Riassunto del profilo di sicurezza Lynparza è stato associato a reazioni avverse, solitamente di entità da lieve a moderata (grado 1 o 2 CTCAE), che non hanno richiesto in genere alcuna interruzione del trattamento. Le reazioni avverse osservate più frequentemente negli studi clinici in pazienti in monoterapia con Lynparza (≥10%), sono state nausea, vomito, diarrea, dispepsia, stanchezza, cefalea, disgeusia, appetito ridotto, capogiri, tosse, dispnea, anemia, neutropenia, trombocitopenia e leucopenia. Le reazioni avverse di Grado ≥ 3 che si sono verificate nel > 2% dei pazienti sono state anemia (17%), neutropenia (6%), stanchezza/astenia (5%), leucopenia (3%), trombocitopenia (3%) e vomito (2%). Le reazioni avverse che più frequentemente hanno comportato interruzioni e/o riduzioni della dose in monoterapia sono state anemia (16,2%), vomito (6,8%), nausea (6,2%), neutropenia (6,2%) e stanchezza/astenia (6,0%). Le reazioni avverse che più frequentemente hanno comportato l’interruzione permanente del trattamento sono state anemia (1,8%), stanchezza/astenia (0,7%), nausea (0,7%) e trombocitopenia (0,7%). Quando Lynparza viene utilizzato in associazione con bevacizumab, il profilo di sicurezza è generalmente coerente con quello delle singole terapie. Gli eventi avversi hanno portato all’interruzione e/o alla riduzione del dosaggio di olaparib nel 57,4% dei pazienti, quando somministrato in associazione con bevacizumab, e hanno portato all’interruzione permanente del trattamento con olaparib/bevacizumab e con placebo/bevacizumab, rispettivamente nel 20,4% e nel 5,6% dei pazienti. Le reazioni avverse che più frequentemente hanno l’interruzione e/o riduzione della dose sono state anemia (20,6%) e nausea (7,5%). Le reazioni avverse che più frequentemente hanno comportato l’interruzione permanente del trattamento sono state anemia (3,6%), nausea (3,4%) e stanchezza/astenia (1,5%).
Tabella delle reazioni avverse Il profilo di sicurezza è basato su dati aggregati ottenuti da studi clinici su 2.351 pazienti con tumori solidi, trattati con Lynparza, in monoterapia, alla dose raccomandata. Sono state identificate le seguenti reazioni avverse negli studi clinici condotti in pazienti in monoterapia con Lynparza in cui è nota l’esposizione dei pazienti. Le reazioni avverse sono elencate nella Tabella 1 in base alla Classificazione per Sistemi e Organi (SOC) secondo MedDRA e in base al livello di termine preferito (PT) secondo MedDRA. All’interno di ogni SOC, i termini preferiti sono riportati in ordine decrescente di frequenza e di gravità. Le frequenze di insorgenza delle reazioni avverse sono definite nel modo seguente: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000); non nota (la frequenza non può essere stabilita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1 Tabella con elenco delle reazioni avverse
| Reazioni Avverse |
Classificazione per Sistemi e Organi secondo MedDRA | Frequenza di tutti i gradi CTCAE | Frequenza di grado 3 o superiore CTCAE |
Patologie del sistema emolinfopoietico | Molto comune | Molto comune |
Anemiaa, Neutropeniaa, Trombocitopeniaa, Leucopeniaa | Anemiaa |
Comune | Comune |
Linfopeniaa | Neutropeniaa, Trombocitopeniaa, Leucopeniaa |
Non comune |
Linfopeniaa |
Disturbi del sistema immunitario | Comune | Raro |
Eruzione cutaneaa | Eruzione cutaneaa, Ipersensibilitàa |
Non comune |
Ipersensibilitàa, Dermatitea, Angioedema* |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Non comune |
Appetito ridotto | Appetito ridotto |
Patologie del sistema nervoso | Molto comune | Non comune |
Capogiro, Cefalea, Disgeusia | Capogiro, Cefalea |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Molto comune | Comune |
Tossea, Dispneaa | Dispneaa |
Non comune |
Tossea |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Comune |
Vomito, Diarrea, Nausea, Dispepsia | Vomito, Diarrea, Nausea |
Comune | Non comune |
Stomatitea, Dolore addominale alto | Stomatitea, Dolore addominale superiore |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Raro | - |
Eritema nodoso |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Comune |
Stanchezza (inclusa astenia) | Stanchezza (inclusa astenia) |
Esami diagnostici | Comune | Non comune |
Creatinina ematica aumentata | Creatinina ematica aumentata |
Non comune |
Aumento del volume cellulare medio |
a Anemia include i termini preferiti (PTs) di anemia, anemia macrocitica, eritropenia, ematocrito diminuito, emoglobina diminuita, anemia normocromica, anemia normocromica normocitica, anemia normocitica e conta eritrocitaria diminuita; Neutropenia include i termini preferiti (PTs) di agranulocitosi, neutropenia febbrile, conta granulocitaria diminuita, granulocitopenia, neutropenia idiopatica, neutropenia, infezione neutropenica, sepsi neutropenica e conta dei neutrofili diminuita; Trombocitopenia include i termini preferiti (PTs) di conta delle piastrine diminuita, produzione di piastrine diminuita, diminuzione del piastrinocrito e trombocitopenia; Leucopenia include i termini preferiti (PTs) di leucopenia e conta dei leucociti diminuita; Linfopenia include i termini preferiti (PTs) di conta dei linfociti B diminuita, conta linfocitaria diminuita, linfopenia e conta dei linfociti T diminuita; Tosse include i termini preferiti (PTs) di tosse e tosse produttiva; Eruzione cutanea include i termini preferiti (PTs) di eruzione esfoliativa, eritema generalizzato, eruzione cutanea, esantema eritematoso, eruzione cutanea generalizzata, eruzione cutanea maculare, eruzione cutanea maculo-papulare, eruzione cutanea papulare ed eruzione cutanea pruriginosa; Ipersensibilità include i termini preferiti (PTs) di ipersensibilità ai farmaci e ipersensibilità; Dermatite include i termini preferiti (PTs) di dermatite, dermatite allergica e dermatite esfoliativa. Dispnea include i termini preferiti (PTs) di dispnea e dispnea da sforzo; Stomatite include i termini preferiti (PTs) di ulcera aftosa, ulcera della bocca e stomatite.
