icon/back Indietro

Losartan Krka 50 mg compresse rivestite con film 28 compresse in blister pvc/pvdc con pellicola in alluminio

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
– Trattamento dell’ipertensione essenziale negli adulti e nei bambini ed adolescenti tra i 6 e i 18 anni di età. – Trattamento della malattia renale in pazienti adulti con ipertensione e diabete mellito di tipo 2 con proteinuria ≥ 0,5 g/die come parte di un trattamento antipertensivo. – Trattamento dell’insufficienza cardiaca cronica in pazienti adulti, quando il trattamento con gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE) non è considerato adatto a causa di incompatibilità, specialmente tosse, o controindicazioni. I pazienti con insufficienza cardiaca che sono stati stabilizzati con un ACE inibitore non devono essere passati al losartan. I pazienti devono avere una frazione di eiezione del ventricolo sinistro ≤ 40% e devono essere clinicamente stabili e in regime di trattamento stabilito per l’insufficienza cardiaca cronica. – Riduzione del rischio di ictus in pazienti adulti con ipertrofia ventricolare sinistra documentata da ECG (vedere paragrafo 5.1 studio LIFE, Race).
2. Posologia
Posologia Le compresse di losartan devono essere deglutite con un bicchiere d’acqua. Il losartan può essere somministrato con o senza cibo. Ipertensione La dose abituale iniziale e di mantenimento è, per la maggior parte dei pazienti, 50 mg una volta al giorno. L’effetto antipertensivo massimo si ottiene dopo 3–6 settimane dall’inizio della terapia. Alcuni pazienti possono trarre un ulteriore beneficio aumentando la dose a 100 mg una volta al giorno (al mattino). Il losartan può essere somministrato con altri farmaci antipertensivi, specialmente con i diuretici (per es. idroclorotiazide). Pazienti ipertesi con diabete di tipo II con proteinuria ≥ 0,5 g/die La dose iniziale abituale è di 50 mg una volta al giorno. La dose può essere aumentata fino a 100 mg una volta al giorno in base alla risposta sanguigna pressoria a partire da un mese dopo l’inizio della terapia. Losartan può essere somministrato con altri agenti antipertensivi (ad es. diuretici, bloccanti del canale del calcio, alfa o beta–bloccanti, e agenti ad azione centrale) nonché con insulina e altri agenti ipoglicemizzanti comuni (ad es. sulfoniluree, glitazone e inibitori della glucosidasi). Insufficienza cardiaca La dose iniziale di losartan in pazienti con insufficienza cardiaca è di 12,5 mg una volta al giorno. La dose deve generalmente essere titolata ad intervalli settimanali (ad es. 12,5 mg al giorno, 25 mg al giorno, 50 mg al giorno, 100 mg al giorno, fino ad una dose massima di 150 mg al giorno) in base alla tollerabilità da parte del paziente. Riduzione del rischio di accidente cerebrovascolare nei pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra documentata da ECG La dose iniziale abituale è di 50 mg di losartan una volta al giorno. Deve essere aggiunta una dose bassa di idroclorotiazide e/o la dose di losartan deve essere aumentata a 100 mg una volta al giorno in base alla risposta pressoria. Popolazioni speciali Uso nei pazienti con deplezione del volume intravascolareNei pazienti con deplezione del volume intravascolare (ad es. quelli trattati con alte dosi di diuretici), deve essere presa in considerazione una dose iniziale di 25 mg una volta al giorno (vedere il paragrafo 4.4). Uso nei pazienti con compromissione della funzione renale e in emodialisi Non è necessario alcun aggiustamento della dose iniziale nei pazienti con compromissione della funzione renale e in emodialisi. Uso nei pazienti con compromissione epatica Nei pazienti con storia di compromissione epatica, deve essere presa in considerazione una dose più bassa. Non vi è alcuna esperienza terapeutica nei pazienti con grave compromissione epatica. Pertanto, il losartan è controindicato nei pazienti con grave compromissione epatica (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4). Popolazione