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Jetrea 0,375 mg/0,3 ml soluzione iniettabile uso intravitreale flaconcino (vetro) 0,3 ml 1 flaconcino

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 2021
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1. Indicazioni terapeutiche
JETREA è indicato negli adulti per il trattamento della trazione vitreomaculare (VMT), compresa quella associata a foro maculare di diametro inferiore o pari a 400 micron (vedere paragrafo 5.1).
2. Posologia
JETREA deve essere somministrato da un oftalmologo qualificato, con esperienza nelle iniezioni intravitreali. La diagnosi di trazione vitreomaculare (VMT) dovrebbe ricomprendere un quadro clinico completo che includa la storia del paziente, esami ed indagini cliniche svolte utilizzando gli strumenti diagnostici correntemente approvati, come ad esempio la tomografia a coerenza ottica (OCT). Posologia: JETREA 0,375 mg/0,3 mL soluzione iniettabile è una formulazione “diluita pronta per l’uso”, non è necessaria alcuna ulteriore diluizione. La dose raccomandata è pari a 0,125 mg in0,1 mL di soluzione somministrati mediante iniezione intravitreale nell’occhio interessato una sola volta come dose singola. Ogni flaconcino deve essere usato solo una volta e per il trattamento di un unico occhio. Il trattamento dell’altro occhio con JETREA non è raccomandato né in concomitanza, né entro 7 giorni dall’iniezione iniziale, allo scopo di monitorare il decorso nell’occhio sottoposto ad iniezione, inclusa la possibilità di riduzione dell’acuità visiva. La somministrazione ripetuta nello stesso occhio non è raccomandata (vedere paragrafo 4.4). Per istruzioni relative al monitoraggio post-iniezione, vedere paragrafo 4.4. Popolazioni speciali. Compromissione renale: Non sono stati condotti studi formali con JETREA in pazienti con compromissione renale. Non si prevedono aggiustamenti della dose o considerazioni particolari per i pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 5.2). Compromissione epatica: Non sono stati condotti studi formali con JETREA in pazienti con compromissione epatica. Non si prevedono aggiustamenti della dose o considerazioni particolari per i pazienti con compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2). Anziani: La popolazione anziana è stata esaminata negli studi clinici. Non sono necessari aggiustamenti della dose. Popolazione pediatrica: Non esiste alcuna indicazione per un uso specifico di JETREA in bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni per l’indicazione trazione vitreomaculare (VMT), compresa quella associata a foro maculare di diametro inferiore o pari a 400 micron. I dati attualmente disponibili sull’uso nella popolazione pediatrica sono descritti al paragrafo 5.1. Modo di somministrazione: Flaconcino monouso solo per uso intravitreale. I colliri antibiotici preoperatori potrebbero essere somministrati secondo discrezione dell’oftalmologo curante. Precauzioni che devono essere prese prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale: L’iniezione intravitreale deve essere effettuata in condizioni asettiche controllate, che includano la disinfezione delle mani per chirurgia, guanti sterili, un telo sterile, uno speculum palpebrale sterile (o strumento equivalente) e la disponibilità di paracentesi sterile (se richiesta). Prima dell’iniezione, la cute perioculare, la palpebra e la superficie oculare devono essere disinfettati e una adeguata anestesia e un microbicida topico ad ampio spettro, in base alla prassi medica standard devono essere somministrati. Devono essere somministrati solo 0,1 mL dei 0,3 mL totali contenuti nel flaconcino. Il volume in eccesso deve essere espulso prima dell’iniezione in modo da somministrare una dose singola di 0,1 mL contenenti 0,125 mg di ocriplasmina. Per la manipolazione del medicinale, vedere paragrafo 6.6. L’ago di iniezione deve essere inserito 3,5-4,0 mm posteriormente al limbus, dirigendolo verso il centro della cavità vitrea, evitando il meridiano orizzontale. Il volume da iniettare, 0,1 mL, viene quindi somministrato nel vitreo medio.
3. Controindicazioni
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Infezioni oculari o perioculari attive o sospette.
