofarmaco o di fenomeni di ridistribuzione, pertanto l’imaging è possibile fino a sei ore dopo l’iniezione. Il test può essere eseguito con il protocollo da uno o due giorni. La tomografia da emissione (SPECT) con o senza gating ECG deve essere eseguita secondo le indicazioni delle Linee Guida internazionali
Scintimammografia : attesa ottimale di 5–10 minuti dall’iniezione, con il paziente in posizione prona e il seno liberamente pendente. Scansione di 10 minuti in proiezione laterale della mammella con lesione sospetta e detettore il più vicino possibile alla mammella. In seguito il paziente va riposizionato in modo che la mammella controlaterale alla lesione sia pendente e si esegue un’analoga scansione in proiezione laterale. Successivamente è possibile una scansione in proiezione anteriore a paziente supino con le braccia portate sopra la testa.
Scintigrafia delle Paratiroidi : la tecnica di scansione è differente nel caso si impieghi una tecnica di sottrazione o di wash–out. Nella tecnica di sottrazione si può impiegare
123I,
99mTc o Tl–201con le modalità indicate in letteratura, linee guida e con il dosaggio consigliato. Se si impiega la
tecnica difasica, si iniettano dai 370 ai 740 MBq di (
99mTc) Sestamibi e la prima immagine di collo e torace viene eseguita 10 minuti dopo. Dopo un periodo di wash–out da una a due ore, si procede a un’ulteriore scansione di collo e torace. Nell’intervallo tra le due immagini è possibile eseguire una scansione SPECT o SPECT–TC. L’esposizione alle radiazioni ionizzanti può essere maggiore nel caso di insufficienza renale. Questo aspetto va tenuto presente nel calcolo dell’attività da somministrare. In generale è opportuno valutare con attenzione la dose da somministrare a pazienti con ridotta funzionalità epatica, iniziando cautelativamente dal range più basso di dose. Per le istruzioni relative alla preparazione e controllo della purezza radiochimica, vedere la sez. 12.