pediatrica Ci sono dati limitati sull’efficacia e sulla sicurezza del losartan nel trattamento dell’ipertensione nei bambini e negli adolescenti di età compresa tra i 6 ed i 18 anni (vedere il paragrafo 5.1). Sono disponibili dati limitati di farmacocinetica nei bambini ipertesi di età superiore ad un mese (vedere il paragrafo 5.2). Per i pazienti in grado di deglutire le compresse, la dose raccomandata è 25 mg una volta al giorno in pazienti di peso > 20 e < 50 kg. In casi eccezionali la dose può essere aumentata fino ad un massimo di 50 mg una volta al giorno. La dose deve essere aggiustata in base alla risposta pressoria. Nei pazienti di peso >50 kg, la dose abituale è 50 mg una volta al giorno. In casi eccezionali la dose può essere aggiustata fino ad un massimo di 100 mg una volta al giorno. Le dosi superiori a 1,4 mg/kg (o superiori a 100 mg) al giorno non sono state studiate nei pazienti pediatrici. Il losartan non è consigliato nei bambini di età inferiore a 6 anni, in quanto i dati disponibili in questo gruppo di pazienti sono limitati. Non è consigliato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare < 30 ml/min/1,73 m², in quanto non ci sono dati disponibili (vedere anche il paragrafo 4.4). Inoltre il losartan non è consigliato nei bambini con compromissione della funzione epatica (vedere anche il paragrafo 4.4). Uso negli anziani Losartan può essere somministrato indipendentemente dai pasti.
3. Controindicazioni
– (vedere i paragrafi 4.4 e 6.1).Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.4 e 4.6). – Grave compromissione epatica. Secondo e terzo trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.4 e 4.6).
4. Avvertenze
Ipersensibilità Angioedema. I pazienti con una storia di angioedema (gonfiore del volto, delle labbra, della gola, e/o della lingua) devono essere attentamente monitorati (vedere il paragrafo 4.8). Ipotensione e squilibrio idro–elettrolitico Nei pazienti con deplezione di volume– e/o sodio a seguito di forte terapia diuretica, dieta iposodica, diarrea o vomito, specialmente dopo la prima dose e dopo aver aumentato la dose, è probabile che si verifichi ipotensione sintomatica. Queste condizioni vanno corrette prima della somministrazione del losartan oppure deve essere utilizzata una dose iniziale più bassa (vedere il paragrafo 4.2). Questo vale anche nei bambini dai 6 ai 18 anni di età. Squilibrio elettrolitico Devono essere presi in considerazione gli squilibri elettrolitici che sono comuni nei pazienti con compromissione renale, con o senza diabete. In uno studio clinico condotto su pazienti affetti da diabete di tipo 2 con nefropatia, l’incidenza di iperkalemia è risultata più alta nel gruppo trattato con il losartan rispetto al gruppo placebo (vedere il paragrafo 4.8). Pertanto, le concentrazioni plasmatiche di potassio e i valori di clearance della creatinina devono essere strettamente monitorati, specialmente nei pazienti con insufficienza cardiaca e clearance della creatinina compresa tra 30 e 50 ml/min. L’uso concomitante di diuretici risparmiatori di potassio, integratori di potassio e sostituti del sale contenenti potassio con il losartan non è consigliato (vedere il paragrafo 4.5). Compromissione della funzione epatica In base a dati di farmacocinetica, che dimostrano significativi aumenti delle concentrazioni plasmatiche di losartan nei pazienti cirrotici, deve essere presa in considerazione una dose più bassa per i pazienti con anamnesi di compromissione epatica. Non c’è esperienza terapeutica con il losartan nei pazienti con compromissione epatica grave. Pertanto, il losartan non deve essere somministrato nei pazienti con compromissione epatica grave (vedere i paragrafi 4.2, 4.3 e 5.2). Il losartan non è consigliato nei bambini con compromissione epatica (vedere il paragrafo 4.2). Compromissione renale Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina–angiotensina, sono stati riportati cambiamenti della funzione renale, inclusa