4. Avvertenze
Monitoraggio post-iniezione: JETREA è somministrato esclusivamente mediante iniezione intravitreale. Le iniezioni intravitreali sono state associate a infiammazione/infezione intraoculare, emorragia intraoculare e aumento della pressione intraoculare (PIO). Si devono utilizzare sempre opportune tecniche di iniezione asettiche. Dopo l’iniezione intravitreale si devono monitorare i pazienti per escludere eventuali effetti indesiderati, quali (ma non solo) infiammazione/infezione intraoculare e aumento della PIO. Aumenti transitori della PIO, comprese cecità transitoria e mancata perfusione del nervo ottico, sono stati osservati entro 60 minuti dopo l’iniezione di JETREA. Il monitoraggio di eventuali aumenti della PIO può consistere in un controllo della perfusione della testa del nervo ottico immediatamente dopo l’iniezione e in un esame tonometrico entro 30 minuti dopo l’iniezione. L’infiammazione/infezione intraoculare può essere valutata mediante biomicroscopia 2-7 giorni dopo l’iniezione. I pazienti devono essere istruiti a riferire immediatamente eventuali sintomi che suggeriscano infiammazione/infezione intraoculare o qualsiasi altro sintomo visivo o oculare. Nell’eventualità di uno qualsiasi degli eventi di cui sopra, il paziente deve essere trattato in base alla prassi medica standard. Trattamento bilaterale: La sicurezza e l’efficacia di JETREA somministrato in concomitanza in entrambi gli occhi non sono state stabilite. La somministrazione concomitante in entrambi gli occhi non è pertanto raccomandata. Somministrazione ripetuta: La somministrazione ripetuta di JETREA nello stesso occhio non è stata studiata sufficientemente e non è pertanto raccomandata. Popolazioni con dati limitati o inesistenti: JETREA non è stato studiato in pazienti con fori maculari di diametro elevato (> 400 micron), miopia elevata (correzione sferica > 8 diottrie o lunghezza assiale > 28 mm), afachia, anamnesi di distacco regmatogeno della retina, instabilità zonulare del cristallino, recente intervento chirurgico oculare o iniezione intraoculare (compresa la terapia laser), retinopatia diabetica proliferativa, retinopatie ischemiche, occlusioni della vena retinica, degenerazione maculare legata all’età (DMLE) essudativa ed emovitreo. Il trattamento in tali pazienti non è raccomandato. L’esperienza in pazienti con retinopatia diabetica non proliferativa o anamnesi di uveite (inclusa severa infiammazione attiva) o traumi oculari significativi è limitata. Si deve esercitare cautela nel trattamento di questi pazienti. Altro: Il rischio di sublussazione del cristallino o facodonesi non può essere escluso. Nel caso tale evento si verifichi, deve essere trattato in base alla prassi medica standard. I pazienti devono essere appropriatamente monitorati (vedere paragrafi 4.8 e 5.3). L’effetto dell’ocriplasmina (in particolare nell’indurre la risoluzione dell’adesione vitreo maculare o nel causare il completo distacco posteriore di vitreo [PVD]) è ridotto in soggetti con una membrana epiretinica (ERM) o con VMA di diametro > 1500 micron (vedere paragrafo 5.1). Esiste il rischio di una significativa diminuzione della acuità visiva nella prima settimana post-iniezione. I pazienti devono essere appropriatamente monitorati (vedere paragrafo 4.8).Gli esami oftalmici possono risultare alterati in seguito alla somministrazione di JETREA. Questi includono tomografia a coerenza ottica (OCT), oftalmoscopia (riflesso foveale), test della percezione dei colori (Roth 28-hue) e ERG full field. Questo deve essere preso in considerazione quando si utilizzano questi test per la diagnosi o il monitoraggio di altre condizioni (vedere paragrafo 4.8).
5. Interazioni
Non sono stati condotti studi formali sull’interazione. L’ocriplasmina è un enzima proteolitico con attività di serin proteasi che potrebbe essere presente nell’occhio per vari giorni dopo l’iniezione intravitreale (vedere paragrafo 5.2). La somministrazione in stretta associazione temporale di altri medicinali nello stesso occhio può influenzare l’attività di entrambi i medicinali e non è pertanto raccomandata. Non ci sono dati clinici sull’uso concomitante di ocriplasmina e inibitori del VEGF (fattore di crescita vascolare endoteliale) e pertanto non è raccomandato. Non si prevedono interazioni sistemiche.
