1. Indicazioni terapeutiche
Nutrizione per via parenterale in pazienti adulti quando la nutrizione orale o enterale non è possibile, insufficiente o controindicata.
2. Posologia
La capacità di eliminare i lipidi e di metabolizzare il glucosio deve indirizzare la posologia e la velocità di infusione. Vedere paragrafo 4.4 “ Avvertenze speciali e precauzioni di impiego ”. Dosaggio: La dose deve essere stabilita in modo individuale in base alle condizioni cliniche del paziente, al suo peso corporeo ed al fabbisogno nutrizionale. L’uso di Krinuven senza elettroliti non è raccomandato nei bambini, vedi paragrafo 4.4 “ Avvertenze speciali e precauzioni di impiego ”. Il fabbisogno di azoto per il mantenimento della massa proteica corporea dipende dalle condizioni del paziente (ad es. stato nutrizionale e grado di stress catabolico). Il fabbisogno è di 0,10-0,15 g di azoto/kg/die in condizioni di nutrizione normale o con lieve stress metabolico. In pazienti con stress metabolico da medio a grave, con o senza malnutrizione, il fabbisogno è dell’ordine di 0,15-0,25 g di azoto/kg/die (0,9-1,6 g di aminoacidi/kg/die). La dose compresa fra 0,10 e 0,25 g azoto/kg/die (0,6-1,6 g di aminoacidi/kg/die) soddisfa il bisogno della maggior parte dei pazienti e corrisponde a circa 13 ml – 31 ml di Krinuven senza elettroliti/kg/die. Per un paziente di 70 kg di peso corporeo questo corrisponde a 910 ml – 2000 ml di Krinuven senza elettroliti die. Il corrispondente fabbisogno comunemente accettato è di 2,0-6,0 g/kg/die per il glucosio e di 1,0-2,0 g/kg/die per i lipidi. Il fabbisogno energetico totale dipende dalle condizioni cliniche del paziente e, molto spesso, varia da 20 a 30 kcal/kg/die. Nei pazienti obesi la dose deve essere calcolata in base al peso ideale stimato. Krinuven senza elettroliti è disponibile in due confezioni destinate a pazienti con fabbisogno nutrizionale alto, moderatamente elevato, basale. Per fornire una nutrizione parenterale totale, elettroliti, oligoelementi e vitamine devono essere aggiunti a Krinuven senza elettroliti. Velocità di infusione: La velocità massima di infusione per il glucosio è di 0,25 g/kg/h, per gli aminoacidi di 0.1 g/kg/h e per i lipidi 0,15 g/kg/h. La velocità di infusione non deve superare i 2,0 ml/kg/h (corrispondenti a 0,25 g di glucosio, 0,10 g di aminoacidi e 0,08 g di lipidi/kg/h). Il tempo raccomandato di infusione è di 14-24 ore. Dose massima giornaliera: La dose massima giornaliera varia a seconda delle condizioni cliniche del paziente e può anche variare da giorno a giorno. La massima dose giornaliera raccomandata è di 30 ml/kg/die. Modo e durata di somministrazione: Infusione endovenosa attraverso una vena centrale.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità alle proteine d'uovo, di soia o di arachide o ad uno qualsiasi dei principi attivi o degli eccipienti. Grave iperlipidemia. Grave insufficienza epatica. Gravi turbe della coagulazione. Anomalie congenite del metabolismo degli aminoacidi. Grave insufficienza renale senza possibilità di ricorso ad emofiltrazione o dialisi. Shock acuto. Iperglicemia che richiede più di 6 unità di insulina/ora. Controindicazioni generali per la terapia infusionale: edema polmonare acuto, iperidratazione, insufficienza cardiaca scompensata Disidratazione ipotonica. Sindrome emofagocitica. Condizioni instabili (ad es. gravi condizioni post-traumatiche, diabete mellito scompensato, infarto miocardico acuto, acidosi metabolica, grave sepsi e coma iperosmolare).