insufficienza renale, (in particolare, nei pazienti la cui funzione renale dipende dal sistema renina–angiotensina–aldosterone quali quelli con insufficienza cardiaca grave o con disfunzione renale preesistente). Come per altri medicinali che hanno effetti sul sistema renina–angiotensina–aldosterone, sono stati riportati anche aumenti dell’urea ematica e della creatinina sierica nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria tributaria di un rene unico; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l’interruzione della terapia. Il losartan deve essere usato con cautela nei pazienti con stenosi bilaterale dell’arteria renale o stenosi dell’arteria tributaria di un rene unico. Uso in pazienti pediatrici con compromissione renale Il losartan non è consigliato nei bambini con tasso di filtrazione glomerulare < 30 ml/min/1,73 m², in quanto non ci sono dati disponibili (vedere il paragrafo 4.2). La funzione renale deve essere monitorata con regolarità nel corso della terapia con il losartan in quanto può andare incontro a deterioramento. Questo vale in particolare quando il losartan è somministrato in presenza di altre condizioni (febbre, disidratazione) che possono compromettere la funzione renale. Si è riscontrata compromissione della funzione renale con l’uso concomitante del losartan ed ACE–inibitori. Pertanto, non è consigliato il loro uso concomitante (vedere paragrafo 4.5). Trapianto di rene Non c’è esperienza nei pazienti con recente trapianto di rene. Iperaldosteronismo primario I pazienti con iperaldosteronismo primario generalmente non rispondono ai medicinali antipertensivi che agiscono tramite inibizione del sistema renina–angiotensina. Pertanto, non è consigliato l’uso di losartan. Cardiopatia coronarica e malattia cerebrovascolare Come con altri farmaci antipertensivi, una riduzione eccessiva della pressione sanguigna nei pazienti con ischemia cardiovascolare e malattia cerebrovascolare può causare infarto del miocardio o ictus. Insufficienza cardiaca Come con altri medicinali che agiscono sul sistema renina–angiotensina, in pazienti con insufficienza cardiaca, con o senza compromissione della funzione renale, c’è un rischio di grave ipotensione arteriosa, e compromissione della funzione renale (spesso acuta). Non c’è esperienza terapeutica sufficiente con il losartan nei pazienti con insufficienza cardiaca e concomitante grave compromissione della funzione renale, nei pazienti con grave insufficienza cardiaca (classe NYHA IV) come pure nei pazienti con insufficienza cardiaca ed aritmie cardiache sintomatiche pericolose per la vita. Il losartan deve pertanto essere usato con cautela in questi gruppi di pazienti. Deve essere usata con cautela l’associazione del losartan con un beta–bloccante (vedere il paragrafo 5.1). Stenosi delle valvole aortica e mitrale, cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva Come con altri farmaci vasodilatatori, si deve prestare particolare cautela nei pazienti con stenosi delle valvole aortica o mitrale, o con cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva. Eccipienti: Losartan Krka contiene lattosio monoidrato. I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit di Lapp lattasi o malassorbimento di glucosio–galattosio non devono assumere questo medicinale. Gravidanza Il losartan non deve essere iniziato durante la gravidanza. A meno che la prosecuzione della terapia con il losartan sia ritenuta essenziale, le pazienti che stanno pianificando una gravidanza devono passare ad una terapia antipertensiva alternativa che abbia un documentato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza. Quando viene accertata una gravidanza, il trattamento con il losartan deve essere immediatamente interrotto e, se necessario, si deve iniziare una terapia alternativa (vedere i paragrafi 4.3 e 4.6). Altre avvertenze e precauzioni Come si è osservato per gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina, il losartan e gli altri antagonisti dell’angiotensina sono apparentemente meno efficaci nel ridurre la pressione sanguigna nella popolazione di razza nera rispetto a quella di razza non nera, probabilmente a causa di una maggiore prevalenza di una condizione di bassa renina nella popolazione nera ipertesa. Gli ACE–inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II non devono essere usati contemporaneamente in pazienti con nefropatia diabetica
