Riassunto del profilo di sicurezza Nell’insieme dei dati aggregati degli studi clinici di fase III ISEL, INTEREST e IPASS (2462 pazienti trattati con IRESSA), le reazioni avverse da farmaci (ADRs) più frequentemente riportate, verificatesi in più del 20% dei pazienti, sono diarrea e reazioni cutanee (compresi: rash, acne, pelle secca e prurito). Le ADRs si verificano di solito entro il primo mese di terapia e sono generalmente reversibili. Circa l’8% dei pazienti ha riportato una reazione avversa grave (Criteri Comuni di Tossicità, (CTC) grado 3 o 4). Circa il 3% dei pazienti ha interrotto la terapia a causa di una ADR. La malattia interstiziale polmonare (ILD) si è verificata nell’1,3% dei pazienti, spesso in forma grave (grado CTC 3-4). Sono stati riportati casi con esito fatale.
Tabella delle reazioni avverse Il profilo di sicurezza presentato in Tabella 1 si basa sul programma di sviluppo clinico e sull’esperienza derivante dalla commercializzazione di gefitinib. Nella tabella 1, le reazioni avverse sono state assegnate alle classi di frequenza sulla base, ove possibile, dell’incidenza delle segnalazioni di eventi avversi comparabili in un insieme di dati aggregati provenienti dagli studi clinici di fase III ISEL, INTEREST e IPASS (2.462 pazienti trattati con IRESSA). Le frequenze dell’occorrenza degli effetti indesiderati sono definite come: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1.000, < 1/100); raro (≥ 1/10.000 a <1/1.000); molto raro (< 1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili). All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono presentati in ordine decrescente di gravità.
Tabella 1 Reazioni avverse Reazioni avverse secondo la classificazione per sistemi e organi e frequenza |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Molto comune | Anoressia, lieve o moderata (grado CTC 1 o 2). |
Patologie dell’occhio | Comune | Congiuntivite, blefarite e secchezza oculare*, principalmente lieve (grado CTC 1). |
Non comune | Erosione corneale, reversibile e talvolta associata a crescita aberrante delle ciglia. |
Cheratite (0,12%) |
Patologie vascolari | Comune | Emorragia, come epistassi ed ematuria. |
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche | Comune | Malattia interstiziale polmonare (1,3%), spesso grave (grado CTC 3-4). Sono stati riportati casi con esito fatale. |
Patologie gastrointestinali | Molto comune | Diarrea, principalmente lieve o moderata (grado CTC 1 o 2). |
> Vomito, principalmente lieve o moderato (grado CTC 1 o 2). |
Nausea, principalmente lieve (grado CTC 1). |
Stomatite, prevalentemente lieve (grado CTC 1). |
Comune | Disidratazione, secondaria a diarrea, nausea, vomito o anoressia. |
Bocca secca*, prevalentemente lieve (grado CTC 1). |
Non comune | Pancreatite; |
Perforazione gastrointestinale |
Patologie epatobiliari | Molto comune | Innalzamento dell’alanina aminotrasferasi, principalmente da lieve a moderato. |
Comune | Innalzamento dell’aspartato aminotranferasi, principalmente da lieve a moderato. |
Innalzamento della bilirubina totale, principalmente da lieve a moderato. |
Non comune | Epatite** |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Molto comune | Reazioni cutanee, principalmente un rash pustoloso lieve o moderato (grado CTC 1 o 2), talvolta pruriginoso con pelle secca, comprese fissurazioni cutanee, su una base eritematosa. |
Comune | Patologia ungueale |
Alopecia |
Reazioni allergiche (1,1%), inclusi angioedema e orticaria. |
Raro | Patologie di natura bollosa inclusi necrolisi epidermica tossica, sindrome di Stevens Johnson ed eritema multiforme. |
Vasculite cutanea. |
Patologie renali e urinarie | Comune | Aumenti asintomatici dei valori ematici della creatinina |
Proteinuria |
Cistite |
Raro | Cistite emorragica |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Molto comune | Astenia, prevalentemente lieve (grado CTC 1). |
Comune | Piressia |
La frequenza delle reazioni avverse da farmaco correlate a valori di laboratorio fuori norma si basa su pazienti con un cambiamento rispetto al valore basale di 2 o più gradi di CTC nei relativi parametri di laboratorio. *Questa reazione avversa può verificarsi in associazione ad altre condizioni di secchezza (principalmente reazioni cutanee) osservate con gefitinib. **Questa reazione comprende segnalazioni isolate di insufficienza epatica che in alcuni casi ha avuto esito fatale.
Malattia interstiziale polmonare (ILD) Nello studio INTEREST, l’incidenza degli eventi di tipo ILD è stata l’1,4% (10) nei pazienti nel gruppo gefitinib verso l’1,1% (8) nei pazienti nel gruppo docetaxel. Un evento tipo ILD ha avuto esito fatale, e questo si è verificato in un paziente che riceveva gefitinib. Nello studio ISEL, l’incidenza degli eventi di tipo ILD nella popolazione complessiva è stata approssimativamente dell’1% in entrambi i bracci di trattamento. La maggior parte degli eventi di tipo ILD riportati si era verificata in pazienti di etnia asiatica e l’incidenza della ILD fra i pazienti asiatici in trattamento con gefitinib e quelli che assumevano placebo è stata pari a circa il 3% ed il 4% rispettivamente. Un evento di tipo ILD ha avuto esito fatale e questo si è verificato in un paziente trattato con placebo. In uno studio di sorveglianza post-marketing condotto in Giappone (3.350 pazienti), il tasso di eventi di tipo ILD riportato nei pazienti trattati con gefitinib è stato del 5,8%. La proporzione degli eventi tipo ILD con esito fatale è stata del 38,6%. In uno studio clinico di fase III in aperto (IPASS) di confronto tra IRESSA e la doppietta chemioterapica carboplatino/paclitaxel come trattamento di prima linea in 1.217 pazienti condotto in Asia in pazienti selezionati con NSCLC avanzato, l’incidenza degli eventi di tipo ILD è stata del 2,6% nel braccio di trattamento con IRESSA e dell’1,4% nel braccio di trattamento con carboplatino/paclitaxel.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo
http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa