Posologia Landiololo è destinato all’uso endovenoso in ambiente monitorato e deve essere somministrato solo da operatori sanitari ben qualificati. Il dosaggio di landiololo deve essere titolato caso per caso. Iniziare l'infusione endovenosa con una dose di carico di 100 microgrammi/kg di peso corporeo in 1 minuto, seguita dall’infusione continua endovenosa di 10 - 40 microgrammi/kg di peso corporeo/min. Se non è richiesta una rapida insorgenza dell'effetto bradicardizzante (entro 2-4 minuti), iniziando l'infusione con la velocità d’infusione di mantenimento di 10 - 40 microgrammi/kg di peso corporeo/min si avrà l'effetto entro 10 - 20 min.
Dose massima: Se la risposta terapeutica desiderata non dovesse essere raggiunta con questo regime terapeutico, la dose di mantenimento può essere aumentata fino a 80 microgrammi/kg di peso corporeo/min, se lo stato cardiovascolare del paziente richiede e consente un tale aumento della dose. Tabella di conversione per l'infusione endovenosa iniziale da microgrammi/kg/min a ml/h (Landiobloc 300 mg/50 ml =
6 mg/ml di concentrazione):
kg di peso corporeo | 100 mcg/kg in 1 minuto | |
40 | 40 | ml/h |
50 | 50 | ml/h |
60 | 60 | ml/h |
70 | 70 | ml/h |
80 | 80 | ml/h |
90 | 90 | ml/h |
100 | 100 | ml/h |
Tabella di conversione per l'infusione endovenosa continua da microgrammi/kg/min a ml/h (Landiobloc 300 mg/50 ml =
6 mg/ml di concentrazione):
kg di peso corporeo | 10 mcg/kg/min | 20 mcg/kg/min | 30 mcg/kg/min | 40 mcg/kg/min | 80 mcg/kg/min | |
40 | 4 | 8 | 12 | 16 | 32 | ml/h |
50 | 5 | 10 | 15 | 20 | 40 | ml/h |
60 | 6 | 12 | 18 | 24 | 48 | ml/h |
70 | 7 | 14 | 21 | 28 | 56 | ml/h |
80 | 8 | 16 | 24 | 32 | 64 | ml/h |
90 | 9 | 18 | 27 | 36 | 72 | ml/h |
100 | 10 | 20 | 30 | 40 | 80 | ml/h |
La dose massima giornaliera raccomandata di landiololo è 8064 mg/soggetto/giorno (basata sulla somministrazione di 80 microgrammi/kg di peso corporeo/min per un paziente di 70 Kg ed una durata massima dell'infusione di 24 ore). L‘esperienza con l'infusione di landiololo per periodi maggiori di 24 ore è limitata. In caso di reazione avversa (vedere il paragrafo 4.8), la dose di landiololo deve essere ridotta o l'infusione deve essere interrotta e, se necessario, i pazienti devono ricevere un trattamento medico adeguato. In caso di ipotensione o bradicardia, la somministrazione di landiololo può essere ripresa con un dosaggio più basso dopo che la pressione sanguigna o la frequenza cardiaca sono ritornate ad un livello accettabile. Particolare attenzione va posta quando si adatta il dosaggio e durante l'infusione di mantenimento nei pazienti con bassa pressione sistolica.
Transizione verso un medicinale alternativo: Dopo che nei pazienti si raggiungono un adeguato controllo della frequenza cardiaca ed uno stato clinico stabile, si può passare ad una terapia con medicinali alternativi (ad esempio antiaritmici orali). Quando il landiololo viene sostituito con medicinali alternativi, il medico deve considerare attentamente le istruzioni e il dosaggio del medicinale alternativo prescelto e ridurre il dosaggio di landiololo secondo quanto segue: • Entro la prima ora dopo la somministrazione della prima dose del medicinale alternativo, ridurre della metà (50%) la velocità di infusione del landiololo. • Dopo la somministrazione della seconda dose del medicinale alternativo, la risposta del paziente deve essere monitorata e se si mantiene un controllo soddisfacente almeno per un'ora, l’infusione di landiololo può essere interrotta.
Popolazioni Speciali Pazienti anziani (≥ 65 anni) Non è richiesta alcuna modifica della dose.
Compromissione renale Non è richiesta alcuna modifica della dose (vedere i paragrafi 4.4 e 5.2).
Compromissione epatica Dati relativi al trattamento di pazienti con compromissione epatica sono limitati (vedere il paragrafo 5.2). Nei pazienti con qualsiasi grado di compromissione epatica si raccomanda un‘attenta titolazione del medicinale, iniziando con la dose più bassa.
Disfunzione cardiaca In pazienti con compromissione della funzione ventricolare sinistra (FEVS <40%, IC <2,5 L/min/m², NYHA 3-4), per esempio a seguito di intervento di cardiochirurgia, durante un’ischemia o in stati settici, dosi ridotte, a partire da 1 microgrammo/kg di peso corporeo/min, sono state impiegate e aumentate gradualmente fino a 10 microgrammi/kg di peso corporeo/min sotto un attento monitoraggio della pressione arteriosa per portare sotto controllo la frequenza cardiaca.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di landiololo nei bambini da 0 a 18 anni non sono ancora state stabilite. I dati attualmente disponibili sono descritti nel paragrafo 5.2, ma nessuna raccomandazione sulla posologia può essere fatta.
Modo di somministrazione Landiobloc deve essere ricostituito prima della somministrazione (per le istruzioni vedere il paragrafo 6.6) e utilizzato immediatamente dopo l'apertura (vedere i paragrafi 4.4 e 6.3). Landiobloc non deve essere miscelato con altri medicinali ad eccezione di quelli elencati nel paragrafo 6.6. Landiololo deve essere somministrato per via endovenosa attraverso una linea centrale o una linea periferica e non deve essere somministrato attraverso la stessa linea endovenosa usata per altri medicinali (vedere paragrafo 6.6). Al contrario di altri beta-bloccanti, landiololo non ha mostrato la tachicardia di “rebound” in risposta alla brusca sospensione dopo 24 ore di infusione continua. Ciononostante, i pazienti devono essere strettamente monitorati quando la somministrazione di landiololo viene interrotta.