5. Interazioni
Altri medicinali antipertensivi possono aumentare l’azione ipotensiva del losartan. L’uso concomitante con altre sostanze che possono indurre ipotensione come reazione avversa (quali gli antidepressivi triciclici, gli antipsicotici, il baclofene e l’amifostina può aumentare il rischio di ipotensione. Il losartan viene metabolizzato in prevalenza dal citocromo P450 (CYP)2C9 a metabolita attivo carbossiacido. In uno studio clinico è stato riportato che il fluconazolo (inibitore del CYP2C9) diminuisce l’esposizione al metabolita attivo di circa il 50%. È stato rilevato che il trattamento concomitante del losartan con la rifampicina (induttore degli enzimi del metabolismo) ha dato luogo ad una riduzione del 40% della concentrazione plasmatica del metabolita attivo. La rilevanza clinica di questi effetti non è nota. Non è stata notata alcuna differenza nell’esposizione con trattamento concomitante con la fluvastatina (debole inibitore del CYP2C9). Come con altri medicinali che bloccano l’angiotensina II o i suoi effetti, l’uso concomitante di altri medicinali che provocano ritenzione di potassio (ad es. diuretici risparmiatori di potassio: l’amiloride, il triamterene, lo spironolattone) o possono aumentare i livelli di potassio (ad es. l’eparina), gli integratori di potassio o i sostituti del sale contenenti potassio possono portare ad aumenti del potassio sierico. La somministrazione simultanea non è consigliabile. Durante la co–somministrazione di litio con ACE inibitori sono stati riportati aumenti reversibili delle concentrazioni sieriche del litio e tossicità. Sono stati riportati anche casi molto rari con antagonisti del recettore dell’angiotensina II. La co–somministrazione del litio con il losartan deve essere intrapresa con cautela. Se questa associazione viene ritenuta essenziale, si raccomanda il monitoraggio dei livelli di litio sierico durante l’uso concomitante. Quando gli antagonisti dell’angiotensina II vengono somministrati simultaneamente con farmaci antinfiammatori non steroidei (come gli inibitori selettivi della COX–2, l’acido acetilsalicilico a dosi antinfiammatorie e i FANS non selettivi), può verificarsi un’attenuazione dell’effetto antipertensivo. La somministrazione concomitante di antagonisti dell’angiotensina II o diuretici e FANS può portare ad un aumento del rischio di peggioramento della funzione renale, compresa una possibile insufficienza renale acuta, e ad un incremento dei livelli sierici di potassio, specialmente nei pazienti con disfunzione renale preesistente. La somministrazione contemporanea deve essere effettuata con cautela, specialmente negli anziani. I pazienti devono essere adeguatamente idratati e si deve prendere in considerazione il monitoraggio della funzione renale dopo l’inizio della terapia concomitante, e tale monitoraggio deve poi essere effettuato periodicamente. Il duplice blocco (ad es. aggiungendo un ACE–inibitore ad un antagonista del recettore dell’angiotensina II) deve essere limitato a casi definiti su base individuale con attento monitoraggio della funzionalità renale. Alcuni studi hanno mostrato che in pazienti con malattia aterosclerotica accertata, insufficienza cardiaca o diabete con danno d’organo terminale, il duplice blocco del sistema renina–angiotensina–aldosterone è associato ad una maggiore frequenza di ipotensione, sincope, iperkaliemia e alterazioni della funzionalità renale (inclusa insufficienza renale acuta) rispetto all’uso di un singolo agente sul sistema renina–angiotensina–aldosterone.