6. Effetti indesiderati
Riassunto del profilo di sicurezza: Oltre 1400 pazienti sono stati trattati con la dose raccomandata di 0,125 mg di JETREA in studi clinici interventistici. Tutte le reazioni avverse sono state di tipo oculare. In 3 studi clinici con follow-up da 6 mesi (TG MV 006 e TG MV 007) a 24 mesi (TG MV 014), le reazioni avverse segnalate più comunemente sono state miodesopsie del vitreo, dolore oculare, fotopsia e crmatopsia nonché emorragia congiuntivale a causa dell’iniezione. La maggior parte delle reazioni avverse si è verificata nella prima settimana dopo l’iniezione. La maggioranza di queste reazioni è stata non grave, di intensità da lieve a moderata e si è risolta entro 2-3 settimane. Informazioni sulla risoluzione di specifici eventi come la cromatopsia e variazione dell’ERG possono essere trovate nel relativo paragrafo della sezione ‘descrizione di alcune reazioni avverse selezionate’. Le reazioni avverse più rilevanti clinicamente includevano cecità transitoria, lacerazione retinica, distacco della retina, sublussazione del cristallino e progressione del foro maculare. Tabella delle reazioni avverse: La tabella seguente riassume le reazioni avverse riportate nell’occhio trattato negli studi clinici e/o durante l’esperienza post-marketing. Sono stati riportati anche sintomi visivi nell’occhio controlaterale o bilateralmente. Le reazioni avverse con una ragionevole possibilità di causalità data dalla procedura di iniezione o da JETREA sono elencate in base alla classificazione per sistemi e organi e alla frequenza secondo MedDRA, con la seguente convenzione: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000); molto raro (< 1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Patologie dell’occhio Molto comune: Miodesopsie del vitreo, dolore oculare, emorragia congiuntivale, cromatopsia*
Comune: Ridotta acuità visiva*, compromissione della visione1), difetto del campo visivo2), visione offuscata, emorragia retinica, emorragia vitreale, foro maculare*, degenerazione maculare, degenerazione retinica, edema maculare3), edema retinico4), epiteliopatia del pigmento retinico, metamorfopsia,, edema congiuntivale, edema palpebrale, vitrite, cellule nella camera anteriore, flogosi nella camera anteriore, irite, fotopsia, iperemia congiuntivale, iperemia oculare, distacco del vitreo, irritazione oculare, secchezza oculare, sensazione di corpo estraneo negli occhi, prurito oculare, fastidio oculare, fotofobia, aumento della lacrimazione
Non comune: Cecità transitoria, sublussazione del cristallino*, lacerazione retinica*5), distacco della retina*5) cecità notturna, compromissione del riflesso pupillare, diplopia, ifema, miosi, pupille disuguali, abrasione corneale, infiammazione della camera anteriore, infiammazione oculare, irritazione congiuntivale
Esami diagnostici Molto comune: Retinogramma alterato*, alterazione del test della percezione dei colori
Comune: Aumento della pressione intraoculare, riflesso maculare alterato, tomografia a coerenza ottica (OCT) alterata*
* vedere paragrafo “descrizione di alcune reazioni avverse selezionate” 1) incluso offuscamento della visione 2) incluso scotoma 3) incluso edema maculare cistoide 4) incluso fluido sottoretinico 5) eventi occorsi prima della vitrectomia uso del test della percezione dei colori Roth 28-hue. Vedere anche paragrafo 4.4. Descrizione di alcune reazioni avverse selezionate. Riduzione dell’acuità visiva: Negli studi pivotal di fase III controllati contro placebo, (TG-MV-006 e TG-MV-007), il 7,7% dei pazienti trattati con JETREA ed il 1,6% dei pazienti trattati con placebo ha riportato un netto calo di ≥ 2-linee (≥ 10 lettere ETDRS) della migliore acuità visiva corretta nella prima settimana post-iniezione, senza alcuna spiegazione alternativa per il cambio. La diminuzione dell’acuità visiva si è risolta alla fine degli studi per la maggior parte dei pazienti trattati con JETREA (80,6%) ma ci sono stati alcuni pazienti che non hanno recuperato nonostante la vitrectomia. Il tempo mediano alla risoluzione è stato di 22 giorni. Nello studio TG-MV-014, il 2,8% dei pazienti trattati con JETREA e l’1,4% dei pazienti del gruppo sham ha riportato un netto calo di ≥ 2-linee nella BVCA