Le reazioni avverse al farmaco riferite più comunemente sono state le reazioni nella sede di applicazione, verificatesi nel 23,1% dei pazienti. Altre reazioni avverse al farmaco riferite comunemente sono state secchezza delle fauci (8,6%), stipsi (3,9%), diarrea (3,2%), cefalea (3,0%), vertigini (2,3%) e vista offuscata (2,3%).
Tabella delle reazioni avverse. Di seguito sono elencate le reazioni avverse osservate negli studi clinici di fase 3 e 4, in base alla classificazione per sistemi e organi, e per frequenza. Le frequenze sono definite come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono elencati in ordine di gravità decrescente. Sono incluse anche le reazioni avverse post-marketing non riscontrate negli studi clinici.
Classificazione per sistemi e organi secondoMedDRA | Incidenza | Reazioni avverse |
Infezioni e infestazioni | Comune | Infezione delle vie urinarie |
Non comune | Infezione delle alte vie respiratorie, infezione fungina |
Disturbi psichiatrici | Non comune | Ansia, confusione, nervosismo, agitazione, insonnia |
Raro | Reazione di panico#, delirio#, allucinazioni#, disorientamento# |
Patologie del sistema nervoso | Comune | Cefalea, sonnolenza |
Raro | Compromissione della memoria#, amnesia#, letargia#, disturbi dell’attenzione# |
Patologie dell’occhio | Comune | Vista offuscata |
Patologie dell’orecchio e del labirinto | Comune | Vertigine |
Patologie cardiache | Non comune | Palpitazioni |
Patologie vascolari | Non comune | Orticaria, vampate di calore |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Non comune | Rinite |
Patologie gastrointestinali | Comune | Secchezza delle fauci, stipsi, diarrea, nausea, dolore addominale |
Non comune | Disturbi addominali, dispepsia |
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo | Non comune | Dolore lombare |
Patologie renali e urinarie | Non comune | Ritenzione urinaria, disuria |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Prurito nella sede di applicazione |
Comune | Eritema nella sede di applicazione, reazione nella sede di applicazione, eruzione nella sede di applicazione |
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura | Non comune | Lesione inflitta |
# reazioni avverse riferite esclusivamente a segnalazioni post-marketing (non riscontrate negli studi clinici), la cui categoria di frequenza è stata stimata dai dati sulla sicurezza degli studi clinici, e segnalate in associazione con l’uso topico di ossibutinina (effetti di classe degli anticolinergici).Le reazioni avverse considerate associate alla terapia anticolinergica in generale o osservate con la somministrazione orale di ossibutinina, ma finora non osservate con Kentera negli studi clinici o dopo l’immissione in commercio, sono: anoressia, vomito, esofagite da reflusso, ridotta sudorazione, colpo di calore, ridotta lacrimazione, midriasi, tachicardia, aritmia, incubi, irrequietezza, convulsioni, ipertensione intraoculare e induzione di glaucoma, paranoia, fotosensibilità, disfunzione erettile.
Popolazione pediatrica. Durante l’utilizzo post-marketing in questa fascia di età sono stati segnalati casi di allucinazioni (associati a manifestazioni d’ansia) e disturbi del sonno legati all’ossibutinina. I bambini possono essere più sensibili agli effetti del prodotto, in particolare alle reazioni avverse che interessano il SNC e a quelle psichiatriche.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’ Allegato V.