6. Effetti indesiderati
Il losartan è stato valutato negli studi clinici come segue: – in uno studio clinico controllato in > 3000 pazienti adulti di età pari o superiore ai 18 anni per l’ipertensione essenziale – in uno studio clinico controllato in 177 pazienti pediatrici ipertesi tra i 6 e i 16 anni di età – in uno studio clinico controllato in > 9000 pazienti ipertesi tra i 55 e i gli 80 anni di età con ipertrofia ventricolare sinistra (vedere studio LIFE, paragrafo 5.1) – in uno studio clinico controllato in > 7700 pazienti adulti con insufficienza cardiaca cronica (vedere gli studi ELITE I, ELITE II e HEAAL, paragrafo 5.1) – in uno studio clinico controllato in > 1500 pazienti con diabete di tipo 2 di età pari o superiore ai 31 anni con proteinuria (vedere lo studio RENAAL, paragrafo 5.1) In questi studi clinici la reazione avversa più comune è stata il capogiro. La frequenza degli effetti indesiderati elencati di seguito viene definita usando la seguente convenzione: molto comune (≥1/10), comune (da ≥1/100 a <1/10), non comune (da ≥1/1000 a <1/100), raro (da ≥1/10.000 a <1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Tabella 1. La frequenza delle reazioni avverse rilevate da studi clinici controllati con placebo e dall’esperienza post– marketing:
Reazione avversa Frequenza della reazione avversa per indicazione Altro
  Ipertensione Pazienti ipertesi con ipertrofia ventricolare sinistra Insufficienza cardiaca cronica Ipertensione e diabete di tipo 2 con patologia renale Esperienza post–marketing
Patologie del sistema emolinfopoietico
anemia     comune   Frequenza non nota
trombocitopenia         Frequenza non nota
Disturbi del sistema immunitario
Reazioni di ipersensibilità, reazioni anafilattiche, angioedema* e vasculite **         raro
Disturbi psichiatrici
depressione         Frequenza non nota
Patologie del sistema nervoso
capogiro comune comune comune comune  
sonnolenza non comune        
cefalea non comune   non comune    
Disturbi del sonno non comune        
parestesia     raro    
emicrania         Frequenza non nota
disgeusia         Frequenza non nota
Patologie dell’orecchio e del labirinto
vertigini comune comune      
tinnito         Frequenza non nota
Patologie cardiache
palpitazioni Non comune        
angina pectoris Non comune        
sincope     raro    
Fibrillazione atriale     raro    
Accidente cerebrovascolare     raro    
Patologie vascolari
Ipotensione (ortostatica), inclusi effetti ortostatici dose–correlati || Non comune   comune comune  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche
dispnea     Non comune    
tosse     Non comune   Frequenza non nota
Patologie gastrointestinali
Dolore addominale Non comune        
costipazione Non comune        
diarrea     Non comune   Frequenza non nota
nausea     Non comune    
vomito     Non comune    
Patologie epatobiliari
pancreatite         Frequenza non nota
epatite         raro
Anomalie della funzionalità epatica         Frequenza non nota
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
orticaria     Non comune   Frequenza non nota
prurito     Non comune   Frequenza non nota
eruzione Non comune   Non comune   Frequenza non nota
fotosensibilità         Frequenza non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
mialgia         Frequenza non nota
artralgia         Frequenza non nota
rabdomiolisi         Frequenza non nota
Patologie renali e urinarie
Compromissione renale     comune    
Insufficienza renale     comune    
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Disfunzione erettile/impotenza         Frequenza non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
astenia Non comune comune Non comune comune  
affaticamento Non comune comune Non comune comune  
edema Non comune        
malessere         Frequenza non nota
Esami diagnostici
iperkaliemia comune   Non comune comune  
Alanina aminotrasferasi aumentata (ALT)§ raro        
Aumento dell’urea nel sangue, della creatinina sierica e del potassio sierico     comune    
iponatriemia         Frequenza non nota
ipoglicemia       comune  
*Incluso gonfiore della laringe, della glottide, del viso, delle labbra, della faringe e/o della gola (che causa ostruzione delle vie aeree); in alcuni di questi pazienti è stato precedentemente segnalato angioedema in relazione alla somministrazione di altri medicinali, inclusi gli ACE inibitori **Incluso porpora di Henoch–Schönlein. ||In particolar modo in pazienti con deplezione intravascolare, es. Pazienti con insufficienza cardiaca grave o in trattamento con alte dosi di diuretici Comune in pazienti che assumevano 150 mg di losartan invece di 50 mg In uno studio clinico condotto su pazienti con diabete di tipo 2 con nefropatia, il 9,9% dei pazienti trattati con losartan compresse e il 3,4% dei pazienti trattati con placebo ha sviluppato iperkaliemia > 5.5 mmol/l §Di solito si risolve dopo l’interruzione Le seguenti reazioni avverse si sono verificate con maggiore frequenza in pazienti che assumevano losartan piuttosto che il placebo (frequenza non nota): dolore alla schiena, infezione del tratto urinario, e sintomi simil influenzali Patologie renali e urinarie Come conseguenza dell’inibizione del sistema renina–angiotensina–aldosterone, nei pazienti a rischio sono state riportate alterazioni della funzione renale inclusa insufficienza renale; queste alterazioni della funzione renale possono essere reversibili con l’interruzione della terapia (vedere il paragrafo 4.4).