durante la prima settimana dopo l’iniezione. Dei 4 pazienti trattati con JETREA con netta diminuzione dell’acuità visiva, 3 hanno recuperato dopo vitrectomia. Vedere paragrafo 4.4 per le raccomandazioni di monitoraggio. Cromatopsia (inclusa discromatopsia e test della percezione dei colori alterato): Sono state riferite alterazioni nella percezione dei colori(inclusa una visione giallastra ed un test della percezione dei colori Roth 28hue alterato) come reazione avversa molto comune in pazienti ai quali è stato iniettato JETREA. La maggior parte degli eventi sono stati non gravi, lievi e generalmente si sono risolti spontaneamente. Il tempo mediano alla risoluzione è stato di 3 mesi. Retinogramma anomalo: Sono state riferite variazioni elettroretinografiche (ERG) (diminuzione dell’ampiezza delle onde a e b) come reazione avversa molto comune in pazienti ai quali è stato iniettato JETREA; nella maggior parte dei casi sono state riportata anche diminuzione della visione e cromatopsia. Nello studio TG-MV-014, un sotto gruppo di 40 pazienti trattati con JETREA sono stati sottoposti sistematicamente al test ERG; le variazioni che si erano sviluppate in 16 dei 40 pazienti si sono risolte nella maggior parte dei pazienti (13 su 16). Il tempo mediano alla risoluzione è stato di 6 mesi. Le variazioni ERG non erano predittive di esiti negativi in termini di acuità visiva,, l’acuità visiva è migliorata o è rimasta stabile rispetto al basale in 15 pazienti su 16. Rotture della retina (lacerazione e distacco): Negli studi pivotal controllati con placebo di fase III III (TG MV 006 e TG MV 007) sono state segnalate rotture della retina (lacerazioni e distacco) nell’1,9% dei pazienti ai quali è stato iniettato JETREA contro il 4,3% di quelli ai quali è stato iniettato placebo. La maggior parte di questi eventi si è verificata in entrambi i gruppi durante o dopo la vitrectomia. L’incidenza di distacchi della retina osservati prima della vitrectomia è stata dello 0,4% nel gruppo JETREA, e nessuno nel gruppo placebo, mentre l’incidenza delle lacerazioni retiniche (senza distacco) osservate prima della vitrectomia è stata dello 0,2% nel gruppo JETREA e dello 0,5% nel gruppo placebo. Nello studio TG-MV-014 la lacerazione retinica è stata riportata nel 1,4% dei pazienti trattati con JETREA e nel 6,8% nei pazienti del gruppo sham; l’incidenza del distacco di retina è stata del 1,4% in entrambi i bracci. Nel gruppo sham, non si è verificato nessun evento prima della vitrectomia. Nel gruppo JETREA, 1 paziente (0,7%) ha manifestato lacerazione retinica e distacco di retina tra il giorno 0 ed il giorno 7 dopo l’iniezione. Foro maculare: Negli studi pivotal di fase III controllati contro placebo (TG MV 006 e TG MV 007), sono stati riferiti casi di foro maculare (inclusi sia progressione che nuova insorgenza) nel 6,7% di tutti i pazienti ai quali è stato iniettato JETREA contro il 9,6% di quelli ai quali è stato iniettato placebo al mese 6. Nello studio MV-TG-014, sono stati riportati casi di foro maculare (inclusa sia progressione che nuova insorgenza) nel 15,8% dei pazienti trattati con JETREA contro il 13,5% dei pazienti del gruppo sham al mese 24. I tassi di progressione iniziali del foro maculare a tutto spessore (fino al giorno 7 dopo l’iniezione) alivello dell’RPE (epitelio pigmentato retinico) erano più alti nei pazienti trattati con JETREA rispetto ai pazienti del gruppo sham o trattati con placebo. I tassi di progressione dopo il mese 6, tuttavia, sono stati più alti per il gruppo sham o placebo rispetto a quelli nei pazienti trattati con JETREA. Qualsiasi persistenza o progressione del foro maculare deve essere trattata secondo la prassi abituale. Sublussazione del cristallino/facodonesi: È stato riportato un caso di sublussazione del cristallino/facodonesi in studi clinici su adulti e sembra essere stato probabilmente collegato al trattamento con JETREA. In uno studio pediatrico che ha esaminato JETREA come trattamento aggiuntivo alla vitrectomia, è stato riportato un caso di sublussazione in un neonato prematuro che ha ricevuto una singola iniezione intravitreale di JETREA di 0,175 mg. Si è osservata sublussazione del cristallino in 3 specie animali a concentrazioni di ocriplasmina