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Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali soluzione flacone contagocce da 20 ml

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
Tipologia:
Principio attivo:
Casa produttrice:
Anno:
Prezzo:
1. Indicazioni terapeutiche
Trattamento a breve termine della SINDROME DISPEPTICA (anoressia, meteorismo, senso di tensione epigastrica, cefalea postprandiale, pirosi, eruttazioni, diarrea, stipsi) da ritardato svuotamento gastrico legato a fattori organici (gastroparesi diabetica, neoplasie, ecc.) e/o funzionali (somatizzazioni viscerali in soggetti ansioso-depressivi) nei pazienti che non hanno risposto ad altre terapie. Trattamento sintomatico e a breve termine di VOMITO e NAUSEA indotti da farmaci antiblastici dopo fallimento della terapia di prima linea. Trattamento a breve termine e sintomatico delle vertigini, tinnito e perdita di udito e nausea associati a sindrome di Menière.
2. Posologia
Posologia Adulti (secondo prescrizione medica): Compresse: 1 compressa 3 volte al giorno prima dei pasti.Gocce orali: 15 gocce 3 volte al giorno prima dei pasti (una goccia contiene 1,6 mg di levosulpiride). Popolazione pediatrica Non ci sono dati disponibili. Anziani Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati.
3. Controindicazioni
• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. • Levosulpiride Teva è controindicato in pazienti con feocromocitoma perché può causare una crisi ipertensiva probabilmente dovuta alla liberazione di catecolamine dal tumore. Tali crisi ipertensive possono essere controllate con fentolamina. • Levosulpiride Teva non deve essere usato nell’epilessia, negli stati maniacali, nelle fasi maniacali delle psicosi maniaco-depressive. • In rapporto alle supposte correlazioni tra effetto iperprolattinemizzante della maggior parte dei farmaci psicotropi e displasie mammarie, è opportuno non impiegare Levosulpiride Teva in soggetti già portatori di una mastopatia maligna. • Levosulpiride Teva è controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedi paragrafo 4.6)
4. Avvertenze
• In studi clinici randomizzati versus placebo condotti in una popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici è stato osservato un aumento di circa tre volte del rischio di eventi cerebrovascolari. Il meccanismo di tale aumento del rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti. • Levosulpiride Teva deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per accidente cerebrovascolare. • Con l’uso di neurolettici (in genere in corso di trattamento antipsicotico) è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale, denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare, acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie), alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della Sindrome Neurolettica Maligna (S.N.M.) consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione di farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell’istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l’ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato. • Evitare una terapia concomitante con altri neurolettici. • Gli effetti di levosulpiride sulla motilità gastrointestinale possono essere antagonizzati da farmaci anticolinergici, narcotici e analgesici. • Levosulpiride non deve essere usata quando la stimolazione della motilità gastrointestinale può essere dannosa, ad esempio in presenza di emorragie gastrointestinali, ostruzioni meccaniche o perforazioni. • Usare con cautela nei pazienti con malattie cardiovascolari o con una storia familiare di prolungamento QT. • Sono stati riportati casi di tromboembolismo venoso (TEV) con l’uso di farmaci antipsicotici. Dal momento che pazienti trattati con antipsicotici spesso presentano fattori di rischio acquisiti per TEV, tali fattori devono essere identificati prima e durante il trattamento con Levosulpiride TEVA per prendere le misure di prevenzione appropriate. • Evitare l’assunzione contemporanea di alcool. Informazioni importanti su alcuni eccipienti Levosulpiride Teva compresse contiene: • lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. • meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè è essenzialmente “senza sodio”. Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali, soluzione contiene: • p-idrossibenzoati che possono causare reazioni allergiche (talora ritardate); • meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose da 15 gocce, cioè è essenzialmente “senza sodio”; • piccole quantità di etanolo (alcol), contenuto nell’aroma limone, inferiori a 100 mg per dose da 15 gocce.
5. Interazioni
L’associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del medico al fine di evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione. • Quando i neurolettici sono somministrati in concomitanza con farmaci che prolungano il QT, il rischio di insorgenza di aritmie cardiache aumenta. • Non somministrare in concomitanza con farmaci che determinano alterazioni degli elettroliti.
6. Effetti indesiderati
Secondo la classificazione per sistemi e organi MedDRA, le categorie di frequenza sono definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥1/100 a <1/10), non comune (≥1/1000 a < 1/100), raro (≥1/10.000 a < 1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). Patologie del sistema nervoso Molto raro: sindrome neurolettica maligna (vedere paragrafo 4.4) e sonnolenza. Parkinsonismo, discinesie, tremore e distonia (osservati in caso di somministrazione prolungata e/o con altri farmaci della stessa classe). Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Non nota: amenorrea, ginecomastia, galattorrea, e disturbo della libido (osservati in casi particolari e per somministrazioni prolungate e riconducibile ad un effetto reversibile di levosulpiride sulla funzionalità dell’asse ipotalamo-ipofisi-gonadi, simile a quello noto per molti neurolettici). Patologie cardiache (effetti indesiderati osservati con altri farmaci della stessa classe) Raro: QT dell’elettrocardiogramma prolungato, aritmie ventricolari come torsione di punta, tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco. Molto raro: morte improvvisa. Patologie vascolari (effetti indesiderati osservati con altri farmaci della stessa classe) Non nota: tromboembolismo (comprendente l’embolia polmonare e la trombosi venosa profonda) (vedere paragrafo 4.4). Condizioni di gravidanza, puerperio e perinatali Non nota: sindrome da astinenza da sostanza d’abuso neonatale, disturbo extrapiramidale (vedere paragrafo 4.6). Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza Non esistono studi adeguati e ben controllati su donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento. Le pazienti devono essere avvertite sulla necessità di informare il proprio medico in caso di gravidanza in atto o programmata in corso di trattamento con levosulpiride. Da non usarsi in gravidanza accertata o presunta e durante l’allattamento al seno. I neonati che sono stati esposti ad antipsicotici convenzionali o atipici incluso levosulpiride durante il terzo trimestre di gravidanza, sono a rischio di effetti indesiderati inclusi sintomi extrapiramidali o sintomi da astinenza che possono variare per gravità e durata dopo la nascita. Sono stati riportati agitazione, ipertonia, ipotonia tremore, sonnolenza, sofferenza respiratoria e disturbo della nutrizione. Pertanto i neonati devono essere attentamente monitorati.
8. Conservazione
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione. Gocce orali: per le condizioni di conservazione dopo prima apertura vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Una compressa da 25 mg contiene: Principio attivo: levosulpiride 25 mg. Eccipiente con effetti noti: lattosio monoidrato e sodio.100 ml di soluzione contengono: Principio attivo: levosulpiride 2,5 g. Eccipienti con effetti noti: p-idrossibenzoati, sodio ed etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Levosulpiride Teva 25 mg compresse Cellulosa microcristallina, lattosio monoidrato, magnesio stearato, sodio amido glicolato. Levosulpiride Teva 25 mg/ml gocce orali soluzione Acido citrico, saccarina sodica, metile p-idrossibenzoato, propile p-idrossibenzoato, aroma limone, acqua depurata.
11. Sovradosaggio
In medicina interna non sono mai stati osservati disturbi extrapiramidali e turbe del sonno che, dal punto di vista teorico, potrebbero verificarsi con dosaggi molto elevati. In questo caso è sufficiente l’interruzione della terapia o la diminuzione del dosaggio a seconda del giudizio del medico.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).