* Come osservato nel contesto post-marketing
Descrizione di reazioni avverse selezionate Tossicità ematologica L’anemia ed altre forme di tossicità ematologica sono state generalmente di basso grado (grado 1 o 2 CTCAE), tuttavia, sono stati segnalati eventi di grado 3 CTCAE e superiore. L’anemia è stata la più comune reazione avversa di grado ≥3 CTCAE riportata negli studi clinici. Il tempo mediano di prima insorgenza dell’anemia è stato approssimativamente di 4 settimane (approssimativamente 7 settimane per eventi avversi di grado ≥3 CTCAE). L’anemia è stata gestita con interruzioni della dose e riduzioni della dose (vedere paragrafo 4.2), e dove appropriato con trasfusioni di sangue. Negli studi clinici con la formulazione in compressa, l’incidenza della reazione avversa anemia è stata di 40,8% (grado ≥3 CTCAE 18,1%) e l’incidenza delle interruzioni, riduzioni e sospensioni della dose per anemia sono state rispettivamente pari a 17,7%, 12,2% e 2,5%; il 22,6% dei pazienti trattati con olaparib ha avuto bisogno di una o più trasfusioni di sangue. È stata dimostrata una relazione di esposizione-risposta tra olaparib e la diminuzione dei livelli di emoglobina. Negli studi clinici con Lynparza, l’incidenza dello spostamento (diminuzioni) di grado ≥2 CTCAE dell’emoglobina, rispetto ai valori basali, era pari al 23%, conta assoluta dei neutrofili 19%, piastrine 6%, linfociti 29% e leucociti 20% (tutte le% sono approssimate). L’incidenza degli aumenti del volume corpuscolare medio rilevato a partire dal livello basale minimo o normale fino a valori al di sopra del ULN era approssimativamente del 58%. I livelli sembravano ritornare nella norma dopo l’interruzione del trattamento e non sembravano avere alcuna conseguenza clinica. Si raccomanda di eseguire un esame emocromocitometrico completo al basale, seguito da un monitoraggio mensile, per i primi 12 mesi di trattamento e successivamente ad intervalli regolari, al fine di rilevare alterazioni clinicamente significative di qualsiasi parametro durante il trattamento che possano richiedere l’interruzione della terapia o la riduzione della dose e/o un ulteriore trattamento (vedere paragrafo 4.2 e 4.4).
Altri risultati di laboratorio In studi clinici con Lynparza, l’incidenza di grado ≥2 CTCAE dello spostamento (innalzamento) dal livello basale della creatinina ematica era approssimativamente dell’11%. I dati ricavati da uno studio clinico in doppio cieco e controllato
versus placebo hanno evidenziato un aumento mediano fino al 23% rispetto al basale che è rimasto costante nel tempo ed è ritornato al livello basale dopo l’interruzione del trattamento, senza conseguenze cliniche evidenti. Il 90% dei pazienti aveva valori di creatininadi grado 0 CTCAE al basale e il 10% di grado 1 CTCAE al basale.
Tossicità gastrointestinali La nausea è stata osservata generalmente molto precocemente, con comparsa per la prima volta entro il primo mese di trattamento con Lynparza nella maggior parte dei pazienti. Il vomito è stato segnalato precocemente, con comparsa per la prima volta entro i primi due mesi di trattamento con Lynparza nella maggior parte dei pazienti. Sia nausea che vomito sono stati riportati come episodi intermittenti nella maggior parte delle pazienti e possono essere gestiti con l’interruzione della dose, riduzione della dose e/o terapia antiemetica. Non è richiesta la profilassi antiemetica. Nel trattamento di mantenimento di prima linea del cancro dell’ovaio, le pazienti hanno manifestato eventi di nausea (77% con olaparib, 38% con il placebo), vomito (40% con olaparib, 15% con il placebo), diarrea (34% con olaparib, 25% con il placebo) e dispepsia (17% con olaparib, 12% con il placebo). Gli eventi di nausea hanno comportato la sospensione nel 2,3% delle pazienti trattate con olaparib (grado 2 CTCAE) e nello 0,8% delle pazienti trattate con il placebo (grado 1 CTCAE); lo 0,8% e lo 0,4% delle pazienti trattate con olaparib ha sospeso il trattamento a causa di un basso grado (grado 2 CTCAE) rispettivamente di vomito e dispepsia. Nessuna paziente trattata con olaparib o con il placebo ha sospeso il trattamento a causa di diarrea. Nessuna paziente trattata con il placebo ha sospeso il trattamento a causa di vomito o dispepsia. Gli eventi di nausea hanno comportato interruzione della dose e riduzioni della dose nel 14% e 4% rispettivamente delle pazienti trattate con olaparib. Gli eventi di vomito hanno comportato l’interruzione nel 10% delle pazienti trattate con olaparib; nessuna paziente trattata con olaparib ha manifestato un evento di vomito tale da comportare la riduzione della dose.
Popolazione pediatrica Non sono stati condotti studi in pazienti pediatrici.
Altre popolazioni speciali È disponibile un numero limitato di dati sulla sicurezza nei pazienti non caucasici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.