superiori alla concentrazione clinica prevista (vedere paragrafo 5.3). In base all’attività proteolitica dell’ocriplasmina e ai risultati preclinici e clinici non si può escludere la possibilità di sublussazione del cristallino o facodonesi. Se si verifica, questo evento deve essere trattato in accordo con la pratica medica standard. Tomografia a coerenza ottica alterata: Nello studio TG MV 014, una interruzione della banda segmento interno/segmento esterno (IS/OS), nota anche come zona ellissoide, era molto comune al basale nella zona centrale (65,8% nel gruppo JETREA e 62,2% nel gruppo sham). Tuttavia, dopo il trattamento, una percentuale maggiore di pazienti nel gruppo JETREA mostrava una modifica da una banda intatta IS/OS al basale a una banda interrotta IS/OS nella zona centrale in un secondo momento rispetto al gruppo sham (7,7% e 2,8%, rispettivamente, al giorno 28). Al di là della zona centrale, sono stati osservati aspetti anomali della banda IS/OS attribuiti a JETREA fino al 10% dei pazienti. Negli studi non interventistici e in report post commercializzazione è stata riportata un’interruzione della zona ellissoide all'interno e all'esterno della zona centrale. Nella maggior parte dei casi si è risolta entro 6 mesi. In associazione con questi eventi sono stati segnalati fluido sottoretinico e segni e sintomi di compromissione della funzione dei fotorecettori tra cui diminuzione dell'acuità visiva (in alcuni casi grave). Per le raccomandazioni sul monitoraggio vedere paragrafo 4.4. Si raccomanda osservazione di routine in tutte le situazioni precedenti. Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato in Appendice V.
7. Gravidanza e allattamento
Gravidanza: Non ci sono dati relativi all’uso di JETREA in donne in gravidanza. Non sono stati condotti studi di tossicologia riproduttiva. Dopo l’iniezione intravitreale si prevede un’esposizione sistemica a JETREA trascurabile. JETREA deve essere usato durante la gravidanza solo se il beneficio clinico supera i possibili rischi. Allattamento: Non è noto se JETREA sia escreto nel latte materno. JETREA deve essere usato durante l’allattamento con latte materno solo se il beneficio clinico supera i possibili rischi. Fertilità: Non ci sono dati sull’effetto di JETREA sulla fertilità.
8. Conservazione
Conservare in congelatore (-20 °C ± 5 °C). Per le condizioni di conservazione dopo scongelamento/apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
9. Principio attivo
Ogni flaconcino contiene 0,375 mg di ocriplasmina* in 0,3 mL di soluzione (1,25 mg/mL). Questo consente di avere una quantità utilizzabile per la somministrazione di una singola dose di 0,1 mL contenenti 0,125 mg di ocriplasmina. *L’ocriplasmina è una forma troncata della plasmina umana, prodotta mediante tecnologie del DNA ricombinante in un sistema di espressione Pichia pastoris. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
10. Eccipienti
Sodio cloruro (NaCl) Mannitolo, Acido citrico, Idrossido di sodio (NaOH) (per la regolazione del pH), Acido cloridrico (HCl) (per la regolazione del pH), Acqua per preparazioni iniettabili.
11. Sovradosaggio
I dati clinici sugli effetti del sovradosaggio di JETREA sono in numero limitato. È stato riportato un caso di sovradosaggio accidentale di 0,250 mg di ocriplasmina (dose doppia rispetto a quella raccomandata). Il paziente ha evidenziato una diminuzione della BCVA di 21 lettere ETDRS rispetto al basale, ritornata entro 9 lettere rispetto al basale al termine dello studio. Il paziente ha inoltre sviluppato lieve iperemia congiuntivale, infiammazione oculare e miosi, risolte con un collirio a base di corticosteroidi. In caso di sovradosaggio, si raccomanda un monitoraggio attento. Se si verifica una reazione avversa, deve essere trattata ai sensi della prassi medica standard.
Le informazioni pubblicate in questa pagina riportano informazioni farmaceutiche (Foglietto Illustrativo e Caratteristiche principali del Farmaco), sono da intendersi a solo scopo illustrativo; non intendono e non devono sostituirsi alle opinioni del medico. Per informazioni complete e sempre aggiornate su questo farmaco si consiglia di consultare il portale dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).