Posologia.
Prevenzione dell’ictus e dell’embolia sistemica: La dose raccomandata è 60 mg di edoxaban una volta al giorno. Nei pazienti affetti da FANV la terapia con edoxaban deve essere continuata a lungo termine.
Trattamento della TVP, trattamento dell’EP e prevenzione delle recidive di TVP ed EP (TEV): La dose raccomandata è 60 mg di edoxaban una volta al giorno, dopo l’uso iniziale di un anticoagulante per via parenterale per almeno 5 giorni (vedere paragrafo 5.1). Edoxaban e l’anticoagulante iniziale per via parenterale non devono essere somministrati contemporaneamente. La durata della terapia per il trattamento di TVP ed EP (tromboembolia venosa (TEV)) e per la prevenzione delle recidive di TEV deve essere personalizzata dopo una attenta valutazione dei benefici del trattamento rispetto al rischio di sanguinamento (vedere paragrafo 4.4). Il trattamento di breve durata (almeno 3 mesi) si deve basare su fattori di rischio transitori (come ad esempio recente intervento chirurgico, trauma, immobilizzazione), mentre una durata prolungata si deve basare su fattori di rischio permanenti, quali TVP o EP idiopatica. Per la FANV e la TEV la dose raccomandata è 30 mg di edoxaban una volta al giorno, nei pazienti con uno o più dei fattori clinici seguenti: • compromissione renale moderata o severa (clearance della creatinina (CrCl) 15 - 50 mL/min); • basso peso corporeo ≤ 60 kg; • co-somministrazione dei seguenti inibitori della glicoproteina P (P-gp): ciclosporina, dronedarone, eritromicina o ketoconazolo.
Tabella 1: Riassunto della posologia nella FANV e nella TEV (TVP ed EP).
Guida riassuntiva per la somministrazione |
Dose raccomandata | | 60 mg di edoxaban una volta al giorno |
Raccomandazione sulla dose per i pazienti con uno o più dei fattori clinici seguenti: |
Compromissione renale | Moderata o severa (CrCl 15 - 50 mL/min) | 30 mg di edoxaban una volta al giorno |
Basso peso corporeo | ≤ 60 kg |
Inibitori della P-gp | Ciclosporina, dronedarone, eritromicina, ketoconazolo |
Dose dimenticata: In caso di dimenticanza di una dose di edoxaban, il paziente deve assumere la dose immediatamente e continuare il giorno seguente con lo schema di assunzione raccomandato una volta al giorno. Il paziente non deve prendere nello stesso giorno una dose doppia di quella prescritta per compensare la dimenticanza della dose.
Passaggio da o ad altra terapia: Una terapia anticoagulante continuata è importante nei pazienti con FANV e TEV. Possono esserci situazioni che giustificano un cambiamento della terapia anticoagulante (Tabella 2).
Tabella 2: Passaggio da o ad altra terapia anticoagulante nella FANV e nella TEV (TVP ed EP).