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza L’uso del losartan non è consigliato durante il primo trimestre di gravidanza (vedere il paragrafo 4.4). L’uso del losartan è controindicato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza (vedere i paragrafi 4.3 e 4.4) L’evidenza epidemiologica sul rischio di teratogenicità conseguente all’esposizione ad ACE inibitori durante il primo trimestre di gravidanza, non ha dato risultati conclusivi; tuttavia, non può essere escluso un lieve aumento del rischio. Sebbene non siano disponibili dati epidemiologici controllati sul rischio con Inibitori del Recettore dell’angiotensina II (AIIRAs), rischi simili possono esistere anche per questa classe di medicinali. Per le pazienti che stanno pianificando una gravidanza si deve ricorrere ad un trattamento antipertensivo alternativo, con comprovato profilo di sicurezza per l’uso in gravidanza, a meno che non sia considerato essenziale il proseguimento della terapia con un AIIRA. Quando viene diagnosticata una gravidanza, il trattamento con il losartan deve essere immediatamente interrotto e, se appropriato, si deve iniziare una terapia alternativa. È noto che l’esposizione agli AIIRA durante il secondo ed il terzo trimestre di gravidanza induce fetotossicità (ridotta funzionalità renale, oligoidramnios, ritardo nell’ossificazione del cranio) e tossicità neonatale (insufficienza renale, ipotensione, iperkaliemia) (vedere il paragrafo 5.3). In caso di esposizione al losartan dal secondo trimestre di gravidanza, si raccomanda un controllo ecografico della funzione renale e del cranio. I neonati le cui madri hanno assunto il losartan, devono essere strettamente monitorati per l’ipotensione (vedere anche i paragrafi 4.3 e 4.4). Allattamento Poiché non sono disponibili informazioni sull’uso di losartan durante l’allattamento, losartan non è raccomandato e sono preferibili trattamenti alternativi con profili di sicurezza meglio accertati durante l’allattamento specialmente durante l’allattamento di un neonato o di un prematuro.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna speciale condizione di conservazione.
9. Principio attivo
Ogni compressa rivestita con film contiene 12,5 mg, 25 mg, 50 mg o 100 mg di losartan potassico: equivalente a 11,4 mg, 22,9 mg, 45,8 mg e 91,5 mg di losartan rispettivamente. Eccipienti: lattosio monoidrato Losartan Krka 12,5 mg: 13,7 mg per compressa Losartan Krka 25 mg: 27,3 mg per compressa Losartan Krka 50 mg: 54,7 mg per compressa Losartan Krka 100 mg: 109,3 mg per compressa Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Losartan Krka 12,5 mg, 25 mg, 50 mg, 100 mg: Nucleo della compressa: cellactose (lattosio monoidrato e cellulosa, in polvere), amido di mais, pregelatinizzato, amido di mais, cellulosa microcristallina, silice colloidale anidra, magnesio stearato Losartan Krka 12,5 mg, 25 mg: Rivestimento: ipromellosa, talco, propilenglicole titanio diossido (E171), giallo chinolina (E104) Losartan Krka 50 mg, 100 mg: Rivestimento: ipromellosa, talco, propilenglicole titanio diossido (E171)
11. Sovradosaggio
Sintomi dell’intossicazione Sono disponibili dati limitati sul sovradosaggio nell’uomo. Le più probabili manifestazioni di sovradosaggio sono l’ipotensione e la tachicardia. La stimolazione (vagale) del parasimpatico può indurre bradicardia. Trattamento dell’intossicazione Se si verifica ipotensione sintomatica, deve essere istituito un trattamento di supporto. Le misure da prendere variano a seconda della tempistica dell’assunzione del medicinale e della tipologia e gravità dei sintomi. Deve essere data priorità alla stabilizzazione del sistema cardiovascolare. A seguito dell’assunzione orale è indicata la somministrazione di una dose sufficiente di carbone attivo. In seguito deve essere effettuato uno stretto monitoraggio dei parametri vitali. I parametri vitali devono essere corretti se necessario. Né il losartan né il metabolita attivo possono essere rimossi con l’emodialisi.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).