4. Avvertenze
La capacità di eliminare i lipidi deve essere monitorata. Si raccomanda che tale monitoraggio sia effettuato controllando i trigliceridi sierici dopo un periodo di 5-6 ore senza assunzione di grassi. La concentrazione sierica dei trigliceridi non deve superare 4 mmol/l quando si inizia l’infusione. Per evitare rischi associati ad una infusione troppo rapida, si raccomanda di usare un’infusione continua e ben controllata, se possibile usando una pompa volumetrica. I disturbi del bilancio degli elettroliti e dei liquidi (ad es. livelli sierici anormalmente alti o bassi degli elettroliti) devono essere corretti prima di iniziare l'infusione. Un attento monitoraggio clinico è richiesto all'inizio di una qualsiasi infusione endovenosa. Qualora si manifesti qualche sintomo anomalo, l'infusione deve essere sospesa. Dato che usando una vena centrale aumenta il rischio di infezione, devono essere adottate rigide misure di asepsi per evitare ogni contaminazione durante l'inserimento di un catetere e la manipolazione. Krinuven senza elettroliti deve essere somministrato con cautela in condizioni di alterato metabolismo lipidico. Può verificarsi ipertrigliceridemia in caso di insufficienza renale, pancreatite, alterata funzionalità epatica, ipotiroidismo o sepsi. Se Krinuven senza elettroliti è somministrato a pazienti in queste condizioni, è obbligatorio uno stretto monitoraggio dei trigliceridi sierici. Devono essere monitorati l'emocromo e la coagulazione quando i lipidi sono somministrati per un periodo prolungato. Krinuven senza elettroliti è quasi privo di elettroliti per pazienti con speciale e/o limitata richiesta di elettroliti. Sodio, potassio, calcio, magnesio e quantità addizionali di fosfati devono essere aggiunti a seconda delle condizioni cliniche del paziente e dal frequente monitoraggio dei livelli sierici. Devono essere controllate con regolarità la glicemia, gli elettroliti sierici, l’osmolarità, come pure l'equilibrio dei liquidi, l’equilibrio acido-base e gli enzimi epatici (fosfatasi alcalina, ALT, AST). La nutrizione parenterale deve essere praticata con precauzione in caso di acidosi lattica, di insufficiente apporto di ossigeno cellulare e di aumentata osmolarità sierica. Ogni segno o sintomo di reazione anafilattica (es. febbre, brividi, rash o dispnea) devono portare alla immediata interruzione della infusione. Il contenuto lipidico di Krinuven senza elettroliti può interferire con alcuni esami di laboratorio (ad es. bilirubina, lattato deidrogenasi, saturazione di ossigeno, emoglobina) se il sangue è prelevato prima che i lipidi siano stati adeguatamente eliminati dal torrente circolatorio. Nella maggior parte dei pazienti i lipidi scompaiono dal sangue dopo un intervallo di 5-6 ore senza assunzione di grassi. Questo prodotto medicinale contiene olio di semi di soia (derivato dai semi di Glicine soia, Glicine max e Glicine ispida) e fosfolipidi d’uovo, che in rari casi possono causare reazioni allergiche. Allergie crociate sono state osservate tra semi di soia e arachidi. L’infusione endovenosa di aminoacidi è accompagnata da una aumentata escrezione urinaria di oligoelementi specialmente rame e zinco. Questo deve essere considerato nel dosaggio degli oligoelementi, in particolare in pazienti che richiedono una nutrizione per via endovenosa di lunga durata. In pazienti malnutriti l'inizio di una nutrizione parenterale può accelerare un trasferimento di liquidi che può condurre ad edema polmonare e a scompenso cardiaco congestizio così come ad una diminuzione nella concentrazione sierica di potassio, fosforo, magnesio e vitamine idrosolubili. Questi cambiamenti possono manifestarsi entro 24-48 ore, pertanto è raccomandato un inizio attento e lento della nutrizione parenterale accompagnato da un rigoroso monitoraggio e da un adeguato aggiustamento dell’apporto di liquidi, elettroliti, minerali e vitamine. Krinuven senza elettroliti non deve essere somministrato contemporaneamente attraverso lo stesso set di infusione del sangue a causa del rischio di pseudoagglutinazione. Nei pazienti con iperglicemia può essere necessaria la somministrazione di insulina esogena. A causa della sua composizione aminoacidica, Krinuven senza elettroliti non è adatto per essere utilizzato in neonati o bambini sotto i due anni di età. Attualmente non esiste alcuna esperienza clinica inerente l’uso di Krinuven senza elettroliti nei bambini (dai 2 agli 11 anni).