Passaggio alla terapia con edoxaban |
Da | A | Raccomandazione |
Antagonista della vitamina K (AVK) | Edoxaban | Interrompere l’AVK e iniziare l’assunzione di edoxaban quando il rapporto internazionale normalizzato (INR) è ≤ 2,5. |
Anticoagulanti orali diversi da AVK • dabigatran • rivaroxaban • apixaban | Edoxaban | Interrompere dabigatran, rivaroxaban o apixaban e iniziare ad assumere edoxaban all’ora in cui sarebbe prevista la dose successiva dell’anticoagulante orale (vedere paragrafo 5.1). |
Anticoagulanti parenterali | Edoxaban | Questi medicinali non devono essere somministrati contemporaneamente. Anticoagulanti per via sottocutanea (es.: eparina a basso peso molecolare (LMWH), fondaparinux): Interrompere l’anticoagulante per via sottocutanea e iniziare ad assumere edoxaban nel momento in cui sarebbe prevista la dose successiva di anticoagulante per via sottocutanea. |
Eparina non frazionata per via endovenosa (UFH): Interrompere l’infusione e iniziare edoxaban 4 ore dopo. |
Passaggio da edoxaban ad altra terapia |
Da | A | Raccomandazione |
Edoxaban | AVK | Durante il passaggio da edoxaban agli AVK esiste la possibilità di un effetto anticoagulante inadeguato. Durante il passaggio a un anticoagulante alternativo deve essere assicurata un’anticoagulazione adeguata. Opzione orale: per i pazienti attualmente trattati con una dose da 60 mg, somministrare una dose di edoxaban da 30 mg una volta al giorno, insieme a una dose adeguata di AVK. Per i pazienti attualmente trattati con una dose da 30 mg (per uno o più dei fattori clinici seguenti: compromissione renale moderata o severa (CrCl 15 - 50 mL/min), basso peso corporeo o uso di alcuni inibitori della P-gp), somministrare una dose di edoxaban da 15 mg una volta al giorno, insieme a una dose adeguata di AVK. I pazienti non devono assumere una dose di carico di AVK al fine di raggiungere rapidamente un INR stabile compreso tra 2 e 3. Si raccomanda di tenere conto della dose di mantenimento di AVK e dell’eventuale precedente trattamento dei pazienti con un AVK, oppure di usare un valido algoritmo di trattamento per l’AVK basato sull’INR, in conformità alla pratica locale. Una volta conseguito un INR ≥ 2,0, si deve interrompere l’assunzione di edoxaban. La maggior parte dei pazienti (85%) dovrebbe essere in grado di raggiungere un INR ≥ 2,0 entro 14 giorni di co-somministrazione di edoxaban e AVK. Dopo 14 giorni si raccomanda di interrompere edoxaban e di continuare l’aumento graduale della dose di AVK al fine di conseguire un INR compreso tra 2 e 3. Durante i primi 14 giorni di terapia concomitante, si raccomanda di misurare l’INR almeno tre volte subito prima di assumere la dose giornaliera di edoxaban, al fine di ridurre al minimo l’influenza di edoxaban sulle misurazioni dell’INR. La co-somministrazione di edoxaban e AVK può aumentare l’INR post-somministrazione di edoxaban fino al 46%. Opzione parenterale: interrompere l’assunzione di edoxaban e somministrare un anticoagulante parenterale e un AVK al momento della successiva dose di edoxaban prevista. Una volta conseguito un INR stabile ≥ 2,0, interrompere l’anticoagulante parenterale e continuare con l’AVK. |
Passaggio da edoxaban ad altra terapia |
Da | A | Raccomandazione |
Edoxaban | Anticoagulanti orali diversi da AVK | Interrompere l’assunzione di edoxaban e iniziare l’anticoagulante non-AVK nel momento in cui sarebbe prevista la dose successiva di edoxaban. |
Edoxaban | Anticoagulanti parenterali | Questi medicinali non devono essere somministrati contemporaneamente. Interrompere l’assunzione di edoxaban e iniziare l’anticoagulante parenterale nel momento in cui sarebbe prevista la dose successiva di edoxaban. |
Popolazioni speciali. Popolazione anziana: Non è richiesta una riduzione della dose (vedere paragrafo 5.2).
