1. Indicazioni terapeutiche
Tutte le condizioni cliniche in cui sia necessario un rapido ed importante apporto di azoto per la ricostruzione del patrimonio proteico. Stati di denutrizione a diversa eziologia (anoressia mentale, cachessia neoplastica, trattamenti prolungati con cortisonici, antimicotici, immunosoppressori, malattie infettive e flogistiche croniche, diarree profuse, malassorbimento intestinale). Periodo pre e post–operatorio, ustioni estese, cirrosi epatica in fase di scompenso, sindrome nefrotica senza insufficienza renale, uremia acuta e cronica in trattamento dialitico peritoneale periodico o in dialisi extracorporea.
2. Posologia
La posologia dipende dal quadro clinico del paziente secondo prescrizione medica. È consigliabile una infusione inferiore alle 40 gocce al minuto primo. Per una corretta terapia nutrizionale con Isopuramin 10% è opportuno somministrare 35–45 kcal/kg/die sotto forma di glucosio o lipidi. È opportuna in tal caso la somministrazione di insulina, potassio, sodio, cloro, fosforo, magnesio e altri elementi in relazione alle esigenze cliniche.
3. Controindicazioni
Uremia acuta e cronica in trattamento medico conservativo. Gravi stati di disidratazione globale (intra ed extra cellulare). Coma epatico.
4. Avvertenze
Nei bambini piccoli, negli epatopazienti e negli anziani è necessario verificare frequentemente l’azotemia per evitare casi di iperammoniemia che possono insorgere durante trattamenti prolungati. Per un controllo ottimale della nutrizione parenterale sono necessarie frequenti valutazioni cliniche ed analisi di laboratorio che dovranno riguardare in particolar modo l’osmolarità del siero, gli elettroliti, test di funzionalità epatica e renale, la glicemia, l’ammoniemia. Il prodotto contiene sodio metabisolfito. Tale sostanza può provocare in soggetti sensibili e particolarmente negli asmatici reazioni di tipo allergico ed attacchi asmatici gravi.
6. Effetti indesiderati
L’infusione endovenosa troppo rapida può provocare febbre, brividi, nausea e vomito. Altri effetti indesiderati possono essere: orticaria, vasodilatazione, dolori addominali, convulsioni; se si presentano questi o altri segni di intollerabilità, occorre interrompere il trattamento ed istituire le misure del caso. Nel punto di iniezione e lungo il corso delle vene usate per l’infusione si possono avere reazioni tromboflebitiche: in tal caso occorre cambiare il luogo di introduzione.
7. Gravidanza e allattamento
Non si conoscono dati certi di tossicità sull’uso in gravidanza; nel caso di somministrazione, da usarsi sotto stretto controllo medico.
9. Principio attivo
1000 ml di soluzione contengono – Principi attivi:
L–Alanina | 7,00 g |
L–Arginina | 11,70 g |
L–Fenilalanina | 7,90 g |
Glicina | 6,40 g |
L–Isoleucina | 8,00 g |
L–Istidina | 5,10 g |
L–Leucina | 10,60 g |
L–Lisina Acetato g 16,23 pari a L–Lisina | 11,50 g |
L–Metionina | 7,20 g |
L–Tirosina | 0,30 g |
L–Treonina | 9,50 g |
L–Triptofano | 3,20 g |
L–Valina | 11,60 g |
– Eccipienti:
L–Cisteina cloridrato monoidrato g 0,20 pari a L–Cisteina | 0,14 g |
Acido Acetico glaciale | 5,20 g |
Sodio metabisolfito | 0,50 g |
Acqua per preparazioni iniettabili q.b. a | 1000 ml |
Totale Aminoacidi 100,1 g/l pH 6,0 – 7,0 Osmolarità totale teorica 949 mOsm/l Azoto totale 16 g/l Sodio 5 mEq/l Acetati 165 mEq/l
10. Eccipienti
L–Cisteina cloridrato monoidrato Acido Acetico glaciale Sodio metabisolfito Acqua per preparazioni iniettabili
11. Sovradosaggio
La comparsa di iperammonemia può avvenire se la quota di aminoacidi infusi è eccedente la quota calorica somministrata, in caso di infusione troppo veloce, in presenza di epatopatia. In presenza di patologia renale è consigliato un controllo della ammoniemia e del livello dei cloruri ematici, sebbene i valori di cloro apportati con gli aminoacidi siano insignificanti.