5. Interazioni
Alcuni prodotti medicinali, come l’insulina, possono interferire con il sistema lipasico. Ciò sembra essere di importanza clinica limitata. L’eparina somministrata a dosi cliniche causa un transitorio rilascio di lipoprotein-lipasi nel circolo. Questo fatto può portare inizialmente ad una aumentata lipolisi plasmatica seguita da una diminuzione transitoria della eliminazione dei trigliceridi. L’olio di semi di soia contiene trigliceridi strutturati purificati che posseggono un quantitativo naturale di vitamina K1. Tuttavia, la concentrazione in Krinuven senza elettroliti è così bassa che non ci si aspetta un’influenza significativa sul processo emocoagulativo dei pazienti trattati con derivati cumarinici.
6. Effetti indesiderati
Non comuni (>1/1000, <1/100): Nausea, mal di testa, aumento della temperatura corporea, elevati livelli plasmatici degli enzimi epatici, corpi chetonici e trigliceridi. Rari (>1/10000, < 1/1000): Tachicardia, ipertensione. Molto rari (<1/10000): Sintomi respiratori, rash, dolore alla schiena, vertigini, diarrea. Sindrome da sovraccarico lipidico: Un’alterata capacità di eliminare Structolipid può portare ad una sindrome da sovraccarico lipidico, come risultato di un sovradosaggio, che si può verificare anche a velocità di infusione raccomandata in caso di improvvisa variazione delle condizioni cliniche del paziente (es. peggioramento della funzione renale o infezione). La sindrome da sovraccarico lipidico è caratterizzata da iperlipidemia, febbre, infiltrazione grassa, epatomegalia, splenomegalia, anemia, leucopenia, piastrinopenia, alterazioni della coagulazione e coma. Tutti i sintomi sono generalmente reversibili se l’infusione viene interrotta. Eccesso di infusione di aminoacidi: Come per altre soluzioni aminoacidiche, il contenuto di Aminoven in Krinuven senza elettroliti può causare effetti indesiderati quando la velocità di infusione supera quella raccomandata. Questi effetti sono nausea, vomito, brividi e sudorazione. L’infusione di aminoacidi può anche causare un aumento nella temperatura corporea. Se la funzione renale è alterata, si possono riscontrare elevati livelli di prodotti (es. creatinina, urea) contenenti azoto. Eccesso di infusione di glucosio Se viene superata la capacità di trasporto del glucosio del paziente si svilupperà iperglicemia.
7. Gravidanza e allattamento
Per Krinuven senza elettroliti non sono disponibili dati clinici durante la gravidanza. Krinuven senza elettroliti non è stato testato sugli animali per evidenziare gli effetti sul prodotto del concepimento dopo il periodo di organogenesi. La valutazione dei dati ricavati dagli animali ha mostrato tossicità riproduttiva dopo la somministrazione di Structolipid (vedi paragrafo 5.3). Le rilevanze cliniche di questi dati sono sconosciute. Krinuven senza elettroliti deve essere utilizzato durante la gravidanza solo dopo accurate considerazioni. Non vi è esperienza clinica circa il suo impiego durante l’allattamento. Le donne in trattamento con Krinuven senza elettroliti non devono allattare al seno.
8. Conservazione
Non conservare a temperatura superiore ai 25 °C. Non congelare. Conservare nella sovrasacca. Conservazione dopo miscelazione con additivi: Dopo l'apertura dei setti di compartimentazione e la miscelazione delle tre soluzioni, le aggiunte possono essere eseguite utilizzando il punto di iniezione. Da un punto di vista microbiologico, il prodotto deve essere usato immediatamente dopo l’avvenuta aggiunta. Se non usato immediatamente, il tempo e le condizioni di conservazione prima dell’impiego sono sotto responsabilità dell’utilizzatore e normalmente non devono superare le 24 ore a 2-8°C. Vedere paragrafo 6.6 “Precauzioni particolari per lo smaltimento e la manipolazione”.