Compromissione renale: La funzione renale deve essere valutata in tutti i pazienti calcolando la CrCl, prima di iniziare il trattamento con edoxaban, al fine di escludere i pazienti con malattia renale allo stadio terminale (CrCl < 15 mL/min), di utilizzare la dose corretta di edoxaban nei pazienti con CrCl 15-50 mL/min (30 mg una volta al giorno) e nei pazienti con CrCl > 50 mL/min (60 mg una volta al giorno) e per decidere l’impiego di edoxaban nei pazienti con aumentata CrCl (vedere paragrafo 4.4). La funzione renale deve essere valutata inoltre quando se ne sospetta un’alterazione durante il trattamento (ad es. ipovolemia, disidratazione e in caso di co-somministrazione di alcuni medicinali). Il metodo utilizzato per stimare la funzione renale (CrCl in mL/min) durante lo sviluppo clinico di edoxaban è stato il metodo di Cockcroft-Gault. La formula è la seguente: • per la creatinina in mcmol/L:
1,23 x (140-età [anni]) | x | peso [kg] ( x 0,85 se donna) |
creatinina sierica [mcmol/L] |
• per la creatinina in mg/dL:
140-età [anni]) | x | peso [kg] ( x 0,85 se donna) |
72 x creatinina sierica [mg/dL] |
Questo metodo è raccomandato quando si valuta la CrCl dei pazienti prima e durante il trattamento con edoxaban. Nei pazienti con compromissione renale lieve (CrCl > 50 - 80 mL/min), la dose raccomandata è 60 mg di edoxaban una volta al giorno. Nei pazienti con compromissione renale moderata o severa (CrCl 15 - 50 mL/min), la dose raccomandata è 30 mg di edoxaban una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2). Nei pazienti con malattia renale allo stadio terminale (
End Stage Renal Disease, ESRD) (CrCl < 15 mL/min) o in dialisi, l’uso di edoxaban non è raccomandato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica: Edoxaban è controindicato in pazienti con patologie epatiche associate a coagulopatia e rischio emorragico clinicamente significativo (vedere paragrafo 4.3). Nei pazienti con compromissione epatica severa, l’uso di edoxaban non è raccomandato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata, la dose raccomandata è 60 mg di edoxaban una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2). Edoxaban deve essere usato con cautela nei pazienti con compromissione epatica da lieve a moderata (vedere paragrafo 4.4). I pazienti con elevati livelli di enzimi epatici (alanina aminotransferasi (ALT) o aspartato aminotransferasi (AST) > 2 volte il limite superiore della norma (ULN)) o bilirubina totale ≥ 1,5 volte l’ULN sono stati esclusi dagli studi clinici. Pertanto, edoxaban deve essere utilizzato con cautela in questa popolazione (vedere paragrafi 4.4 e 5.2). Prima di iniziare il trattamento con edoxaban devono essere eseguiti i test di funzionalità epatica.
Peso corporeo: Per i pazienti con peso corporeo ≤ 60 kg, la dose raccomandata è 30 mg di edoxaban una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2).
Sesso: Non è richiesta una riduzione della dose (vedere paragrafo 5.2).
Co-somministrazione di Lixiana con inibitori della glicoproteina P (P-gp): Nei pazienti che assumono Lixiana in concomitanza con i seguenti inibitori della P-gp: ciclosporina, dronedarone, eritromicina o ketoconazolo, la dose raccomandata è 30 mg di Lixiana una volta al giorno (vedere paragrafo 4.5). Non è richiesta una riduzione della dose in caso di co-somministrazione di amiodarone, chinidina o verapamil (vedere paragrafo 4.5). L’uso di Lixiana con altri inibitori della P-gp, inclusi gli inibitori delle proteasi dell’HIV, non è stato studiato.
Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di edoxaban nei bambini e negli adolescenti di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite. Non ci sono dati disponibili.
Pazienti sottoposti a cardioversione: Il trattamento con Lixiana può essere iniziato o continuato in pazienti che possono richiedere cardioversione. Per la cardioversione guidata da ecocardiogramma transesofageo (TEE) in pazienti non trattati in precedenza con anticoagulanti, il trattamento con Lixiana deve iniziare almeno
2 ore prima della cardioversione al fine di assicurare un’adeguata anticoagulazione (vedere paragrafi 5.1 e 5.2). La cardioversione deve essere eseguita entro e non oltre 12 ore dalla dose di Lixiana il giorno della procedura.
Per tutti i pazienti sottoposti a cardioversione: prima della cardioversione, si deve ottenere la conferma che il paziente abbia assunto Lixiana secondo le prescrizioni. Le decisioni in merito all’inizio e alla durata del trattamento devono seguire le linee guida consolidate per il trattamento anticoagulante nei pazienti sottoposti a cardioversione.
Modo di somministrazione: Per uso orale. Edoxaban può essere assunto con o senza cibo (vedere paragrafo 5.2).