9. Principio attivo
La sacca contenente Krinuven senza elettroliti consiste di tre compartimenti. Ogni sacca contiene i seguenti volumi parziali a seconda delle tre confezioni:
| 986 ml | 1477 ml | 1970 ml | per 1000 ml |
Soluzione di aminoacidi | 500 ml | 750 ml | 1000 ml | 508 ml |
Glucosio 42% | 298 ml | 446 ml | 595 ml | 302 ml |
Emulsione lipidica | 188 ml | 281 ml | 375 ml | 190 ml |
Le corrispondenti composizioni totali sono le seguenti:
Principi attivi: | 986 ml | 1477 ml | 1970 ml | per 1000 ml |
Trigliceridi strutturati purificati | 38 g | 56 g | 75 g | 38,5 g |
Glucosio monidrato | 125 g | 187 g | 250 g | 127 g |
Alanina | 7,0 g | 10,5 g | 14,0 g | 7,1 g |
Arginina | 6,0 g | 9,0 g | 12,0 g | 6,1 g |
Glicina | 5,5 g | 8,2 g | 11,0 g | 5,6 g |
Istidina | 1,5 g | 2,2 g | 3,0 g | 1,5 g |
Isoleucina | 2,5 g | 3,8 g | 5,0 g | 2,5 g |
Leucina | 3,7 g | 5,6 g | 7,4 g | 3,8 g |
Lisina (acetato) | 3,3 g | 5,0 g | 6,6 g | 3,4 g |
Metionina | 2,2 g | 3,2 g | 4,3 g | 2,2 g |
Fenilalanina | 2,6 g | 3,8 g | 5,1 g | 2,6 g |
Prolina | 5,6 g | 8,4 g | 11,2 g | 5,7 g |
Serina | 3,2 g | 4,9 g | 6,5 g | 3,3 g |
Taurina | 0,50 g | 0,75 g | 1,0 g | 0,5 g |
Treonina | 2,2 g | 3,3 g | 4,4 g | 2,2 g |
Triptofano | 1,0 g | 1,5 g | 2,0 g | 1,0 g |
Tirosina | 0,20 g | 0,30 g | 0,40 g | 0,20 g |
Valina | 3,1 g | 4,6 g | 6,2 g | 3,1 g |
Corrispondenti a
| 986 ml | 1477 ml | 1970 ml | per 1000 ml |
Acetati1) | 73 mmol | 110 mmol | 147 mmol | 74,5 mmol |
Fosfati 2) | 2,8 mmol | 4,2 mmol | 5,6 mmol | 2,8mmol |
Aminoacidi | 50 g | 75 g | 100 g | 51 g |
Azoto | 8 g | 12 g | 16 g | 8 g |
Lipidi | 38 g | 56 g | 75 g | 38 g |
Carboidrati - Glucosio (anidro) | 125 g | 187 g | 250 g | 127 g |
| 986 ml | 1477 ml | 1970 ml | |
Potere calorico | | | | |
- Totale | 1100 kcal | 1600 kcal | 2100 | Kcal |
- Non proteico | 870 kcal | 1300 kcal | 1735 | Kcal |
Osmolalità   ; circa 1610 mosm/kg H
2O Osmolarità   ; circa 1340 mosm/l pH &nbs p; circa 5,6
1) il contributo deriva dalla soluzione di aminoacidi
2) il contributo deriva dall’emulsione lipidicaPer gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1 “Elenco degli eccipienti”.
10. Eccipienti
Fosfolipidi purificati di uovo, glicerolo, sodio idrossido (regolatore di pH), acido acetico glaciale (regolatore di pH), acido cloridrico 1M (regolatore di pH), acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
Vedere paragrafo 4.8 “Sindrome da sovraccarico lipidico”, “Eccesso di infusione di aminoacidi”, e “Eccesso di infusione di glucosio”. Se compaiono sintomi da sovradosaggio di grassi o aminoacidi, l’infusione deve essere rallentata o interrotta. Non ci sono specifici antidoti per il sovradosaggio. Le procedure di emergenza devono prevedere quelle di supporto generali, con particolare attenzione ai sistemi respiratorio e cardiovascolare. E’ necessario un accurato monitoraggio biochimico e trattare appropriatamente le anomalie specifiche. Se si manifesta iperglicemia, questa deve essere trattata in base alle condizioni cliniche del paziente mediante una appropriata somministrazione di insulina e/o regolando la velocità di infusione. In aggiunta, un sovradosaggio può causare sovraccarico di liquidi, squilibri elettrolitici, iperosmolalità. In alcuni rari casi gravi può essere necessaria emodialisi, emofiltrazione o emodiafiltrazione.